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Autore: lafatablu    01/09/2013    1 recensioni
Collocata nella terza stagione di Angel e nella sesta stagione di Buffy, questa storia parla di come a volte sia sufficiente fare un semplice piccolo gesto, per modificare il corso degli eventi e forse il corso di un intera esistenza. Crossover fra “Papà” (ATS 3x10) e “Fuori controllo” (BTVS 6x10) di cui si consiglia la visione.
Versione completa di I need you già pubblicata nelle mie storie!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angel, Buffy Anne Summers, Connor, Cordelia Chase, Winifred Burkle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Parte 21
 
Infondo, fare quel giro per negozi, non era stato poi così spiacevole. Non avevano acquistato quasi nulla, perlopiù avevano guardato qua e là. Buffy soprattutto, si era limitata ad osservare le vetrine. Dopo aver pagato macellaio, lattaio e tutto il resto, non era rimasto granché delle sue finanze, ma era comunque stato piacevole. Non era riuscita a parlare con Cordelia. Troppe distrazioni. Troppi commenti su scarpe e vestiti alla moda. Troppe parole prive di profondità.   
 
..ma soprattutto, non vi era riuscita, perché non sapeva da dove cominciare.
 
Cordelia l’aiutò a sistemare le buste in macchina e fu sorpresa quando le chiese “Guidi tu?” Prima di uscire di casa, aveva suggerito che fosse meglio andare in macchina, e così avevano preso l’auto di Angel. Lei sosteneva che non servisse chiedergli il permesso “È solo l’auto di Angel, lui non si scoccia per queste cose. A Los Angeles, la prendo spesso” Buffy si era sentita a disagio, proprio come adesso. Sembrava che Cordelia considerasse quell’auto come fosse sua. Sua e di Angel, visto che continuava a rimarcarlo. “No, meglio se guidi tu”
 
Arrivando a casa, vide che le luci erano spente, pareva non ci fosse nessuno. Probabilmente Dawn era dalla sua amica e gli altri erano ancora fuori. Salì in camera, aveva bisogno di vedere Angel e Connor. Entrando e facendo pianissimo, li trovò addormentati l’uno vicino all’altro. Aveva un bel dire quel pediatra, sul non viziare i bambini. “Niente lettone con mamma e papà”. Buffy rise ricordando le sue parole e rispose inconsciamente. Neanche se mamma e papà sono la Cacciatrice e il Vampiro con l’anima e Connor sarà sempre e per sempre il loro unico figlio perché non potranno mai più averne un altro neppure se campassero altri diecimila anni?
 
Rise ancora, pensando che forse, se si metteva d’impegno, riusciva a battere Fred, in velocità di pensiero. Tornò giù e trovò Cordelia che sistemava la spesa. Ancora una volta la stupì.
 
Indicò una scatola, sorridendole “Questo?” Buffy voleva davvero parlare con lei ed era un pochino nervosa “Freezer” rispose distrattamente. “Ti manca tua madre, vero?” Lei annuì, ma non voleva parlare di questo “Cordy.. ti andrebbe un po’ di gelato?”
 
Si sedette, pensandoci su “Ma si, ci andrà tutto sui fianchi, ma con un po’ di moto..”
 
Panna, cioccolato ..e silenzio. Erano a disagio ..e Cordelia priva di parole, metteva quasi paura.
 
Buffy guardava la giovane donna seduta di fronte a lei e si rese conto che Angel aveva ragione. Cordelia era cambiata. Non era certa che fosse un cambiamento in positivo, ma sicuramente c’era qualcosa di diverso in lei. Dietro la sua aria da perenne ragazzotta superficiale, sembrava nascondersi un'altra persona. Ecco, il punto è proprio questo, pensò Buffy. Perché Cordelia nascondeva quella parte di sé? Lei si comportava come se quella parte non le appartenesse, come se lei stessa non si riconoscesse. Pareva che si vergognasse  di essere cambiata. Ad un osservatore disattento sarebbe apparsa la stessa di sempre, mancava però la spensieratezza di un tempo. Cordelia aveva conosciuto il dolore e questo l’aveva fatta maturare. Non che vi fosse nulla di speciale in questo. Tutti gli esseri umani, presto o tardi, dovevano crescere. Confrontarsi con il dolore era una tappa obbligata. Il dolore era un potente veicolo, che ti conduceva dritto dritto nel mondo degli adulti e senza neppure chiedere il permesso.
 
