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Autore: Persefone3    02/09/2013    2 recensioni
Salve a tutti, ho scoperto Lie to me per caso una sera che non riuscivo a dormire. Mi sono bevuta tutte e tre le serie in un mese e poi sono rimasta a bocca asciutta per la cancellazione del telefilm. Una sera mentre ascoltavo la canzone dei Muse, da cui è tratto il titolo, mi sono immaginata un finale diverso e cosa sarebbe potuto succedere. Ho creato un personaggio nuovo di nome Anna e l'ho buttato nella mischia. ho ripreso alcune situazioni e dialoghi della serie.
Spero vi piaccia
Persefone
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cal Lightman, Emily Lightman, Gillian Foster, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Carissimi, grazie a chi mi ha lasciato una recensione e a chi mi segue. A voi il terzo capitolo. Vi anticipo che nel prossio capitolo cominciamo ad entrare nel vivo della storia!  Buona lettura!!!!! e grazie della vostra attenzione!! Persefone
 


III.
La mattina dopo quando arrivò al Lightman Group, la sua socia era già in ufficio. I corridoi erano vuoti e quello era il momento giusto.

- Buongiorno tesoro, dormito bene? – la testa di Cal si inclinò nuovamente
- Cal buongiorno! Ho passato una piacevole serata, grazie. Anna dorme da me finché è qui a DC

Riecco Anna tra di loro ancora una volta, per fortuna non c’era un uomo di mezzo, o non ancora?

- Volevo chiederti se avevi impegni per pranzo. Ci mangiamo un boccone insieme, che ne pensi?
- Oh grazie Cal, ma Anna mi raggiunge per pranzo. Vuoi unirti a noi?
- No grazie, immagino che avrete ancora molte cose da dirvi – disse in tono sarcastico

Il dottor Lightman aveva deciso che era arrivato il momento di fare quattro chiacchiere con questa dannata Anna. Aveva in mente di rifilare alla “sua” Foster un nuovo fidanzato?
Gill guardò Cal uscire, non capiva perché era così elettrico nei confronti della sua amica. È vero, non le aveva mai parlato di lei, ma non era un buon motivo per una scenata di quel genere. Nonostante i rapporti un po’ tesi, non voleva che la situazione precipitasse ulteriormente, quindi decise di fare un passo distensivo verso di lui. Non ci riusciva proprio a vederlo così irrequieto.
Fece passare alcuni minuti e si alzò dalla sua scrivania. Andò alla porta di Cal, bussò ed entrò.
 
- Tesoro che succede?
- Cal, che ne dici di un caffè e ti racconto di Anna e Rob?

Rob? Chi diavolo è ora questo Rob? Lo sapevo, me la vuole portare via!! Questo frullò nella testa di Cal, che decise però di darsi un contegno.

- Si tesoro, sono molto curioso di scoprire questa parte di te
 
Prese la giacca ed uscirono. Fuori era autunno e la temperatura era ancora calda. Da quanto tempo non aveva Gill così vicina. Gill, dal canto suo, era contenta di questa tacita tregua tra loro. Ordinarono i caffè e si sedettero ad un tavolino.

- Spara tesoro, sono tutto orecchie
- Dunque, Anna Rob ed io, eravamo compagni di università
- Scommetto che soprattutto tu e Rob eravate compagni …-  disse in tono sprezzante.
- Cal smettila di fare ironia! O non ti racconto più niente!
- Scusami tesoro, sai come sono fatto, non riesco a trattenermi….. va’avanti!!
- Si, all’epoca io e Rob ci frequentavamo…… lo sento ancora e siamo in ottimi rapporti…

Cal si irrigidì, una fitta di gelata gelosia lo investì a freddo. Gill vedeva un uomo……

- Quindi vi frequentate……..
- Cal non puoi essere geloso del passato no? Comunque non lo vedo da anni, ci mandiamo regolarmente mail così come con Anna del resto! Insomma noi al campus eravamo un trio inseparabile. Anna era la mia migliore amica, la mia confidente, un po’ come te.

A Lightman quel paragone non piacque proprio, voleva monopolizzare l’attenzione di Gill e non voleva distrazioni. Non sapeva resistere a quegli occhi blu. Gill riprese il racconto.

