Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: chandelora    25/08/2013    2 recensioni
Vi avevo promesso un seguito, ed eccolo qui sotto forma di one-shot! Avverto che non è necessario aver letto Step by Step per capirlo, però per conoscere e comprendere i personaggi sarebbe meglio! Le one shot non sono in ordine cronologico! Potrei metterne una dei ragazzi adulti e a seguire una di loro ancora adolescenti! Beh ora lascio a voi i commenti! Buona lettura! ;)
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo così tanto tempo, ecco a voi la sorte della povera Lils! 
Un addio speciale per uno dei personaggi più dolci che io abbia mai creato!

consiglio caldamente di ascoltare questa magnifica versione di Wherever you will go 
http://www.youtube.com/watch?v=olr9vY7FFs0



 
Il telefono di casa squillò.
"Vado io!" si precipitò Emme.
"Pronto??" portò il telefono all'orecchio.
"Emme! Dovete venire subito qui!" esclamò Harry.
"Dove??" gli chiese lei stranita.
"All'ospedale!" rispose coinciso.
"Cosa succede????" si spaventò lei.
"Louis e Lily hanno avuto un brutto incidente!" spiegò brevemente.
"Come stanno????" si agitò immediatamente.
"Non si sa ancora niente!" l'avvertÏ teso.
"Arriviamo subito!" mise giù.
"Dev? Amy?" urlò terrorizzata.
"Che succede?" arrivò Dev assieme all'altra.
"Lily e Louis sono all'ospedale!" disse guardandole.
"Cosa?" ad Amy vennero gli occhi lucidi.
"Hanno fatto un incidente!" deglutì Emme.
"Oddio!" scoppiò a piangere Amy.
"Non so nemmeno se sono gravi!" scosse la testa Emme.
"Finchè non sappiamo come stanno dobbiamo stare calme!" prese in mano la situazione Devon.
"Hai ragione!" si tranquillizzò un po' Emme.
"Andiamo da Lily!" singhiozzò Amy.
"Guido io!" Dev afferrò le chiavi della casa e della macchina.
Le ragazze si precipitarono in men che non si dica all'ospedale e in poco tempo trovarono la sala d'attesa dov'erano i ragazzi.
"Si sa qualcosa??" chiese Emme preoccupata.
"Sono dentro da tre ore ormai..." sospirò Liam appoggiato al muro.
"Ma com'è successo?" Dev chiese spiegazioni.
"Sono stati investiti da un'altra macchina!" disse Niall tormentandosi le mani.
"Voglio vedere Lily!" pianse senza ritegno Amy coccolata da Harry.
"Vedrai che staranno bene!" ripetè lui cercando di convincere anche se stesso.
"Posso?" Zayn indicò la sedia accanto a quella di Emme che annuì.
"Se la caveranno!" affermò lui.
"Ma se..." non riuscì nemmeno a finire la frase nascondendosi tra le braccia del fidanzato.
"Non ci pensare!" la tenne stretta.
Liam guardò la giovane in piedi vicino a lui che tentava di rimanere tranquilla.
"Liam?" lo chiamò prendendogli la mano.
"Sono qui!" strinse quella piccola di lei.
"Grazie!" gli appoggiò il capo sulla spalla.
