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Autore: scImMIA    17/03/2008    7 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 33
- scImMIA IL RITORNO
-

CIAO A TUTTI!!! SONO TORNATA A ROMPERVI LE SCATOLE COME SI DEVE E ORA SONO CARICA COME UNA MOLLA!!
Grazie alla settimana di pausa mi sono proprio ripresa ... Ci voleva proprio e ringrazio tutti coloro che hanno accettato questa mia assenza e anche quelli che mi accoglieranno nuovamente. Ma ora, dopo più di una settimana, starete aspettando il nuovo capitolo quindi penso proprio che sarà meglio darsi una mossa fin da subito inziando con le risposte alle recensioni!

Swwtcicia: E' vero, in pochi leggono la storia ma per fortuna non mi perdo mai d'animo e proseguo a testa alta e poi come potrei non farlo con recensitori come te e gli altri che continuate a sostenermi? Mi fa davvero tanto piacere che la storia ti piaccia e spero tanto che anche questo capitolo ti piaccia come gli altri__Un bacione enorme ^-^

folg_89: Ok, allora d'ora in avanti ti immaginerò saltellante su di un divano ... Certo che te ne stai comodo! Io davanti alla scrivania che mi rompo la schiena per leggere una fic e stò quà che se ne stà spaparanzato sul divano! Ma pensa un po' ... Com'è ingiusto il mondo! TT-TT ... Ok, in questo capitolo un pochino d'azione c'è ma non ai livelli tuoi (il che ce ne vuole), per un qualcosa di davvero frenetico ho paura che dovrai aspettare ancora un bel po', diciamo quando arriva un certo tizio con un colorito non molto sano e con delle tendenze omicide ( e se non mi riferisco a Piccolo chi ci rimane?). Nonostante questo spero che il capitolo ti piaccia e spero che il mio ritorno non ti faccia cadere dal divano per la disperazione ... Potrebbe capitare quindi ti avvero in anticipo! Un bacione

LadyDreamer: Grazie mille per il complimentone -> TT-TT Me commossa all'inverosimile <- Spero che ci sia anche tu assieme agli altri per questo nuovo aggiornamento. Un bacione enorme stralla e sappi che anche Trunks ti ringrazia per il complimento ;)

Angelo Azzurro: Sono tornata carica? Sì. Piena di idee? Anche e quindi spero che la storia continui ad essere di tuo interesse anche dopo questa pausa "di riflessione" diciamo ... Se ti garba fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo. Un bacione e aggiorna presto anche te! Smack

MartaSaru: Lo sai che oggi sono andata a rileggere la recensione che avevo lasciato al tuo ultimo lavoro e mi si sono rizzati sulla testa tutti i capelli?! Non capisco ... Nelle rece divento improvvisamente dislessica e analfabeta! Mi devi proprio perdonare ... Comunque spero che tu sia riuscita a cogliere comunque il messaggio e vorrei aggiungere una piccola cosa: Caterozza ha ragione ma visto che non mi sembri una persona da bastian contrario non dirò nulla (anche perchè mi interessa sapere come prosegue) e quindi ti dico solo una parola: cautela. Andando invece alla rece che hai lasciato a me che dire? Il mio non era proprio un blocco serio (anzi, era proprio leggero-leggero) ma a quanto pare il tuo lo è eccome. Spero davvero che tu riesca a sbloccarti e portare perciò a termine la tua impresa iniziata e poi stò ancora aspettando Axon ... poverino, non abbandonarlo ... Seriamente spero davvero che tu ti sblocchi come si deve e nel frattempo continua a scrivere altro se ciò ti può aiutare. proprio come stai facendo ora. Fammi sapere cosa ne pensi del capitolo se ti và. Un bacione grosso-grosso e UP!