- Anna, come ti ho detto, è una negoziatrice, mentre Rob è un ufficiale dell’esercito
- Mi sarebbe piaciuto vederti al campus: la futura dottoressa Foster quando ancora era una studentessa – disse ridendo
 
Gill si sciolse in uno di quei sorrisi dolcissimi che facevano breccia nella dura scorsa del suo collega. Bevvero il loro caffè serenamente, come non succedeva da tempo.

Dietro di loro, vicino alla vetrina, Anna, passando, vide tutta la scena. Conosceva bene quegli sguardi e capì quanto era stato stupido pensare di spingere di nuovo Gill nelle braccia di Rob. Quei due però dovevano fare progressi. Gill, Gill……Decise di lasciar fare al destino, lei ormai…. non aveva più tempo. Continuò a camminare sul marciapiede sorridendo.

Quando Cal tornò alla sua scrivania si sentì un po' più sollevato, ma non completamente. Primo doveva parlare con quella Anna e secondo doveva impedire a quel Bob o Rob  di andare oltre le mail. Ormai non riusciva più a pensare a quella compagnia senza Gill, cosa sarebbe successo? Meglio prendere tutte le precauzioni del caso, meglio non correre rischi.

Verso l'ora di pranzo il Dottor Lightman si appostò. Voleva parlare con Anna. La vide entrare con disinvoltura. Le si parò davanti.

- Anna giusto? Non abbiamo avuto il piacere di presentarci, sono Cal Lightman, socio della sua amica Gillian Foster
- Salve Dottor Llightman, sono Anna Hope, piacere di conoscerla. La mia squadra è una sua grande fan, sa?
- Ohhhhh ma davvero?? – Cal la stava già scrutando
- Oh cielo, sono già finita sotto la lente d'ingrandimento! Comunque Gill mi ha parlato molto di lei, praticamente la conosco per inter posta persona! – rise serenamente

Lightman vide sul volto di quella donna una sincerità disarmante. Non stava fingendo o nascondendo qualcosa, stava parlando in assoluta e piena libertà.

- Bene, io, invece, ho saputo chi sei solo stamattina davanti a una tazza di caffè
- Oh accidenti, vedo che la cosa, la disturba alquanto – lo stava sfidando….
- So che nascondi qualcosa!..... – Cal colse un'impercettibile cenno di disagio nel volto della donna – Ci ho preso, come sempre…… riguarda Gill???
- No – Cal vide che non stava mentendo
- Un certo Rob?
- No- anche stavolta era sincera…
- A che gioco stai giocando? Perché piombi qui e vuoi parlare con Gillian?
- Cal, io non sto giocando a nessun gioco. Sono semplicemente un'amica di Gillian che è passata a trovarla, niente di più. Se poi ci vuole vedere chissà quale complotto ai suoi danni, liberissimo di farlo! – stava sostenendo il suo sguardo.

Anna riprese a parlare

- Per il bene di Gillian, dovrebbe smettere di trattarmi come una nemica. Le assicuro che il suo posto nel cuore della dottoressa Foster è più che al sicuro.
- La vuole convincere ad andarsene da qui?
- Confesso di averle fatto una proposta, che però Gill ha garbatamente rifiutato, come solo lei sa fare. Quindi godiamoci la nostra amica con serenità
 
Gli sorrise in maniera disarmante. Cal decise di sotterrare l'ascia di guerra per ora. In quel momento soggiunse Gillian

- Anna sei arrivata!!!!  Ti stava torchiando????? – Guardò Cal interrogativa
- No tranquilla, stavamo solo facendo le presentazioni.. a proposito Cal perché non si unisce a noi per pranzo
- Oh si dai Cal, mi farebbe molto piacere
- Ok tesoro, sai che non riesco a dirti di no! Ad un patto, che Anna mi dia del tu
 
Le porse la mano. Anna la strinse ed andarono tutti e tre a mangiare.
Cal sapeva che Anna nascondeva qualcosa. Se non riguardava Gill o quel Rob, allora riguardava lei stessa. Era di passaggio a DC, ma per andare dove? Decise di accantonare tutte queste domande in un angolo del cervello.
Il pranzo fu piuttosto piacevole, le due amiche ridevano e lo coinvolgevano in tutta una serie di aneddoti divertenti. Gill era felice di vedere seduti alla stessa tavola due punti focali della sua vita e sperava che andassero d'accordo.
Finito il pasto si salutarono

- Gill, domani pomeriggio parto. Stasera ti faccio una sorpresa e cucino io!
- Ma come, devi già ripartire????????? – si rivolse a Cal – se per Anna non ci sono problemi, perché non ti unisci a noi?
- Non posso stasera torna Emily e voglio stare a casa – colse uno sguardo interrogativo sul volto di Anna e continuò – Emily è mia figlia
- Ahh, non intendo assolutamente intromettermi nel delicato rapporto padre-figlia… allora Gill hai desideri?
- No, fai tu,mi fido completamente di te.
 
