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Autore: pietros99    05/09/2013    1 recensioni
Conoscete gli Hunger Games? conoscete Katniss Everdeen? Conoscete Peeta Mellark? Bene...dimenticatevi tutto e immergetevi nella mente di Negus,del Distretto Sei.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Ortensia sta vestendo due bambini di sette anni,i suoi fratelli Kronos e Calypso.  Kronos è un bambino pestifero ma dolce,ha i capelli corvini come la sorella Ortensia,gli occhi sono di un verde intenso,ha l'aspetto piuttosto denutrito,come tutti gli abitanti del distretto sei d'altronde,qualche lentiggini cosparge il suo viso,indossa uno smoking nero con qualche chiazza bianca sparsa qua e la,ed era di almeno due taglie più grandi,e un paio di pantaloni anche essi neri e fin troppo grandi. Calypso invece è l'opposto del fratello,è intelligente e odia gli scherzi,è un po' più robusta del fratello,i suoi occhi sono azzurri come il cielo,i suoi capelli,biondissimi,le arrivano fino a metà schiena,la sua pelle è bianca come il latte,indossa un vestito azzurro con un enorme fiocco bianco intorno alla vita. Anche se a quell'età non si può essere scelti per gli Hunger Games anche i bambini devono essere eleganti,non si sa mai quello che potrebbe succedere.
-Oh,ciao Negus! Già finito?-domanda lei rivolgendomi un dolce sorriso mentre i due bambini si voltano guardandomi.
-NEGUS!-esclama Kronos avvinghiandomisi ad una gamba
-Ehi...ciao campione-dico accarezzandogli la testa-tutto bene?-
-Andava tutto bene prima che arrivassi tu-replica acida Calypso,credo che quella bambina fa tanto la scontrosa con me,ma so che in fondo mi vuole bene
-Su non essere scortese-la rimprovera Ortensia
-Tranquilla,va tutto bene-le dico appoggiando una mano sulla sua guancia e poi sposto lo sguardo lievemente imbarazzato-E-ehm...vuoi che ti prepari il cervo?-chiedo cambiando argomento
-No...ti sei appena lavato,ci penserò io-risponde lei prendendomi il mento con il pollice e l'indice,costringendomi a guardare i suoi magnifici occhi
-Si...ehm...la mietitura!-dice Calypso interrompendo quel momento magico
-Oh...già...andiamo bambini...-dice aprendo la porta.
Mi vendicherò Calypso,sappilo. Esco dalla casa di Ortensia chiudendo la porta alle mie spalle. Arriviamo alla piazza principale:alberi appassiti,negozi chiusi e abbandonati e un enorme palcoscenico bianco con un mega schermo che troneggiava su tutto il distretto. Raggiungo gli altri ragazzi del distretto sei,uno di noi oggi se ne andrà e non sappiamo nemmeno se tornerà più,vogliamo stare uniti. Rivolgo uno sguardo fuggiasco a Ortensia,stava abbracciando le sue amiche,è sempre stata una ragazza dolce.
Un uomo dai capelli multicolore,una giacca di strass blu e verdi e dei pantaloni neri sale sul palco,Klortus Shame,colui che dovrebbe guidare il distretto sei alla vittoria. Il volto inevitabilmente rigato dalla vecchiaia ma pur sempre sorridente compare sul maxi schermo.
Visto che il distretto sei non ha mai vinto un Hunger Games,Capitol City ci ha assegnato quel l'essere laggiù.
-Benvenuti alla settantatreesima edizioni degli Hunger Games!-dice con il suo fortissimo accento della capitale-prima dell'estrazione dei nomi il sindaco Loutus!-continua lui con allegria e qualcuno inizia ad applaudire pigramente.
Il sindaco Timoty Loutus si alza,è un uomo grasso,dall'aria vecchia e stanca,con una bionda barba incolta intorno al viso e la testa completamente pelata. Il sindaco inizia il suo discorso ma nessuno presta molta attenzione,sono tutti troppo presi dal salutare i propri familiari. Ora che ci penso devo salutarli anche io,cerco i miei genitori tra la folla,non voglio che sia l'ultima volta che ci vediamo anche se le possibilità non sono molto elevate.
Dopo una decina di minuti il sindaco finisce il suo estenuante di scorso e la parola torna a Klortus.
-Bene bene. Sindaco il suo discorso è stato...istruttivo-dice trattenendo uno sbadiglio-adesso l'estrazione! Prima le femminucce-dice con una voce piuttosto acuta. Quando parla così,lo ucciderei. Infila un braccio intero dentro una delle sfere di vetro stracolme di foglietti di carta con scritto la condanna a morte di due ragazzi.
Klortus scosta qualche foglietto di carta e ne tira fuori uno,lo guarda con aria soddisfatta,lo srotola e poi:-ORTENSIA PICKMAR!-
-N..non è possibile...ORTENSIA NO!!!!-urlo io con un nodo alla gola.
Il mondo mi è crollato addosso,no,lei non può andare ad uccidere delle persone e morire. 
Scosto a suon di gomitate e arrivo in cima al palco,protendo un braccio verso ortensia,saremmo fuggiti,insieme. La catena di pacificatori mi spintona indietro,non saranno loro a fermarmi. Almeno penso così finché il mio corpo si irrigidisce con una scarica elettrica e cado a terra paralizzato,bastardi pacificatori,un giorno questo finirà,lo giuro.
-Un po' di dignità! Capisco che sei invidioso della tua amica ma mantieni la calma!-mi dice Klortus indignato-e tu,mia cara:congratulazioni!-dice allegramente ad Ortensia che si siede sconsolata senza dire nulla.
-È rimasta senza parole!-dice lui ridendo-e adesso é il turno degli uomini-continua con una voce profonda.
Immerge nuovamente la mano nell'altra sfera,tira fuori un altro foglietto di carta e legge a voce alta
-NEGUS ROSMITH!-
Continua
  
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