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Autore: emmax5    30/08/2013    2 recensioni
Alla fine della quarta serie Phoebe aspetta un bambino che poi le viene sottratto dalla sorgente.
In un universo parallelo però quel bambino, anzi quella bambina è nata e decide di tornare indietro nel tempo per risolvere un problema. Quello che ignora è che è arrivata nel tempo giusto ma nella dimensione sbagliata, in una dimensione dove lei non è mai nata...come reagiranno le sorelle? Dakota riuscirà a trovare quello che cerca?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dakota guardò velocemente sua madre prima di tornare a fissare gli occhi sui suoi cugini che non smettevano di ridere.
Era un esercizio che non richiedeva troppa concentrazione, lo aveva fatto centinaia di volte, ma sempre meglio essere prudenti.
Phoebe si sedette sul divano alle spalle di Dakota.
-Sembra che questo nuovo gioco gli piaccia molto.-
-E’ collaudato, piace a tutti i bambini, è un modo come un altro per tenerli buoni e lontani dai guai. –
-Quindi sei abituata a stare a contatto con i bambini, immagino che la nostra famiglia ne avrà molti in futuro.-
Dakota sorrise, e ancora una volta Phoebe si ritrovò nel viso della ragazza.
-Direi di sì, siamo un bel po’, almeno lo siamo nella mia dimensione…-
Phoebe si inumidì le labbra, era incerta su cosa dire.
-Io credo che, si insomma, credo che potremmo passare un po’ di tempo insieme se ne hai voglia.-
Dakota vide Piper farle segno, la cena era pronta.
Smise di muovere l’indice in circolo e abbasso lentamente la mano adagiando delicatamente i suoi cugini al pavimento.
-Si va bene, non ci sono problemi. Adesso credo sia il caso di andare a tavola prima che la zia si innervosisca.-
Dakota prese in braccio Chris e porse la mano a Wyatt che diligente seguì la ragazza in cucina.
Era bastato poco per conquistarsi la fiducia e la simpatia dei cugini, e il fatto che Wyatt vedendola non avesse usato il suo scudo era stata un’ulteriore conferma per Piper che aveva tranquillamente lasciato i suoi figli nelle mani di Dakota.
Phoebe si concesse ancora qualche secondo prima di raggiungere i suoi famigliari.
Era una situazione difficile e delicata, prese un respiro e sperò con tutta se stessa di riuscire a gestirla.
Piper aveva fatto le cose in grande, aveva addirittura tirato fuori il servizio di piatti in porcellana.
La tavola imbandita era perfetta e stracolma di leccornie.
Leo sedeva a capotavola, alla sua sinistra Wyatt sedeva nel seggiolino mentre Chris era alla sua destra seguito da Piper e Dakota.
Dakota sedeva proprio di fronte a sua madre e al suo fianco c’era Paige.
Passarono qualche minuto a mangiare in silenzio.
-Allora Dakota, cosa ti spinta a tornare nel passato?-
Piper rimase con la forchetta sospesa davanti alla bocca, Paige aveva appena infranto il suo divieto e la cosa la faceva davvero infuriare.
- Paige adesso non credo sia il momento giusto, lasciala mangiare in pace -
-Non fa niente zia, non è un problema. Mi serve una cosa, è una cosa davvero importante e spero di trovarla qui, nel passato.-
-Che cosa di preciso? E a cosa ti serve?-
Phoebe intervenne vedendo sua figlia in difficoltà, era evidente che non voleva, o non poteva rivelare troppo.
-Paige adesso smettila. Lasciala in pace ci ha detto tutto quello che ci serve sapere e che ritiene opportuno.-
Paige lasciò andare le posate nel piatto e alzò le mani i segno di resa.
- Va bene, va bene la smetto. Mi arrendo. Scusa Dakota non volevo essere invadente.-
Dakota sorrise alla zia, era chiaro che non si fidasse molto di lei, ma avrebbe imparato.
Avevano appena ripreso a mangiare quando Wyatt orbitando, fuggì dal suo seggiolino per riapparire sulle ginocchia di Dakota.
Tutti scoppiarono a ridere sorpresi da quell’improvviso atto di ribellione.
Piper sia affrettò a recuperare Wyatt e a metterlo nel seggiolino.
-Scusa, non lo aveva mai fatto prima di oggi, è evidente che tu gli piaci molto.-
-Non preoccuparti zia.-
Non appena Piper mise nuovamente Wyatt nel seggiolino, questo orbitò ancora in braccio a Dakota che questa volta era pronta ad accoglierlo.
Ci fu un nuovo scoppio di risa generale, Wyatt non sembrava intenzionato ad allontanarsi da sua cugina.
