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Autore: fede_rica19    03/09/2013    1 recensioni
Dietro ai grandi eroi e ai grandi protagonisti, esiste sempre qualcuno che silenziosamente combatte allo stremo come i più grandi, che ama, che sogna e che si batte per la sua vita e per la sopravvivenza di tutti gli altri! Per vincere la guerra...
Questa è la storia di Ginevra Weasley e dei suoi anni ad Hogwarts... anni di amori, sorrisi, lacrime e duelli! E' anche la storia di una ragazza dai capelli vermigli e gli occhi grandi e profondi, divisa tra la virtù e il demone... tra il bene e il male!
Può l'amore bruciare talmente forte il cuore da sentirlo sfaldarsi? Può la guerra renderti diverso e cambiarti la vita?
La mia storia comincia dagli avvenimenti del quinto anno fino alla fine della seconda guerra magica! Non sappiamo come Ginny abbia passato quegli anni realmente, mentre San Potter, lenticchia e la mezzosangue(per dirla alla Malfoy) sventavano le malefatte o mentre cercavano gli Horcrux! ALLORA ECCOMI A RACCONTARVI LA SUA VERA STORIA!! Non so se mi atterrò all'epilogo della Rowling!
Seguitemi e innamoratevi della bella e combattuta Ginny, dei suoi sogni e sentimenti per...... =) beh leggete e lo scoprirete! VI ASPETTO!
Genere: Guerra, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Dean/Ginny, Draco/Ginny, Harry/Ginny
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Ϟ CAPITOLO 1 Ϟ 

Incidente con la serpe

 
Le lezioni di Settembre per fortuna erano state poco stressanti. I professori ogni anno sapevano che era difficile per le prime settimane prendere  i ritmi. A Ginny erano capitate il lunedì Trasfigurazione, Divinazione e Pozioni. Il martedì invece Incantesimi, storia della magia ed Erbologia. Il mercoledì Difesa contro le Arti oscure, e le era toccato fare lezione con quel rospo tutto in rosa, Astronomia e Babbanologia. Il giovedì aveva solo Rune Antiche e Aritmanzia e il Venerdì cura delle creature magiche e Volo. Ogni settimana l’agognato viaggetto ad Hogsmead lo passava o con le sue compagne di stanza o con Michael oppure, ma raramente, con Harry, Hermione e suo fratello. Purtroppo non era stato tutto rose e fiori. I due Prefetti di Serpeverde le avevano dato del filo da torcere. Sembrava che ci trovassero gusto a tormentare lei e tutti gli altri Grifondoro. Anche senza motivo toglievano punti casa a tutti. Ogni volta che incontrava Malfoy e la Parkinson doveva mordersi la lingua e serrare i pugni tanto da far sanguinare i palmi delle mani con le unghia. Voleva tanto sputare in faccia ad entrambi. Voleva urlargli contro che erano solo futuri Mangiamorte. Ma sapeva bene che sarebbe servito solo a fargli togliere altri punti a lei e ai suoi amici. Tra l’altro quelle offese sarebbero stato solo un altro pretesto per farsi odiare e deridere da Malfoy e compagnia di serpi.