Nion: "Prova a sdraiarti con gli occhi chiusi e immaginare la storia, senza scriverla. Solo le azioni e i dialoghi dei personaggi" anch'io lo faccio sempre e anche a me si scombina tutto di volta in volta. Questa pausa mi serviva anche per inserire dei punti fissi e irremovibili perchè sennò quì non finisco più! Spero comunque che prima della fine della fic qualcuno di voi non sia già morto di vecchiaia ... Come vedi ho continuato. Un bacio anche a te, spero di risentirti.

Sissi 25: Spero che i problemi con il computer siano finiti perchè sennò Freezer arriva davvero... E tutti noi sappiamo com'è fatto O.O ... Meglio che sia tutto in ordine allora XD. Gran parte della crisi era dovuta proprio alla carenza di tempo materiale per scrivere i capitoli: purtroppo mi vengono di questa lunghezza ... Spero che non sia un problema. Già la storia è infinita (almeno, questo per me) se poi mi metto a fare capitoli microscopici 1° la storia non finisce più per davvero, 2° si frammenterebbe troppo e diciamocelo: è meglio meno capitoli ma più sostanziosi o tanti bocconcini? Mah, a voi la scelta ... Comunque sono tornata e spero che ciò non ti dispiaccia. Grazie per avermi detto che sono brava ... TT.TT Dannati, oggi mi fate tutti piangere!! Un bacione, spero che il capitolo ti piaccia

Caterozza: Una new entry! Piacere, io sono scImMIA, benvenuta nella mia fic! Grazie per il complimento e poi per il capitolo 16 (memo -> D.I.D.= Donnetta In Difficoltà) mi ero ispirata a Hercules (con l'"H") perchè l'avevo come sottofondo e non sapevo che titolo metterci ... E poi anche perchè è uno dei miei cartoni animati preferiti (se vedi la mia scheda autore c'è proprio scritto). Beh, spero tanto di risentirti anche questa volta. Beso :)


OK! FINISH! E ora, dopo avervi fatto aspettare tanto, ecco a voi il nuovo capitolo! Spero che piaccia a tutti, fatemi sapere in tanti cosa ne persate e se per caso qualcuno di nuovo capita per caso in quest'ultimo capitolo e si spaventa per il n° a cui siamo arrivati, non si allarmi e se vuole mi faccia sapere anche lui cosa ne pensa di questa fantasticata (non nel senso che è fantastica ma nel senso che è ... e va beh, avrete capito no?). I "The Others" saranno lascati in pace quindi potete pure mettervi tranquilli e poi ...
« Una battuta! Una battuta! Dammene almeno una, ti scongiuro!! »
17! Adesso basta, avrai la tua battuta quando lo vorrò io e ...
« BUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! PENSAVO CHE OGGI TOCCASSE A ME ENTRARE IN SCENAAAA!! »
cyborg guarda che se oggi è il 17 non vuol dire che stà a te ... e come al solito devo ripiegare su 18 ...

Cavolo, volevo dire solo 2 cose e guardate che tema! Adesso basta: leggete e se vi và recensite.
Un bacione a tutti quanti.
Dalla vostra
scImMIA

 

 

 

