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COME ROMEO E GIULIETTA –
♥ CAPPY 6° - " CI SERVE UN
PIANO! " - ♥
- Ci serve un piano! -
- Eh? - chiese Silvia
- Che vuoi dire Apollo? -
- Quello che ho detto, Manuel:
Ci serve un piano! Non permetterò che voi due vi sposiate! -
Apollo, Silvia e Manuel erano
seduti in giardino. I primi due stavano insieme dal giorno prima in incognito,
ovviamente. Ad Apollo Manuel iniziava a stare simpatico, ma lo guardava sempre
un pò torvo; infondo lui, di li a otto giorni, sarebbe diventato il marito
della sua ragazza. E da lì gli era partita l'idea di inventarsi qualcosa,
qualunque cosa pur di impedirlo.
- E che vorresti fare? - gli
chiese la bionda - Fare a botte con Sirius? -
- Non mi dispiacerebbe dare una
lezione a quel principino, ma...non sono così stupido. Anche se io e Sirius ci
affrontassimo quel maledetto non cambierebbe idea...- il rosso sbuffò
passandosi una mano fra i capelli scompigliandoli.
- Anche mia madre non
cambierebbe idea. - sospirò sconsolato il giovane principe.
Seguirono secondi di assoluto
silenzio, dove ognuno di loro sembrava assorto nei propri pensieri. Ad
interrompere questo stato fu Apollo, o meglio il suo stomaco. (Tanto per
cambiare...=.=''')
Blooobbbb
- Non so voi, ma io ho fame. -
disse Apollo massaggiandosi la pancia
- Ma come fai a pensare sempre
al cibo? - chiese irata Silvia - Dovresti pensare a ideare il tuo fantomatico
"piano" -
- Taci, Fessa! Non lo sai che
con lo stomaco vuoto non si conclude mai niente! -
- Non chiamarmi Fessa, stupido
animale idiota! -
- A chi hai dato dell'animale
idiota, brutta racchia? - le rispose il rosso stringendo un pugno e guardandola
in cagnesco
- Ma chi ti credi di essere! -
sbottò lei ricambiando lo sguardo astioso dell'altro
- Ragazzi vi prego non litigate.
- chiese supplichevole Manuel, non abituato ai litigi quotidiani dei due
- Tu sta zitto! - sbottarono
entrambi verso il moro che arretrò impaurito. I due sarebbero andati avanti per
molto se una voce non li avesse interrotti
- Ehilà ragazzi come và? -
chiese Pierre
- Oddio ti prego aiutami! Non so
come fermarli! - disse Manuel precipitandosi dal calciatore. Questo osservò i
due e si ritrovò a sorridere; sembrava che questa faccenda del matrimonio non
li avesse cambiati, ma magari era solo apparenza...
- Non preoccuparti - disse
rivolto al principe - Loro fanno sempre così. Tra un pò si calmeranno -
concluse Pierre con un sorrisone a trentadue denti.
- Mi sa che si sono già
calmati. - disse Manuel indicando i due. Pierre sgranò gli occhi nel vedere
Apollo che baciava Silvia e anche piuttosto appassionatamente, ricambiato dalla
ragazza.
- Scusa amore. - disse Apollo
staccandosi dal bacio
- No scusa tu, cucciolotto mio!
- gli rispose smielosa l'altra. Entrambi non si erano accorti del calciatore
finchè questi urlò.
- Pierre m-ma c-che ci fai q-quì?
- balbettò imbarazzato il rosso staccandosi dalla compagna e alzandosi in
piedi, seguito da Silvia
- Ero solo venuto a fare un
giro, ma...- chiese spiegazioni spostando lo sguardo da Silvia ad Apollo e
infine a Manuel. I tre si scambiarono un occhiata e decisero di raccontargli
tutto, ormai li aveva beccati e poi sapevano che Pierre era un tipo fidato,
nonostante fosse un maniaco.
