Partecipa
alla fanfiction challenge:
Pairing:
Harry/Hermione.
Prompt:
Vorrei rimanere a chiacchierare, ma veramente,
non posso… Lanciata da Silvia Giorgetti (LittleHarmony13)
Cap.1 Datore di lavoro
Hermione,
nel sentirsi chiamare, strinse il nodo della cravatta e chiuse
l’ultimo
bottone della sua giacca nera.
«Signorina
Granger!» ripeté la voce e la giovane
assottigliò gli occhi,
sospirando. Si allontanò dalla macchina fotocopiatrice in
funzione e si diresse
verso la porta dell’ufficio del suo datore di lavoro,
leccandosi le labbra.
"Lo
so che non è suo padre, quell’uomo era petulante
ed
insopportabile. Da quando era rimasto vedovo non faceva altro che
infastidirmi.
Però
non posso fare a meno di trovare ugualmente odiose le sue attenzioni.
Io sto dovendo fare la gavetta, partendo dal basso, nonostante mi sia
laureata
in giurisprudenza col massimo dei voti e lui, solo perché
è figlio di papà, ha
già la poltrona" pensò, entrando.
«Sì,
signor Potter?» domandò.
L’avvocato
dall’altra parte della scrivania aggrottò le
sopracciglia e posò
una carpetta bianca sul tavolo.
«Mi
chiedevo se lei, adesso, fosse impegnata, signorina»
sussurrò tentando
di ottenere un tono di voce seducente, le sue iridi verdi brillarono.
Hermione
avvertì l’inizio di una forte emicrania.
«Signore, adesso mi
preparavo a compilare le carte riguardanti il caso Paciock»
gli spiegò.
Lui
si piegò in avanti e tentò ancora: «Non
si preoccupi, la pratica non
scappa. Potremmo chiacchierare un po’, signorina»,
rendendo la voce così roca
da raschiarsi la gola.
Hermione
trattenne un sospiro, pensando: "Quanto è odiosa questa
situazione". «Potremo parlare appena avrò finito,
signore» lo liquidò,
uscendo.
Harry
guardò la porta richiudersi.
"Non
riesco proprio a capire cosa sbaglio con lei. Eppure Sirius mi ha
detto che così papà aveva successo alla mia
età.
Non
ho mai incontrato una ragazza che m’interessasse quanto la
Granger:
bella e brillante" pensò, pulendosi le lenti degli occhiali
tondi.