Poco dopo un medico uscì dalla sala operatoria.
"Allora?" si alzÚ Niall imitato dagli altri.
"Il ragazzo Ë fuori pericolo!" esclamò il medico.
"E Lily?" lo spronò Amy tirando su con il naso.
L'uomo scosse tristemente il capo.
"Cosa?" mormorò Emme sbiancando.
"Mi dispiace..." abbassò la testa.
"Sta molto male??" lo guardò Amy sconvolta.
"Amy..." le si avvicinò Harry.
"Cos'ha Lily, Harry? Harry?" si agitò. 
"E' morta Amy!" le urlò Devon tremando.
"Cosa stai dicendo? Harry cosa sta dicendo?" cominciò a piangere.
"Amy..." Harry l'abbracciò .
"Non può essere vero..." scosse la testa.
"Mi dispiace..." la strinse forte.
"La mia Lily!" si disperò. 
"No..." Emme si dovette sedere.
"Emme!" Zayn  le fu subito accanto.
"Lei non..." deglutì questa.
"Vieni qui occhi azzurri..." la prese tra le braccia.
"Perchè??" gli si aggrappò addosso.
"Non lo so..." scosse il capo triste.
"Io devo fare due passi..." Devon si allontanò dirigendosi in un corridoio vuoto seguita da Liam.
"Dev?" la chiamò lui vedendola appoggiarsi al muro.
"Devon?" le toccò delicatamente una spalla e a quel contatto Devon scoppiò in lacrime.
"Le volevo così bene!" singhiozzò abbracciata a lui.
"Tutti le volevamo bene..." Liam le accarezzò i capelli.
"Devo andare da Amy ed Emme!" quando si fu un po' calmata si asciugò il viso.
"Devon..." la guardò Liam intenerito.
"Devo prendermi cura di loro!" annuì con gli occhi gonfi.
"E chi si prenderà cura di te?" chiese dolcemente.
"Io non ho bisogno d'aiuto! Rivoglio solo Lily..." riprese a piangere.
"Lo so..." la strinse a se' per quelli che sembrarono minuti interminabili.
"Andiamo dagli altri?" propose la bruna.
"Andiamo!" le tenne la mano.
"Devon!" Amy ed Emme corsero ad abbracciarla.
"Va tutto bene!" Devon cercò di tranquillizzarle entrambe.
"Lily è..." Amy singhiozzò.
"Ssh!" le accarezzò i capelli.
"Dev... non tornerà  più!" la strinse Emme.
"Lily sarà sempre con noi, sempre!" disse convinta Devon.
"Vi voglio bene!" tirò su con il naso Amy.
"Anche noi te ne vogliamo!" rispose Emme.
"C'è qualcuno per Louis Tomlinson?" chiese il dottore.
"Noi!" si sbrigò Harry.
"Si Ë appena svegliato!" continuò l'uomo.
"Possiamo vederlo?" si informò Liam.
"Sì, ma solo per poco! E' ancora debole..." spiegò pazientemente.
"Grazie!" gli sorrise Niall.
I ragazzi ed anche le ragazze entrarono nella stanza dell'amico che riposava attaccato a delle macchine.
"Dio mio!" trattenne il fiato Emme.
Harry per primo si avvicinò a Louis e gli prese la mano.
"Harry?" aprì gli occhi azzurri questo.
"Hei..." gli sorrise con gli occhi lucidi.
"Dov'è Lily?" si guardò intorno.
"Louis..." tentò l'amico.
"Dov'Ë Lily??" guardò Amy che scoppiò a piangere.
"Harry cosa..." chiese terrorizzato.
"Lei non ce l'ha fatta..." deglutì Harry.
 
