Capitolo 6
Tempeste e rivelazioni
Tempeste e rivelazioni
Durante una burrasca notturna con i controfiocchi, Novecento decise di portare Anna a ballare sull'Oceano nel salone della prima classe. La aiutò a sedersi sul seggiolino, tolse i freni e il pianoforte iniziò a scivolare via sul parquet.
«Danny, io...» cominciò lei, ma il pianoforte finì a un soffio dalla grande vetrata del salone e lei afferrò spaurita un braccio di Novecento.
Lui le sorrise e continuò a suonare finché non udì Anna singhiozzare: «Anna, cosa c'è?» chiese preoccupato quando vide una lacrima scenderle lungo il viso.
«Danny, io domani scendo a New York».
In un istante ci fu un pesante silenzio, interrotto dal forte CRASH della vetrata infranta.
«Danny, io...» cominciò lei, ma il pianoforte finì a un soffio dalla grande vetrata del salone e lei afferrò spaurita un braccio di Novecento.
Lui le sorrise e continuò a suonare finché non udì Anna singhiozzare: «Anna, cosa c'è?» chiese preoccupato quando vide una lacrima scenderle lungo il viso.
«Danny, io domani scendo a New York».
In un istante ci fu un pesante silenzio, interrotto dal forte CRASH della vetrata infranta.
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