Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: folle shane    23/08/2013    1 recensioni
"ciao Anto sono Fabio, scusa se ti chiamo a quest’ora, ti disturbo?"
il tono seccato e assonnato della ragazza vene sostituito da una quasi risata. che pero trattenne per rispondere risposta che avrebbe voluto fosse..che domanda e ti disturbo?..sono le 3.00 del mattino? certo che mi disturbi! ma anche se non disse nulla di ciò, non riuscì a non rispondergli con'un certo sarcasmo..
LA STORIA E IN REVISIONE PER COSI DIRE, OGNI CAPITOLO VERA, LEGGERMENTE MODIFICATO E CORETTO, FINO AL CAPITOLO FINALE DELLA STORIA CHE SARA A BREVE.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Antonella Lamas Bernardi, Josefina Beltrán, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'intervista


2 settimane prima della chiamata di Fabio:


"Andiamo!"


"Andiamo?...E perché la festa non e finita?!"

Nicolas, roteò gli occhi alle sue parole che ormai erano un clichè, sperava solo di non doverla caricare in spalle come l’ultima volta, perché non aveva alcuna intenzione di girare mezzo nudo come 3 mesi prima perché il sobbalzo della caminata le aveva fatto venire la nausea portandola a vomitare.


"Beh per te sì….Forza e non guardarmi così. Hai bevuto più di quanto dovresti come al solito, lo sai che non regi li alcolici pesanti"


"Ma era solo un margherita!"


"No! il margherita l'hai bevuto a casa, prima che passassi a prenderti. Ricorda che ho fatto il barman per 10 anni, so riconoscere l’odore di alcol. E questo era un mojito, il 5 per dirla tutta e dai superato il tuo limite!"

Antonella, lo fisso con tutta la serieta che il suo stato alticcio le permetteva.

Che Nicolas, vide sotto forma di un adorabile broncio da bambina.


"O che vuoi che sia uno in più!"

Nicolas guardò l'amica scrollando la testa, aveva imparato a conoscere Antonella molto bene in quegli anni e il solo motivo per cui si ostinava a bere più di quanto lei stessa sapesse di reggere, era dovuto a Giusy. Nicolas, si chiedeva ogni giorno quando la giovane amica avrebbe accettato la realtà e sarebbe andata avanti con la sua vita, come del resto sembrava aver fatto la sua ex.


"Per favore Antonella. Sei ubriaca fradicia come al solito, non ti reggi neanche in piedi! andiamo"

Antonella alla fine annuì appoggiandosi a lui. Così, Nicolas la sorese fin fuori dal locale presero un taxi e la porto a casa dove l'aspettava il letto.


"Anto?...Anto? sei sveglia si….Dove hai le chiavi?"

Tutto ciò che ricevette, dall’amica fu un borbottio sulle chiavi nella tasca dei jeans.

Ma dopo aver constatato che le chiavi non le aveva in tasca, passo un buon 10 minuti a cercarli nell'immensa borsa di Antonella, che si era sempre chiesto come potesse girare con una tale borsa. per poi rinunciare ed usare le proprie.

Aperta entro sorreggendo l'amica, percorse il breve corridoio che l'avrebbe portata alla sua camera. Una volta arrivato la mise sul letto, le tolse solo le scarpe la coprì e le diede un bacio sulla fronte, e uscì andando dritto in cucina dove preparo la macchina del caffè e mise un biglietto su di esso, per poi uscire in punta di piedi senza fare rumore.

Il mattino seguente Antonella si svegliò con una fitta lancinante alla testa, la nausea e una profonda stanchezza.

"dio che mal di testa, ieri devo aver bevuto troppo ci vuole un caffè! la mia amata rivista e una doccia...!"

Si alzò andando verso la cucina dove trovo sulla macchina il solito bigliettino, erano ormai un anno e 6 mesi che Nicolas si prendeva il disturbo di portarla via dalle feste i locali o i bar, la riportava a casa gli rimboccava le coperte e li prepara la macchina del caffè affinché potesse farsene uno. Antonella staccò il biglietto sorridente sapendo che diceva la stessa cosa di sempre

"Hai superato il tuo limite ieri sera e come al solito ti ho portato a casa, la macchina del caffè e già pronta ci vediamo domani ti voglio bene un bacio il tuo Nico."