CAPITOLO 33
- GAME OVER -


Una giovane infermierina se ne stava comodamente seduta su di un comodo divano a leggere una di quelle rivistine colme di gossip e chiacchiere varie ... Nella sala personale tutti i dottori e le infermiere si comportavano più o meno alla stessa maniera: si adattavano l'ambiente e si dilettavano all'ozio e al dolce far niente.
Dopo aver letto un mastodontico paragrafo riguardante il campione di arti marziali e la sua figlioletta, la giovane donnetta cambiò pagina e si addentrò nuovamente in quel mondo fatto di malintesi, bugie, baci rubati ... Un mondo fatto di superficialità, adatto per le personcine sciocche.
La porta azzurra si aprì e fecero il loro ingresso quei due personaggi che pian piano abbiamo incominciato a conoscere: il dottor Oshi e il giovane ricercatore Ito. Il primo si avviò verso una delle macchinette del caffè se ne fece uno nero mentre l'altro, tornando mentalmente a un bambino, si andò a sedere su divanetto a fianco dell'infermiera e accese la console di un videogioco. Il dottore, dopo aver chiesto al giovane collega se anche lui desiderava qualcosa e aver ricevuto un cenno di diniego, si andò anch'egli a sedere su uno di quei divanetti e iniziò a sorseggiare la sua bevanda bollente.
« Stai tutto il giorno davanti al computer e apparecchiature, in momenti come questo non potresti startene tranquillo e far riposare gli occhi? » suggerì l'anziano dottore consapevole di quanto fosse stancante il lavoro dei ricercatori.
A sorpresa il giovane occhialuto rispose così: « Ma solo qui posso ammazzare la gente ... Lasciami fare almeno quì vecchio ».
« Allora fai pure. Meglio uccidere così, in modo virtuale che realmente ... Se non altro non ti ritrovi con delle grane »
Il giovane ricercatore incominciò a premere i tasti del joystick apparentemente senza logica e faceva correre e saltare il protagonista come un forsennato ... e ogni tanto uccideva senza pietà chi gli capitava sotto tiro.
In un momento culminante della partita, nel quale il giovane era completamente trascinato nell'azione, la giovane urlò senza freni per aver letto quello che secondo lei era uno scoop sensazionale. L'urlo fece sconcentrare il giocatore che ben presto si ritrovò nei pasticci e il suo alterego rischiava la pelle. Quando l'omino comandato da uccisore si ritrovò a ucciso, il giovane ricercatore urlò volgarità e offese senza alcun controllo contro la giovane donna che, sbigottita per l'atteggiamento inaspettato e esasperato, l'osservava a bocca aperta senza riuscire ad emettere alcun suono.
« ACCIDENTI A TE E ALLA TUA LINGUACCIA!! MI HAI FATTO CREPARE, SEI CONTENTA ADESSO!?!?! »
« Calmatevi Ito, è soltanto uno stupido videogioco! Caricate la partita e sarete a posto! » lo sgridò l'anziano dottore.
Ito, ancora incollerito con la donna al suo fianco, ricominciò a giocare con uno strano ghigno sulla faccia « Adesso mi toccherà ricominciare daccapo, che palle ... ». L'omino instancabile, come così dev'essere nella finzione, continuò a massacrare personaggi virtuali sotto i continui comandi del giocatore: la lunga spada trapassava i corpi e fiumi di sangue sporcavano le strade e i palazzi fatti di pixel. Di tanto in tanto Ito imprecava verso il proprio "suddito" poiché a volte non rispondeva ai comandi ma dopo, quando uccideva l'ennesimo malcapitato, lo elogiava per le eroiche gesta. E dopo l'uccisione lo faceva correre a perdifiato e i suoi inseguitori, poiché possedevano un'intelligenza artificiale davvero scadente, lo perdevano di vista dopo pochi attimi. A volte però capitava che durante la fuga s'imbattesse in un soldato spavaldo che, senza paura, lo affrontava a testa alta: con quelli Ito cercava di essere più spietato possibile ... A volte riusciva nell'impresa mentre altre no. In quel caso venne miseramente sconfitto.
E tutto ritornò come prima ...
« E CHE PALLE! SEMPRE QUEI ROMPICOGLIONI TRA I PIEDI!! Can', ce né sempre uno che non si fa gli affari suoi ... SEMPRE! »
« Ito, vi rinnovo il suggerimento di prima ... » lo sgridò nuovamente Oshi dopo aver gettato il bicchierino vuoto nel cestino dei rifiuti. L'infermiera, infastidita dall'atteggiamento incomprensibile del giovane, si alzò e annunciò loro che si sarebbe diretta verso la corsia per far visita al paziente dai capelli a fiamma poiché era venuto il momento della nuova puntura. I due, capendo subito a chi si riferiva la ragazza, la lasciarono andare.
Quando la donna fu fuori il giovane caricò nuovamente la partita e ricominciò a strimpellare con i vari tasti ...
« Ma quel giochino non finisce mai? »
« Non ci sono ancora arrivato alla fine ...»
« Beh, ma prima sei morto ben due volte ... Non c'è il Game Over? »
« No, non quì ».