- Ora ho capito! - esclamò
Pierre grattandosi la testa - Ma quale sarebbe il fantomatico "piano"
che dovrebbe impedire le nozze? -
- Questo geniaccio non ci ha
ancora pensato perchè ha lo stomaco vuoto. - rispose stizzita Silvia guardando
torva il suo ragazzo
- Finalmente lo ammetti che sono
un genio! - disse con aria compiaciuta il rosso - Forza andiamo a mangiare! - e
prese a correre verso la mensa seguito dagli altri tre che lo guardavano con
aria sconsolata.
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- Infondo noi potremmo sempre
scappare. - disse improvvisamente Apollo. Lui e Silvia erano al loro solito
balcone a guardare il tramonto. Lui seduto sulla balaustra con le gambe a
penzoloni; lei appoggiata ad essa con i gomiti.
- Ma non possiamo abbandonare il
povero Manuel. -
Apollo storse il muso, ma perchè
quel damerino moro doveva complicare le cose? - E va bene troveremo un modo per
aiutare anche lui e la sua bella. - sospirò arreso il rosso
- ^^ Grazie amore. - Silvia gli
buttò le braccia al collo, facendolo quasi cadere all'indietro, schioccandogli
un bacio sulla guancia.
- Ok, ok ho capito, ma ora
staccati. - fece lui imbarazzato. Troppe effusioni al giorno lo mandavano in
tilt. La bionda sorrise divertita, il suo Apollo era davvero stupendo quando si
imbarazzava.
All'improvviso Apollo spalancò
gli occhi e un'idea vagò nella sua mente: - E se rapissi la ragazza di Manuel?
-
- Rapire? - chiese scettica
Silvia
- Ma si, ascolta. Ora ti
spiego...-
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Toc-Toc, Toc-Toc, TOC-TOC
- Arrivo! Eccomi. - rispose la
voce al di la della porta; quando questa si spalancò mostro un Manuel un pò
assonnato e con i vestiti stropicciati.
- Scusa stavi dormendo? - chiese
Silvia dispiaciuta
- Si, mi ero appisolato...
-sorrise questo imbarazzato
- Tsk...Se ti metti a dormire
ora poi non dormi più sta notte. - disse un pò scocciato Apollo. Cioè loro si
mettevano in gioco, rischiavano di farsi beccare e quest'idiota dormiva?
- Possiamo entrare? Dovremo
parlarti. - chiese Silvia ignorando il suo ragazzo
- Certo. - e li fece accomodare
nella sua stanza. Non era molto arredata, solo un letto, un comodino, un armadio
e una scrivania con una sedia.
- Apollo ha avuto un idea, ma
devi essere d'accordo anche tu, ovviamente. - disse raggiante la bionda
- Davvero? Allora dimmi. - lo
esortò
- Allora dal momento che Silvia
non vuole che siamo solo io e lei a scappare, ma anche tu e la tua ragazza... -
- Avete deciso di scappare? -
- Mi vuoi far finire?!!? -
ringhiò il rosso
- S-sì ^^''' - rispose un pò
intimorito
- Allora dicevo, il mio piano è
questo: dal momento che lo snob e tua madre vi tengono d'occhio voi dovete
rimanere quì e assecondarli, mentre io parto questa sera stessa... -
- E dove vai? -
- A prendere la tua ragazza, no?
- disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo - Le spiegherò la situazione
e se lei vorrà la porterò quì e poi fuggiremo insieme...Ma non “insieme”
nel senso che staremo tutti insieme. “Insieme” nel senso che ce ne andiamo
insieme e poi ognuno per la propria strada. ...Si è capito? - gli altri lo
guardarono con un sopraciglio alzato, ma poi annuirono.
- Va bene, ma come farai ad
entrare nel castello di Charlotte? -
- Non sarà un problema per me
vedermela con qualche bamboccione che sta di guardia, il problema sarà
convincerla che vengo da parte tu. -
Manuel si ricordò qualcosa
all'improvviso e si mise a frugare in uno dei cassetti del comodino estraendone
poi un fazzoletto da donna.