Accesa la macchina del caffè e andò apprendere il giornale fuori dalla porta, torno dentro si sedette al tavolo prese il suo caffè e d'inizio a leggere il giornale, la sua attenzione venne catturata da un intervista fatta alla scrittrice ed-ex collega dell'autore dell'articolo Josefina Beltràn, inizio a leggere, e dopo le prime solite domande arrivo a quelle che la interessavano di più.


"Allora dopo il tuo coming out qualche anno fa col tuo gemello....pochi giorni fa ha iniziato a girare la voce che il tuo nuovo libro che è una sorta di autobiografia dica che tu sei innamorata e vero?"

“Si e vero sono innamorata, hai me si!"

"Scusa la mia domanda ma perché ai me?"

"Perché si sono innamorata. Ma ai me sono innamorata della stessa ragazza, di quando avevo 13 anni e de una ragazza speciale una ragazza che oggi è molto popolare, una ragazza che amerò sempre con tutto il cuore, anche se non stiamo più insieme da molto tempo purtroppo!"

"Qualcosa mi dice che ti manca?"

"Si mi manca, ogni cosa che faccio anche le più stupide, lei mi torna in mente e finisce col mancare, ormai sono 3 anni che è così!"

"Perché è finita?"

(Sospira)"Perché aveva paura! e dio sono stata una vigliacca perché, non gli ho dato il tempo di fare nulla e perché ho avuto paura di chiederle di lasciare perdere tutto e tutti e divenire con me e ricominciare tutto da capo e questa volta con sincerità!"

"Beh, credo che questo possa bastare ai lettori, un ultima domanda so che sei amica di julio de brazil e vero?"

"Si siamo cari amici e un uomo straordinario ne ho conosciuti davvero pochi così, ho avuto l'onore di conoscere la sua famiglia con cui ho stretto un ottimo rapporto e do anche avuto la possibilità di lavorare con lui per alcuni mesi, e ora è tornato a fare il giornalista!"

"Si lo sentito dire, non voglio rubarle altro tempo quindi la lascio al suo libro e la ringrazio per avermi permesso di intervistare!"

"E stato un piacere! e grazie a lei"

Antonella chiuse il giornale con un sorriso e le lacrime che gli scendevano giù per le guance.

Aveva sperato con tutto il cuore che Giusy, avesse mantenuto la promessa di amarla per sempre.

E leggere quell'intervista, che aveva rubato qualche battito come lo faceva il ricordo del sorriso di Giusy.


Presente


Erano passati 2 giorni dalla chiamata del fratello.

Antonella, alla fine era uscita solo 4 volte in quei 2 giorni, per andare allo Starbucks dietro l’angolo a prendersi la collazione e al ristorante thai di fronte alla palazzina per il pranzo e infine chiamo la pizzeria a 3 isolati dal suo appartamento per avere la cena.

Quel giorno però non fece nulla di tutto, ne avrebbe fatto nulla di ciò essendosi svegliata tardi.

E non uscì per andare a prendersi la colazione o il pranzo.

No quel giorno la prima cosa che fece, stranamente fu prendere il cellulare e controllarlo, non era una cosa che faceva spesso, almeno che non aspettasse chiamate o messaggi in quel caso era capace di controllarlo anche ogni 2 minuti.

Quando guardò l'ora per poco non le venne un colpo, era già passato mezzogiorno.

Non si sarebbe dovuta stupire così tanto, le capitava spesso di dormire molto solitamente durante i tour, se registra ò gira video.

Le vene in mente quella volta che Nicolas dovete entrare nel suo appartamento con le chiavi che lei gli aveva dato esattamente il giorno dopo aver comprato l'appartamento "e il mio regalo di natale anticipato per te" gli disse il giorno stesso in cui gli diede il doppione della chiave.

Accade esattamente 2 settimane dopo che aveva acquistato l'appartamento.

Nicola era giustamente preoccupato poiché avrebbero dovuto cenare circa 4 ore prima.

Erano abituati a sentirsi almeno 9/11 volte al giorno, quando l’amico non la senti entro nel panico andò a cercarla pensando che le fosse accaduto qualcosa, trovandola invece beatamente addormentata ancora con il pigiama con i gelati che gli aveva visto la sera prima addosso.

Antonella può dire che non avrebbe mai dimenticato il risveglio di quella volta, dato che Nicolas per lo spavento decise di fargliela pagare come lui sostenente, con un bel bicchiere d'acqua gelida dritto in faccia.

Così quel pomeriggio si alzò felice di non aver ricevuto la visita dell'amico per il risveglio.

Andò verso il bagno, quella sera in fin dei conti la aspettava un pomeriggio importantissimo.