Per Buffy era stato così da sempre. Attraverso la sofferenza era cresciuta moltissimo. La sua adolescenza, a differenza di Cordelia, fu di breve durata. Ripercorse mentalmente i suoi ultimi anni a Sunnydale, rendendosi conto che il dolore era l’unica costante della sua vita. La sua chiamata come Prescelta, sulle cui spalle, gravava il peso del destino del mondo. Il dover anteporre la missione all’amore, che la costrinse ad uccidere l’uomo che amava. La solitudine, dopo la sua partenza per Los Angeles. La morte di sua madre. La stessa sua morte. Ovunque guardasse, vi era dolore. Anche adesso, anche in questo momento felice della sua vita, c’era sempre qualcosa o qualcuno, che si frapponeva fra lei e la realizzazione dei suoi sogni.
 
Diventare madre, era qualcosa di così straordinaria, che non si era mai neppure concessa il lusso di sognare una simile eventualità, tanto le sembrava irrealizzabile. Invece era accaduto e ora aveva il terrore folle che qualcosa di brutto potesse accadere a suo figlio. Il solo pensiero di perdere Connor la terrorizzava e il pericolo era più che reale. Si, il dolore era una costante nella sua vita. Anche per Cordelia era stato così? Si chiese come lei vivesse tutto questo.
 
“Cordelia.. ho bisogno di parlare con te.. non so da dove cominciare, ma..”
 
“Non ho più le visioni” La voce di Cordelia era priva di emozione, Buffy si spaventò sobbalzando nella sedia. “Buffy, non interrompermi, per favore” In realtà lei non aveva aperto bocca, ma fece un cenno con la mano, indicandole che aveva tutta la sua attenzione.
 
“L’ultima visione è stata prima della nascita di Connor. Ho visto Darla. Non riusciva a farsi passare tutta quella fame. Ti ho detto che mi ha morso? La sua fame era insaziabile, cercava vittime giovani, soprattutto bambini. Grazie alla mia visione, Angel l’ha raggiunta e ha capito che la cosa che stava dentro Darla, era umano.”
 
“La cosa che stava dentro Darla?” Buffy cominciava ad essere infastidita. Si chiese se sceglieva le parole per voler ferire deliberatamente, o se invece no. “Stai parlando di Connor”
 
“Sto parlando della mia ultima visione. Angel stava per uccidere Darla, ma quando ha sentito il battito cardiaco di Connor, ovviamente non ha potuto. La gravidanza la stava facendo impazzire, cioè.. pazza più del solito, intendo dire. Questa è stata la mia ultima visione ..poi sei arrivata tu. Ora due più due fa ancora quattro, giusto? Io credo che fra te e Darla ci sia un qualche legame ..e non credo sia nulla di buono. Avete Angel in comune. In un modo o nell’altro, voi due riuscite sempre a farlo uscire fuori di testa ..e ora, avete anche Connor in comune. Credi che non abbia notato come ti comporti con lui? Vuoi sostituire Darla? Vuoi fargli da madre?”
 
“Cordelia.. ascolta.. ci sono cose che tu non..”
 
“Angel ci ha licenziati per colpa di Darla. Tu credi di conoscere Angel, ma non è così. Lui fa sempre tutto quello che vuole, senza pensare agli altri. È testardo e ostinato come un mulo e non mi ascolta mai. Ma io non mollo, mi conosci. Se io non fossi stata presente in tutti questi anni, lui avrebbe fatto una brutta fine. Sono.. ero il suo collegamento con le Forze dell’Essere e questo mi dà qualche diritto, non trovi? Noi due abbiamo un legame. Sono le visioni ad unirci. Niente visioni, niente Missione. Forse è il contrario, ma la sostanza non cambia.”
 
