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Autore: Francis Merman Bonnefoy    03/09/2013    0 recensioni
Poco dopo la scomparsa di Spandam, il temibile capo della cp9 che venne sconfitto da Nico Robin e portato d'urgenza alle cure, una misteriosa ragazza entra a far parte della ciurma di Cappello di Paglia: è Enies, una giovane molto intelligente dal carattere un poco lunatico, che in serio pericolo viene portata a bordo della nave dei pirati, per avere un rifugio sicuro.
Enies in realtà ha uno scopo ben preciso: ritrovare Spandam e scoprire alcuni segreti dei Mugiwara, che il governo mondiale non ha potuto trovare.
Ma chi è in realtà Enies? Qual è il suo passato?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Passarono diverse ore, quando il volto di Spandam, ancor dormiente, poté parere sempre più rilassato, rispetto a quando il potere di Enies lo aveva indotto a quelle
terribili sensazioni. 
La sorte, tuttavia, era toccata ad un'altra persona: Robin.
''Che dormita'' Pensò comunque Spandam, stiracchiandosi, e guardandosi attorno. ''Non c'è nessuno, a quanto pare..'' Pensò ancora, alzandosi dal letto, ma poi, 
una volta smosso da quel letto che era riuscito a crearvi tanti incubi in una sola notte, sentì un leggero pianto in lontananza.
<< Robin? >> Chiese, guardandosi attorno. Ma.. inanzitutto.. che giorno era? Che cosa era successo tra di loro? Nulla, a quanto pareva, visto che la Sunny era stata
posta ancora al promontorio, e si era soltanto addormentato.
<< Spandam.. >> Disse Robin, con un filo di voce, che non avrebbe comunque lasciato trasparire la sua serietà.
<< Sì? >> Chiese, leggermente titubante. Robin scosse la testa: << Ne sono certa.. ora ne sono certa.. >> Spandam la guardò stranito: << Di cosa sei certa? >>
Robin sorrise: << Non sei più quello di una volta.. almeno.. credo... c'è qualcosa che mi spinge a credere a tutti i cambiamenti che ti hanno coinvolto.. >>
Osservò, alzandosi da dietro un tavolino, vicino al quale si era rifugiata per pensare. 
<< Ce n'è voluto abbastanza.. >> Osservò l'uomo, notando Robin avvicinarsi a sé.
<< Ma, il resto non è importante comunque.. so perfettamente che tu ed i... >> Ma venne improvvisamente bloccato. Erano labbra a sfiorare la bocca di Spandam?
<< Robin.. non sei obblig.. >> << Shh... >> Mormorò Robin con dolcezza, baciandolo. Spandam arrossì improvvisamente, non staccandosi da lei.. ma era tutto così 
talmente strano che sarebbe potuto esser solo un sogno, null'altro.
''Non mi vorrò svegliare.. ma lo spero con tutto il cuore.... non deve essere un sogno!''
Robin, si staccò poi improvvisamente, guardandolo dritto negli occhi. << Hai mai rinnegato qualcosa.... della tua vita? >>
Domandò improvvisamente Robin, lasciando Spandam senza respiro, senza saper cosa rispondere. Purtroppo sì.. l'aveva fatto, aveva rinnegato.
Nico Robin scosse il capo: << Di qualunque cosa si tratt..... >> Fu, all'immediato, Spandam, questa volta, a baciarla, impedendole di continuare oltre la frase: 
no, non avrebbe rivelato le ragioni di quella rinnegazione citata dal prigioniero.. 
''Mi odieresti.... ne sono sicuro.. allora ho deciso.. non ti dirò nulla.. ''
<< Pensi che Enies non mi abbia detto nulla? L'ho sognata, ed ho sognato addirittura di finire ad Impel Down.. con te.. Spandam.. il tuo segreto sarà al sicuro..
ma voglio sapere cosa accadde.... t-tua.. madre... se.. se non sono troppo indiscreta.. >> Domandò con preoccupazione.
Spandam abbassò il volto, che ne divenne più cupo, più grigio, facendovici scorrere una lacrima.
<< Non mi odierai per questo, vero? >>  Robin lo guardò stranita, e scoppiò a ridere: << Perché dovrei schernirti in questo modo? Sei come ognuno di noi! >>
Spandam cercò di sorriderle, poi si prese un grande respiro.. 
<< Ne è passato molto di tempo.. fin troppo.. e non passa giorno o notte, che io non senta... la sua m-mancanza.. mamma................... >>
Pronunciò a voce rotta, ma Robin gli fu subito vicino, pronta a stringerlo a sé.