Anna si avviò verso casa di Gill per preparare i bagagli mentre Gillian e Cal si avviarono verso i loro uffici.

- Eri raggiante a pranzo, al contrario dei giorni passati, merito di Anna? Hai accettato di andare a lavorare da lei? – la stava provocando volontariamente

Gillian si girò di scatto e lo fissò in maniera penetrante.

- Cal Lightman pensi davvero che possa farti una cosa del genere?
- Assolutamente no…..ma sei strana in questi giorni

Gill non voleva dare troppo a vedere il suo disagio

- No, Cal. Sono solo un po' stanca
- Meglio così, non sopporterei di vederti andare via

Quello sprazzo di sincerità pietrificò Gill

- Buono a sapersi, allora……
 
Cal stava per prenderle la mano, ma si bloccò. No, non poteva superare gli steccati. Fece un movimento brusco che Gillian fraintese come un rifiuto nei suoi confronti. Le si velò il viso e proseguì verso gli uffici. Cal si maledisse.

- Gill non perdere il buonumore, per favore….

La richiesta era sincera ed accorata. Le difese di Gill vacillarono per l'ennesima volta.

- Va bene Cal, hai vinto……

La pace sembrava fatta. In realtà era la quiete prima della tempesta, o meglio di un uragano.
 
La sera, quando Gillian tornò a casa, trovò Anna dietro i fornelli, intenta a cucinare

- Gill, sei già qui! Volevo farti trovare tutto pronto!
 
Gill fu colpita dalla musica di sottofondo.

You could be my unintended/ Choice to live my life extended/ You could be the one, I'll always love/ You could be the one who listens/ To my deepest inquisitions/ I'll be there as soon as I can/ But I'm busy mending broken/ Pieces of the life, I had before/ First there was the one who challenged/ All my dreams and all my balance/ She could never be as good as you…..

Anna vide che qualcosa era scattato nell'amica

- Ti piace questa canzone?
- È molto bella, non la conoscevo
- Sai mentre cucinavo, la ascoltavo. Sai chi mi è venuto in mente?
- Chi???
- Tu e Cal!! Questa canzone sembra scritta per voi due
- Anna ti prego…..
- Scusami, scusami non mi impiccio, ma dovevo dirtelo. Sotto la scorsa cinica e arrogante si cela un uomo per bene. Non vuole farlo emergere, ma c’è. L’ho capito da come ti guarda dolcemente.
- Non è vero!
- Oh si che è vero, non smette mai di tenerti gli occhi addosso. Ti ha praticamente avvolta  in un abbraccio e quando lo guardavi dritto negli occhi, l’animale che c’è in lui sembrava accarezzato dai tuoi sguardi….
- Anna, vorrei crederti, ma non riesco a venirne fuori
- Ci riuscirai Gill ed anche lui sta praticamente per esplodere
- Anna si mise a ridere. Prese coraggio e pronunciò la frase che da due giorni doveva dire alla sua amica. Lo fece tutto d’un fiato.
- Gill….. domani…….domani parto per l’Inguscezia…..
- Inguscezia?? Anna non so se sia indicato nel tuo caso!
- L’ho chiesto io
- Ho capito. Me lo fai un favore? Cerca di tornare sana e salva e di stare attenta
- Cercherò di fare del mio meglio. Al mio ritorno spero di trovare te e Cal sotto lo stesso tetto
- Anna cosa ti ho detto??????? Su ora mangiamo che si raffredda tutto!
 
Quando Cal mise piede in ufficio, la mattina seguente, notò una Gillian stranamente taciturna e chiusa nel suo mondo. Le si avvicinò.
- Tesoro, cos’hai?
- Anna parte oggi in missione. Avevi ragione…….
- No, non avevo ragione. Sono solo uno ossessionato dalla verità. Asciuga quelle lacrime. La rivedrai presto.

Le porse un fazzoletto e l’aiutò ad alzarsi. Erano finalmente tornati loro: Cal e Gillian, qualunque cosa volesse dire.
  
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