you're my everything.
Bade Story
La settimana seguente Beck era scuola e si trovava nei corridoi della Hollywood Arts con Andrè che continuava a parlargli della sua nuova ragazza, Sherry, e di quanto lui fosse innamorato di lei.
« Ti prego, smettila. » lo pregò inutilmente.
« Ma io la amo, Beck. Sono davvero innamorato di lei. » rispose Andrè, continuando a parlargli.
Beck non aveva voglia di sentire storie romantiche, tanto meno se si parlava di Sherry: era terribile; possessiva, gelosa e continuava a baciare continuamente Andrè, davanti a tutti. Persino davanti a Tori.
Beck sapeva di Tori. Sapeva che lei gli moriva dietro da un bel po’, ma per Andrè, troppo cieco per capire, era solo la sua migliore amica, e ogni volta che accadeva qualcosa era lui, Beck, che la consolava.
Quanto possiamo essere stupidi a volte, pensò il ragazzo riferendosi al genere maschile.
« Ciao ragazzi! » salutò esuberante Cat, la migliore amica di Jade.
Beck ebbe un tuffo al cuore.
« Sai, in realtà le voglio davvero bene. Lei è speciale. » affermò Jade.
« Di chi stiamo parlando? » chiese il ragazzo.
« Di Cat, ovviamente. E’ una persona eccezionale, davvero. E’ fantastica. E’ la mia migliore amica, sa sempre ascoltarmi quando ho qualcosa da dirle. »
« Ma anch’io ti ascolto » bofonchiò Beck.
« Certo, ma tu non sei una ragazza. » replicò lei.
« E allora? » disse lui, « Sai che se hai dei problemi puoi rivolgerti a me, Jade. Ti ascolterò sempre. »
La ragazza sorrise compiaciuta. « Lo so. »
« Ehy, amico, ci sei? » domandò una voce che riportò Beck al presente.
Il ragazzo scrollò via l’ultimo ricordo di quella volta che Jade gli aveva fatto vedere che cosa provava realmente per Cat: amore. Lei voleva bene a Cat, sebbene fossero gli opposti.
Jade era pesante, possessiva, tremendamente gelosa all’apparenza, ma solo con poche persone mostrava ciò che era veramente: una ragazza dolce, che aveva dei sentimenti e non un robot, come molti credevano.
« Sì ragazzi, scusatemi. » mormorò agli altri, scusandosi.
« Come sta, Jade? Sta meglio? Si ricorda di- » Cat s’interruppe per paura della risposta.
« Sta meglio, sì. L’hanno rimessa dall’ospedale, sembra che si stia ristabilita- » affermò Beck, che indugiò un attimo, per poi continuare « -e credo che si ricordi di tutti voi, ragazzi. », anche se di me non si ricorda, avrebbe voluto aggiungere, « Oggi dovrebbe tornare a scuola. »
E, come se per magia la parole invocarono la ragazza, eccola aprire le porte pesanti della Hollywood Arts.
Beck si voltò immediatamente, sorridendo, come se nulla fosse successo, e lei quando incrociò il suo sguardo, sorrise anche lei. Beck perse un battito.
Quel sorriso. Come gli era mancato quel sorriso.
« Ciao Beck. » mormorò la ragazza ancora sorridente.
Il ragazzo rimase fermo e la osservò per svariati secondi: non era più la sua Jade.
Normalmente la sua ragazza indossava dei jeans e una maglia scura, ma questa volta Jade addosso aveva un vestitino rosso ampio, ma che comunque lasciava poca immaginazione. La scollatura dietro era molto lunga, tant’è che si riusciva a intravedere l’inizio del sedere, e portava anche degli accessori mai visti, tutti colorati.
« Ciao Jade. » sorrise lui tristemente.
Lo sguardo di Jade si spostò su Andrè e Cat che sorrisero all’amica. « Ciao Cat, Andrè! », abbracciò entrambi con un sorriso sulle labbra.
« Boia, Jade! Ti vedo cambiata, » mormorò Andrè « sei una bomba! Sei bellissima! »
Appena terminata la frase Beck incenerì l’amico con uno sguardo e tornò a studiare Jade.
Mio Dio, come avrebbe voluto riaverla tra le sue braccia, subito.
« Sarò sempre tua. » disse lei.
« Sì, sarai sempre mia. »
« E tu? Sarai sempre e solo mio, vero? » chiese Jade sorridente.
« Io sono già tuo. E’ dal primo giorno in cui i nostri sguardi si sono sfiorati, che sono tuo. E sempre lo sarò. » rispose Beck.
« Ti amo, Beck. »
Lo disse. Disse, per la prima volta, le parole ‘ti amo’.
Il ragazzo sorrise felice e con lo sguardo luccicante e divertito ripeté le stesse parole cambiando solo il nome: « Ti amo, Jade. »
« Beck » sentì la voce vellutata chiamarlo.
« Beck » ripeté Jade.
Il ragazzo la guardo e tornò al presente, ricordando tutto. « Sì?».
« Ti vorrei presentare il mio ragazzo. » disse lei felice.
Da dietro la figura snella e femminile, si fece spazio lui.
« Lui è- » cominciò lei.
« -Alexander William Frederic Loyer. » terminò la frase Beck per lei.
« Sì. E lui è- » cominciò la ragazza.
« -Beck Oliver. » disse Alex.
« Sì, ma vi conoscete già? » domandò Jade.
« No, » rispose Alex prima che Beck potesse parlare, « solo di fama, nulla di più. »
Beck incenerì Alex con lo sguardo e quando la ragazza si voltò Alex mimò queste parole: “Se me la porti via, ti rovino”.
NOTE DELL'AUTRICE:
Eccomi qui, con un altro capitolo! Questo è lungo, e spero vi piaccia!
Spero di aggiornare presto, e spero che vi sia piaciuto come capitolo. (:
Fatemi sapere cosa ne pensate lasciandomi una recensione.
Baci. <3