Ero in camera mia, alla tana, quando fui chiamata per colazione. Scesi di
sotto, e prima ancora di arrivare in cucina mi bloccai, sentendo la voce di
Harry. Lui era qui. Gioia fu la mia prima reazione, gioia e amore, la seconda
fu determinazione.
Non sarai con me, aveva deciso Harry. Voldemort ti
potrebbe usare come esca, di nuovo. È troppo pericoloso…
Determinazione. Alzai il mento e entrai.
-Ciao mà… Ron… Fred… George… Hermione!
Harry! Che bella sorpresa!
Ci salutammo e presi posto vicino Hermione. Dopo
mangiato, Hermione mi informò:
-Harry ha lasciato i Dursley.
-Oh!- feci io.
-Sì- disse Harry -io, Ron ed Hermione abbiamo
lasciato la scuola, la McGranitt ci ha dato il
permesso.
-No, Harry, - lo corressi –devi dire io, Ron, Hermione
e Ginny abbiamo lasciato la scuola.
-Ginny… no, insomma… e poi la McGranitt
ci ha dato il permesso, a me, Ron ed Hermione. Non
puoi, tu.
-Spiacente Harry- dissi con sarcasmo –ma vedi, mi
sono arrangiata. Ho anche io il permesso.
Già, avevo mandato un gufo alla Preside, che aveva risposto con una lettera
breve e triste:
Non posso dirti di No. Va, ma sii prudente…
Mi guardai intorno. Harry stava aprendo la bocca per protestare, ma lo
precedetti.
-Harry, ti prego… non posso star qui a far niente,
quando tutti attorno a me muoiono, non potrei mai seguire una lezione a scuola,
sapendo che in quel preciso momento voi potreste venire uccisi da tu-sai-chi! Da V-Voldemort! Non
posso abbandonarvi, oh, lo so, io sono solo Ginny, la
piccola Weasley, potreste benissimo fare a meno di
me, ma non voglio essere passiva, non mi interessa se sarò in pericolo, ho
preso la mia decisione: io combatto, per vendicare Bill, papà, Silente, Cedric, Sirius , per me, per un
futuro senza V-voldemort! - conclusi ancora più
determinata, dopodichè voltai le spalle a tutti e salìi in camera mia.
-Aspetta!- Fred e George mi raggiunsero.
- Adesso avete anche paura che io sali le scale da sola?!- sbottai arrabbiata.
- Sì, cara la nostra Ginny: abbiamo incorporato delle
caccabombe-a-spruzzo nell’ultimo scalino!-
Caccabombe… a spruzzo?
Scoppiai a ridere… i miei fratelloni! Certo, voglio molto bene anche a Ron,
Charlie e Bill(Percy invece è un vero idiota), ma
Fred e George…
-… no, davvero, guarda, l’abbiamo inventata noi…
stavano dicendo, -… ora ti facciamo vedere com’è, su chi la possiamo provare
George? Ho trovato! - e con un ghigno Fred alzò la bacchetta e disse:
-Accio Grattastinchi!
Un attimo dopo il gattone sfrecciava fuori dalla cucina miagolando impazzito…
Fred disse un'altra formula e lo fece atterrare…
… Pppfffrrooout… L’ultimo scalino scoppiò,
rivelandosi in pratica un contenitore di varie “caccabombe”,
che al posto di scoppiare imbrattando da tutte le parti erano arginate in un unico
spruzzo di popò che inseguì Grattastinchi per un
minuto buono. Anche la puzza braccò unicamente il povero gatto, risparmiando
tutti gli altri.
Ero piegata in due per il gran ridere,con una mano davo dei colpetti leggeri
sulla spalla di un’Hermione che cercava di
tranquillizzare un Grattastinchi impazzito, con
l’altra ero aggrappata a George, anche lui in preda alle convulsioni.
Fred,Harry e Ron sghignazzavano anche loro, incapaci di fermarsi nonostante
avessero di fronte la mamma paonazza come i suoi capelli(per la rabbia, non
perché rideva… )quando…
-Ma che bel quadretto familiare… - Una voce gelida.
-Ssì, Potter… ssei felice?
Contento?
Una risata acuta. Poi sentii dita lunghe e sottili afferrarmi per il collo.
Dita fredde di Voldemort.
-Harry Potter… io odio la felicità, dovresti saperlo.
-
-Non osare toccare nessuno di loro, mostro, o ti deturpo la faccia finché non
sarà peggio di quella di Bill! - Strillai rabbiosa, divincolandomi.
- Oooh, la piccola Weasley…
vuoi molto bene a Potty, eh? - Mi lasciò andare e poi
sibilò: -Crucio!-
Caddi a terra, rantolando dal dolore. Voldemort
abbassò la bacchetta, annoiato, e io faticosamente mi rialzai, ansimando.
Simultaneamente, Harry, Ron e la mamma alzarono la bacchetta e la puntarono sul
mago oscuro, che però sparì con un forte crac! per poi riapparire in un punto
dietro di noi.
- Questo è tutto quello che sapete fare? - una risata, poi Voldemort
alzò la bacchetta e urlò:
-Avada Kevadra! - Poi
sparì.
Un grido, stridulo.
-Mamma!- gridai allarmata, poi la raggiunsi e per un attimo smisi di respirare.
Era in piedi davanti ai corpi immobili di Fred e George. Perse la coscienza e
cadde svenuta. Mi precipitai. Voltai il corpo di George: cercai un battito, un
alito di vita: niente.
Voltai Fred,disperata: battito, ma sempre più debole.
-Fred, Fred! Mi senti? - chiesi tra le lacrime.
-Ginny… sì… - sorrise. Non era il suo solito ghigno.
-Ginny… sai cosa dovrai fare quando sarai di fronte a
Voldemort?
-Sì, Fred, lo ucciderò! - ringhiai.
-No Ginny, s… sarà Harry, lui… ad ucciderlo… tu… gli
lancerai una caccabomba-a-spruzzo…
Risi fra le lacrime.
-Te lo prometto. Vi voglio bene Fred, dillo a George…
-Sì… glie lo dico…
E Fred morì.
Passi. Di corsa arrivarono anche gli altri.
Harry si bloccò paralizzato.
-George! Fred! - con un urlo strozzato Ron cadde a
terra.
Fu l’ultima cosa che vidi, dopodichè la vista mi si
appannò e assente sprofondai nell’oblio.
.
..
...
Occhi vivaci, risa… poi luce verde… risata, ma stavolta fredda, gelida… e poi
di nuovo buio.
...
..
.
Mormorii, voci confuse. Aprii gli occhi.
-Ginny, come ti senti? - era papà.
Guardai il suo volto stanco, tirato.
E, come una pugnalata, mi tornò in mente tutto.
Annaspai. Mi aggrappai convulsamente al braccio di papà.
Gli occhi spalancati, colmi di orrore.
Incredula.
E gridai, gridai e gridai, ma poi non ebbi più fiato, e mi accasciai.
-Fred… George… ditemi che è solo uno scherzo… si, uno
dei tiri vispi Weasley… vi prego… non siete morti…
morti…
Morti. Sì, erano morti, lo sapevo