Film > Un mostro a Parigi
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Autore: Malanova    24/08/2013    2 recensioni
E' passato un mese da quando Francoeur è ritornato all'Oiseau rare ed è diventato a tutti gli effetti il partner cabarettistico di Lucille. Ma una misteriosa ragazza arriva a Parigi insieme al circo Claire de lune e una serie di piccoli eventi vedranno il musicista di nuovo in pericolo. Sperando di riuscire a fare ciò che ho scritto; vi auguro una buona lettura. Attenzione: la storia è stata aggiustata facendo si di aggiungere piccole particine e togliendo qualche incongruenza. Grazie e alla prossima!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Francœur, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lucille stava camminando avanti e indietro nel salotto del suo appartamento, ancora molto scossa dalla serata trascorsa. Raoul si era seduto su una sedia vicino a un bel tavolino di mogano, dove sopra ci stava un vaso pieno di rose rosse. Prese un petalo che era caduto dal fiore sulla superficie del mobile e ci giocherellò, assorto nei suoi pensieri. Francoeur invece era appostato vicino alla finestra e guardava oltre i confini della città, dove presumeva che ci fosse il tendone del circo e sospirò, afflitto. Emile era seduto accanto a Maud sul divanetto e le teneva teneramente la mano mentre lei fissava tristemente il pavimento "Quelle povere bambine ..." mormorò con voce flebile "Chissà che orribile passato hanno avuto … Speriamo che stiano bene …".

Aden scrollò un po’ le spalle, appoggiato con la schiena su una parete, con le braccia bendate incrociate e in silenzio: ora sapeva perché da tempo il Direttore era smanioso di raggiungere questa città. Dette un'occhiata a Francoeur, che ora era senza maschera e cappello, e fece un sibilo così acuto che tutti si voltarono verso di lui, allarmati. "Scusate ..." borbottò leggermente imbarazzato, senza togliere gli occhi sulla pulce gigante "Ma credevo che tutte quelle voci sul Mostro di Parigi fossero soltanto leggende metropolitane ..." "In parte è così" ribatté la cantante, fissando infastidita il circense "Francoeur non ha mai fatto del male a nessuno e non ha distrutto la città ...". Incrociò le braccia sul petto e assunse un'aria dura, come per sfidarlo ad aggiungere qualcos’altro.

Raoul sollevò la testa, smise di giocherellare con il petalo e domandò "Che cosa succederà agli artisti che ci hanno aiutato a fuggire? Da come sembra; Cyfer è fatto della stessa pasta di Maynott ... non saranno molto contenti ...". Il ragazzo bendato scosse leggermente le spalle "Se la caveranno ... soprattutto Kalima ... Lei ha iniziato a ribellarsi ai voleri del Direttore già da tre anni ma …". Fece una risata amara "Ma alla fine tutti torneremo con la coda fra le gambe dal Direttore del circo ... anche lei ...". "Ma perché non provate a stabilirvi da qualche parte ..." domandò Emile ma Aden lo interruppe subito "Ma ci hai visto attentamente?! Hai mai visto uno come me andarsene a zonzo per la città a fare ... che ne so, il fattorino?". Emile abbassò lo sguardo con le guance rosse ma Maud ribatté "Non c'e bisogno che ci parli in questo modo! Però voglio farti presente che anche Francoeur è riuscito a nascondersi perfettamente in città e ormai tutti lo conoscono come il virtuoso della chitarra e ...". Fu interrotta da un verso che produsse proprio l'insetto gigante, che tamburellava un dito alla finestra. Tutti si affacciarono. Una vecchia gabbia per animali, trainata da due cavalli, si era appena fermata nei pressi dell'Oiseau Rare.

  
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