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Autore: Sinfony    02/03/2008    4 recensioni
Questa è la mia prima fiction su Harry quindi siate clementiiiiiiii....
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Petunia Dursley, Vernon Dursley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Harry
Una lettera dall'inchiostro verde


"Quanto è brutto..."


"Hai ragione tesoro, è decisamente orribile!"

"Sembra una femmina, tutti questi capelli, neri..."

"...ma se non fosse come..."

"Lo è per forza, lo erano i genitori"

"Dobbiamo tenerlo, allora?"

Petunia Dursley osservò il bambino, stava rannicchiato nella sua coperta rossa ed oro e muoveva a vuoto le manine sopra di lui, gli occhietti verdi erano simili a due piccole pietre luminose, i capelli corvini erano sparpagliati sul testino, gemeva un poco.

Petunia Dursley pensò alla sorella, la bella Lily, l'unica Lily, la streghetta Lily, la sposa Lily, la madre Lily, il cadavere di Lily...la sua sorellina.

"Sì" decretò la donna

"Perché?" domandò confuso il marito grattandosi la nuca

Perché voleva tenerlo? Petunia odiava sua sorella, da morta e da viva, la odiava e la invidiava allo stesso tempo, lei, suo marito, suo figlio, il loro stupido e incredibile Mondo.

"è mio nipote"

Non suo figlio.
No.
Era suo nipote, da quel momento in poi era suo e lei avrebbe potuto farne ciò che voleva.

Un pensiero orrendo attraversò la mente di Petunia e si intravide nei suoi occhi piccoli e porcini, il suo volto mutò inconsapevolmente espressione e si trasformò in una maschera di odio, di pura vendetta, quella che aveva aspettato da quel giorno in cui Lily aveva ricevuto quella maledetta lettera dall'inchiostro verde.

Vernon Duersley la guardava e pensava, indeciso, se spaventarsi o meno, alla fine scelse la via più semplice, l'indifferenza. Iniziò ad elencare i problemi pratici, ma Petunia non lo sentiva, non lo vedeva.

La sua mente e quello che rimaneva del suo cuore, corroso dal dolore, stavano godendo di un nettare dolcissimo, qualcosa di meravigliosamente succulento, ma che non la saziava, voleva di più, doveva continuare a far del male a quel bambino innocente, almeno quanto ne era stato fatto a lei.

"Dove lo facciamo dormire?" stava domandando Vernon

"Qui" rispose Petunia

"Dove?" chiese Vernon guardandosi intorno

"Sul tavolo"

"Ma non si può lasciare dormire un bambino sul tavolo! Potrebbe farsi male" fece l'uomo gesticolando e sputacchiando scandalizzato

"Se è un mago saprà proteggersi" concluse la donna andandosene dalla cucina, il marito si fece prima incredulo, poi premuroso per il nipotino, infine decise che non poteva litigare con la sua mogliettina per quel coso. Così tornò nella camera matrimoniale, aspettandosi di trovarci la moglie, ma il candido letto era freddo e vuoto.

Si trascinò fino alla camera di suo figlio, che dormiva beato nel lettino, i capelli biondi, gli occhi chiusi, il viso cicciottello. Accanto al letto stava Petunia, sistemava la coperta sopra il corpo di Dudley e lo baciava.

Vernon sorrise e tornò a letto, dove presto lo raggiunse quella che un tempo doveva essere sua moglie, ma in quel momento era un'altra donna, era lei la strega pericolosa.

"Amore" disse lei

"Sì tesoro?" bonfichiò lui con gli occhi socchiusi

"Nel sottoscala cosa c'è?"

Vernon riaprì piano gli occhi e rifletté sulla riposta e sul perché di quella domanda in piena notte

"Ci sono le valigie"

"Possiamo spostarle sotto questo letto?"

"Certo" rispose lui "Ma perchè?"

"Vorrei che diventasse la camera di Harry"

Vernon sobbalzò e si mise a sedere

"Tesoro ma cosa dici? Dudley ha due stanze, Harry può benissimo..."

"Non vorrai togliere una camera al nostro Diddino!" strillò con voce isterica Petunia

"No trottolina" ribatté l'uomo facendosi piccolo piccolo, per quanto la sua mole glielo permettesse "Ma Harry non può vivere in uno stanzino di un metro quadrato..."

"Dovrà farlo se vorrà restare!!!"  gridò la donna.

Vernon deglutì e annuì sorridendo alla moglie, mentre si voltava e riprendeva il suo sonno, interrotto circa un'ora prima.

Anche Petunia sorrise, ma il suo non era un sorriso vero, il suo era un ghigno di piacere e di soddisfazione, finalmente qualcuno pagherà per quello che le era stato fatto, finalmente qualcuno rimarrà solo quanto lo è stata lei, qualcuno piangerà e griderà nella notte senza essere ascoltato, sarà ignorato e tiranneggiato da tutti, sarà l'ultimo degli ultimi, sarà solo.

E così fu...

Harry dormì nel sottoscala, non ricevette mai regali, vestì gli abiti smessi di Dudley e fu solo e diverso,

...Almeno fino a quando non arrivò una lettera dall'inchiostro verde.




Questa è la mia prima fiction su Harry, ma lo adoro da sempre! La fiction è forse un po' triste ma secondo me Petunia è cattiva davvero, perchè non si può fare tutto questo ad un bambino innoscente se non si è cattivi!!!

Recensite vi pregooooo

Baci

Sinfony
  
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