-Ginny!- si sentì chiamare alle spalle mentre leggeva, distesa sul prato, i suoi appunti di Aritmanzia. Si voltò e in lontananza vide arrivare saltellando Luna. Accanto a lei c’era “il mitico trio” e Neville con Dean.
-Ehi!- rispose alzando il braccio al cielo, per far cenno di averli visti arrivare. Si sedettero tutt’intorno a lei. L’aria fresca di ottobre, il profumo del Lago nero e dei fiori di campo era molto rilassante per tutti. Quel posto era da sempre il loro rifugio quando volevano concentrarsi o stare un po’ per conto loro. Lontano dal chiasso della Sala Comune.
-Guardate che brava Ginny- disse Hermione indicando gli appunti della lezione di Aritmanzia della ragazza. Ginny ricambiò con un sorriso. Mentre Ron ad Harry, colta la frecciatina, farfugliavano tra loro.
-Oddio Hermione, i corsi sono appena iniziati, non assilarci con le tue paranoie!- la sbeffeggiò Dean facendo l’occhiolino ai due ragazzi.
-Già Hermione… pensa per te!- incalzò Ron che ricambiò l’occhiolino. –Mia sorella è come te… tutta casa e libri… godetevi le prime settimane ci sarà tempo per lo studio, vero Harry?-
-Si Ron… ho bisogno di starmene un po’ tranquillo…- rispose Harry distendendosi coricato sull’erba. Ron lo seguì a ruota e lo stesso fece poco dopo Dean. Mentre Hermione roteò gli occhi al cielo ed aprì i suoi appunti di Pozioni.
-Harry… come va? Altre notizie dal Ministero?- chiese ad un tratto Ginny, mettendo da parte gli appunti. Harry si rizzò sulle braccia per guardarla negli occhi.
-Beh… dal Ministero no… ma ancora leggo articoli sul mio conto che sono solo diffamanti… mi dipingono come un pazzo visionario Ginny…-
-Harry… credo che si aspettano che tu reagisca. Se lo facessi darebbero a tutti la prova che sei una testa calda e che non c’è da fidarsi di te…- rispose Ginny perdendosi in quegli occhi smeraldo.
-…di quello che vai dicendo…- aggiunse Dean. Mentre Harry lo guardò torvo. Dean seppur non credeva totalmente alle parole di Harry non voleva del tutto dichiararsi contro. Si era mantenuto in una posizione neutrale. Riuscendo ad essere, allo stesso tempo, amico sia di Seamus che di Harry.
-…SI infatti! Ma la cosa che mi manda più in bestia è lo sguardo di quegli imbecilli…- e con un cenno del capo indicò un gruppo di ragazzini che guardavano nella loro direzione e bisbigliavano.
-Di che parli?- chiese allora la rossa.
-Anche molti dei nostri compagni di casa, e non, vanno dicendo in giro che mi sono inventato tutto, sai? Non è bello non avere quasi nessuno dalla tua parte, quando si tratta di Vold…-
-HARRY!- lo fermò Hermione incenerendolo con lo sguardo.
-Scusa…- farfugliò poco convinto. Ginny sorrise e si spostò una ciocca rossa ribelle dietro l’orecchio. –Comunque… almeno ci siete voi, di voi posso fidarmi!- concluse Harry mettendosi di nuovo comodo.
-Non ti preoccupare Harry, hai tanti sostenitori! Mio padre ti cita su ogni edizione del Cavillo. Così la gente avrà modo di sentire entrambe le campane!- s’intromise Luna nel discorso, in modo raggiante.
-Grazie Luna, ringrazia anche a tuo padre!- rispose Harry fissando il cielo. E Luna annuì felice.
-Mi spiace per Seamus… che ancora è arrabbiato…- aggiunse poi Dean. –L’altro giorno mi ha detto che sua madre non voleva farlo tornare ad Hogwarts… per questo non ti parla Harry!- Seguì qualche minuto di silenzio.
-Beh… non mi importa un fico secco… mi ringrazierete quando almeno l’Ordine sarà pronto a fronteggiarlo! Tutti gli altri cascheranno dalle nuvole!- rispose secco il moro.
-Già! Poi verranno tutti strisciando!- aggiunse Ron.
-Comunque è il caso che da domani iniziate a studiare seriamente… non so se lo avete scordato, ma quest’anno abbiamo i G.U.F.O.- cercò di cambiare discorso Hermione.
-Mamma mia Herm… non riesci a stare per più di cinque minuti senza pensare gli esami!- rispose Ron. E tutti scoppiarono in una fragorosa risata. Hermione scosse la testa rassegnata e rimise il naso nel libro.
Ϟ

Una settimana dopo quella chiacchierata al lago, ci furono le selezioni per i nuovi membri del Quiddich. Ginny si presentò accompagnata da Michael. Lui cercava di tenerla calma, ma era da giorni che era elettrica all’idea di poter cominciare a far parte della squadra. Una decina tra ragazzi e ragazze si erano presentati quel giorno. Ginny alla loro vista sbiancò in volto. Più gente significava più concorrenza. Strinse più forte la mano di Michael, che ricambiò la stretta e le inviò un sorriso rassicurante.