Quel giorno li avrebbe cambiato quasi sicuramente la vita.

Il giorno dopo la chiamata del fratello, ripenso alla seconda chiamata che aveva ricevuto.

Inizialmente rispondere non era l’idea essendo un numero privato, avea avuto pessime esperienze nei primi anni della sua carriera. Ma pensando che potesse essere chiunque come la famiglia, alla fine rispose. E fu la scelta più giusta.


15 ore dopo la chiamata del fratello


"Buongiorno scusi se chiamo a quest'ora? ma cerco la signorina lamas bernardi!"


"Chi la cerca e perché?"


"Sono Pedro Martinelli la chiamo per un'intervista, sono il proprietario della rivista argentina di manhattan* so che non rilascia interviste da un po di tempo! ma..."

Antonella alla menzione d’un intervista, non ci mise molto per vedere la sua occasione di redimersi agli occhi della sue ex. E lo interruppe prima di farli concludere il discorso.


"Accetto solo se sarà julio de brazil a farmela, ho saputo che e tornato da poco a fare il giornalista”


"Si...Non credo ci siano problemi, mi dica solo quando e disponibile, e un ora!"


"Perfetto, facciamo martedì 7 alle 20:00 ai jardines español* sa dove si trovano?"


"Si certo, allora martedì 7 alle 20:00! scusi ancora se lo disturbata a quest'ora grazie e buona giornata"

Riattaccata la chiamata Antonella ripenso all’intervista letta 2 settimane prima su Giusy.

Si passò una mano tra i capelli, doveva essere un segno divino o qualcosa del genere perché mai e poi mai poteva accadere una cosa così.

Questa era la sua occasione e per nessun motivo se la sarebbe fatta scappare.

“Ora quella stanca sono io. Tutto ciò che c'è da sapere verrà detto e si iniziare una nuova vita e costi quel che costi, giuro che riuscirò a riconquistare la tua fiducia Giusy!"

Passo le ore che la dividevano dal incontro con Julio De-Brazil a prepararsi, non voleva essere perfetta ma divina. L'intervista sarebbe stato il suo trampolino di lancio per un nuovo inizio.

Inizio a sentire una leggera ansia, ma poco importava l'intervista era la sua ultima possibilità con Giusy. Così dopo ben 7 cambi d'abito era pronta, pronta per uscire si fermò quando il campanello e mai si sarebbe aspettata Julio De-Brazil a casa sua.



Pov Julio De-Brazil (da cui l’articolo con l’intervista)


E arrivato il giorno dell'intervista con la famosa Antonella Lamas Bernardi e mi sento un po agitato. Alcuni giorni fa sono stato chiamato da un amico ed ex-collega di un giornale, col quale ogni tanto collaboro. Mi ha chiesto di fare un'intervista ad una cantante.

Ma non una semplice cantante, ben si la cantante più in voga degli ultimi anni, ovvero Antonella lamas bernardi. Sarò sincero lì per lì senza pensarci su ho detto si, non so bene perché.

Lasciate che vi dica che sono uno di quei giornalisti che tendono a studiare bene tutta la storia di coloro che devo intervistare, eppure ho accettato di fare questa intervista, senza pensare.

Così dopo che mi sono fatto dare tutte le informazioni riguardanti il giorno l'ora e il posto e aver salutato il mio vecchio amico, mi sono reso conto di aver già sentito quel nome.

Antonella Lamas Bernardi. Ciò messo un po, perché non mi veniva in mente dove l'avevo già sentito e poi ecco che arriva l'illuminazione.

Ma sì era la co-protagonista di un musical che ero andato a vedere a Barcellona un anno fa su consiglio della mia amica Giusy Beltran.

Allora ricordo di aver pensato che non mi aspettavo un gran che da un musical per Giovanni, ma l'insistenza oltre che a le belle parole spese, su questo musical mi incuriosivano e decisi di andare e non mi pento di essere andato, il musical non era solo adatto ai giovani ma bensì a tutti.               Ne rimasi molto colpito soprattutto da la co-protagonista, era una ragazza molto bella, che avevo già visto da qualche altra parte e solo dopo alcune ore mi viene in mente che era la stessa ragazza presente in quasi tutte le foto dell'album che Giusy mi aveva mostrato dopo quasi un anno di conoscenza. E credetemi se vi dico che ricordo bene le foto di quell’album, Giusy e questa ragazza in alcune foto portavano una divisa scolastica in altre erano con semplici abiti, sempre sorridenti e abbracciate avevano la stessa scintilla negli occhi quando si guardavano, la stessa luce la vedevo negli occhi di mia madre quando mi parlava di mio padre.