-Anni.. e anni prima...- 

''Le viuzze di Water Seven, come i canali, non erano mai state più affollate di così, quel giorno.
<< Dannazione! Proprio oggi doveva esserci questo trambusto? >>
Esclamò improvvisamente Spandine, tenendo stretto a sé la donna, cercando in tutti i modi possibili di farla stare a proprio agio, ma ella, per i dolori del travaglio,
non riuscì a trattenere il martirio interno ch'ella stava sentendo. << S-Sta per nascere! >> Gridò la donna, guardando sempre più intensamente l'acqua.
Spandine cominciò a preoccuparsi, notando con che intenso sguardo, la donna stesse osservando in basso.
<< Sai che cosa potrebbe capitare, se partorissi in acqua.. >> Disse, temendo però che i progetti della donna fossero  quelli. La donna sorrise, a stento, sporgendosi 
dallo yagara bull, sempre più in procinto di tuffarsi in acqua, benché il dolore fosse diventato oramai insostenibile: << Non mi interessa molto di ciò che ne sarà
di me... Tu lo amerai comunque.. non è questo ciò che conta? E non potrei comunque farmi visitare da un dottore.. svelerei subito la mia natura.. non posso, per il 
bene di chi porto in grembo! Amalo... e pensa al nostro amore.. amalo, e crescilo nel rispetto degli esseri umani.. non fare in modo che il loro odio verso di noi, 
si trasformi in un'arma a doppio taglio.. dobbiamo voler bene, anche se siamo odiati, o questa crudeltà non finirà mai. >>
Disse la donna, tuffandosi dallo Yagara Bull. << Ruruka! Ruruka! >> Gridò Spandine, distrutto. Avrebbe perso la sua unica ragione di vita, e, molto probabilmente, anche
suo figlio, visto che l'avrebbero trovato in compagnia di Ruruka.
Dall'acqua, però, uscì nuovamente la donna, ed in braccio un bambino.
Non sembrava affatto diverso da tutti gli altri, per loro fortuna, tutto quel che avrebbe dovuto rivelarsi, sarebbe stato reso noto al corpo suo, in tempi più remoti.
Ma per la donna, che speranze vi sarebbero state? 
La coda, le era accidentalmente uscita in bella vista, dall'acqua. Ormai tantissime persone erano accorse, ad osservarla, stupidi, emozionati, e chi, anche, purtroppo, a schernirla.
Un'abitante dell'isola degli Uomini Pesce! Il commercio prenderà una svolta colossale!! Potremo fare tantissimi affari! >> Rise uno degli uomini lì presenti.
<< Perché..... perché lo hai fatto? >> Chiese Spandine, a denti stretti, per non farsi sentire. La donna, si limitò a sorridergli dolcemente.
<< Troppe cose a cui dar conto... non posso permettere che tu perda la tua carica, non posso permettere che a nostro figlio sia negata questa libertà.. educalo come tu ben sai..
e ricordati del nostro amore... >> - Disse, poi esclamò: - << Dovrebbe star più attento, signore! Un figlio così delicato, non è da portare in giro per i canali... ringrazi che non odio il vostro genere umano! >>
<< E'.... è nato.. da pochi giorni.. pensavo che un giro gli avrebbe fatto bene... >> Cercò di recitare, Spandine.
<< Che padre irresponsabile! >> Disse Ruruka, ma un gridò la pervase subito dopo: qualcuno la stava catturando. << Lasciatemi! Lasciatemi! >>
Un impeto di salvarla, e buttar in mare quegli uomini, pervase Spandine.. ma non avrebbe dovuto.. era questo che Ruruka voleva, non avrebbe permesso che suo figlio
rischiasse la vita, e che Spandine perdesse la carica.. ma al diavolo la carica! Era sua moglie! L'avrebbe salvata comunque.. se non fosse stato, per quell'ultimo gesto.. un no.. col capo, da parte
di lei, ed ancora uno dei suoi più deliziosi sorrisi, poi Spandine fu distratto dal pianto del figlio.
<< Non piangere.. c'è papà.. qui.. con te.. >> Disse, accogliendolo in quelle mani, ancor troppo grossolane, goffe, benché non abituate a tenere un figlio.
Ed intanto, lo Yagara Bull si era allontanato, il commercio era iniziato. Spandine chiuse una mano a pugno, tornando indietro con lo sguardo... 
quei capelli... Ruruka era stata trascinata dai capelli, per esser portata fuori dell'acqua.. quei lunghi e mossi capelli dai violacei riflessi lilla. ''

Spandam scosse il capo, tornando al presente. << Non ho nemmeno una sua foto.. nemmeno una..... se solo non fossi nato.. tutto questo non sarebbe successo.. >>
   
 
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