Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Aryuna    17/03/2008    6 recensioni
Kagome e Inuyasha, odiati compagni di classe e di banco da tre lunghissimi anni. Kagome, stanca di venir presa di mira dal mezzodemone, organizza una vendetta con sua cugina Kikyo, ex-fidanzata del ragazzo. L'ho scritta assieme ad Emiko92. La storia, il progetto e l'ambientazione sono mie, gli sviluppi e i dialoghi li abbiamo scritti assieme! E' la mia prima fanfict, speriamo bene! (siate indulgenti, è pure abbastanza lunga)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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La vendetta

Ecco il capitolo del giorno. Come potete notare, è uscito in ritardo, e questo è stata una conferma ai miei timori. Non riesco più a scrivere un capitolo al giorno, anche perché da adesso la storia non è più programmata bene come prima, ma solo a grandi linee. Spero che mi perdoniate, ma non riesco più a studiare bene, quindi penso che uscirà un cap ogni due giorni. Certo, se ci riesco li farò uscire più serrati ^^’

Scusatemiiiii! XD

Lei è mia




<< Io esco! >> urlò Kagome infilando le scarpe e prendendo cartella e bento. Era così felice quel mattino, che nonostante il cielo fosse ancora nuvolo, il suo umore non ne fu intaccato nemmeno un po’.

<< Buongiorno! >> salutò entrando in classe. Buona parte dei suoi compagni si voltarono verso di lei, increduli. Fino ad un attimo prima, la loro attenzione era concentrata sul banco di Kagome. Sì, perché il suo proprietario se l’era ripreso, sfrattando la povera Eri, che si era seduta nuovamente accanto ad Hojo. E adesso, Kagome entrava in classe tutta contenta dopo che, per quasi un mese, aveva mostrato il lato più depresso a cui avessero mai assistito. Chiaramente, qualcosa non andava. Lo capì anche Koga, entrando in classe. O meglio, lo annusò. Per lui, il fatto che Kagome avesse litigato con Inuyasha, era stata un’ottima possibilità per conquistare la ragazza. Arrivò in un turbine, e frenò solo davanti ad Inuyasha.

<< TU! PERCHÉ HAI IL SUO ODORE ADDOSSO? >> urlò il lupo, sconvolto. Tutti si allontanarono in tempo record, mentre la povera Kagome sospirava. Ecco che ricominciava la vita di tutti i giorni. Inuyasha non rispose, limitandosi a fissarlo con uno sguardo “Avvicinati e ti uccido”. Koga corse da Kagome, le prese le mani e la fissò.

<< Ehm... Koga, lasceresti le mie mani? >> chiese lei con tutta la gentilezza che riusciva a mettere insieme. Lui la ignorò.

<< Tu non hai il suo odore >> disse, serio. Kagome sbuffò infastidita.

<< Ovvio, mi sono anche lavata i capelli stamattina! >> rispose senza pensarci. Il lupo impallidì.

<< C… COSA? >> strillò con voce troppo acuta per lui. Ayame arrivò correndo dal corridoio, preoccupata.

<< Sempai, che succede? Ti si sente dal cortile! >> disse la ragazza, precedendo di poco l’entrata di Sango, Miroku e Kikyo, altrettanto preoccupati.

<< Lei… lui… >> balbettò Koga indicando Kagome, poi Inuyasha, poi di nuovo Kagome. Lei alzò gli occhi al cielo, mentre Sango e Kikyo si facevano perplesse.

<< IO LO AMMAZZO! >> urlò alla fine, girandosi minaccioso verso l’hanyou. Anche lui scattò in piedi, ringhiando. Era lo stesso ringhio di quel giorno alla torre. Molti scapparono dalla classe.

<< Koga, non vorrai ripetere l’episodio della mensa, vero? >> chiese Miroku preoccupato. Kagome notò che, per quanto rabbioso, Koga teneva ancora le sue mani con una delle sue.

<< Koga, lasciami le mani >> ripeté più tranquilla che poté. Lui strinse la presa. Questo la infastidì parecchio.

<< Ti ha detto di lasciarla >> ringhiò Inuyasha, avvicinandosi. Koga sbuffò, altezzoso.

<< A te? Nemmeno morto >> lo provocò tirandola a sé. Kagome gli finì addosso, e Inuyasha divenne rosso di rabbia.

<< Siamo gelosi >> disse Koga, divertendosi come un matto. Kagome non si stava affatto divertendo. Come si permetteva a trattarla così? Si dimenò, tirandogli un calcio. Koga, intuendo la traiettoria, fece un balzo indietro, lasciandola andare.