Erano gli occhi d'una persona innamorata, proprio come lo erano loro 2. Ma a tirarmi via dai pensieri, fu il fatto che non potevo intervistare una persona di cui non sapevo praticamente nulla a parte la bella voce e l'ottima recitazione.

Avevo poco tempo per informarmi sulla sua vita e la sua carriera, la mia unica fortuna è stato il fatto che la mia ex-moglie, ama i musical e i nostri 2 figli amano come lei i musical ma ancora di

più le ragazze presenti, tra cui proprio Antonella.  

Così diciamo che mi e bastato chiedere alloro 3 per sapere tutto, sulla sua carriera (devo dire che erano informatissimi) per quanto riguardava la vita privata o dovuto faticare un po di più perché non ho trovato molto, ma il tempo a mia disposizione è stato molto breve.

Così mi ritrovai la sera dell’intervista davanti alla palazzina in cui viveva Antonella.

Ovviamente sapevo bene quale fosse l’ora dell'intervista, ma essendo decisamente in anticipo pensai di andare al suo appartamento, e ammetto di averlo fatto per pura curiosità.

Non mi aspettavo di essere accolto, così senza problemi, cosa che accade.

Appena arrivato suonai, sentii una voce femminile urlare "chi e?”  quando mi presentai lei mi rispose con un “wow e decisamente in anticipo di mezz'ora? lo sa!?” non ebbi bisogno di scusarmi molto, perché mi disse di salire.

Presi l'ascensore e raggiunsi il suo appartamento. Li inizia a sentire l’ansia e ad avere timore. Dovette capire, che sono un tipo molto campagnolo non era la prima volta che mi presento a casa di qualcuno per un'intervista, ma ciò non toglie che la/il diretta/o interessata/o era comunque sempre informato della cosa. Questa volta no.

Meno di 20 minuti durante una chiamata con la mia ex moglie, mi aveva sconsigliato di  presentarmi così, solo per evitare di passare per una sorta di maniaco come aveva scherzato la mia ex. Non ebbi il tempo di bussare che la porta si aprì.

Mi trovai davanti una ragazza giovane, molto bella e con un serio cipiglio sul viso, che mi scrutava come a chiedere la conferma della mia identità e li non persi tempo.

"Buona sera sono julio de brazil il giornalista che la interventista”

Mi guardò con sguardo poco convinto. Ed ecco che il timore di passare per maniaco riemerge.

Lei mi fissa e io alquanto imbarazzato a mia volta la fisso, posso dirvi che il disagio dell’attimo era decisamente visibile ma poi parlo.

“Buonasera a lei, ma non dovevamo trovarci ai jardines español scusi?”

Posso dire che il suo cipiglio, sembrava quello della mia ex, di quando andavo a fare la spesa perché lei non riusciva e tornavo sempre a casa con tutto il contrario di quello che voleva.

Mi affrettai a rispondere con un lieve sorriso.

Spiegando che essendo in anticipo mi ero preso la libertà di andare a casa sua e gli confessai anche di essere curioso di vedere il suo appartamento, se non era un problema. Lei per risposta abbandono quel suo cipiglio serio e accetto senza problemi, il che sarò sincero, mi permise di tirare un sospiro di sollievo.

Così senza problemi mi fette accomodare, e mi disse di fare come a casa mia, e scomparve in quello che doveva essere il bagno.

Questo mi permise di guardarmi attorno e a d'essere sincero mi aspettavo di tutto da l'appartamento d’una cantante popolare come lei, ne avevo visti di appartamenti e case di personaggi famosi e gli ho sempre trovati pieni della loro personalità, ma il suo non lo era.

Mi trovai in un appartamento praticamente vuoto, appena si entrava c'era un piccolo corridoio in 4 passi lo facevi, poi sulla destra la cucina era semplice e spoglia, c'era un tavolino per massimo 2 posti 2 sgabelli e d'una macchina per il caffè vicino al lavandino.

come il resto dell’appartamento a essere sinceri. Usava la sala come camera da letto e per letto aveva giustamente un divano letto, con accanto un piccolo comodino, mentre nella cucina  per il resto l'appartamento era vuoto, privo della personalità di Antonella.

Mi stavo guardando intorno in cerca di foto, quando torno dal bagno, e la sua voce mi tolse dalla mia ricerca. “non credo abbia molto senso mettere foto o cose cosi, visto che vengo qui solo per dormire e farmi la doccia!”

