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Autore: Vitzi    29/08/2013    5 recensioni
Debutto nel fandom con una raccolta sulla coppia che ho appena imparato ad amare, spero vi piaccia. Accenni ZoSan, FRobin.
(...)
#12 It's not over, yet {Pensò che li avessero riconosciuti come famigerati pirati, poi sospirò rassegnata. La gente non era affatto spaventata dalle taglie che pendevano sulla testa della coppia, bensì dal comportamento poco consono dei due.
#13 Would you be my queen, Nami? {Nami sorrise e si versò altro saké, era incredibile come quell'aspetto donasse all'ignaro Rufy. Lo trovava molto più attraente, con quel look selvaggio e da poco di buono avrebbe potuto far cadere ai suoi piedi chiunque.
#14 Kimi ni todoke {Si morse il labbro e strinse i pugni, voleva raggiungerlo, voleva arrivare a lui.
#15 The most important thing {Quell'ultimo sussurro portato dal vento, quel suo sorriso da eterno bambino, quegli occhi così malinconici, la facevano soffrire più di qualunque altra cosa.
ULTIMO CAPITO AGGIUNTO
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Franky/Nico Robin, Rufy/Nami, Sanji/Zoro
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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RUANMI13

Titolo: Would you be my queen, Nami?;
Autore: Vitzi;
Fandom: One Piece;
Tipologia: One-shot {1167 parole;
Personaggi/Pairing: Rufy; Nami; {RuNami;
Rating: Verde;
Genere: Sentimentale; Romantico; Fluff;
Avvertimenti: Slice of Life;
Binks Challenge: #42Ristorante» #2Amore;

ONE PIECE ©1997 Eiichiro Oda.

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Would you be my queen, Nami?