******

Dopo aver lasciato Genio e gli altri m'indirizzai a tutta forza verso il moderno ospedale con un piano chiaro che avrei seguito alla perfezione ... E sapevo che non avrei fallito.
Dinanzi allo scintillante edificio atterrai e mi indirizzai verso la ormai nota corsia e quella volta trovai papà dove doveva essere ...
Sperando che da lì a poco non passasse nessuno a portarlo via, mi allontanai e m'indirizzai in un'altra stanza: nel magazzino. All'interno di esso vi era un'infermiera di colore che, appena mi vide, mi incominciò a scrutare con aria sospetta ... Lo sguardo scomparve quando gli comunicai che mi occorrevano dei semplicissimi cerotti da consegnare al dottore.
« Sono proprio lì sopra ... » disse facendo un cenno con la testa verso la sua sinistra « ... Certo che Oshi diventa sempre più pigro, adesso manda gli altri a prendere i cerotti! Bah, che roba! ».
Dopo aver ringraziato ritornai in corsia.
Per fortuna in quel piccolissimo lasso di tempo nessuno si era avvicinato al principe. Mi avvicinai a Vegeta e con molta premura iniziai la seconda parte dell'operazione: staccai i vari tubicini che lo collegavano con le flebo e poi, con rapidità, coprii i vari buchi venutisi a creare dagli aghi con i cerotti che mi ero procurato. Dopo passai a un momento un po' più delicato: aprii la bocca di Vegeta con la mano sinistra e nel mentre, sempre con estrema premura, iniziai ad estrarre il lungo tubo di plastica bianca che era stato inserito ... Al temine osservai lo strano oggetto ... e dopo pochi attimi lo gettai in un angolo con ribrezzo.
Spalancai la finestra e mi guardai attorno osservando con interesse soprattutto i palazzi più alti: ne cercavo uno con un bel terrazzo ... Dopo averne avvistato uno mi rigirai verso il letto e presi in braccio Vegeta. Al contatto però comparì sul suo volto una piccola smorfia di dolore ... Lo riappoggiai sul letto e ben presto capii a cosa fosse dovuto: la strana cicatrice trovata al mattino sanguinava leggermente e intorno ad essa vi era una grossa contusione. Presi il cerotto più grande che avevo e la coprii come potei. Dopo la piccola e rapida medicazione lo ripresi nuovamente in braccio, mi avvicinai alla grande finestra, salii sul parapetto e saltai nel vuoto ... Nessuno degli altri pazienti si accorse di qualcosa, infatti dormivano tutti come ghiri.

Volai fino alla terrazza deserta e vi poggiai Vegeta con delicatezza. Da lontano riuscii a vedere una scenetta: la solita infermierina, avvicinandosi al lettino e trovandolo vuoto, si mise le mani nei capelli e corse come una matta chissà dove ...
Da lì iniziava la parte numero tre del piano ...


******


La porta si spalancò all'improvviso e la donna affannata fece il suo ritorno ...
« MA CHE ROGNA CHE SEI!!! MI HAI FATTO MORIRE DI NUOVO!!! » sbraitò Ito con tutto il fiato che possedeva.
« E chissene importa della tua stupida partita! Sono appena tornata dal paziente n°834/382 ... E' SPARITO!! »
« Come sparito?! ... No, impossibile. Di sicuro è in un qualche reparto ... » disse tranquillo il ricercatore « ... non è vero dottore? ».
Oshi, sbiancato dalla testa ai piedi, rispose: « Veramente no ... L'avevo riportato nella sua stanza ... ».
« ... »

Non ebbero nemmeno il tempo di formulare un qualche piano che la terra incominciò a tremare ... Mobili e soprammobili incominciarono a cadere creando disordine ma soprattutto paura all'interno degli animi ...
« Non fatevi prendere dal panico!! » urlava al vento il vecchio dottore « Adesso passerà, vedrete! »