Buffy cominciava a capire il vero problema. Cordelia era stata chiarissima. Si comportava come una moglie tradita dal proprio legittimo consorte, che l’aveva abbandonata lasciandola senza alimenti. Era una cosa quasi grottesca e più che gelosia, provò pena per lei.
 
“Stai dicendo che hai perso ..i tuoi poteri? Per te, in un certo senso, le visione sono la tua forza. Non credere che non ti capisca.. anche io ho affrontato qualcosa del genere ed è stato proprio Angel ad aiutarmi, facendomi capire, che continuavo ad essere me stessa, anche senza la mia forza. Hai parlato con Angel di questo? gli hai detto delle visioni? ..con Wesley?”
 
“Angel? e come avrei potuto? Non so se l’hai notato, ma mi ignora da giorni..”
 
“No, Cordelia. Perché dici questo? questi giorni sono stati un po’ frenetici per tutti quanti..”
 
“Per lui sicuramente si. Mi sembra di essere tornata ai giorni in cui andava dietro a quella.. alla madre di Connor, dimenticando tutto il resto. Sei tu la responsabile di questa regressione. Tu non puoi arrivare così all’improvviso, e scombinare di nuovo la sua vita. Perché è proprio quello che sta accadendo e sta accadendo per colpa tua. Se è vero che lo ami come dici, dovresti lasciarlo libero. Lui ora è felice, ha persino un figlio. Deve solo lasciare Sunnydale..”
 
“Credo sia meglio chiudere qui, Cordelia. Non voglio ascoltare oltre. Non ti permetto di entrare nella mia vita e dirmi cosa devo o non devo fare. Stiamo parlando di scelte, e sono scelte personali, non credo che riguardino te. Io NON sono arrivata all’improvviso, come dici tu. Angel aveva bisogno d’aiuto, non potevo ignorarlo, non potevo e NON volevo. IO non sto tenendo Angel bloccato qui con la magia, non devo liberarlo proprio da nulla. Lui è già libero. Stiamo parlando di scelte, Cordelia. Non lo tengo legato a me con il ricatto, come invece mi pare stia facendo tu. Quando ha deciso di andare via, non l’ho fermato. Non hai idea di cosa sia stato per me vederlo sparire in quella nebbia, ma seppur a malincuore, ho rispettato la sua scelta. E visto che ci siamo, vorrei che la smettessi di farlo sentire in colpa per ogni cosa. Lui, ha già difficoltà a sentirsi accettato, e tu non lo aiuti di certo. Se non capisci questo, non so che altro dire”
 
“Vedi? ancora una volta pensi solo a te stessa e non pensi a lui. Ma non lo vedi che la sua vita sta cambiando nuovamente direzione? Angel ha bisogno di una guida. Io devo evitare che si allontani dalla missione.. perché con essa, torneranno anche le visioni. Le Forze dell’Essere sanno che lui è.. come dire.. distratto da qualcosa. Quindi hanno interrotto il canale..”
 
Buffy si alzò e cominciò  a passeggiare nervosamente. Adesso stava quasi urlando.
 
“Angel non si è allontanato dalla missione. Si è solo allontanato da Los Angeles, e per ottime ragioni, direi. Vorresti farmi credere che le Forze dell’Essere..”
 
