Privet
Drive n°4
“Albus
sei sicuro che questo è il luogo più sicuro per
il bambino?” A parlare era
stata una donna sui quarant’anni coi capelli castani e occhi
azzurri, dal
portamento regale e con indosso una lunga tunica nera.
“Minerva,
sai perfettamente che questo è l’ unico modo per
proteggerlo. I signori Dursley
sono gli unici parenti in vita del ragazzo.” A rispondere
alla domanda della
donna fu un’ anziano signore dagli occhi chiari e folta barba
argentea
contornata da lunghi capelli bianchi.
“Ma
signore è sicuro che questi Babbani siano in grado di
crescere il piccolo Harry
nel modo più adeguato?” S’intromise
nella conversazione un’ omone alto più di
tre metri, dal fisico robusto e dalla folti capelli castani e lunga
barba del
medesimo colore, con grandi lacrimoni che gli uscivano da due enormi
occhi
marroni.
“Hagrid,
sai bene anche tu che in questa famiglia Harry non avrà vita
facile, ma saprà
trovare chi lo aiuterà a superare oggi
difficoltà” Rispose Albus, poi Hagrid
bussò alla porta e i tre scomparirono lasciando
sull’ uscio della casa un
bambino di appena 1 anno con
una lettera
e un anello raffigurante una P in oro su sfondo rosso.
Nella
casa quattro persone, di cui due gemelli di appena 1 anno, dormivano
tranquillamente quando, spaventati dal rumore della porta d’
uscita, i signori
Dursley scesero le scale armati di fucile e mattarello. Appena fuori
notarono
sull’ uscio un fagottino con una lettera di fianco, lo
portarono dentro e
petunia Dursley lesse la lettera.
<<
Io sono Harry Potter, vostro nipote
figlio di Lily e James Potter sono stato lasciato qui dopo la morte dei
miei
genitori causata da colui-che-non-può-essere-nominato.
Sono
nato il 31 luglio dell’
anno scorso. >>
Appena
Petunia finì di leggere la lettera suo marito Vernon lo
strappò in mille pezzi
e, non notando l’ anello, lasciò il bambino in
mano a Petunia e se ne tornò a
letto arrabbiato.
La
donna, avendo notato l’anello, lo nascose da suo marito per
poi dimenticarlo in
un cassetto. Tornata dal bambino Petunia lo prese in braccio e gli
diede da
mangiare per poi portarlo nel sottoscala.
Intanto,
nella camera dei gemelli, i bambini piangevano spaventati dal bussare e
la
piccola Stella tirava la mano del gemello Dudley e l’ altro
gliela stringeva
per rassicurarla.
Sette
anni dopo…
In
un caldo pomeriggio d’estate Stella, una ragazza di otto anni
con capelli rossi
come sua zia Lily, gli occhi come la sua mamma petunia, alta come suo
fratello
gemello Dudley e con un fisico magro e snello, e suo fratello Dudley
stavano
giocando in giardino quando, il piccolo Harry, chiese di poter giocare
insieme
a loro e Stella lo difese dal fratello e, in quel preciso momento, i
due fratelli
cominciarono a litigare. Durante il battibecco Stella, inconsciamente,
fa
levitare il fratello. Nessuno dei tre ragazzi si accorse della
stranezza ma
Petunia che in quel momento stava andando a chiamare Harry per farli
cucinare
la cena si accorse della magia che aveva appena compiuto la sua bambina
e corse
a chiamare il marito. Appena saputa la notizia, Vernon,
ordinò alla figlia di
entrare in casa e chiamò lo strizzacervelli per eliminare un
qualsiasi ricordo
dalla mente della figlia.
Due
anni dopo…
La
famiglia Duesley, in onore del compleanno dei gemelli,
organizzò un’uscita allo
zoo. Dudley scese le scale rumorosamente e gridando “ Sveglia
cugino, andiamo
allo zoo!”. Harry, che era stato svegliato dal cugino, stava
uscendo dalle
sottoscala ma, mettendo la testa fuori,
Dudley gli chiuse la porta in faccia e Stella, dopo aver
visto la scena,
aiuto Harry ad alzarsi.
Dopo
aver scartato i regali, la famiglia parte per lo zoo. Arrivati, davanti
alla
gabbia del serpente della Birmania, Dudley inizia a picchiettare sul
vetro
svegliando l’animale. Mentre Petunia, Vernon e Dudley vanno a
guardare gli
altri animali, Harry, si mette a parlare con il serpente non notando
Stella
dietro una colonna che lo guardava incuriosita. Dudley, notando il
serpente
muoversi, scaraventò Harry per terra e osservò
incuriosito il rettile. Harry,
essendo arrabbiato, guardò con odio Dudley e nel mentre il
vetro scomparve. Il
gemello cadde dentro la gabbia del serpente e il rettile usci
ringraziando
Harry. Stella, occorse ad aiutare il fratello, ma dentro di se rise con
Harry.
Arrivati a casa zio Vernon sgridò Harry e le rinchiuse nel
sottoscala dicendo “
la magia non esiste, e sola robaccia!”.