“Capisco" le risposi sorpreso aggiungendo“Mi lasci dire che giusy per lo meno un paio di foto le

ha!"  mi pentii subito, alle mie parole diviene immediatamente triste, si avvio verso la cucina rispondendomi “se devo essere sincera questa non è proprio casa mia, la mia vera e propria casa e a bariloche lo comprata 4 anni e mezzo fa..lo restaurata un po qua e là con degli amici e in questi anni lo arredata, un pò. Gradisce qualcosa da bere?" la sua domanda mi sembro un modo per chiudere il discorso casa, così accettando l’offerta le chiesi un bicchiere d'acqua, mentre mi prendeva l'acqua pensai di approfondire l'argomento casa senza sembrare troppo assillante e gli porsi la domanda “Bè devo fargli i miei complimenti so che bariloche e un bel posto in cui andare a vivere anche se mi sembra un posto un pò fuori per una star internazionale come lei! o mi sbaglio? e mi perdoni se glielo chiedo ma perché vive qui se cosi si può dire e non li!" torno porgendomi la mia acqua, e poi si sedette sbuffando accanto a me e mi rispose con un tono triste “Vede e molto semplice, se devo vivere da sola, preferisco un appartamento preso cosi su 2 piedi. Piuttosto che vivere in una casa in cui sognavi di vivere con l'amore della tua vita, ma che per un errore tuo non potrà mai accadere...Credo che lei avrebbe fatto lo stesso?”            Mi stupii il cambiamento di tono quando disse per un errore tuo, potei sentire il senso di colpa.

Mi diede un bel sorriso e poi inaspettatamente mi disse "Ho chiesto che fosse lei ad intervistarmi solo perché è amico di giusy!" non mi aspettavo una simile rivelazione, ma questa cosa mi fece capire che era ora di iniziare la nostra intervista. Così glielo feci notare, lei mi guardò un po stranita e mi regalo un sorriso vero e genuino. "Pensavo che la avessimo già iniziata l'intervista?!" rimasi sorpreso dalla risposta ma in effetti pensandoci bene aveva ragione così colsi per andare sul personale "Oh...credo abbia ragione, e me ne accorgo ora, quindi iniziamo con qualche domanda più interessante?!...

Presi il mio mini registratore, lo accessi e iniziamo la vera e propria intervista. "Allora mi dica della sua vita amorosa né a una, sa le sue fan e i suoi fan come i miei figli sono curiosi di saperlo!"

"Allora da dove posso iniziare....Prima di tutto sono singol e la cosa non mi piace! e credo sia anche arrivato il momento di dire che io sono felicemente e orgogliosamente omosessuale da quando ho memoria! e se avessi avuto prima il coraggio di dirlo ora sarei felicemente sposata

con la mia ex-compagna e credo avremo anche già dei bellissimi bambini!"

"Wow..La sua è una rivelazione shock lo sa?"

"O si lo so, ma non mi importa poi gran che! e che sia shock o meno l'importante e averlo detto no?!"

"Si questo e vero!.. ma perché solo adesso? si insomma perché, era popolare prima, credo lo sarà ancora di più adesso no?” mi fa una faccia strana e ride, così gli chiedo “Perchè ride?”

"Perché a detto popolare! sa quando frequentavo la scuola avevamo formato 2 gruppi, le divini di cui io ero la leader, e le popolari dove la leader era Patrizia "Patty" Diaz Rivarola, la mia migliore amica e nel suo gruppo c'era la mia ex, che ora viene definita una diva, per i suoi libri e molto altro. Io invece ero e sono popolare fra le ragazze e i ragazzi."

fa una pausa e sono più che sicuro che lì sono venuti gli occhi lucidi, così mi chiesi se non fosse il caso di fermarmi. "sta bene se vuole facciamo una pausa!" Ma lei mi sorride e fa no col capo.

"No sto bene, ma che ne dice se continuiamo a cena?..Come d'accordo"

accettai e uscimmo dal suo appartamento avviandoci verso i giardini de Spagna dopo un 5 massimo 10 minuti a piedi arrivammo, era un piccolo parco con un laghetto e un furgoncino che come mi spiego Antonella mentre raggiungiamo il posto, la prima volta che vi era venuta era stato 2 mesi dopo il suo arrivo, un amico gli aveva detto del posto e che c'era un furgoncino il cui proprietario era un uomo sulla quarantina, di origini spagnole che andava lì da ormai 6 anni.