“Tu sei la causa dell’assenza delle visioni. Qui a Sunnydale non sono necessarie, perché questa è la città della cacciatrice. Ci sei già tu che combatti contro il male, Angel qui è un campione senza più missione. Le Forze dell’Essere gli stanno inviando un messaggio e lui non vuole coglierlo. Ma se lo ami, devi aiutarlo a vedere la verità. Pensaci Buffy, non gli stanno forse dicendo che è meglio che le cose vadano come devono andare? Forse salvare Connor non è la sua missione. Forse non deve essere salvato. Forse Connor deve essere fermato”
 
“Neanche fra mille anni potrò credere che le Forze vogliano questo da lui. Sarebbe questa la sua missione? Lasciar morire suo figlio? Ma come fai a pensare una cosa del genere? Sarebbe atroce se fosse così, perché se Connor morisse, morirebbe anche Angel ..e io con lui. Dicevate anche che le Forze cercavano di impedire la sua nascita ..e invece no.. vi sbagliavate. Lui è nato.. È vivo .. e deve restare vivo, dovessi morire per questo. Nessuno farà del male a mio..”
 
Aveva urlato con le lacrime agli occhi. Lei non riusciva neanche più ad immaginare una vita senza Connor, ed era stanca di nascondere ancora il mistero che circondava la sua nascita. Lui era suo figlio e voleva urlarlo al mondo intero.
 
Cordelia era turbata e la voce vacillò più di una volta, ma era convinta di aver ragione. Anche Wesley pensava che qualcosa non quadrasse. Buffy e Angel non lo sapevano, ma Wesley le aveva detto qualcosa prima di uscire. Lui era andato ad acquistare dei libri per decifrare la Profezia. Ricordò le sue parole, e capì che stava indagando su questa nascita impossibile. “Non tutto è ancora chiaro. Connor ha un ruolo da giocare, ma ancora non sappiamo quale sia” 
 
“La profezia parla chiaro, Buffy. Le parole Colui che porterà con sè la rovina del genere umano ti dicono niente? Portarmi via le visione sta ad indicare solo una cosa. Angel si sta cacciando in guai grossi. È questo il messaggio delle Forze e noi dobbiamo impedirgli di fare cose avventate. Credi che a me non dispiaccia? Non volevo crederci, ma è così. C’è anche dell’altro ..e non promette nulla di buono Nato dall’oscurità per portare oscurità.. Connor è..”
 
 
“Connor è nostro figlio, Cordelia. Mio e di Buffy”
 
 
La voce di Angel arrivò Limpida e Chiara. Forte e Sicura. Su entrambe, ebbe il medesimo effetto, ma per motivi diametralmente opposti. Per Buffy era la fine di una grottesca farsa. Per Cordelia, l’inizio di una farsa che sconfinava nel grottesco.
 
Pensò di avere allucinazioni uditive. Si guardò intorno, come se cercasse qualcuno, ma oltre a lei, c’erano solo Angel e Buffy ..e Connor. Era certa di aver capito male. Ovviamente. Si mise a ridere, sperando che loro la seguissero. “Angel, puoi ripetere? Perché non credo di aver..” 
 
“Hai capito benissimo invece. La madre di Connor è Buffy. So cosa stai per dire. Abbiamo visto Darla con il pancione, l’abbiamo vista mentre moriv.. mentre partoriva.. ha dell’incredibile, lo so bene. Ha sorpreso anche noi, credimi. Ma è così. Connor è nostro figlio”
 
Aspettò un po’, lasciandole il tempo per rispondere, ma visto che lei taceva, continuò a parlare. Tentò di tenere a bada tristezza e delusione. Solo pochi minuti prima, aveva ferito lui e Buffy in modo orribile. Aveva sentito tutto, ogni singola parola, ed era difficile contenere l’amarezza.
 
“Connor non è nato dall’oscurità. Non voglio più sentire una sola parola al riguardo. Quella non è che una stupida profezia. Non mi interessa cosa dice sul destino di nostro figlio. Sai perché? perché sarà lui a creare il suo destino. Lo farà con le sue scelte, seguendo quello che i suoi genitori gli insegneranno. Lo farà semplicemente vivendo, perché sarà libero di decidere quale vita vuole vivere. Siamo noi i padroni del nostro destino, Cordelia. Se riuscirai a capire questo, farai un grande regalo a te stessa. Non voglio più sentir parlare di profezie, chiaro?”
 
