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Autore: Renzy    15/03/2008    3 recensioni
Arriverà un nuovo ragazzo che si intrometterà nella vita di Miyu e Kanata. Questo ragazzo rovinerà il rapporto che c'è fra i due ragazzi? Riuscirà a portare via Miyu dal tempio e portarla in America?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Uhm… *si gira e rigira* … Non ho scusanti, vero? Avevo detto che avrei postato presto, invece.. sono passati.. mesi.. avete ragione.. scusate! Spero che con questo capitolo mi perdoniate..

-Mille dubbi-

*A Miyu quella posizione e quel contatto delle mani di Kanata, le fecero apparire delle visioni del suo passato davanti agli occhi.*

-Flashblack-

M: NO SMETTILA! LASCIAMI! NON MI TOCCARE!

-Fine Flashblack-

M: "N-No!.. B-b-bast-ta.. non voglio.. non mi toccare con quelle mani.."

K: "Ma cosa stai dicendo?"

M: "No, non voglio farlo.."

K: "Miyu? Ma stai male? Hai la febbre?"

*Miyu si staccò dalla presa di Kanata, e le sue braccia le portò attorno al suo ventre come se volesse fermare quel dolore di cui era circondata. Il suo volto era pieno di terrore e rigato dalle lacrime, i suoi occhi erano sbarrati e le labbra invece le mordicchiava. Kanata era sbigottito, non riusciva a capire cosa stesse succedendo. Il suo sguardo era soffermato su Miyu, il suo istinto gli suggeriva di fare qualcosa, ma il suo corpo era bloccato. Cosa doveva fare? Cosa avrebbe potuto far calmare Miyu? La ragazza si alzò dal letto, e cadde a terra in ginocchio. Le sue mani poco dopo, si trovarono nella testa, la quale la scuoteva come se desiderasse frenare quelle immagini che le passavano senza sosta, una dopo l’altra, facendole ricordare tutto quello che aveva cercato di non ricordare. Kanata osservando quella scena agghiacciante, si chinò leggermente, e la sollevò dalla posizione in cui era messa. Miyu cercava di liberarsi dalla presa, ma lui, non aveva nessuna intenzione di mollarla, in un istante appoggiò le sue mani sopra la spalla di lei e la scuotò con forza urlando il suo nome.*

K: “MIYU! MIYU!”

M: “Perché? Io non ti ho fatto niente! Non trattarmi così.. io, io..”

K: “Ma di cosa stai parlando?”

M: “Ryotaro.. io.. non ti ho fatto niente.. tu.. sei un approfittatore!”

*Kanata sentendo quel nome nauseante, divenne pallido in viso. Il suo volto era un misto di espressioni, dall’infuriato al triste, dal triste all’infuriato. Il mondo gli crollò addosso, e la sua testa lo infastidiva di mille domande. Cosa aveva fatto Ryotaro a Miyu per farla rimanere così scossa? Il ragazzo si aspettava di tutto. Restò immobile per alcuni istanti, e poi fece accomodare Miyu nel letto, infine con un passo molto veloce si diresse in cucina per prendere un bicchiere d’acqua. La ragazza aveva lo sguardo perso nel vuoto, e le lacrime non smetteva di scendere dai suoi occhi. Di scatto fece un sobbalzo e si guardò attorno, era nella sua solita stanza, e cercava di capire il motivo del suo terrore. Si sentiva bagnata in viso, e quindi senza pensarci, con il palmo della mano si asciugò la parte irrorata.*

M: “Lacrime? Perché piango?”

*Non ricordava niente, cercò di richiamare alla mente cosa stesse accadendo, con il risultato di torturare la sua testa, ma aveva solamente l’oscurità e nient’altro. Dalla porta apparve Kanata con un bicchiere d’acqua in mano e delicatamente lo porse a Miyu, la quale non capì di quel gesto. Lo guardò con attenzione notando che la sua espressione era cupa ed emetteva un effetto spaventoso. Dopo secondi preferì parola.*

M: “D-da quando sei diventato così gentile?”

*Pronunciò quelle parole con voce tremolante, ma Kanata non ci fece tanto caso. La fissò e dopo distolse i suoi occhi da quelli di lei.*

K: “Che fai? Prima fai la scenata, ora mi prendi anche in giro?”

M: “Non capisco di cosa tu stia parlando.”

K: “Ah no? Beh, pensaci allora.”

M: “Eh? Sto perdendo il filo del discorso. Non sarà una scusa per farsi che io me ne rivada?”