<< Ehi, che volevi fare? >> strillò preoccupato. Inuyasha si parò rapidamente davanti alla ragazza. Koga ringhiò.

<< Stalle lontano >>

<< Lei è mia! >> sbraitò Inuyasha, facendo scrocchiare la mano << E se non ti sta bene detto così, te lo rispiego. Toccala anche solo con un dito senza che lei lo voglia e ti uccido >>

Kagome si trovò circondata da sguardi curiosi. In particolare, quelli di Sango e Kikyo erano sconvolti.

<< Non mi sembra che sia già tua. Non a quanto dice il mio olfatto >> commentò Koga con tranquillità.

<< Così mi metti fretta >> disse l’hanyou, con uno strano sorriso sul volto. Koga impallidì, e Sango mostrò una faccia scandalizzata. Kagome decise di chiedergli spiegazioni più tardi.

Ora era meglio calmarli prima che si squartassero.

<< Buongiorno professor Naraku >> disse rivolta alla porta. I pochi presenti in classe schizzarono ai propri posti, mentre gli altri fuggivano. Anche Koga scattò, prima di accorgersi del trucco.

<< Non c’è Naraku! >>

<< Ci sarà tra… >>. Kagome alzò lo sguardo all’orologio per controllare l’ora << nove, otto, sette, sei… >>

Il lupo scappò a gambe levate, e gli studenti tornarono in classe in tempo in tempo prima che Naraku si presentasse alla porta con il suo abituale “Kuhuhuhuhu”.

Durante le varie ore di lezione, Kagome si sentì osservata. Era troppo distratta per soffermarsi a pensare al perché. La motivazione le venne svelata da Eri mentre andavano in mensa.

<< Kagome… ma è vero quello che ha detto Inuyasha? >> domandò la ragazza curiosa, attirando l’attenzione di tutti coloro che erano attorno.

<< C… cosa? >> domandò Kagome confusa. Non potevano aver sentito, la classe era praticamente vuota in quel momento. Giusto, praticamente, non totalmente! Di sicuro la voce di quello che aveva detto Inuyasha era girata.

<< Ha detto che state insieme, no? L’ho sentito dal corridoio. Non volevo impicciarmi, ma l’ha urlato >> si difese subito vedendo la ragazza arrossire.

È vero! Aveva urlato! O no, così davanti a tutti, era così imbarazzante. Gli veniva voglia di mandarlo a cuccia, così si imparava!

<< Kagome, luce dei miei occhi! >> urlò Koga dal fondo del corridoio.

<< Ma va a cuccia! >> strillò Kagome senza pensarci. Un tonfo sordo, e poi sentì il terreno tremare. Si voltò di scatto, per vedere il povero Inuyasha con la faccia a terra, che tremava di rabbia.

<< K…Kagome… MA COME TI VIENE IN MENTE DI DIRLO CON TANTA LEGGEREZZA! >> strillò il ragazzo saltando in piedi davanti a lei. Kagome assunse un’espressione colpevole, ma al contempo di rimprovero.

<< Era meglio se stavi zitto >> gli disse sospirando. Inuyasha impallidì. In effetti, avrebbe potuto dire che era inciampato. Certo, era umiliante per un hanyou, ma meglio che ammettere di indossare un rosario anti-demone. Adesso era difficile spiegare che la sua caduta e la frase di Kagome non erano collegate. Ayame gli risparmiò qualunque spiegazione.

<< E’ un rosario anti-demone quello? >> domandò curiosa. Inuyasha si affrettò a rimetterlo sotto la divisa, agitato. Koga li raggiunse immediatamente, con un’espressione divertita.

<< Non ci credo! Kagome ti ha messo un rosario? Che stana forma di affetto >> lo stuzzicò, ma subito si pentì. Lo sguardo inceneritore di Kagome lo raggiunse.

<< Ne vuoi uno anche tu? >> minacciò la ragazza. Non aveva l’aria di voler scherzare. Koga scosse il capo terrorizzato.

<< Bene. Inuyasha, andiamo a pranzo >> disse lei allontanandosi con fare offeso. L’hanyou la seguì in silenzio, per paura di diventare anche lui una vittima degli sguardi assassini di Kagome.

La ragazza sospirò. Sperava che Koga capisse presto, che si presentasse l’occasione per farglielo capire.

Non poteva sapere che si sarebbe presentata molto, molto presto.

  
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