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Autore: SandFrost    09/09/2013    2 recensioni
E' una racconta di os sulle vicende dei babe Klaine. Le os non sono propriamente legate tra loro, ma potrebbero riportare vari argomenti o parole. Puntavo su 10 os, dove seguiremo i nostri Klaine durante la loro crescita. Dall’asilo fino a diventare adulti.
- Kurt e Blaine che si incontrano a varie età e diversi momenti della loro vita, si conoscono e diventano amici, proprio come due bambini. E stata un’avventura ma sono felice di essere arrivata alla conclusione. -
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il piccolo Kurtie se ne stava seduto su una giostrina tutto solo. Era appena iniziata la pausa pranzo all’asilo ma, come sempre, aveva dimenticato la merenda a casa. Suo padre passava la metà del tempo a chiedergli se l’avesse messa nello zainetto, ma Kurt preferiva disegnare e non lo ascoltava mai. Poteva dirlo alla maestra, cosi lei poteva chiamare il suo papà e fargliela portare, ma aveva paura di essere sgridato, cosi se ne stava tutto solo, in un angolo del grande cortile, sperando di tornare presto a casa.

Un altro bambino se ne stava tutto solo quel giorno. Aveva i capelli di un riccio folto e due occhioni color caramello. Blainey era seduto su una panchina, vicino alla ringhiera del cortile, con una scatola di biscotti in mano. Il piccolo era molto goloso e aveva passato quasi un intero pomeriggio a supplicare sua mamma per preparargli e aveva aspettato tutta la mattina, per mangiarli.

Kurt, era seduto con i piedi penzolanti e si cantava un motivetto, cosi da non ascoltare gli strani suoni che provenivano dal suo pancino. Mentre canticchiava, si passò una mano sulla pancia e si guardava intorno. C’erano vari gruppi di bambini, tutti felici con il loro pranzo della merenda. Tranne un bambino. Kurt lo guardò per alcuni secondi, con il capo inclinato, anche se era tutto solo, non sembrava essere triste.

Blaine non era un bambino che amava molto stare in compagnia, anche se gli veniva facile fare amicizia. La sua mamma lo descriveva come una persona solare e piena di vita, e dopo aver ascoltato la descrizione di quei due aggettivi, aveva capito che era vero. Ama ridere e giocare con gli altri bambini, ma allo stesso tempo gli piaceva stare solo. E anche quando era solo, sorrideva, perché non bisognerebbe mai essere tristi.

Kurt non riusciva a togliere lo sguardo da quel bambino, che guardava il suo cestino tutto felice. Quando abbassò lo sguardo, notò che nel cestino c’erano dei biscotti, sicuramente fatti dalla sua mamma. Il piccolo Kurtie s’intristì al pensiero di quel bambino e della sua mamma nel preparare biscotti e cosi decise di avvicinarsi. Non sapeva esattamente cosa dirgli, dato che non socializzava spesso con gli altri bambini, ma ci provò. “Biscotti?” disse con voce dolce e insicura, una volta di fronte il bambino e indicando con il capo la scatola che stringeva tra le mani.

Blaine allontanò istintivamente la scatola con dentro i biscotti. Glieli aveva preparati la sua mamma, o meglio li avevano preparati insieme e non voleva condividerli con nessuno. Anche se quel bambino aveva due iridi celesti come il cielo, durante una giornata di sole, al posto degli occhi. E poteva vedere, benissimo, il sole che s’infrangeva i quei suoi occhi cosi caldi.

Kurt continuò a guardare il bambino che aveva di fronte, desiderando ogni secondi di più quei biscotti. Perché quel bambino lo stava fissando in quel modo? Che cosa aveva che non andava? Kurt s’imbronciò appena e passò il dorso della sua piccola manina, sugli occhi stanchi. Voleva piangere, ma si trattene.

Blaine guardò quel breve movimento con la bocca spalancata. Stava per mettersi a piangere? Per colpa sua e dei suoi biscotti? Per quando Blaine fosse curioso di vedere gli occhi, di quel azzurro cosi brillante, nuotare nelle lacrime e farli brillare ancora di più, non poteva permetterlo. Cosi, allungò la scatola al bambino e disse soltanto: “Biscotti”.

Kurtie saltò per la gioia, al quel gesto inaspettato e prese un solo biscotto, ma non lo portò subito alla bocca. Kurt puntò i suoi occhioni in quelli del bambino, quasi a chiedergli il permesso per farlo. Era stato maleducato da parte tua chiedere un biscotto, senza neanche chiedere il permesso o presentarsi.

Blaine lo fissò incredulo e sbatte più volte le palpebre. Quel bambino, gli si era avvicinato, con quegli occhi cosi tristi e gli aveva chiesto un biscotto e ora non lo mangiava neanche e lo stava anche guardando in quel modo. Gli stava chiedendo il permesso? Aveva paura a mangiarlo? “Puoi mangiarlo se voi” si affrettò a dire Blaine “E’ buono, li ho fatti con la mia mamma”.

Kurt si strofinò gli occhi, prima di dare un piccolo morso al biscotto e masticarlo lentamente. Rimase impassibile per una mancia di secondi, mentre la bocca si muoveva di poco, dopo i suoi piccoli occhi celesti si spalancarono e la sua bocca si affrettò a magiare un altro pezzo del biscotto. Era il più buon biscotto che avesse mai mangiato nella sua vita.

“Ti piace?” chiese il piccolo Blainey, vedendolo cosi felice nel finire il biscotto. “Se ti piace, prendine un altro. Mi piace vederti sorridere” continuò Blaine, non pesando di molto le parole. Infondo era vero, non gli piaceva vedere il suo nuovo amico triste ed era più bello quando sorrideva. Aspetta..: “Adesso siamo amici, giusto?”.

Kurt a quella domanda s’irrigidì, non sapendo cosa rispondere. Quel bambino gli aveva offerto un biscotto e non sapeva neanche il suo nome. Gli aveva detto che gli piaceva quando sorrideva e ora gli stava chiedendo se erano amici. Kurt ci pensò su qualche secondo, posando un dito sul mento e fissando le nuvole, poi risposte “Amici di biscotti?”.

Sul volto paffuto di Blaine spuntò un sorriso enorme e annuì energicamente. Ora erano amici e non era più cosi strano divedere i biscotti fatti con la sua mamma con quel bambino. Blaine ci pensò, strizzò gli occhi e poi arrivò a una conclusione: non conosceva neanche il suo nome. “Io sono Blaine” disse, porgendo la mano al bambino che aveva di fronte.

Kurt ne fu sorpreso, come se quel bambino - Blaine si corresse subito - avesse letto nella sua testa. Iniziò a pensare che forse era un bambino speciale, come lo definiva sempre la sua mamma e allora gli sorrise e, dopo essersi passato la manina sui pantaloni per togliere i residui del biscotto, strinse la sua mano e si presento “Io sono Kurt”.







 
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Volevo scrivere da tempo questa raccolta di os sulla Babe!Klaine, ed eccola qua *-* questa è la prima os e vediamo il primo incontro dei nostri piccoli Klaine all'asilo, dove diventano 'amici di biscotto' *^* che cosa troppo tenera. Questa raccolta sarà un concetrato di puro Fluff che seguira i piccoli Kurtie e Blainey durante la crescita. Le os non sono colegate tra loro ma tratterano, più o meno, dello stesso argomento. Spero vi piaccia l'idea e che vi piaccia quella prima os. Come sempre, se vi va, lasciate un piccola recensione e fatemi sapere cosa nel pensate. Alla prossima
- SandfFrost -
  
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