K: “Non dire cose insensate. Meglio che taci.”

*Sentendo quelle parole dette con molta perfidia, Miyu rimase impietrita nel suo letto, e trasalì appena Kanata, prima di andarsene, la guardò con un aria fulminante. Seguì la sua sagoma che usciva dalla porta, aveva voglia di rincorrerlo, ma il suo terrore non le permetteva di muoversi. Solamente dopo che chiuse la porta, si angosciò nel letto e iniziò a piangere.*

M: “Perché Kanata? Perché mi tratti in quel modo? Non ti ho fatto niente di male! Sei scemo, stupido… Non ti capirò mai, idiota!”

*Chiuse gli occhi, e si addormentò con le lacrime agli occhi. Giunti alla sera, si svegliò e cercò di alzarsi, ma era una faticata. Aveva un fortissimo mal di testa, e si sentiva vuota dentro. Cercò di pronunciare qualcosa per essere soccorsa da Kanata, ma le parole non avevano nessuna intenzione di uscire dalle sue labbra. Rimase lì, magari forse le sarebbe passato.*

M: “Maneggia a me! Questo è per saltare il pranzo! E poi quando serve aiuto, quell’idiota non c’è mai! Ma.. che aveva oggi?”

*Ritornò triste, e lentamente si alzò dal letto con una mano appoggiata sopra la testa. Si diresse verso la cucina, ma non trovò nessuno. Erano già le dieci di sera, forse Kanata a quell’ora aveva già mangiato e sicuramente in quel momento stava riposando. Guardandosi in giro, i suoi dubbi scomparvero. Il piatto della sua cena si trovava appoggiato in un angolo. Forse Kanata, gliel’aveva gentilmente preparato mentre lei riposava.*

M: “Magari tanto cattivo non è, allora un po’ di cuore l’ha quell’idiota.. Grazie..”

*Si sedette e stranamente mangiò spensierata. A volte nel suo volto si manifestava un sorriso, forse perché pensava al gesto compiuto da Kanata. Finito di mangiare, pulì e sistemò tutta la cucina, e infine andò di nuovo a rifugiarsi nel suo adorato letto. Si buttò sopra di esso, e con tempismo prese il cuscino, abbracciandolo forte. Nel viso di lei apparve un ghigno. In quel momento non aveva pace, se avesse avuto Kanata davanti, l’avrebbe strizzato con tutta la sua forza che aveva. Lo amava così tanto? In effetti la sua risposta era ovvia. Si, lei lo amava più della sua stessa vita. Altrimenti senza questo motivo, non sarebbe ritornata da lui. Ebbe un trabalzò, il suo viso divenne rosso e un brivido le percorse in tutta la schiena. Dalla vergogna, portò le mani davanti al suo viso, quel giorno si erano ritrovati, adesso ricordava tutto. Finalmente aveva capito che anche Kanata ricambiava il suo amore, e per fortuna sarebbe nata una storia d’amore. Ma si domandava il motivo per cui il ragazzo l’aveva trattata in quel modo. All’inizio, quando lei era ritornata, lui era il ragazzo più felice di questo mondo. Cosa era successo dopo la sua ricomparsa? In effetti lei non ricordava nulla, più pensava a quel momento, è peggio era. Ogni volta che gli dedicava un pensiero, si oscurava sempre di più. Mille dubbi le offuscarono la testa, ma era inutile che si creava delle paranoie, tanto non sarebbe mai arrivata alla conclusione di quel comportamento strano. La miglior cosa era domandarglielo quella stessa sera, ma cambiò subito idea quando osservò l’orologio. Ormai erano quasi le undici, quindi non ne valeva la pena andarlo a destare, magari forse si sarebbe anche innervosito se l’avesse svegliato per una stupidata del genere. Almeno, per lui sarebbe stata una cretinata, ma per Miyu assolutamente no. Con una mente lucida, chiuse gli occhi e ricadde di nuovo in un sonno profondo.

-Fine Capitolo12°-

Ma shalveeeeeee!! In un poche ore ho fatto questo capitolo, c’ho impiegato molto perché non sapevo cosa scrivere.. però nel prossimo capitolo so bene cosa fare.. quindi spero di farlo subito.. così non vi viene quella bellissima e dolcissima voglia di uccidermi.. no?? Haha.. dai basta.. la smetto sennò qui mi arrivano i pomodori!!! Vi mando un grossissimo bacio e grazie a tutti per i commenti!! Ciauuuuuu!!

  
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