 
 
Il sole splendeva quel venerdì, era talmente luminoso che l'erba sembrava di un verde simile allo smeraldo, il fresco vento primaverile soffiava muovendo le fronde degli alberi in fiore e un forte profumo di gelsomino e lavanda sovrastava tutto.
Stonava in mezzo ad un atmosfera simile un gruppo di persone vestite di nero, riunite attorno ad una bara coperta di rose bianche.
Lily era morta, un incidente l'aveva uccisa. 
I dottori avevano detto che aveva lottato come una leonessa, ma a nulla era servita la sua volontà, così come le speranze e le preghiere degli altri.
Ed ora erano tutti per lei.
Lentamente, finita l'omelia, le varie persone iniziarono ad allontanarsi.
Rimasero solo Louis, Harry, Amy, Emme, Zayn, Liam, Devon e Niall.
Il primo a muoversi fu l' irlandese, che si avvicinò alla bara e con cura vi poggiò sopra una meravigliosa rosa, dal tenue color pesca.
 
"Niall vuoi un biscotto?" Lily entrò nella sua stanza senza nemmeno bussare.
"No, grazie!" scosse il capo distante. Kate lo aveva appena lasciato.
La riccia si avvicinò a lui che se ne stava seduto immobile sul letto e mise sul comodino accanto al letto il vassoio con i biscotti, poi, con la delicatezza che le era solita, gli prese il viso tra le mani e gli diede un bacio sulla fronte.
"Sei una persona speciale, cerca di ricordarlo" e dopo avergli sorriso, lasciò la stanza.
 
Niall Horan sorrise con le larime agli occhi e si allontanò, stare lì lo avrebbe senz'altro reso più triste.
Lily gli sarebbe mancata.
Subito dopo fu il turno di Emme che continuava a piangere silenziosamente con la mano serrata in quella del fidanzato. 
Insieme i due si avvicinarono alla bara e posarono a loro volta il medesimo fiore rosa.
 
"Emme!" la voce di Lily risuonò per tutta la casa. 
"Sono in camera!" le rispose quella che era in preda a una crisi isterica perchè era uno di quei giorni in cui il dover uscire con un ragazzo del calibro di Zayn la faceva sentire brutta e inutile.
"Emme tu non hai per caso il libro di quel film che abbiam visto l'altra sera, con quello là cattivo con i capelli scuri e lei che si innamorava di lui, ma poi gli diceva di no, che poi non ho capito perchè gli diceva di no, ma comunque... lei aveva tipo seicento sorelle e una di loro si metteva con l'amico del cattivo che anche lÏ c'era tutta una storia dietro! Ah e c'era quel soldato che voleva andare con lei ma poi era un bugiardo e andava con la sorella e poi non lo so più perchè mi sono addormentata...?" spiegò la riccia nonappena fu nella stanza dell'altra, gesticolando furiosamente.
"Parli di orgoglio e pregiudizio?" la guardò divertita Emme sembrando dimenticare il malumore di pochi istanti prima. Era quello il magico potere di Lils.
"Ecco! Proprio quello!" Lily annuì entusiasta.
"Come mai ti serve?" la scrutò curiosa.
"Lo voglio leggere, mi ha così presa..." le sorrise sognante.
Emme allora si avvicinò alla libreria e, dopo aver passato con attenzione l'indice sul dorso di una serie di libri per leggerne il titolo, trovò il tanto atteso tomo e lo porse all'amica.
"Ma è così lungo?" la guardò sconvolta la riccia facendola scoppiare a ridere.
"Emme, approposito, sei bellissima!" continuò la riccia. Sembrava quasi avesse capito cosa turbasse l'altra. 
"Sì, ok!" annuì imbarazzata quella con gli occhi azzurri.
"No, davvero! Sei meravigliosa!" le sorrise "...vorrei proprio essere come te!" 
"Lily, ma sei matta? Io vorrei essere come te!"  la mora calcò molto sulla parola io, Lily in effetti era obbiettivamente una ragazza splendida, di quelle bellezze naturali ed uniche che non avevano nemmeno paragoni, eppure non sapeva  di esserlo. 
"Oh ti prego Emme, tu sei fantastica con quegli occhi azzurri e quel sorriso splendido e poi sei intelligente e simpatica, non sei banale o stupida, sei gentile e sai essere provocatoria e forte e io vorrei sul serio essere almeno la metà di quello che sei tu e poi sai sempre cosa fare in ogni situazione e-" la riccia venne immediatamente abbracciata dalla ragazza dagli occhi azzurri.
"Grazie!" le sussurrò Emme commossa.
Infondo Lily era cosÏ, con la sua spontaneità  riusciva in qualche modo a capire di cosa le persone avessero bisogno.
 