******


Man mano che aumentavo la mia aura le scosse aumentavano ... Quando diventai un super sayan la situazione divenne ancora più tragica, per loro ovviamente.
Quando smisi di aumentarla le scosse cessarono. In silenzio osservavo la scena: le persone, completamente prese dal panico, cercavano di fuggire nel tentativo di trovare un luogo più sicuro ... Qualcuno però li esortava alla calma e quindi molti di loro, considerando anche che la scossa era terminata, rientrarono nell'ospedale.
...
Non avevano capito proprio niente!
« Papà, tornerò subito » ancora trasformato in super sayan, volai a velocità massima verso il palazzo bianco ...

Grazie alla mia testaccia dura sfondai la porta d'ingresso con estrema velocità e, con altrettanta rapidità, incominciai a sfrecciare tra i corridoi con l'aura sprigionata al massimo ... A causa del calore che emanavo con l'aura luminosa, si attivarono le docce d'emergenza e si avviò l'allarme antincendio.
La gente, più spaventata dell'allarme che dalla mia entrata in scena, questa volta non si fece pregare e fuggì a gambe levate verso le uscite ...

Impalato in mezzo al corridoio lasciavo che le persone mi passassero a fianco e quando qualcuna di loro mi tirava indietro per guidarmi verso la via di fuga, m'impuntavo maggiormente ...
Un fiume di persone ... Se fossero uscite a loro non sarebbe capitato nulla ...

Poi là, vicino alla porta riuscii a vederne uno ...


******


« Un incendio?! ... ITO! DOVE STATE ANDANDO! NON E' LA' L'USCITA!!! »
« LO SO' BENE!! INFATTI STO' ANDANDO A SALVARE LA MIA RICERCA DALLE FIAMME SCIOCCO D'UN VECCHIO!!! » Ito si mise a correre verso l'ala vecchia dello stabile spintonando lontano gli impiastri che gli impedivano la strada ... proprio come l'eroe del videogame.
« SEI UN PAZZO ITO!!! » urlò il dottor Oshi con tutto il fiato che aveva in gola ma senza successo e solo, abbandonato dal collega dinanzi a quella insulsa sala personale, osservava nella sua direzione nella speranza che l'amico cambiasse idea e facesse ritorno.
Un ventenne gli si avvicinò di soppiatto ... « Dottore, perché non scappate? Se resta quì potrebbe farsi del male ... »
Il dottore, colto nuovamente di sorpresa, si girò di scatto verso il ragazzo ma appena lo riconobbe indietreggiò e rientrò all'interno della stanza ... Cercò di bloccare la porta con una sedia ma fu del tutto inutile ...
Il giovane dai capelli d'oro, con gli occhi verdi e quel sorriso indecifrabile riuscì senza fatica ad aprirla ed entrò anch'egli in quella stanza avvolta dal caos.
Il dottore indietreggiò rapidamente ma dopo due passi cadde goffamente ... Spaventato incominciò a piagnucolare invocando il mio perdono: « SCUSAMI, CHIEDO PERDONO! NON UCCIDERMI!! TE NE PREGO ... HO DUE SPLENDIDI NIPOTI CHE MI ASPETTANO A CASA ... »
Il ragazzo dai capelli d'oro si avvicinò silenzioso e il dottore, notando di non aver ottenuto alcun effetto, incominciò a gattonargli lontano alla ricerca di un buon riparo ... Non trovandolo si andò a rifugiare in un angolo lontano della stanza, sotto ad uno di quei piccoli ripiani di metallo che teneva sospeso un grosso televisore ancora provvisto di tubo catodico.
Si rialzò in piedi e cercò di recuperare quel minimo di dignità che gli rimaneva: « Va bene, fai quello che ti pare, uccidimi se vuoi ... UCCIDIMI SE SAI CHE TI FARA' STARE MEGLIO!! ».
Il sorriso scomparve ...
Divaricò le gambe e si caricò d'energia e la terra ricominciò a tremare ...
Dopo tanto silenzio dalla sua giovane bocca uscì un urlo carico di rabbia che fece perdere al vecchio quel minimo autocontrollo che era riuscito a recuperare ...
La sua aura esplose procurando una fortissima onda d'urto: i mobili volarono da una parte all'altra della stanza e gli ultimi rimasti in piedi caddero rovinosamente ...