-Andrà tutto bene!- Ginny rispose all’incoraggiamento con un sorriso quasi meccanico, per quanto era finto. In quel momento si era pentita di essere lì. Scesero negli spogliatoi e poi in campo.
-Ciao Ginny!- la salutò Harry. Lei ricambiò e si sentì stringere nuovamente lo stomaco da una morsa. Non solo c’era molta concorrenza ma per dipiù rischiava di fare una figuraccia davanti ad Harry… si morse la lingua per evitare di pensarci.
-Ti aspetto qui tesoro- e Michael indicò gli spalti, -in bocca al lupo!-
-Crepi- e poi gli scoccò un bacio. Ginny così s’incammino verso Angelina, il nuovo capitano della squadra, che fino a quell’anno era stata solo una delle cacciatrici. Era una tipa severa e rigida. Per di più molto selettiva e pignola durante le selezioni. Ginny deglutì spaventata e le selezioni iniziarono. Quando fu il suo turno, come era accaduto anche per gli altri, si giocò una partitella per cinque minuti. Lei si era presentata per il ruolo di cacciatrice, perciò Harry gli consegnò la pluffa e le fece l’occhiolino. Lei sorrise impacciata e si sistemò sulla scopa. Iniziò a librare in volo e sentì l’aria fresca di ottobre invaderle i polmoni. Fece un veloce giro di campo. Si sentiva libera, viva, sopra quella scopa. Lo voleva davvero! Voleva diventare davvero un membro di quella squadra. Presa la posizione osservò farlo anche ai membri fissi della squadra ed altri due ragazzi, uno presentatosi per il ruolo di battitore e l’altro per la carica di portiere. Poi Angelina si portò il fischietto alla bocca, e da terra Fred aprì il baule con dentro i bolidi ed il boccino. La partita iniziò. Per due minuti Katie, in squadra con lei, le passò la palla costantemente e si ritrovarono, le due ragazze, a fare un ottimo gioco di squadra. Per metà partitella erano in vantaggio.

-Ma guardatela… Miss.pezzente tenta di diventare qualcuno…- sentì sghignazzare dagli spalti in alto. Si rizzò sulla scopa e guardò dietro di lei. Malfoy, Nott e Zabini, erano lì a guardarla e prenderla in giro. Ginny li incenerì con gli occhi. Poi un dolore allucinante al braccio e quasi cadde dalla scopa. Un bolide l’aveva colpito in pieno. Alle sue spalle altre risate. “DANNATE SERPI” pensò la rossa. Si risistemò sulla scopa, ma la botta la fece giocare male per i restanti tre minuti e persero la partita.
Dovette aspettare la fine della terza ed ultima partitella. Livida di rabbia e paonazza dalla vergogna.

-Tranquilla Gin… Non è detto che non ti prenderanno! Alla fine neanche sei caduta dalla scopa. Non è da tutti essere colpiti e rimanere saldamente sulla scopa!- la rassicurò Hermione, seduta in basso sugli spalti insieme a Luna.
-Bene! Allora ragazzi concedetemi il tempo di riflettere sulle vostre prestazioni… fra qualche giorno i risultati saranno affissi in Sala Comune!- comunicò infine Angelina. Il gruppetto allora fu congedato e ritornarono tutti al castello.

Furono giorni interminabili quelli. Ogni giorno Ginny si svegliava sperando di scendere dal dormitorio e vedere quel dannato foglio. Ma per tre giorni non fu così. Il campionato sarebbe iniziato il primo novembre e ormai Ottobre si stava concludendo. “Mai, mai e poi mai ci hanno messo tutto questo tempo” continuava a pensare. Non si concentrava alle lezioni, tanto che fu ripresa più volte sia dalla Mcgranitt e sia da Vitious, mentre sognava ad occhi aperti. Tutti nei corridoi le chiedevano se era entrata a farne parte e lei doveva ribadire che ancora non sapeva nulla. Perciò se non era lei a pensarci, ci pensavano gli altri a farglielo ricordare. Poi Harry neanche sotto tortura aveva voluto dargli qualche anticipazione. In effetti Angelina quando si arrabbiava faceva più paura di Ungaro Spinato con il mal di schiena. E ci pensava Michael a darle il colpo di grazia con i suoi continui incoraggiamenti melensi, che tanto le davano sui nervi. Perciò la biblioteca le era sembrato il luogo più adatto per rifugiarsi. Lì il silenzio era d’obbligo e in più si doveva sforzare a studiare. Il profumo di libri vecchi, calamai e legno di noce antico erano per di più molto rilassanti.