Mi disse anche che il nome Jardines Español era dovuto non solo al tipo col furgoncino ma anche al fatto che lì si ritrovano molti connazionali. Appena arrivati saluto il tizio e mi presento, poi

andammo a sederci ad un tavolino lì vicino.

"Allora che cosa prende?" mi chiese  

"Se per lei non è un problema prenderei una bira e un panino?" si voltò verso il proprietario del furgoncino e grido “2 birre e 2 panini” poi mi guardò e disse “c'è solo un problema pero!" io la guardo confuso e lei sorridente mi risponde "Mentre venivamo gli ho detto di darmi del tu, quante che inizierà a farlo!" stavo per rispondere quando arrivò il nostro uomo con le nostre birre in bottiglia e i panini, ci diede un sorriso e tornando in fretta al suo posto, perché stavano arrivando altri clienti "A ragione, allora dimmi come mai e finita tra voi, se posso chiederti?"

il suo sorriso sparì e si fette improvvisamente cupa e triste e disse

semplicemente "era stanca.....era stanca di dover amarmi nell'ombra, e lo stesso valeva per me! ma purtroppo la mia paura fette la sua parte ! pensavo se hanno trasformato la storia tra Fabio che e mio fratello maggiore e cantate e quella di Matias fratello di lei, non che  amico e

calciatore, quasi in un affare di stato immagino cosa potrà accadere alla nostra! lei però non la vedeva così male, anzi diceva "e allora, che importa lotteremo, anche se non credo ce ne sarà bisogno! non sarà per questo che i tuoi fan smetteranno di venire a guardare i tuoi musical o di ascoltare i tuoi cd!.. L’importante e stare insieme Anto!" ma fatto sta che abbiamo vissuto il nostro amore nell'ombra, per quasi 5 anni, finché lei non ha detto basta, e dio non ho avuto il

coraggio di seguirla, il risultato? ora sono qui, in un posto che sinceramente non mi piace più a fare, un'intervista piena di rivelazioni, perché sono stanca anche io! e voglio riuscire a riconquistarla. O perlomeno riuscire a riavere la sua fiducia" ammetto che queste sue parole mi hanno lasciato a bocca aperta, non pensavo di sentire parole così sincere. Ma vedete c'era un luccichio nei suoi occhi, che celavano più della nostalgia. "Si, sincera..Non la hai mai dimenticata, e non ai mai fatto nulla per provare a dimenticarla da quando e finita tra voi vero?" Non mi rispose ma sapevo che era così. Decisi di farle un'ultima domanda, anche se avrei voluto fargli moltre altre domande ancora. "Allora un'ultima domanda e poi l’intervista termina....” Mi sorrise e annuì. “Prima hai detto che se avessi avuto prima il coraggio di uscire allo scoperto a

quest’ora sareste sposate e con bambini..Cosa volevi dire!" beve un altro sorso di birra, mi sorride e tira un bel respiro "Quello che ho detto….Se non avessi avuto paura, io sarei ancora con lei, e magari avremo un bambino o una bambina o entrambi non so…Lei ama i bambini e anche io, pensa che dopo il nostro primo appuntamento ufficiale, quando tornai a casa, mi addormentai pensando a come saremo state da lì a qualche anno……E se devo dirla tutta dopo quella sera mi sono sempre addormentata con quel pensiero, ora invece mi addormento

pensando a come saremmo adesso se, non avessi sbagliato tutto"

"Perdona la mia curiosità ma come ti immaginavi?" il suo viso si illuminò alla mia domanda

"Bé...Immaginavo di svegliarmi la domenica mattina, fuori c'è il sole e sento dei piccoli rumori alle mie spalle mi giro e ce la mia bambina che mi guarda e sorride, mi giro meglio e mentre la prendo in braccio chiedendomi dove la mia bellissima moglie, sulla porta della camera sbucano un bambino su i 3 o 4 anni massimo con in mano un croissant con i segni d'un morso che sorridente, sale sul letto e dietro di lui appare una magnifica donna, capelli neri lunghi e ricci. In una magnifico pigiama con gli orsi ed in mano un vassoio con la nostra colazione.....Sorridente viene verso di noi mette il vassoio sul comodino, prende il nostro ragazzo in braccio e mi dà un bacio, dicendomi come sempre "buongiorno amore" questo è il modo in cui mi vedo anche se può sembrare un pò strano!" ride potei vedere come i suoi occhi brillavano mentre diceva queste cose. "e una cosa bellissima secondo me, mia perfino commosso!" la vedo asciugarsi gli occhi e iniziare a ridere bevette un altro Sorso di birra e picchia il dito sul suo orologio in direzione del paninaro che annuisce con la testa, pochi secondi e arriva con 2 caffè. Antonella mi passa 2 bustine di Zucchero e mi dice "Ai altre domande vero?"