In quel momento entrarono Gunn, Fred, Lorne, e Wesley che teneva in mano i libri appena acquistati. “Quale profezia?” chiese incuriosito “Parlate della nascita di Connor? Angel..”
 
Cordelia non badò a lui, ma ripose ad Angel. “Un grande regalo a me stessa? Come perdere le visioni? Gran bel regalo, certo. Non lo capisci che le Forze ci stanno inviando dei messaggi?”
 
“Perdere le visioni credo che sia davvero un gran bel regalo. Ti stavano uccidendo, Cordelia. Magari è proprio questo il messaggio che le Forze stanno inviando. Non centra con la missione. La mia missione è quella di fare ammenda, per pareggiare il male che ho fatto quando ero Angelus, e non credo che questo includa dover uccidere te, con dolorose visioni. Abbiamo già perso Doyle e non voglio che accada di nuovo. Possiamo continuare anche senza visioni..”
 
“Cordelia non ha più le visioni? Ma da quando?” chiese Wesley preoccupato “È successo altre volte, se non ricordo male. Anche lo scorso anno, ed è durato per parecchi giorni..”
 
“Questa volta è diverso” rispose Cordelia “Mi sento diversa ..come se avessi sentito una specie di clic nella mia testa ..le visioni sono andate, credo per sempre.. è successo quando è nato Connor. Wesley, tu lo sapevi che lui è figlio di Buffy? questa cosa è grottesca.. Come può essere suo figlio? A meno che non sia intervenuto lo spirito santo.. insomma, come accidenti hanno fatto a.. qualcuno può dirmi cosa diavolo sta succedendo?”
 
“Che Cosa?” Gunn era scioccato quanto lei “Connor è figlio di Buffy?” Ma il coro dei “Che cosa?” non era finito. Xander e Anya entrarono in quel momento, seguiti da Willow, Tara ..e Dawn.
 
La ragazza si avvicinò alla sorella “È vero?” Buffy annuì in silenzio, non avrebbe voluto che lo sapesse così. Anche Angel si avvicinò, era più importante parlare con Dawn che rispondere alle domande di Xander, Anya, Gunn ..e Cordelia. Per oggi, di veleno ne aveva ingoiato abbastanza, non voleva sentire altro. Dawn aveva gli occhi pieni di lacrime. Sentiva che, ancora una volta, era stata esclusa dalla vita di Buffy. Corse in camera sua, chiudendosi dentro
 
“Dawn.. aspetta”
 
Dopo molte insistenze, Angel e Buffy riuscirono a convincerla ad aprire la porta. Con le braccia incrociate sul petto, li guardò sfidandoli con occhi accusatori. Voleva sapere e voleva sapere subito “Allora?” Loro risposero ad ogni domanda, per quanto, per la maggior parte di esse, neppure loro conoscevano le risposte. Spiegarono ogni cosa, ma soprattutto rassicurarono.
 
“Stavamo solo aspettando il momento giusto per dirtelo, Dawn. L’abbiamo saputo solo ieri anche noi”
 
Dawn ascoltò in silenzio, infine sorrise “Lo sapevo. Non so come, ma lo sapevo. Connor è un bambino speciale.. Lui mi ascolta ..e poi mi risponde con gli occhi ..e io riesco a capire ciò che vuole dirmi. Io lo sapevo.. cioè.. sapevo che c’era qualcosa che non sapevo..”
 