Un grosso rivolo di sangue raggiunse la mia scarpa sinistra. Mi allontanai per evitare di sporcarmi e dopo uscii dalla stanza.
Mi diressi verso il famoso reparto ricerca per raggiungere il numero due.


******


« UAAH!! ... Un'altra scossa accidenti! » il giovane ricercatore scese in fretta le rugginose scale e raggiunse rapidamente la fine ... Sull'ultimo scalino scivolò e cadde ferendosi la spalla sinistra e rovinando in modo irreparabile i piccoli occhiali. Si rialzò ed entrò nella stanza con la luce rossastra. Con frenesia afferrò una sottospecie di sacchetto e incominciò ad infilavi dentro tutto ciò che riguardava lo strano personaggio: documenti, piccoli appunti e le boccette con all'interno le varie parti rubate ...
Mentre Ito lasciò da una parte il piccolo sacco per recuperare altri appunti nell'angolo opposto della scrivania, una piccola onda d'energia colpì quel piccolo mucchietto di prove distruggendole per sempre.
Ito, sconvolto per l'accaduto, si voltò nella direzione dalla quale era arrivato il raggio ... Spalancò la bocca quando mi riconobbe dopodiché la richiuse e digrignò i denti con rabbia ...
« Cosa diavolo vuoi ... » ringhiò il ricercatore.
Mi avvicinai a lui e lo osservai dritto negli occhi serio, come non mai ... « Tu e il Oshi avete commesso un grosso sbaglio e per questo pagherete entrambi ».
Ito mise la mano destra sulla scrivania e iniziò ad osservarla con aria solenne ... Poi scoppiò in una risata isterica.
Allibito lo osservai con gli occhi sgranati. Dal gran ridere si portò la mano sinistra agli occhi coprendoli ...

A sorpresa Ito afferrò un microscopio e me lo lanciò addosso.
Mi scansai rapido per evitarlo ma lui, nel frattempo era già corso verso la porta per scappare come un vigliacco.
Con uno scatto rapidissimo riuscii a mettermi tra lui e la porta impedendogli così di scappare. Indietreggiò e dal suo sguardo capii subito che qualcos'altro gli frullava in quella testa malata.
« Certo che sei proprio un vigliacco ... ».
« Come? »
Proprio come un pazzo ricominciò a sghignazzare ... « Guarda: tu sei grande e grosso e armato mentre io sono indifeso ... Bella grazia, chiunque farebbe il prepotente nella tua situazione! »
Una piccola vena mi si gonfiò sulla fronte ... « TACI! Voi l'avete fatto con mio padre, no? Allora vedi di non dire fesserie! »
« Ma noi non volevamo ucciderlo ... » si portò una mano al petto e si gonfiò « ... Giuro ».
« NON M'IMPORTA! »
« Comunque non è giusto ... ».
Irritato come non mai sfoderai la spada e la conficcai a terra ... mi allontanai di due passi e lo esortai a prenderla ... Tanto per me non ci sarebbe stata differenza.
Ito si avvicinò ad essa e l'afferrò. Alzandola in aria e brandendola come uno spadaccino in erba si sentiva maggiormente valorizzato tanté che il suo sguardo divenne ancor più strafottente « Haha! Adesso si ragiona! »
Con un piccolo scatto mi fu vicino e tentò di colpirmi ... Era talmente lento e goffo da essere a dir poco ridicolo ma lui non demordeva: colpo dopo colpo continuava imperterrito a colpire l'aria con quei deboli fendenti ...
Dopo pochi minuti mi stancai di quella pizza e decisi di piantarla lì: afferrai la lama con la mano sinistra, continuando a tenerla stretta mi piegai con le ginocchia, caricai la gamba sinistra dopodiché la stesi completamente colpendo la bocca del suo stomaco. Con l'impatto del colpo il ricercatore si staccò forzatamente dalla mia fidata spada e si andò a schiantare contro la parete, proprio sopra la scrivania. Dopo pochi istanti questo si staccò da essa e cadde malamente su quella superficie lignea. Mi guardò con odio ... Ma forse anche con invidia ...
« Tu ... Ti credi forte vero?! Beh, non lo sei! Pensi di essere un duro con quei capelli tinti e quelle brutte lenti a contatto, eh?! Mio caro sappi che non ti serviranno! ... » a fatica si alzò in piedi sulla scrivania e proseguì « ... Sarò io a vincere! ». Sotto il suo peso i ganci che sorreggevano la lunga tavola cedettero e così Ito cadde a terra procurandosi un'altra figuraccia.
Davanti ai suoi occhi persi e recuperai la trasformazione nel giro di pochi secondi ...
« Ma come hai fatto ... »
« Era quello che dovevate scoprire. Ma ora ... » aumentai in maniera spropositata l'aura ... La stanza, da una forma parallelepipeodale, si mutò assumendo una forma sferica ... Tutto si andò a deformare sotto quella forte pressione ...