-ECCOTIII!- cinguettò alle sue spalle Luna. Ginny si girò di scatto, mentre una serie di “shhh” venivano da tutt’intorno.
-Luna dimmi…- bisbigliò seccata Ginny.
-Ron mi ha detto che stanno per affiggere i risultati, CORRI!- Ginny sgranò gli occhi, chiuse di fretta il tomo di Storia della Magia. Mise il libro sotto braccio e corse a perdi fiato. “Dannate scale” ringhiò fra sé e sé, mentre si spostavano facendole perdere del tempo.
Poi BOOM! Finì con il sedere a terra violentemente.
-RAZZA DI IDIOTA!- si sentì appellare. Le venne un conato di vomito a sentire quella voce, aprì gli occhi e vide la serpe che più di tutti odiava. –Ah sei stata tu!- Lo vide alzarsi da terra e sistemarsi l’uniforme e il mantello di raso nero, con le rifiniture in argento e verde smeraldo. Malfoy si passò una mano tra i capelli stizzito e si avvicinò a lei, che ancora era a terra indolenzita, con passo minaccioso.
-Non l’ho fatto a posta!- e si rimise in piedi anche lei. Ora si trovavano faccia a faccia. Poteva specchiarsi nelle sue iridi di ghiaccio, e lui in quelle ambra di lei. Malfoy muoveva meccanicamente la mascella, segno che era alquanto nervoso. Lei manteneva un’espressione da dura per fargli capire che non lo temeva.
-Non ti hanno insegnato nemmeno a camminare nella fogna dove sei cresciuta?!- le sputò contro dandole uno spintone.
-…Ahia… Ehi ma come ti permetti!? Non ti avevo visto razza di idiota! Tu piuttosto dove avevi la testa?- ricambiò lo spintone. Vide negli occhi grigi di lui una fiamma divampare.
-COME OSI?! COME OSI PICCOLA SUDICIA BABBANOFILA PEZZENTE, A TOCCARMI?!- le urlò contro sbattendola al muro. Lei gemette di dolore e per non guardarlo in viso girò la testa di lato.
-Las…lasciami… m…Malfoy!- balbettava dolorante, mentre lui la stritolava, con le braccia, al muro. –Sei un prepotente montato, lasciami ho detto!- Lui sputò a terra in segno di disgusto e mollò la presa. Lei si allontanò dal muro e da lui. Si massaggiò le spalle e la schiena indolenzite. Ma continuò a fissarlo. Lui si scosse e risistemò l’uniforme stropicciata. La guardò dall’alto al basso con un’espressione di disgusto. Lei teneva testa al suo sguardo, continuando a sfidarlo. Dopo sembrò essere tornato in sé. Lo vide ghignare e poggiarsi al muro comodamente. Con l’aria di chi era sereno e tranquillo.
-50 PUNTI IN MENO A GRIFONDORO! Eee Miss.toppe? la prossima volta che mi vieni addosso… non saranno solo le spalle a farti male… intesi?- e mentre la minacciava la guardò da capo a piedi con lascivia. Ginny arricciò il naso disgustata. Annuì solo per liberarsi di lui e finalmente poter giungere alla Sala Comune Grifondoro. –ORA VAI!- gli urlò contro facendola sussultare. Lei si girò di scatto e a passo svelto finalmente fu davanti al ritratto della Signora Grassa. Dopo aver detto la parola d’ordine fu dentro. Un gruppetto di suoi compagni di casa festeggiavano un suo coetaneo. L’aveva visto presentarsi per il ruolo di battitore. Un altro gruppetto stava a leggere il foglio con i nomi. Si avvicinò lentamente, assaporando quell’istante prima della probabile delusione. Arrivò davanti la lista. Poggiò il dito e iniziò a scorrere i cinque nomi.
 