- Questo me lo diede Charlotte
tempo fa, tieni. - lo porse ad Apollo - Falle vedere questo e saprà che dici il
vero. -
- O-ok...- annuì titubante
- Ma non si accorgeranno della
tua assenza? - chiese di nuovo il principe
- Non preoccuparti. Penseranno
che sono nella foresta. E poi a quanto dice Pierre tutta la base si è accorta
che sono innamorato della Fessa, quindi penseranno che me ne sia andato per non
assistere alle nozze. -
- Idea geniale. - approvò il
moro
- Si amore sei un genio! -
esclamò Silvia buttandosi addosso a lui a schioccandogli un bacio sulle labbra,
mentre Apollo assumeva una sfumatura sul rosso - viola per l'imbarazzo.
Nel'ora seguente Manuel indicò
ad Apollo la strada più veloce per arrivare da Charlotte, gli fece una piantina
di com'era, a grandi linee il suo castello e gli mostrò una sua foto, che il
rosso chiese di poter tenere. Fatto questo Apollo si ritrovò con Silvia nella
camera della ragazza.
- Non voglio che tu parta. - gli
stava dicendo la bionda con le lacrime agli occhi. - Ho paura senza di te. -
- Non devi averne Principessa,
ti prometto di tornare sano e salvo. - gli accarezzò dolcemente il capo biondo.
- Lo faccio per noi amore -
- Lo so. - disse la ragazza
stringendosi di più a lui e rispondendo appassionatamente al bacio non appena
lui posò le sue labbra su quelle di lei.
L'ora era giunta. Apollo si
incamminò veloce e Silenzioso verso l'uscita della DEAVA, sperando che in sua
assenza non succedesse niente di grave. Non sapeva che al suo ritorno avrebbe
avuto una terribile sorpresa.
Fine 6° cappy
Eccomi di
nuovo qui!^^ Scusate tantissimo per il madornale ritardo. Da questo cappy le
cose iniziano a muoversi. Chissà cosa accadrà al nostro Apy mentre è in
trasferta (Sì va a giocare una partita di calcetto con Toma e gli altri angeli
ndTutti) E cosa accadrà a Silvia e Manuel nelle mani di Siry-chan e della
Regina?? Lo scoprirete nel prossimo entusiasmante capitolo!^^ Ma ora i
ringraziamenti:
Chibi51:
Hai ragione la loro felicità non dura a lungo(Appena un giorno…) Sapevo che
sarebbe piaciuto il cappy precedente!^^ Cmq belli i soprannomi per i due
sfascia-innamorati! A presto!^^
Laicachan:
Sono contenta di averti fatto passare una bella giornata. Anche se ora mi
lincerai per il ritardo…Non so se accadrà qualcosa in quel senso che di ci
tu, ma non penso. Di sicuro non prima della fine…Quello devo ancora deciderlo!
^^ Un bacio shore!
Kasumi_89:
Ecco qui il nuovo capitolo!^^ No non strangolarmi Silvy mi serve…se vuoi ti do
il permesso di torturare Sirius!^.^ Scusa per l’attesa.
Silvy49:
Grazie mille!^^ Eh si anche con quella fic sono indietro, ma almeno ho già
pensato precisamente a come deve essere il finale. E’ già qualcosa no? ^^
Zakuriota:
Grazie mille!^^ E scusa per l’abnorme ritardo!^///^
Aquarion89:
La faccina alla fine non signifaca niente in particolare, solo che piace
quell’espressione!^^ Come vedi i due si sono già fatti beccare dal caro
Pierre, ma per ora lo sa solo lui. Quanto vorrei anch’io levarmi dai piedi lo
snob, ma è ancora presto (Peccato ndTutti che rinfoderano le armi)
Roby:
Grazie mille cara! Sorry per il ritardo!^^ Sono peggio dei treni (Questa battuta
faceva cagare ndTutti) Sob…=.=
Alla
prossima! ^__^