Emme sospirò e strinse la mano di Zayn ancora più forte.
Il ragazzo le baciò una tempia e tornò a fissare la bara. 
Lui non aveva mai legato troppo con Lily, le voleva bene perchË era amica di Emme e fidanzata di Louis, ma non avevano mai avuto occasione di conoscersi bene, o meglio, a nessuno dei due era importato troppo. Però gli dispiaceva, era una brava ragazza ed aveva il potere di mettere tutti di buon umore, proprio come Louis. Sarebbe stato difficile da quel momento in poi, lo sapeva lui come lo sapevano tutti.
"Zayn?" si sentì chiamare dalla voce flebile al suo fianco che lo supplicava con lo sguardo di andare.
Il moro annuì e così come erano arrivati, insieme, Zayn ed Emme se ne andarono.
A seguire giunse dinnanzi alla bara Devon, che sembrava decisa a non piangere in pubblico.
 
"Lily devi mangiare!" le fece presente la mora vedendola stare seduta sul letto con il vassoio che le aveva portato poco prima ancora pieno di cibo appoggiato sulle gambe.
"Non mi va..." scosse il capo lei.
"Lily, non ti ho chiesto se vuoi mangiare! Lo devi fare e basta!" insistette incrociando le braccia.
"Non voglio, Dev!" si impuntò stancamente. 
La lite con Louis l'aveva davvero provata. Non era facile riconoscerla in quello stato, il corpo  era  ossuto, il viso pallido ed appuntito e gli occhi spenti e segnati da profonde occhiaie.
"Tanto non serve a nulla..." sussurrò Lily talmente piano da sperare di non essere udita.
Ma Devon aveva capito eccome ed in men che non si dica le era andata a sedere accanto prendendole la mano.
"Lily, non voglio nemmeno sentirle queste cose!" la rimproverò dolcemente.
"Perchè no? E' la verità" alzò leggermente la voce.
"Lily, lui ti ama capito?!" le accarezzò i capelli.
"Non è vero, Dev..." distolse lo sguardo.
"Lily guardami!" le prese delicatamente il mento e le alzò il capo.
"Lui ti ama e presto tornerà tutto come prima, ma vuoi che quando Louis sarà a casa  ti veda in queste condizioni?" la osservò seria e la vide annuire.
"Bene! Ora datti da fare!" Devon strinse l'occhio all'amica che iniziò a mangiare.
"E' buono!" si stupì Lily.
"Certo che lo è!" la mora le posò un bacio sul capo  e si alzò dirigendosi alla porta.
"Dev?" la chiamò la bella riccia.
"Dimmi!"  si girò verso di lei.
"Sei la mamma che non ho mai avuto e ti volevo solo dire grazie!" Lily la guardò con quanto più affetto possibile e a Devon, che sapeva che la mamma di Lily aveva lasciato lei e suo padre quando era ancora piccolissima, si strinse il cuore davanti a quelle parole così sincere.
La sua Lils era la cosa più dolce che avesse mai messo piede sulla terra, tutti avrebbero dovuto avere una Lily nella propria vita.
 
Una mano le toccò gentilmente la spalla e quando Dev alzò il capo trovò il confortante sorriso di Liam ad attenderla.
In poco meno di cinque secondi gli si gettò tra le braccia singhiozzando e lui non potè far altro che tenerla stretta a sè, rivolgendo un ultimo pensiero a Lily, che lo aveva sempre aiutato con Devon, che gli aveva dato numerosissimi consigli ed era la gioia di Louis.
Devon poi si allontanò da lui ed accarezzò la bara scura.
"Ciao Lils..." sorrise all'idea dell'amica e, dopo aver preso la mano che Liam gli offriva, se ne andarono.
Intanto Harry stava tra Amy e Louis e non sapeva cosa fare, nè dire. 
A Lily non era mai piaciuto, ne era consapevole. In realtà forse all'inizio le era simpatico, poi però, con la questione del tradimento seppur involontario, aveva certamente perso dei punti ed erano arrivati a rivolgersi a malapena la parola. 
Quindi non riusciva nemmeno ad immaginarsi cosa dire, cosa avrebbe potuto confortare due delle persone più importanti della sua vita.
Vide Amy prendere un bel respiro e stringergli la mano.
"Andiamo?" lo guardò  con gli occhi verdi immensamente tristi.
Harry annuì e accompagnò la fidanzata dall'amica.
Amy accarezzò la bara con mano tremante.
 