GINEVRA WEASLEY: RISERVA CACCIATRICE
 
Non era certo quello il massimo a cui aspirava ma era comunque contenta. Si sentì abbracciare da dietro e riconobbe le due teste rosse di Fred e George.
-E brava la nostra sorellina! Ce l’hai nel sangue il Quiddich!- esclamò George.
-Il marchio Weasley colpisce ancora!- aggiunse il gemello Fred. Ginny li strinse forte forte. Accanto a loro si sentiva protetta e dimenticò la sfuriata di Malfoy, che invece l’aveva fatta sentire minuscola e impotente. Comparirono alle spalle dei gemelli anche la chioma riccia di Hermione e quella rossa di Ron.
-Dobbiamo festeggiare!- esclamò entusiasta la riccia.
-Si si! Gin oggi pomeriggio andiamo da Madama Rosmerta ai Tre Manici di Scopa e ti offriamo una bella burrobirra! Ci facciamo un bel brindisi!- rispose Ron abbracciandola.
-Ci sto!- rispose la rossa facendosi stritolare dal fratello. Alle sue spalle vide comparire Harry. Il moro le sorrise affettuosamente e lei ricambiò.
-Complimenti piccola Ginny!- le disse avvicinandosi. Si abbracciarono brevemente e poi lui si ricacciò le mani nelle tasche dei jeans. Per tutto il pomeriggio Ginny cercò di scegliere un bell’abito da mettere. Per non sembrare… una pezzente. Le parole di Malfoy ormai erano una routine, ma quando poi si ritrovava a constatare lei stessa quanto fosse povera, quanto le sue cose fossero vecchie e usate da tutti i suoi fratelli, un po’ ci rimaneva male davvero. Alla fine optò per una gonnellina bordeaux con le frange ed un maglioncino leggero di un nero opaco, a collo alto. Sotto la gonna aveva scelto delle collant color carne ed un paio di converse nere un po’ troppo consumate. Di certo lei non era il tipo di ragazza raffinata ed elegante. Pur volendo, non aveva gli abiti giusti per esserlo. Arricciò il naso un po’ delusa guardandosi allo specchio. Pettinò i lunghi capelli rossi, e si mise un piccolo fermaglio a fiocco color argento. Alzò le spalle arrendevolmente, guardandosi alla specchiera del bagno per l’ultima volta, e raggiunse Michael e tutti gli altri amici e fratelli fuori dalla Sala Grande.

-ECCOLA LA FESTEGGIATA! Muoviti tesoro!- Ginny sorrise a tutti scendendo l’ultima rampa di scale. Scoccò un bacio a Michael. Poi tutti insieme si incamminarono verso il villaggio di Hogsmead. Fortuna che gli ultimi giorni di ottobre non erano molto freddi. Passeggiarono per le viuzze del villaggio, trascorsero un bel fine pomeriggio ai Tre Manici di Scope. Nonostante Ron continuava a tenere il muso ogni volta che Michael baciava o solo abbracciava, o teneva per mano Ginny. Lei lo notava ma la cosa la faceva sorridere. Era divertente vederlo divenire paonazzo ogni volta che Michael la sfiorava. Tratteneva le risate insieme ad Hermione. Al tramonto un po’ brilli, per i troppi giri di burrobirra fatti, barcollarono di ritorno al castello. Michael e Luna, seguirono gli amici rosso-oro fino al ritratto della Signora Grassa.
-Ancora bravissima tesoro- Michael le cinse la vita e con uno scatto la strinse forte a sé, -sei bellissima!- poi le sussurrò. Si baciarono prima dolcemente e poi sempre più lascivamente mentre Ron tossicchiava forte per mettere fine a quello “scempio”. Michael colse la frecciatina e si staccò. –Buona notte cacciatrice!- e le baciò la fronte.
-Buona notte Michael-. Anche Luna li salutò e poi i due Corvonero si diressero alla loro di Sala Comune. Ginny si mise a letto sfinita. Anche le sue compagne di stanza erano un po’ brille, avendo anche loro partecipato alla piccola festicciola in suo onore. Si accasciò al letto e sentì una fitta al sedere. Le fece ricordare “dell’incidente con la serpe” e storse il naso. Scacciò l’immagine di lui che la sbatteva al muro e pian piano si assopì.
 


 



AAAAH quanto spero che vi piaccia!!! 
Eccolo il primo capitolo!! Preciso che i primi capitoli sono sempre di transizione, per introdurre i personaggi e la trama!!
Ginevra è piccolina qui, ma pian piano la vedremo crescere... grazie alle esperienze e all'arrivo della guerra!!
Mi auguro che lasciate una vostra traccia attraverso una recenzione bella o brutta ma comunque costruttiva!!
A presto, rory!
  
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