"Si in effetti si.....Ai detto sposate, avevi in programma di sposarla?"

"Si pensavo al matrimonio e inizia a pensarci più seriamente dopo quello di Matias e Fabio. Oltre a quello di Patty e Lucas. Passai un anno a cercare il luogo adatto, le parole giuste e il momento giusto per chiedeteglielo, avevo trovato le parole, mi mancava solo l'anello e il luogo adatto, per i luogo avevo scelto bariloche, lei amava quel posto e c'era quella bellissima casa-baita che il proprietario praticamente regalava, ma io mi messi d’accordo con lui per che dicesse a che non l’avrebbe mai venduta a nessuno. Volevo farle una sorpresa e la comprai senza dirle nulla, la pulì un po’ con l’aiuto di mio fratello, e preparai tutto. Avevo pensato di farle una doppia proposta prima a casa nostra, le avrei detto che la mia era una promessa, e il giorno mi sarei dichiarata lesbica al mondo intero, e avrei reso pubblica la mia storia con lei, poi le avrei chiesto di sposarmi davvero nella baita, avrei poi preparato il tutto la mattina in cui gli avrei fatto la vera proposta, avrei preparato il tutto nella sala, per terra avrei messo una  coperta, un cestino con la cena dello champagne sarebbe stato tutto perfetto. La scena che immaginavo era così:

Io arrivavo a casa li dico ho una sorpresa per te li mettevo una benda sugli occhi e la portavo la, dopo cena li avrei detto da quando sto con te ho sempre pensato al matrimonio e tu invece ad avere una famiglia tua. Io ho preso seriamente la cosa dopo aver seguito ogni volta il tuo sguardo sempre più affascinato, felice e sognante ai matrimoni a cui siamo andati così mi chiedevo….e li sai avrei fatto un po’ la vaga e lei mi avrebbe chiesto "cosa?" e io avrei finito dicendo ti andrebbe di avere una famiglia con me, di vivere qui e crescere i nostri figli qui....ecc..insomma Giusy vuoi sposarmi"

Pensavo lei dirà di sì, e poi ci saremo svegliate il giorno dopo con la schiena dolorante per aver fatto l'amore per tutta la notte per terra ma ci saremo svegliate felici, e con la promesse d'una vita insieme solo io, lei e le persone che amiamo. Questa era il mio sogno!. Invece una mattina mi sveglia e decisi che era arrivato il momento giusto, per fare tutto e farle la mia promessa prima della mia dichiarazione al mondo. Passai l'intera giornata cercare l'anello trovando invece 2 bellissime fedi, quando tornai a casa preparai la tavolo giù e andai a cercarla...La trovai in camera a preparare le valigie, mi stava lasciando, perché era stanca di come mi comportavo. Quella sera tutto finì" mi si spezzò il cuore a  vederla piangere silenziosamente

"E un bellissimo sogno, che se volessi si potrebbe ancora avverare hai solo 23 anni! Antonella"

"Si lo so e de per questo che ho accettato l'intervista veramente perché, voglio che il mondo sappia che amo l'autrice di La Divina e la Popolare ,Josefina Beltrán e voglio che lei e l'intero mondo o perlomeno chi leggerà questa  intervista che non ho mai smesso di lottare con me stessa per lei.!"

"l'ami ancora!" Sappiamo entrambi che la mia non e una domanda ma un'affermazione lei

ride e risponde sorridente "Non ho mai smesso di amarla non potrei mai farlo!"

le sue parole furono sincere e decisi che l'intervista era durata anche troPpo, la ringrazia e mi appresto a pagare la nostra cena, ma lei mi precede, fette mettere tutto sul suo conto e si apprestò ad avviarsi e decisi di accompagnarla. Nel tragitto mi chiese di Giusy, come stava e se era felice, io non me la sentii di mentirle, così li dissi la verità. "Lo vista 2 settimane fa e sempre la stessa. Mi ha chiamato per il suo nuovo libro che uscirà di qui a poco, la divina e la popolare e una

sorta di autobiografia che parla di voi ho potuto leggerlo in anteprima e c'è una dedica particolare che a fatto a te."