L'abito che aveva indossato quella sera risaltava terribilmente i suoi occhi. Ne era parecchio soddisfatta, dopo varie peripezie -e grazie al leale consiglio di Robin- era finalmente riuscita a trovare il vestito adatto. Era molto semplice, ma aveva un che di regale. Sembrava anche molto costoso a vederlo, ma chi la conosceva bene sapeva che, convincendo la povera commessa, era riuscita a pagare un prezzo a dir poco stracciato. Nonostante, nel suo bellissimo abito succinto blu, e con una bellissima rosa dello stesso colore fra i capelli, si sentisse una vera regina, qualcosa la turbava: il suo capitano stava tardando terribilmente. Non era da lui, dopotutto, combinare guai la sera dell'anniversario, era da una mese che avevano organizzato quella serata.
Seduta al tavolo del lussuoso ristorante di una delle isole più belle del Nuovo Mondo, Nami si chiedeva dove diavolo si fosse cacciato quell'idiota del suo compagno.
«Mi scusi, posso chiederle se è pronta per ordinare?»
La voce del cameriere la riscosse dai suoi pensieri, si voltò cortesemente e sorrise: «Sì grazie, meglio mettersi avanti.»
«Sta aspettando qualcuno?» chiese ancora l'uomo, lanciando uno sguardo fulmineo alla porta, dove Nami si era incantata.
«Sì.», il cameriere notò una nota furiosa nella suo tono pacato.
«Preferisce aspettare?» preferì domandare, onde dover disturbare di nuovo la cliente.
«Non importa, tanto so cosa prende, piuttosto si prepari a scrivere un bel po'.» sospirò, iniziando a sfogliare il menù.
Era ancora immersa nella dettatura, quando, circa una decina di minuti dopo, una mano le sfiorò la spalla.
«Scusa il ritardo.»
La navigatrice, in un'altra occasione, si sarebbe di certo messa a gridare, infuriata, ma, avendo gli occhi di tutti puntati addosso, si limitò ad alzare uno sguardo minaccioso verso il capitano.
«Cos-», senza volerlo il rossore si impossessò del suo viso.
Non aveva mai visto Rufy così e mai si sarebbe aspettata di vederlo. Era in smoking, la cravatta era slacciata, i capelli erano arruffati e il suo sguardo era serio e concentrato.
«Deve prendere qualcos'altro?»
Il cameriere si defilò, prima che la navigatrice potesse rispondere, con tutto quello che aveva ordinato sarebbe stato meglio informare subito la cucina.
Nami lo lasciò perdere, era piuttosto sconvolta dalla vista del suo capitano, nonché -almeno per quella sera- suo ragazzo.
«Non vedo l'ora di mangiare.» sospirò quest'ultimo, spaparanzandosi sulla sedia e mettendo entrambe le mani sullo stomaco.
Nami sorrise e si versò altro saké, era incredibile come quell'aspetto donasse all'ignaro Rufy. Lo trovava molto più attraente, con quel look selvaggio e da poco di buono avrebbe potuto far cadere ai suoi piedi chiunque.
«Oi Rufy, chi ti ha conciato così?» domandò, ruotando il bicchiere che teneva fra le mani, per far prendere al saké più gusto.
Quello si rimise composto e si versò a sua volta la bevanda nel calice.
«È stato Sanji, ha detto che per te era importante che mi vestissi bene in un locale così lussuoso. E poi mi ha anche dato alcune regole su come comportarmi, altrimenti niente più carne per almeno un mese.»
«Inoltre in questo modo non ti riconosceranno.» continuò la navigatrice, alludendo soprattutto al fatto che del cappello di paglia non c'era traccia.
«Già.», bevve un sorso, poi domandò: «Non sei arrabbiata perché sono in ritardo?»
Nami pensò che solo un idiota avrebbe posto una domanda del genere ad un'impaziente fidanzata, per cui si limitò a rispondere: «Lo ero, prima di vederti. Mi hai sorpresa con questo tuo nuovo look.»
Rufy si alzò dal tavolo, facendo strisciare la sedia, in modo da causare uno stridio tale da far voltare tutti i presenti. Si avvicinò a Nami e le mise una mano sulla guancia, sorridendo. La ragazza notò che il cappello ce l'aveva eccome, sulla schiena, foderato da un telo nero.
Lo guardò interrogativa, era rossore quello che si era formato sulle sue guance? E cos'era quel movimento improvviso?
Quando lo vide allungarsi verso di lei, infilarle il cappello per poi inginocchiarsi, il suo cuore perse un battito.
«Aspetta Rufy, si fa alla fine della cena. Come faccio a mangiare se...» cercò di dire, sentendosi improvvisamente fuori luogo. Era agitata e stava iniziando a sudare, era davvero giunto il momento tanto atteso?
Il ragazzo le lanciò uno sguardo fanciullesco, uno dei tanti che da sempre le riservava per tranquillizzarla.
«Non ce la faccio ad aspettare, devo dirtelo adesso.»
Tirò fuori dalla tasca un cofanetto e, tenendolo in una mano, lo aprì con l'altra. Quello che Nami aveva sempre sognato -nonostante si vergognasse ad ammetterlo- stava per avverarsi. Riaprì gli occhi, che per l'emozione si erano chiusi, e si portò una mano alla bocca velocemente.
L'anello, d'argento, era piccolo e semplice, sopra si poteva notare un piccolo mandarino inciso. Era una sciocchezza, una cosa da Rufy, ma Nami non aveva mai visto niente di più bello.
Prima che il ragazzo avesse il tempo di farle la tanto attesa proposta, la donna si gettò su di lui, abbracciandolo.
«Nami aspetta.» sospirò, stringendola a sé.
«Voglio sposarti.» le sussurrò lei in un orecchio, lasciando che persino il cuore del capitano sussultasse.
La allontanò da sé e le prese la mano, sotto lo sguardo addolcito dei presenti, gli infilò il piccolo anello e, facendo un sospiro, le chiese: «Vuoi diventare la mia regina, Nami?».
La navigatrice, tentando di mantenere un tono calmo e di trattenere le lacrime -diamine, era proprio una piagnucolona!- esclamò: «Sì, sarò felice di essere la regina dei p-»
Il moro la baciò con trasporto, mentre dal pubblico provenivano applausi e fischi di approvazione.
«Shh, è il nostro segreto.- le sussurrò il capitano, dopo averla separata da sé. -Non vorrai che ci caccino fuori, no?»
Nami arrossì e lo baciò di nuovo, per poi tornare la spavalda ragazzina di sempre.
«Parli proprio tu, che lo urli sempre ai quattro venti! Sai da quant'era che volevo dirlo?»
«Mi dispiace, ma stasera proprio no.»
«Perché solo stasera? Che strano, proprio la sera adatta!»
«Sanji mi ha costretto a comportarmi così!»
«Quindi la carne è più importante di me?»
«Ecco... ovviamente tu e la carne...»
«Per quello sei arrivato in ritardo? Ti stavi ingozzando?»
«Veramente Chopper aveva preso l'anello per un attimo e l'ha perso, per cui per trovarlo ho dovuto sudare parecchio.»
Nami diede un pugno affettuoso alla spalla di Rufy, ponendo fine a quell'assurda lite.
«Idiota di un capitano!»
Entrambi si sorrisero, rendendosi conto di essere uno di fronte all'altra, in ginocchio sul pavimento di un ristorante di lusso. Si alzarono e ripresero quella serata da dove era terminata, con una nuova luce negli occhi e un sentimento più forte nel cuore.
L'anello non era l'unica differenza rispetto a quando entrambi erano entrati, i due sarebbero usciti da quel locale da
veri fidanzati e presto sarebbero stati una vera famiglia. Quella nuova consapevolezza faceva rabbrividire entrambi, quante difficoltà li attendevano ancora per mare, per quanto tempo quel sentimento sarebbe durato? Si presero per mano e si sorrisero di nuovo.
Si amavano, quello era l'importante al momento, d'ora in avanti niente li avrebbe più separati; nemmeno la carne o i soldi.

 
Image and video hosting by TinyPicMugiwara's Crew's Corner:
Scusate per il lieve ritardo, ma sono stata malata
-in Agosto, sì ;__;- e non sono riuscita a scrivere.
Spero di farmi perdonare con questa One Shot,
spero che sia di vostro gradimento.
Volevo riprendere il titolo,
qua i personaggi sono un po' più adulti,
è un futuro non troppo lontano. 
Ditemi se i personaggi non sono IC,
ci tengo molto su questo punto.
Spero che la Shot non vi abbia delusi!
Ringrazio i lettori silenziosi,
quelli che hanno messo la raccolta fra le seguite/ricordate/preferite e chi recensisce,
grazie davvero siete tantissimi <3
Vi saluto, alla prossima!
Vi lascio con il Capitano <3 Al 4 Settembre :)

Vitzi

   
 
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