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Autore: emmax5    29/08/2013    2 recensioni
Alla fine della quarta serie Phoebe aspetta un bambino che poi le viene sottratto dalla sorgente.
In un universo parallelo però quel bambino, anzi quella bambina è nata e decide di tornare indietro nel tempo per risolvere un problema. Quello che ignora è che è arrivata nel tempo giusto ma nella dimensione sbagliata, in una dimensione dove lei non è mai nata...come reagiranno le sorelle? Dakota riuscirà a trovare quello che cerca?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Phoebe chiuse lo sportello della macchina e si diresse titubante verso casa.
Era il momento di conoscere sua figlia, o almeno di provarci.
Da tutto il giorno, sentiva nelle orecchie vecchi discorsi e vedeva chiaramente le scene che aveva vissuto mentre aspettava Dakota.
 
Lei e Piper erano appena tornate dalla visita dal ginecologo e il bambino non si era comportato proprio nel modo migliore.
Phoebe si sentiva stanca e anche se non lo avrebbe mai ammesso era profondamente spaventata da quello che le stava crescendo in grembo.
Leo e Paige stavano sfogliando il libro delle ombre in cerca di una formula per sconfiggere la veggente.
-Com’è andata?-
Nella voce di Leo c’era una chiara nota di apprensione.
-Il piccolo ha fatto una magia..-
Phoebe lo disse con un sorriso, come a voler sdrammatizzare la situazione.
-E ha quasi ucciso il mio ginecologo.-
-Era legittima difesa!-
Paige guardava le sorelle mordendosi le labbra.
-Dovevi aspettartelo essendoti accoppiata con la sorgente di ogni male.-
Phoebe carezzandosi la pancia la guardò irritata.
-Ti prego, potresti non dire “accoppiata”? Sai non sono un cavallo, e Cole non era tutto demone, e io sono tutta buona, quindi questo bambino possiede molta bontà.-
Piper al suo fianco sospirò pesantemente.
-E se non l’avesse?-
-Bhè allora imparerà. Il mio amore è riuscito a salvare Cole, salverà anche nostro figlio.
-Speriamo…-
-No dovrà essere così, d’accordo?-
 
 
Quei giorni erano ormai lontani, eppure sembravano ancora così veri e reali.
Phoebe ricordava perfettamente ogni emozione provata; la paura, l’angoscia e l’amore per quel bambino che seppur potente e pericoloso era comunque suo.
Ricordava la disperata voglia di venire a capo di quella situazione e la speranza di riuscire a salvare quello che rimaneva della sua famiglia, di Cole.
 
 
Paige era stata catturata a causa sua, o meglio del bambino.
Chissà perché, quella piccola creatura nutriva tutto quel rancore verso la zia. Possibile che fosse cosciente di tutto quello che era successo e del ruolo che la zia aveva avuto nella morte di suo padre?
La risposta era ovviamente sì.
Stava sfogliando il libro in cerca di un modo per liberare sua sorella, se le fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato.
Piper le s avvicinò con un bicchiere colmo di the.
-Come ti senti?-
-Meglio, penso che il bambino stia dormendo è quando si arrabbia e usa la magia che sto peggio.-
Piper lanciò una veloce occhiata verso di Leo, poi porse il bicchiere a sua sorella.
-Ecco, bevi un po’ di the freddo ti rinfrescherà…-
Phoebe prese il bicchiere, un po’ di the era quello che ci voleva, le vampate di calore e la testa che le  andava a fuoco la stavano sfinendo.
Stava avvicinando il bicchiere alle labbra ma prima che riuscisse a bere un solo sorso il bambino prese il soppravvento e scagliò il bicchiere lontano da lei.
La situazione cominciava a diventare snervante.
-Che vuol dire che non posso bere neanche un po’ di the freddo?-
Piper si era nascosta dietro a suo marito, era sorpresa e spaventata allo stesso tempo.
-Non era the freddo…era una pozione per calmarlo. L’ha consigliata Paige per aiutarti a controllare il bambino e non potevo dirtelo perché altrimenti ti avrebbe fermata.-
Phoebe si passò una mano sul viso.
-Mi ha fermata ugualmente. Sa cose che io ignoro. Cerca di prendere il sopravvento su di me.-
Leo reagì in modo deciso e con voce ferma nonostante quello che era successo lo avesse sorpreso.
-Non puoi permetterlo, se avesse il sopravvento saresti sua schiava.-
Phoebe aveva lo sguardo perso nel vuoto, era profondamente triste, come se fosse stata colpita da un’improvvisa consapevolezza. Guardò sua sorella e suo cognato stringendo la coperte che aveva in grembo.
-Lo so. Non è come me, e non è come Cole. E’ la sorgente.-
 
 
Phoebe strinse gli occhi nel disperato tentativo di cancellare quei ricordi dalla sua memoria.
Aprì la porta ed entrò in casa.
Posò il giacchetto e la borsa guardandosi intorno circospetta, il suo cuore era in fibrillazione.
Sentiva le risate di Wyatt e Chris rimbalzare sulle pareti.
Leo le venne incontro uscendo dal salotto e le fece segno di fare silenzio.
Phoebe annuì e seguì la direzione che indicava la mano di suo cognato.
Quando si  affacciò vide i suoi nipoti librarsi a una ventina di centimetri da terra e girare in un moto rotatorio che sembrava divertirli molto a giudicare dalle loro risa.
Sporgendosi di più vide Dakota seduta a terra, teneva una mano aperta sospesa a mezz’aria con il palmo verso il soffitto, mentre con l’indice dell’altra disegnava cerchi nell’aria.
Phoebe non potè fare a meno di sorridere, sua figlia stava usando i suoi poteri per far divertire i suoi cuginetti.
In quello che vedeva non c’era nulla di oscuro e malvagio, c’era magia buona e tanto amore, e solo per un momento ebbe la sensazione che Prue fosse ancora con loro.
Non riusciva ad avere paura di sua figlia, non era giusto che l’avesse.
Dakota contro tutte le aspettative, era buona, doveva esserlo.
Si sentì sollevata e si diresse verso sua figlia senza quel peso che le opprimeva lo stomaco da tutto il giorno.
 
 

  
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