Sciolsi la trasformazione e tornai al mio solito aspetto. Mi voltai e mi incamminai verso l'uscita.
Prima di raggiungerla sentii un piccolo rumore alle spalle ... Strinsi la mano che impugnava la spada e mi voltai.


Uscii da quell'orribile posto e raggiunsi Vegeta. Dormiva ancora beato.
Dall'altro di quella terrazza avvistai nuovamente l'ospedale, alzai un braccio nella sua direzione e lanciai una serie di piccole sfere d'energia ... L'ala est crollò con le numerose esplosioni e di essa non rimase nulla, se non un grande ammasso di macerie.
In pochissimo tempo arrivarono sul posto autopompe, ambulanze provenienti da altri ospedali e tanti, tanti giornalisti.
Presi Vegeta in braccio e soddisfatto del lavoro svolto volai in direzione della casa del vecchio Genio.

Quando atterrai sulla calda sabbia mi incamminai tranquillo verso la porta d'ingresso, bussai dopodiché indietreggiai di un passo per lasciare spazio. Oloong dapprima mi aprì la porta ma poi, vedendo Vegeta, la richiuse di colpo lasciandomi fuori.
« Hei, Oloong. Puoi aprire per favore? Sono io! » dopo il mio richiamo sentii un forte ciocco poi la voce del Genio: « Oloong! Ma cosa fai?! Come sei maleducato! ».
Il vecchio maestro mi aprì la porta e mi lasciò entrare.
« Bentornato. Vedo che è andato tutto bene »
« Infatti, sono proprio contento che la cosa si finita ... Finalmente tutto potrà andare per il verso giusto »
Il vecchietto incominciò a salire le scale che portavano al piano superiore ... A metà si fermò e mi guardò: « Dai, seguimi. Abbiamo preparato una stanza al piano di sopra ».
Sorrisi raggiante ... Non è affatto facile descrivevi quello che provavo in quel momento: un misto di gioia e sollievo forse ... O magari era qualcosa di più? Proprio non lo so il fatto però era che mi trovavo al settimo cielo. «Grazie, grazie ancora ».
Arrivammo nella stanza preparata dal Genio e gli altri: una grande soffitta arredata in modo sobrio e molto semplice, a terra vi era un grosso futon e il piccolo Pual era intento a sbatacchiare un grosso cuscino.
« Posalo pure lì » Poggiai Vegeta sopra il morbido futon e la testa sprofondò leggermente nel voluminoso e morbido cuscino. Lo coprii con una bella e calda coperta e mi sedetti a terra, vicino a lui.
Il Genio mi venne vicino e poggiò una mano sulla mia spalla. La strinse appena come per infondermi forza e coraggio ... In buona parte funzionò.
« La sua aura è davvero molto bassa ... Non avrei mai potuto credere che il principe dei sayan si potesse ridurre in uno stato simile ».
« A quest'ora potrebbe stare meglio ... Prima di portarlo in quel posto stava meglio ... Insomma, è colpa mia se ora si ritrova ridotto così però io ... » il Genio strinse maggiormente la mano facendo in modo di placare quei sensi di colpa che a poco stavano risalendo ...
