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Autore: Eyes of Ice    04/09/2013    1 recensioni
Ditemi che è un brutto sogno, anzi un incubo! Sbatto le ciglia, ma quella immagine permane. E' tutto vero. Gli attimi passano come i minuti ma mi rendo conto che quella visione non cambia. E allora capisco, e vorrei non averlo fatto! Realizzarlo mi devasta più di quanto mi sarei aspettata. E poi succede. Qualcosa si rompe.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Retasu Midorikawa/Lory, Ryo Shirogane/Ryan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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2.
 

"No Kyle, non mi stai distraendo affatto!" esclamò la viola sbuffando.
"Stavo aspettando." disse Kyle appoggiato con i gomiti al piano e guardando insistentemente Pam.
" Che cosa?"
" Bhè di non distrarti... Tu sai qualcosa e non lo vuoi dire né a me, che sono tuo marito, né a Ryan, perchè?"
"Ma come ti vengono certe idee in mente?"
"Tu hai scoperto qualcosa riguardo il caso che sta seguendo il capo e non me lo vuoi dire!"
"Lascia stare! - disse Pam accennando un no con la testa - E non chiedermi più niente!"
"Qual è il segreto??"
"Nessun segreto però... zitto!" disse rimettendosi subito a lavorare con il computer.
 
"Di che cosa stavate parlando?" chiesi a Kyle e Pam.
"Dei fratelli Mcgregor" disse prontamente Kyle.
"Che tipi vero?"
"Ma se voi avete conosciuto solo Herik... voi non me la raccontate giusta!" dissi avviandomi verso il mio studio.
"Allora hai intenzione di giocare pulito contro questo misterioso avvocato che si fa attendere, vuoi distruggerlo?"
"Tempo al tempo, prima conosciamo il nostro rivale, poi in caso studierò un attacco vincente. Intanto ho mandato Lory a chiamare Aoyama... "
"Capo, ho saputo da Lory che mi stavi cercando." interruppe una voce.
"Giusto te stavo cercando! Vai al giornale, ispezionalo e fatti un'idea del valore."
"Non usiamo valutazioni indipendenti?" chiese Aoyama perplesso.
"Perchè? Credi che l'avvocato della controparte seguirà le regole? Ho avuto modo di studiare Cristian Mcgregor: è un uomo diretto e senza scrupoli, quindi cercherà un avvocato che la pensi come lui, ergo secondo te loro useranno valutazioni indipendenti?"
"Ovviamente no!" rispose Mark sedendosi sul divano color panna vicino al tavolino.
"Per questo noi dovremo essere tre passi davanti a loro, perchè ti assicuro che loro saranno due passi davanti a noi!" conclusi prendendo in mano una versione ridotta di palla da basket e lanciandola.

***
 
"Allora Kyle come sta andando con il caso Spenser?"
"Alla grande, anche se al 90% dovremo portare il caso in tribunale."
"Questo perchè?" 
"Diciamo che la controparte ha provato il patteggiamento ma a noi ci va stretto, quindi... "
"Chiaro! Sai già chi sarà il giudice?"
"No"
Mentre io e Kyle stavamo discutendo, un contabile della mia azienda mi raggiunse tutto trafelato richiedendo la mia attenzione.
"Capo! Venga, guardi questi tabulati!" il ragazzo è veramente agitato!
"Che cosa sono?" chiesi cominciando a legge una serie di numeri.
"Ecco, questo è l'ammanco che si è verificato nella banca della società!"
"Spieghi esattamente cosa intende per ammanco??" chiesi alterato.
"Proprio quello che crede, capo. Qualcuno si deve essere infiltrato nel sistema e... non so come possa essere accaduto!"
"Mi sta dicendo che la mia società rischia di andare in bancarotta?" ok, ora sono decisamente arrabbiato.
"Bhè la lacuna non è eccessiva, quindi per il momento no. Però considerando il fatto che non abbiamo scoperto chi sia il responsabile non è detto che il colpevole non tenti un'altra volta di rubare!"
"Speri che questo non debba succedere! - presi un grosso respiro - adesso vada. Mi occuperò immediatamente della faccenda. Intanto voi bloccate tutte le richieste di uscita che riceve la banca!"
"Vado subito!" immediatamente il ragazzo si volatilizzò dalla mia vista.
Con passo veloce comincio ad avviarmi verso il mio studio.
"Capo, io ho cercato di fermarla ma non ha sentito ragioni!" venni fermato dalla mia segretaria.
"Lory di che cosa stai parlando?" chiesi al limite della mia pazienza.
"Ecco vede, io ho provato a dirle che voi non eravate nello studio, ma nonostante questo non ha voluto attendere il suo ritorno."
"Ma di chi stai parlando?" chiesi aprendo la porta dello studio.
"Di me!" disse una voce di donna. Una donna sfacciata che in questo momento sedeva dietro la mia scrivania, dandomi le spalle. 
"E tu chi sei? Come ti sei permessa di entrare nel mio studio?"  la donna si voltò. Mi zitti all'istante. Persi l'uso della parola. La donna che avevo davanti ai miei occhi era di una bellezza sfolgorante.
"Ecco, capo. Lei sarà l'avvocato del signor Cristian Mcgregor, il suo nome e... "
"Lascia stare Lory. Qui adesso me ne occupo io!" dissi invitando la mia segretaria ad andarsene.
"Ryan... e così saremo rivali!" si rivolse a me l'altro legale sorridendo.
"Già, chi non muore si rivede... Strawberry."
Perfetto! Adesso si che posso dire che la giornata è completa. Davvero completa.