Buffy la guardò con tenerezza. Non era che una bambina infondo, le sue reazioni erano più che normali per la sua età  “Si, Dawn ..lui è speciale e anche tu lo sei”
 
Dawn guardò verso Angel e poi accarezzò Connor “Anch’io devo dirvi qualcosa ..una cosa che non vi ho detto prima ..ricordate ieri mattina al negozio? quando ho tolto la fascia? Il braccio mi faceva un po’ male, ma quando mi sono chinata a prendere Connor, il dolore è sparito all’improvviso. Ho sentito un calore intenso ..e lui era ..non lo so, il calore arrivava da Connor, non so spiegare come, ma lui ha guarito il mio braccio”
 
Angel e Buffy furono assaliti dall’inquietudine. Il loro bambino poteva fare questo? Dawn pensò di vedere sgomento nei loro occhi, sicuramente preoccupazione e si pentì di aver parlato. “Forse è stato un caso ..forse il braccio era già a posto..”
 
Angel però la bloccò subito “Dawn.. ci sono molte cose che ancora non sappiamo di lui ..ma tutto ciò che a noi importa, è sapere che è nostro figlio. Capisci cosa voglio dire?”
 
Dawn capiva benissimo. Lei era stata una sorta di energia mistica, che poteva aprire portali con il suo sangue. Per molti, lei non era che la ‘Chiave’. Ma per Buffy, era solo la sua sorellina. Buffy l’amava per quello che era. Una ragazza umana, con cui condivideva i ricordi di un intera vita. Capiva cosa volesse dire Angel. Per loro due, Connor era solo il loro bambino. Un figlio umano, che probabilmente avevano sempre desiderato avere. Tutto il resto non contava.
 
“Lui è vostro figlio ..e basta, solo vostro figlio. Certo che capisco, ed è anche il mio nipotino ..lo è per davvero” Saltellò felice, muovendo le mani tutta eccitata, mentre usciva dalla stanza “Non che questo cambi niente, io l’adoravo già da prima, ma ora è più.. è fantastico. Vado da Tara, ha promesso che mi avrebbe aiutato a preparare una torta, con una nuova ricetta. Siiii, metterò anche la prima candelina ..dobbiamo festeggiare la nascita del mio nipotino..”
 
Buffy e Angel, andarono nella loro camera invece. Connor aveva bisogno di riposare e di essere cambiato, ma sapevano che era solo una scusa. Le voci che provenivano dal soggiorno, erano assordanti, perché li costringeva a porsi interrogativi, che non erano pronti ad affrontare.
 
Sentirono Fred e Wesley che parlavano di sangue, cromosomi, placenta “Abbiamo richiesto ad un laboratorio l’analisi del DNA” Sentirono Xander litigare con Willow, perché l’aveva tenuto all’oscuro “Angel umano?” Sentirono Gunn parlare della profezia “Se è figlio di Buffy, non sarà cattivo” Sentirono Anya che parlava di Connor, come fosse l’anticristo ..e sentirono Cordelia “dall’utero di Buffy è volato dentro Darla? Fatemi capire.. quei due, prima si danno da fare in quel senso, nasce un figlio ..e questo è ok, ma nasce due anni dopo.. aver.. ma per favore”
 
Nonostante la porta chiusa, Buffy riusciva a sentire frammenti di parole, soprattutto le più squillanti, come quelle di Anya e Cordelia. Perché tutti si ostinavano a voler programmare il futuro di suo figlio, come se fosse già stato scritto? In lei si rinforzò l’idea, che dovesse proteggerlo non solo dai pericoli esterni, ma anche dai volti noti dei loro amici. Non che avesse sospetti concreti, più che altro erano sensazioni, ma da tempo aveva imparato a fidarsi del suo intuito. Qualcuno dei loro amici, magari pensando di fare la cosa giusta, involontariamente avrebbe potuto fare del male a Connor e questo non doveva succedere.
 
“Vorrei ..vorrei stare su un isola deserta ..lontano da tutti. Solo noi..”
 