"Io e Dev usciamo!" affermò Emme.
"Volete venire?" domandò Devon.
"No." rispose secca Amy e Lils scosse il capo.
Le due a quel punto scrollarono il capo e uscirono di casa.
"Che bello essere sempre tagliate fuori!" commentò Lils.
"Già..." annuì la biondina.
Il silenzio si impadronì della stanza.
"Non entreremo mai nel magico mondo di Dev ed Emme..." sospirò di punto in bianco Amy.
"Cioè so che ci vogliono bene però tra loro c'è qualcosa di speciale!" continuò.
"Eh sì!" convenne con lei l'altra.
"Beh, vuoi sapere una cosa Amy?" se ne uscÏ allora Lils.
"Dimmi!" sorrise nel vedere l'amica cosÏ determinata.
"Chissenefrega! Anche io e te abbiamo un legame speciale!" annuì sicura delle parole dette.
Amelia si sentì scaldare il cuore e in men che non si dica si gettò tra le braccia della bellissima Lily che la strinse forte.
"Ti voglio bene Lils!" le sussurrò grata.
"Anche io Amy! Saremo amiche per sempre!" le regalò uno dei suoi incredibili sorrisi.
 
Amelia si asciugò il viso.
"Saremo amiche per sempre Lils..." ripetè a sua volta posando il fiore che teneva in mano.
Harry le accarezzò con cautela la schiena e la vide voltarsi verso di lui e sorridergli tra le lacrime. Immediatamente la prese tra le braccia aspettando che si calmasse, ma ancora una volta la sua Amelia lo sorprese.
"Va' da Louis... Ne ha bisogno!" la ragazza si staccò dal fidanzato e, dopo avergli lanciato un sorriso rassicurante, iniziò a raggiungere gli altri.
A quel punto Harry raggiunse l'amico.
"Harry, resta con lei, io sto bene" disse il più grande mettendo una mano sulla spalla dell'altro.
"Questa Ë una cazzata e tu lo sai, Lou!" Harry lo guardò serio. Conosceva cosÏ bene Louis Tomlinson. 
Louis continuò a fissare la bara chiusa.
"Devo essere forte, per lei! Lei lo era cosÏ tanto... " le lacrime caddero sul viso di Louis. 
Harry lo tirò in un abbraccio e provò a confortarlo accarezzandogli la schiena lentamente.
"Era forte, ma questo non significa che lo devi essere anche tu.  Ti amava cosÏ tanto, Louis, che non avrebbe certo voluto che tu fingessi di stare bene... " disse il riccio a bassa voce. Dopo un po' Tomlinson sembrò calmarsi.
"Andiamo?" propose Styles che non voleva certo che Louis guidasse in quello stato.
"Voglio restare solo cinque minuti, ci vediamo alla macchina"  osservò il suo amico dai capelli ricci allontanarsi e si avvicinò alla bara chiusa, ponendo la mano sulla parte superiore.
"Non abbiamo mai avuto modo di visitare Parigi, come hai sempre voluto. Non abbiamo mai avuto modo di andare al mare e passeggiare al tramonto, oppure di avere dei figli. Dio, avremmo avuto dei bambini cosÏ belli... " scosse la testa e guardò il cielo piangendo in silenzio.
"Nessuno potrìà mai sostituirti, Lily. Ovunque tu sia, spero che tu sappia quanto ti ho amato, e ti amo e quanto lo farò sempre" 
Il ragazzo baciò il legno scuro e poggiò il giglio bianco, fiore preferito di Lily, sulla bara e dopo un ultima occhiata si allontanò lasciandosi alle spalle il cimitero, ma non i suoi ricordi.
 
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: chandelora