"La posso sentire? se te la ricorda!"

"Si, dice: questo libro e per la “popolare” un tempo divina che ancora adesso mi fa sognare con la sua voce ostinandosi a far battere il mio cuore solo e unicamente per lei. poi

continua dicendo “Solo tua per sempre." e conclude con le sue iniziali J.B" posso vedere chiaramente che il suo viso si e illuminato a le mie parole e cosi voli fargli un regalo anticipandoli la prima pagina che ricordo a memoria.

“Sai non dimenticherò mai la mattina in cui per poco non ti strozzarsi con un cucchiaio di cereali. Io ero intenta a leggere il giornale e bere il mio caffè, mentre tu ti mangiavi quei tuoi adorati cereali alla frutta come eri solita fare. Che devo ammettere non ho mai amato, perché davvero topo dolci per i miei gusti, senza accorgermene inizia a leggere ad alta voce anche per te. E non mi accorsi nemmeno di aver iniziato a leggere un articolo su di noi, "la divina, e la popolare un'amicizia incredibile, ex-compagne di scuola ancora amiche...Diverse tra loro, Giusy Beletràn lesbica dichiarata e definita divina da una marea di lettrici e lettori ma anche scrittori e critici,e Antonella Lamas Bernardi, la cantante più popolare fra le ragazze e i ragazzi di oggi, per la sua bellezza e l'incantevole voce! non c'è che dire la loro è un'amicizia davvero particolare ma come definirla se non divina e popolare alle steso tempo." ricordo che iniziasti a tossire e poi a picchiare sul petto, io ti porsi la mia tazza di caffè senza pensare potessero essere ancora un po troppo calda, mandasti giù un sorso tutto d'un colpo, mentre io ero rimasta lì a fissarti, appoggiasti giù la tazza rossa in viso indicando qualcosa sul tavolo non capivo cosa, e tu di colpo ti alzi quasi buttandoti sul tavolo per afferrare il cartone de latte, come se fosse la tua unica fonte di salvezza. Lo svuotasti e lo appoggiasti sul tavolo guardandomi e con un filo di voce mi dicesti "era...ancora molto caldo!" e pochi secondi dopo iniziasti a ridere, ed io potei solo seguirti a ruota in quella lunga risata, che ci portò perfino a piegarci, e a piangere per i crampi che avevamo a forza di ridere, e de per questo che quella e una mattina indimenticabile.............io la (popolare)

divina e tu (la divina) popolare! sai anni fa non ci avrei mai creduto perché tu eri la divina e

dio la popolare” e così finisce la prima pagina del libro.”

diede un colpo di tosse forzato, ed io la fissai, sorrideva.

"Sono arrivata sana e salva, grazie a lei che mi ha accompagnato..La ringrazio per aver accettato di essere lei a farmi l'intervista, per avermi fatto compagnia e per aver cenato con me e grazie per questa sua anticipazione su libro, gliene sarò sempre grata, ma prima che vada li vorrei chiedere un favore, può mettere questo nel suo articolo su di me, e scriva per la popolare divina che

riuscirò a riconquistare costi quel che costi.! grazie ancora"

mi diede un bacio sulla guancia e dentro, io tornai indietro ai giardini, mi sedetti e presi un caffè e lesi quel foglio che mi aveva dato e questo e il suo contenuto:

"So che non è proprio il massimo, ma non conosco canzone più appropriata e importante, per dire per prima a te e poi al mondo quanto io ti ami...il cantante e italiano si chiama sergio cammariere, lo abbiamo sentito anni fa quando stavamo ancora insieme e la canzone e l'amore

non si spiega.”

rimasi lì a leggere il testo della canzone un paio di volte prima di decidermi a tornare a casa.

Ancora adesso mentre scrivo queste ultime righe per concludere questo articolo mi ritrovo a pensare a l'altro ieri e alla gentilezza, la dolcezza e alla sincerità di antonella. Tutto quello che posso dire di mio e che....Io tifo per te Antonella, spero con tutto il cuore che tu riesca nel tuo intento, perché come ha detto Paulo Coelho scrittore che io ammiro molto “Esiste una sola essenza della creazione e si chiama amore. L'amore è la forza che ci permette di ricongiungerci, per condensare l'esperienza sparsa in molte vite e in molti luoghi del mondo.” Con queste parole io concludo questo mia articolo. E ringrazio Antonella per aver scelto di parlare con me, te ne sarò sempre grato.


 
   
 
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