***
 
"Ryan" disse lei sospirando.
"Regina del foro. Quando avevi intenzione di dirmi che saresti stata l'avvocato di Cristian Mcgregor?"
"Esattamente nel momento in cui ho capito che il mio avversario saresti stato tu!"
"Sono veramente onorato che adesso mi prendi in considerazione!" esclamai sedendomi in una sedia della scrivania, di fronte a Strawberry
"Capo, le ho portato le informazioni che mi aveva richiesto. - proruppe Mark entrando nel mio studio e fermandosi di colpo. - Mi scusi, non sapevo che era occupato... "
"Ritengo che se avessi bussato prima di entrare non avresti interrotto la nostra riunione. Punto secondo Lory ti doveva avvertire che ero impegnato!"
"Si, ma in questo momento Lory non c'è!"
"E dov' è andata??" disse innervosendomi.
"Ma come Ryan! Con tutto il lavoro extra che le fai compiere ha bisogno anche lei di riposarsi - affermò la rossa, per poi continuare a bassa voce, ma non abbastanza - certo, rischiando di non adempiere al suo lavoro di segretaria..." commentò infine.
"Guarda che ti ho sentito!" dissi.
"Lo spero bene!" concluse lei, appoggiando i gomiti al tavolo e il mento tra le mani, guardandomi sorridendo.
Bene, la battaglia ha inizio!
"Ok, senti: questa cosa non fa piacere né a te né a me, quindi direi di cominciare a parlare della divisione delle quote dei fratelli, cosi prima iniziamo, prima finiamo!" cercai di riprendere il controllo della situazione.
"Cos'hai per me?" chiese lei tornando seria.
"Allora, ci sono dieci aziende: noi proponiamo che a Cristian vadano la numero uno, quattro, otto e nove" dissi porgendole i fogli della nostra proposta.
"E questo a noi lascerebbe il... "
"52,3 %" conclusi appoggiandomi alla sedia e accavallando le gambe.
"Generosi ma... no!" disse lei scuotendo la testa, spiazzandomi.
"Ahh, in alternativa proponiamo che Cristian prenda le aziende uno,tre, cinque e sei - continuai porgendo un secondo foglio - questo vi darebbe... "
"Il 54% ... no!"
"Hai una contro proposta?" è snervante vedere come non cerca di rendere la situazione più semplice.
"No" risponde imperterrita Strawberry.
"Ok, a Cristian diamo l'azienda uno, sette, otto e nove"
"No"
"Ti si è incantato il disco? Cosi avreste il 60% dei beni!" dissi esasperato, cencando di farla ragionare.
"Lo so, e mi dispiace che dovrai sentire questo disco rotto continuare a ripete... no!"
"Che cosa vuole il tuo cliente?" dissi mantenendo la calma.
"Bhè... la tua offerta ha reso chiaro che cosa vuole il tuo cliente: la rivista. E il mio cliente vuole che il vostro cliente non ottenga quello che vuole, quindi non avrete la rivista!" spiegò chiara e tranquilla.
"Non è da te essere così calma, cosa c'è sotto?" feci con fare inquisitorio.
"Dovresti sapere che quando lavoro non mi faccio scrupoli per ottenere quello che il mio assistito desidera, sia egli un padre di famiglia amato e adorato che il diavolo in persona!"
"A quanto pare questa regola vale non solo in campo lavorativo... "
"Oh per favore! Quella è storia vecchia!" disse alzandosi e pronta per andarsene.
"No, mi dispiace tesoro, ma questa volta non te ne andrai così facilmente!" esclamai posizionandomi tra lei e la porta, tra lei e la sua fuga.
"Levati!" mi ordina.
"No!"
I nostri corpi erano molto, troppo vicini. Lei alzò i suoi occhi color cioccolato fuso incrociandoli con i miei color mare. Terra contro cielo, una lotta che da anni ormai andava avanti ma che un vincitore non ha mai visto.
Ad un certo punto alzò una mano e, gentilmente, scostò davanti alla mia faccia una ciocca di capelli biondi e, avvicinandosi pericolosamente al mio volto, ad un soffio dal contatto con il mio viso, si bocca e con voce bassa e roca afferma:
"Ryan... - dice abbassando lo sguardo per poi rialzarlo con una determinazione che prima era scemata - te lo ripeterò una volta sola. Levati dalla mia strada!" e così concludendo mi superò uscendo definitivamente dal mio studio. Con ancora il rumore dei suoi tacchi nelle orecchie, realizzai che ancora una volta mi aveva distrutto, come solo lei è capace di fare!

***
 
"Strawberry! Sei veramente tu?"
"Si, ciao... Mina. E passato molto tempo dall'ultima volta che ci siamo viste!" esclamò la rossa appena uscita dall'edificio Shirogane.
"Oh Dio! Lo sapevo che saresti tornata!" disse una donna bassina dai perfetti capelli color cobalto abbracciando calorosamente una sorpresa Strawberry
"Anche a me siete mancati!" rispose a quella ondata di emozioni la rossa.

***
 
"Perchè non sono stato avvisato?" chiesi volgento il mio sguardo verso l'enorme vetrata che abbracciava tutto l'edificio.
"Ti assicuro che anche io appena l'ho vista uscire da qui non potevo credere ai miei occhi!" si difese Kyle.
"Com' è possibile che nessuno qui dentro sapesse che dovevo scontrarmi proprio con lei!" chiesi voltandomi verso Kyle con aria poco rassicurante.
"Bhè... in fin dei conti l'avvocato della controparte è stato scelto all'ultimo minuto, quindi... "
"Quindi niente! Una mancanza del genere mi fa pensare di non avere un buon team su cui poter contare!" dissi andandomene e sbattendo la porta del mio studio, sotto lo sguardo preoccupato degli altri.

TBC

P.S. I dialoghi di ambito giuridico sono tratti dal telefilm "The Suits".
  
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