-Ehi signorino, questo non è il modo di comportarsi! Torna subito nel tuo seggiolino se non vuoi uno bello sculaccione!-
Wyatt guardò sua madre dritta negli occhi e per tutta risposta, si strinse di più a Dakota che non smetteva di sorridere.
-Non sembra che le maniere forti funzionino, lascia che ci pensi io. -
Paige lasciò il suo posto e si inginocchiò davanti al nipotino ribelle.
- Okay Wyatt, la mamma sta per arrabbiarsi, e noi sappiamo che non conviene farla arrabbiare, quindi perché non lasci che Dakota mangi in pace? Giocherai con lei più tardi.-
Wyatt  non si mosse, continuava a stringersi a Dakota con ostinazione.
-Va bene giovanotto, vedo che sei di poche parole eh..-
Paige si sporse per prendere il bambino e Dakota allargò le braccia perché lei potesse prenderlo più facilmente, non appena Paige prese Wyatt questo usò il suo scudo e Paige volò dalla parte opposta della stanza andando a sbattere violentemente contro il muro.
Assoluto silenzio e facce sbigottite, tutti erano paralizzati da quello che era appena successo.
Leo scattò verso la sua protetta pronto a guarirla.
-Paige, stai bene?-
Paige stordita scosse la testa guardando incredula suo nipote.
-Tuo figlio mi ha appena scaraventato contro il muro, no non sto bene!-
Piper e Leo aiutarono Paige ad alzarsi mentre guardavano perplessi e stupiti Wyatt che impassibile continuava a stringersi a Dakota.
-Questo non va affatto bene. Wyatt la mamma non è contenta di quello che hai fatto, potevi far male alla zia!-
Dakota sussurrò qualcosa al cugino e lo mise a terra.
Wyatt corse verso sua madre e le strinse le braccia al collo.
-Chiedi scusa alla zia immediatamente, e non farlo più!-
Wyatt sporse le braccia verso la zia, Paige lo guardò incerta poi lo accolse stringendolo al petto.
Dispensare abbracci era il suo modo di chiedere scusa, pace fatta.
Ripresero a mangiare anche se la fame era passata sopraffatta dagli eventi.
Dakota aiutò Phoebe e Piper a sparecchiare.
Riordinavano la cucina in un silenzio teso.
-Zia, sono cose che succedono, io non mi preoccuperei troppo. Quando i bambini non vogliono fare qualcosa si ribellano, piangono, scalciano.-
-I bambini normali piangono, il mio scaglia le persone contro il muro, non è una cosa che mi fa stare tranquilla. Non lo aveva mai fatto, con una delle sue zie poi, non riesco a crederci.-
Dakota rise di cuore.
Phoebe prima di potersene accorgere, la stava imitando.
- Cosa c’è di tanto divertente? Mio figlio è un piccolo vandalo e voi ridete?-
- Te l’ho detto zia, sono cose da niente io ne ho fatte di peggiori, soprattutto alla zia Paige.-
Phoebe si mise comoda, pronta a conoscere qualcosa di più sulla figlia.
-Davvero? Chissà perché la cosa non mi sorprende…raccontaci qualche aneddoto avanti!-
Anche Dakota si sedette su uno sgabello della cucina.
-Fino a che la zia Paige non ha trovato il modo di farmi stare buona, durante la gravidanza tentavo continuamente di ucciderla, e quando sono nata le cose non sono migliorate.
Una volta entrò in camera perché mi aveva sentita piangere ma non appena si avvicinò alla culla creai un muro di fuoco alto fino al soffitto.
La mamma tentò una terapia d’urto costringendomi a passare del tempo con lei, ma ogni volta che la zia tentava di prendermi in braccio le davo una bella scossa. Quando eravamo a tavola trasformavo il suo cibo in cose disgustose come insetti, carne cruda o piante carnivore, e tutto questo prima ancora di imparare a camminare.-
Piper e Phoebe erano davvero divertite dai racconti della nipote, ridevano senza controllo immaginando le scene.
-E come abbiamo fatto a farti passare questa avversione verso tua zia?-
-Paige mi ha salvata da una situazione estrema, e da qual giorno la mia ostilità nel suo confronti e andata diminuendo fino a scomparire. Adesso abbiamo un bel rapporto, anche perché la zia è il mio angelo bianco.-
-Anche i demoni hanno angeli bianchi? Questa è una novità.-
Paige guardava Dakota in un modo non molto amichevole.
Piper strinse i denti e chiuse le mani in due pugni stretti, non voleva fare esplodere niente, Paige sembrava non voler proprio stare al suo posto.

  
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