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Autore: IamNotPrinceHamlet    28/08/2013    0 recensioni
Seattle, 1990. Angela Pacifico, detta Angie, è una quasi 18enne italoamericana, appassionata di film, musica e cartoni animati. Timida e imbranata, sopravvive grazie a cinismo e ironia, che non risparmia nemmeno a sé stessa. Si trasferisce nell'Emerald City per frequentare il college, ma l'incontro con una ragazza apparentemente molto diversa da lei le cambia la vita: si ritrova catapultata nel bel mezzo della scena musicale più interessante, eterogenea e folle del momento, ma soprattutto trova nuovi bizzarri amici. E non solo.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Oh mio dio, ma è Chris Cornell!” urlo, non troppo, portandomi una mano alla fronte per scherzo. 
Lo spilungone alza gli occhi al cielo e si avvicina al banco, mentre la ragazza fa cadere credo una dozzina di buste di snack al formaggio. 
“Ciao Angie, co…” Chris sorride e prova a salutarmi. Ingenuo. 
“Oddio mi ha parlato! Sta parlando proprio con me?” 
“Hai finito?” chiede la mia vittima con un’alzata di soppracciglio che mi avrebbe anche fatto paura se non fosse stata sua. Nel frattempo la ragazza sbadata cerca di rimettere a posto i pacchetti. 
“Mmm… sì dai, mi ritengo abbastanza soddisfatta” 
“Come va oggi, dolcezza?” chiede dopo aver tirato un piccolo respiro di sollievo. 
“Tutto bene, almeno finché qualcuno non mi ha chiamata “dolcezza”. Per il resto tutto ok, niente di nuovo, le solite cose…” con la coda dell’occhio vedo la ragazza di prima avvicinarsi alla cassa, passo incerto e un foglietto in mano. Già rido. 
“Ehm scusate… scusa Chris, ciao! Scusa se ti disturbo, volevo solo dirti che adoro la tua musica!” 
“Hey ciao… Figurati, quale disturbo? Grazie!” se non lo conoscessi direi che sta sta quasi arrossendo. 
“Avete qualche concerto in programma?” chiede la ragazza col cappello quasi squittendo. 
“Mmm non siamo in tour al momento. In realtà siamo in fase creativa, sai, scriviamo cose nuove, facciamo un po’ di prove, un po’ di jam. Dopotutto le idee migliori partono quasi sempre dalle improvvisazioni.” la tizia pende dalle sue labbra, come se stesse davvero dicendo qualcosa di intelligente “Comunque probabilmente faremo presto qualcosa qui a Seattle, giusto un paio di date” bisogna ammettere che è sicuro di sé, d’altronde cos’altro aspettarsi dal frontman di una delle band più significative dell’attuale scena di Seattle. Però il vizio di parlare veloce non glielo toglie nessuno, eh? Ma perché cazzo deve parlare a macchinetta? Quando gli prende così non lo reggo per più di cinque minuti.
“Fantastico! Non vedo l’ora di vederti… ehm di vederVI!” 
“Certo, di vederCI” fa eco Chris, calcando la C, con un sorrisetto ebete. 
“Senti… ehm… so che è stupido, ma… mi faresti un autografo?” 
“Beh…” 
“Purtroppo ho solo questo, è il volantino di un autolavaggio… eheheh è imbarazzante, però non ti ho con me… cioè, non ho nulla di tuo, beh, voglio dire, la tua roba… insomma, dischi, dischi eccetera!” dio questa è più imbranata di me. Per fortuna è figa. 
“Effettivamente neanch’io vado in giro con in tasca le discografie di chi potrei incontrare, direi che sei più che giustificata” 
“Però li ho, lo giuro!” 
“Ti credo, ti credo, piccola… Però non ho la penna” 
“Eccola!” non posso fare a meno di irrompere in scena con una penna in mano “Poi però la usi anche per me, vero? Ancora non ci credo, Cornell nel mio negozio…” sussurro l’ultima frase facendo l’occhiolino alla ragazza. 
“Come ti chiami, tesoro?” chiede Chris alla sua fan ignorandomi.
“Linda” 
“Oh è proprio un bel nome! Allora, vediamo un po’… A Linda, il sorriso più dolce mai apparso sotto un cappello” a fatica contengo le risate e Chris mi lancia un’occhiataccia, mentre la destinataria della dedica praticamente saltella sul posto dalla gioia come un cucciolo. 
“Grazie mille! Ehm… mi daresti la penna un secondo?” 
“Certo…” Chris risponde porgendole la penna, fingendo di non capire perché. 
“Questo è il mio numero, magari qualche volta puoi chiamarmi… se ti va…” Linda prende la mano di Chris e gli scribacchia il numero sul palmo. Però, è timida, ma non manca d’iniziativa! 
“Oh certo che mi va! Sì, insomma, perché no, potrei… Grazie!” Chris condisce il tutto con la sua solita faccia da schiaffi e un occhiolino.
“Ora devo andare, ciao Chris!” Linda lo saluta con un bacio sulla guancia e fugge letteralmente dal negozio. Senza comprare niente.
La porta scampanella di nuovo all’uscita della ragazza e del suo cappello, dando il via libera alle mie risate. 
“Ti diverti, vero?” mi chiede Cornell imbronciato. Poi scoppia a ridere anche lui “Merda, è imbarazzante! Cioè, mi piace, mi piace eccome, non mi sto lamentando. È solo… è strano!” 
“Su Cornell, non fare il finto timido con me. Sei un sex symbol, e ti piace un sacco, rassegnati e ammettilo”
“Mai!” 
“Mmm vedremo… Comunque dov’è il mio autografo?” 
“Piantala” 
“E anch’io voglio la dedica smielata personalizzata, sono gelosa!” 
“Angie, chiudi quella bocca”
“Rubacuori” 
“Cogliona” 
“Casanova!” 
“Cazzo, però non eri così insolente quando ti ho conosciuta!”
No, decisamente no.

  
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