La voce di Angel era stanca, lui sicuramente non sentiva solo frammenti, sentiva ogni parola chiaramente. L’udito da vampiro, in questi casi, non giocava a suo favore. Buffy lo guardò preoccupata “Isola deserta? troppo sole per te. Si, sarebbe bello ..ma meglio in montagna”
 
Si, Angel era stanco, rispose comunque a Buffy “C’è un posto a Galway.. una baita, non so se esiste ancora. Sarebbe perfetta. È isolata dal resto della città ed è in montagna.. a Natale è bellissimo..” smise di parlare sentendo le parole di Cordelia. Scosse la testa “..Buffy, credo che dovremmo cominciare a porci delle domande su.. Connor. Sono anche un po’ preoccupato per ciò che ha detto prima Dawn.. se..”
 
Buffy cominciò a riordinare i giochini di Connor. Erano già tutti perfettamente in ordine, ma improvvisamente, pensò che gli animaletti di pezza dovessero stare nella mensola sotto ai libri di fiabe. “Elefantini gialli, coniglietti celesti, orsetti verdi.. neppure uno con il colore naturale.. ah no, c’è il panda bianco e nero, la scimmietta marron ..e Mister Gordo rosa”
 
“Buffy..”
 
Lui si alzò, avvicinandosi a lei. La prese per mano, sistemando il maialino sulla mensola, e portandola con sé, si sedette di nuovo sul bordo del letto. Lei lo seguì, ma non significava che volesse ascoltarlo. Angel vedeva che lei stava trattenendo le lacrime. “Ascoltami per favore, lo so che è doloroso ..lo so benissimo ..ma dobbiamo parlarne. Noi due. Insieme. Solo noi due, senza interferenze esterne..” Nonostante l’ansia lo stesse divorando da dentro, parlò con voce calmissima, sperando di tranquillizzarla ..aveva bisogno di parlare con lei. Solo con lei.
 
“Sei stai per dirmi che nostro figlio non dovrebbe esistere.. o cose del genere, non voglio ascoltarti ..non lo senti quello che stanno dicendo là sotto? Anticristo.. nato due anni dopo il concepimento, trasmigrato da un utero all’altro.. No, io non voglio ascoltare”
 
“Non devi ascoltarli, infatti, loro non sanno nulla. Noi invece sappiamo qualcosina di più. Ti sto chiedendo di parlarne con me. Siamo noi i suoi genitori e non dobbiamo aver paura di porci delle domande, perché i suoi nemici di certo non ne avrebbero.”
 
Buffy sapeva che lui aveva ragione, lo sapeva razionalmente. Una madre però, poteva pensare solo con il cuore. Ma lui era Angel, non l’avrebbe certo ferita con le parole. Annuì. “Va bene”
 
“Dawn ha detto che Connor l’ha guarita..” fu interrotto subito da Buffy “..Il demone Mohra”
 
Sorrise. Lo sapeva che lei sarebbe arrivata alle stesse sue conclusioni. “Il suo sangue ha un forte potere rigenerante, tanto da essere riuscito a rendermi umano. Connor è stato concepito proprio quel giorno. Forse avevo ancora il suo sangue in circolo e l’ho trasmesso a Connor”
 
Furono sufficienti pochi sguardi, alcuni secondi di silenzi, e seppero che l’idea era da scartare. Se così fosse stato, Connor avrebbe già guarito il suo papà, rendendolo umano ..e comunque questo non spiegava tutto il resto “Ecco perché dobbiamo parlarne fra noi” disse Angel “insieme è più facile” Chinandosi verso la culla, allungò un braccio per accarezzare suo figlio, gli sorrise. Parlandogli sottovoce, ancora una volta lo guardò ..lo guardò bene. “Non vuoi dire al tuo papà, dove sei stato tutto questo tempo?” Sollevò gli occhi verso Buffy e vide che piangeva in silenzio. L’abbracciò commosso “Dov’era la sua anima, quando non era più dentro te? Come ha fatto a sopravvivere per due anni.. qualcosa è intervenuto, Buffy..”
 
..o magari qualcuno ..magari un amico.
 
Sentirono pronunciare quella frase da una voce che proveniva da lontanissimo. Si guardarono attorno, ma oltre a loro tre, nella stanza non vi era nessuno.
   
 
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