« Tu hai fatto la cosa giusta. Se ora è così non è per colpa tua ... Comunque ho visto i telegiornali: hai combinato un bel disastro! Però hanno anche detto che per il momento non hanno trovato nessuno morto e ferito ... »
"... Beh, per il momento ..." « Avevo fatto in modo che uscissero tutti dall'edificio. Non volevo fare del male a degli innocenti ».
« Hai fatto bene. Ora riposati un po' ... »
Mentre il Genio si allontanava la mia pancia fece uno strano rumore, qualcosa tipo "SquiiIIIIZeeeeEEEE" ...
Divenni rosso come un semaforo e portai una mano dietro alla testa imbarazzato ... « Ups! »
Il Genio si voltò e mi guardò sorridente « Hai fame per caso? »
« Beh, in effetti stamane ho fatto una magra colazione e poi non ho pranzato ... »
« Allora ti farò preparare qualcosa da Oloong. Tu Pual che fai? Stai quì a fargli compagnia? »
Il micetto si fece piccolo-piccolo dopodiché mi osservò sorridente: « Se no do fastidio ... »
« Niente affatto ... » dissi spiccio e piacevolmente contento « ... Puoi rimanere se vuoi ».
Il Genio, soddisfatto per la bella situazione, uscì sorridente e si diresse al piano inferiore. Nel frattempo, sollevato e spensierato come non mai, mi tolsi gli scarponcini liberando finalmente i piedi, mi sfilai la spada e la giacca di jeans.
Pual, curioso proprio come un vero gatto, osservava Vegeta ...
« Che osservi? » chiesi affettuosamente.
Il gattino blu mi osservò alquanto confuso e incredulo per quello che aveva a fianco sé ... « Non l'avevo mai visto così ... E' davvero strano ... ».
« Beh, all'inizio è così ... » Pual si allontanò e andò ad avvicinarsi alla spada. Quando vi fu davanti assunse un'aria alquanto triste ... « E adesso? A che pensi? »
Il micetto mi rispose con la sua solita vocina acuta: « Con questa spada hai sconfitto Freezer giusto? »
« Giusto »
« Beh ... Hai ucciso anche persone? ».
Dapprima rimasi spiazzato ma poi scoppiai in una risata ... « No, non ho ucciso nessuno credimi. Devi sapere che è da quando la possiedo che cerco di rispettare una regola che mi sono autoimposto e cioè che con quella spada avrei sconfitto solamente i cyborg ... Diciamo che Freezer era diventato una mezza via quindi ... Comunque non ho mai ucciso nessun essere umano se è questo che intendevi ».
Pual sorrise sollevato per via della regola ...Mi si riavvicinò e cominciò a raccontarmi tutto ciò che gli passava per la testa. Dovevo ammetterlo: quello che sentivo per il piccolo Pual era proprio l'opposto di quella mezza tacca di Yamcha ... Era proprio un buffo e simpatico gatto.

Una spada per debellare il male e difendere i deboli ...
Per sconfiggere i terribili cyborg e salvare l'umanità dalla loro sete di sangue ...
Una piccola regola autoimposta per non fare male a quest'ultimi ...
Ma in fondo non e l'eccezione a confermare la regola? Lei cosa ne pensa dottor Ito?

:)

 

 

 

 

 

... Continua ...

 

  
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