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Autore: mary_snape    10/09/2013    1 recensioni
[The Lone Ranger]
Emily Priche è la figlia di uno degli otto Texas Ranger partiti in missione. Ma suo padre non potrà mai tornare. Sarà una persona speciale, con un sogno infranto, a prendersi cura di lei e insieme riusciranno a fare quello che l'altra ormai non può più e trovare vendetta presso un indiano e un tizio con la maschera.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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litigi - Dai, ragazze, più impegno! Più tirate quelle punte! Dovete volare con quei Grand Jètè! - diceva Red, in sala, durante una delle tante lezioni.
- Dai, Emily, fammi vedere tu questa diagonale, invece! - esclamò.
Mi avviai verso l'angolo. Come sempre in testa mi risuonava la voce della mia maestra: "çhassè, passo, passo, Grand Jètè! Devi volare, Emily, devi essere leggera!"
Il rumore delle punte di gesso che strusciavano sul pavimento di legno, la carica che mi attraversava tutta, il mio corpo che cambiava, diventava un tutt'uno con l'aria, diventavo leggera, volavo.
- Perfetto, Emily, - la voce di Red mi riportò alla realtà. - Ma la prossima volta cerca di non mettere troppa tensione nelle dita. - disse facendo un'imitazione di quello che mi era riuscito. Annuii appena e tornai verso le altre.
- Ora andiamo con la coreografia ragazze! - disse. - Il Can-can, proviamo con quella. Mettevi le gonne e cominciamo! -
Ci dirigemmo tutte verso l'appendiabiti vicino alle attrezzature. presi una delle gonne rosse e molto decorate per il Can-can e la agganciai in vita, sopra il body nero. La musica attaccò e io e le mie compagne iniziammo a ballare.
Le gonne si muovevano, le gambe si alzavano e Red cercava di urlare consigli sopra la musica.
- Desirèe, più altre quelle gambe! Bonnie, sorridi, nessuno deve capire che le punte sono un dolore, devi far capire il contrario! Cindy! Diamine! - disse spegnendo la musica. - Cerca di fare come ti dico! Non sei l'Etoile, non puoi permetterti di fare la protagonista! E' una coreografia di gruppo, non individuale, non puoi andare più avanti delle altre e spingerle da parte! -
- Ma... - disse lei. - Signora Harrington... -
- Niente ma, signorinella, dovete seguire le mie indicazioni o non riusciremo a combinare niente. - disse. - Il prossimo mese verrà una commissione dall'Accademia più importante del posto, ed intendo fare una bella figura! -
Tutte ci guardammo l'un l'altra. Una commissione dalla'Accademia più importante del posto verrà a vedere com'è la situazione qui, alla piccola classe di Red, che si esibiva al Red's Traveling Entertainment, che di certo, non era come un teatro dell'Opera. Eravamo spaventate ed eccitate allo stesso tempo.
- Spero di avervi dato un motivo in più per mettercela tutta! - disse. - Ma per il momento potete andare, la lezione è finita. -
Tutte ci dirigemmo verso il piccolo spogliatoio.
- Certo che una cosa del genere non succede tutti i giorni, eh? - disse Bonnie. Era una ragazza un pò bassa, con i capelli biondo cenere e gli occhi marroni. Era una delle ragazze con cui avevo fatto amicizia da subito.
- Si, e scommetto che come mi vedranno mi daranno una borsa di studio! - disse Cindy, la solita presuntuosa. - Si, perchè anche se non sono l'Etoile di questa misera classe, c'è sicuramente qualcuno fuori da qui che lo capirà, e anche molto presto. - si andò a sedere su una panca. - Dopotutto deve averli pagati un sacco, quei giudici, per venire e vedere la classe di una vecchia senza una gamba! Che poi, non è per niente brava! - questo non doveva dirlo.
- Zitta! - le dissi.  - Non parlare male di Red, tu non la conosci! -
- E perchè, tu si? - disse - Che c'è, è lei la tua nuova mammina? Non sopporti che diciamo la verità? - quella sua vocina mi stava dando sui nervi.
- Non è vero niente di quello che hai detto! E poi, visto che sei tanto talentuosa, perchè non vai ad un'altra scuola? - dissi mentre una smorfia si allargava sul viso di Cindy.
Lei si alzò, infuriata, prese la sua borsa ed uscì con le sue compari al seguito. Lo sapevano tutti che non c'erano scuole di danza nel raggio di miglia.
- Ma come si permette? - chiese Bonnie. - Non la sopporto proprio. -
- Se lo sapesse la signora Red... - disse Paouline, una ragazza dai capelli lunghi e neri e gli occhi grigi.
- Si, non la farebbe più entrare nel suo Traveling Entertainment, ma con quello che le fa guadagnare... - disse Bonnie.
- Non le importa quello che le fa guadagnare. - dissi. Dopotutto, era vero, a lei bastava non lasciare ragazze alla deriva, così come aveva fatto con me.
- Ragazze, vado ad avvisare Red che vi accompagno. - dissi avviandomi all'interno della sala.
- Red, - dissi. - Io vado a... -
- Vai, non ti preoccupare, ti aspetto sopra. -disse lei sorridendo.
- Va bene. - risposi.
Raggiunsi Bonnie e Pauline fuori in strada. Entrambi si ritrassero quando un ragazzo dai capelli biondi lunghi fino alle spalle e mossi le passò vicino. Lo gurdai meglio, aveva gli occhi di verde che sembrava azzurro e di un azzurro che sembrava verde e dalla pelle leggermente abbronzata con i vestiti ricoperti di polvere, come tutti lì.
- Chi è lui? - chiesi.
- E' Tobias Reag, si è trasferito qui da poco da un paese vicino. - disse Bonnie.
- Si dice che suo padre sia tra quelli di Cavendish. Tutti stanno attenti quando lui o i suoi genitori passano. - continuò Pauline.
- E perchè non lo arrestano, suo padre? - chiesi.
- Perchè non hanno prove. - rispose Bonnie.
- Allora ci vediamo stasera Emily! - disse Pauline entrando in casa.
- Ciao Emily! - mi salutò Bonnie che abitava alla casa vicino.
- Ciao ragazze! - risposi.
  
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