Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Scarl_Bloom 94    12/09/2013    7 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE.
Fëawen è la figlia minore di Re Elrond. E' una mezzelfa, ma all'inizio della storia ancora non lo sa, sa solo che in lei c'è qualcosa di diverso rispetto agli altri elfi. Desiderosa di fare mille avventure e combattere contro nemici pericolosi, farà di tutto per entrare a far parte della Compagnia. L'incontro con un giovane principe elfo però cambierà la sua vita e le farà capire cosa significa amare.
Tratto dal 1 capitolo...
Durante la caduta rimasi con gli occhi chiusi. All’improvviso però invece di sentire sotto di me la terra, sentì delle braccia possenti tenermi. Aprì piano piano gli occhi, mi ero messa un po’ di paura, lo dovevo ammettere.
"Cosa vedono i miei occhi… Una dolce fanciulla che dal cielo è caduta fra le mie braccia"
Disse l’elfo biondo che mi teneva in braccio.
Appena incontrai i suoi occhi blu, non riuscì a proferire parola. Notai che un piccolo sorrisetto aveva preso forma sulle sue labbra. Era bello, maledettamente bello.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ANGOLO "AUTRICE"

HEILA’! SALVE A TUTTE! PRIMA DI LASCIARVI ALLA LETTURA DEL CAPITOLO VORREI RINGRAZIARE TUTTE COLORO CHE SEGUONO QUESTA STORIA E UN GRAZIE DI CUORE A CHI HA MESSO QUESTA FF NELLE SEGUITE (WOW SIETE BEN 17 :D) NELLE RICORDATE E ANCHE NELLE PREFERITE! GRAZIE! DAVVERO!    

HO SCRITTO QUESTO CAPITOLO IN PREDA AD UN’EUFORIA ACCECANTE! HO VISTO IL TRAILER DEL NUOVO FILM DI ORLANDO BLOOM (ZULU) E QUESTO GRAN PEZZO D’UOMO IN UNA SCENA ERA COMPLETAMENTE E STUPENDAMENTE  NUDO!!  E’ DA TIPO 24 ORE CHE NON LA SMETTO DI ANDARE IN IPERVENTILAZIONE! MA OKOKOK, ORA BASTA SBAVARE!

VI LASCIO AL CAPITOLO!       PS : GRAZIE, GRAZIEISSIMO A CHI RECENSISCE OGNI CAPITOLO! NON SAPETE LA FELICITA’ CHE MI DATE! GRAAAAAAZIE!

 
 
 
Capitolo 11 – Partenza
 
 

Continuammo a baciarci sotto la luna splendente.   Lui portò la sua mano ad accarezzarmi delicatamente la guancia. Io poggiai la mia mano sulla sua e continuammo quel bacio così dolce e passionale al tempo stesso. Era come se per noi il tempo si fosse fermato. 
 
<<  Non posso crederci >> Disse Legolas staccandosi da me.
 
<<  E perché? >> Domandai sorridendo mentre accarezzavo lentamente quei suoi lineamenti così perfetti.
 
<<  E’ come se stessi vivendo un sogno >> Proseguì l’Elfo sfiorando le mie labbra con le sue.
 
A quel leggero contatto mi sentì impazzire.  Non dissi niente, non volevo parlare. Avvicinai di nuovo la mia bocca alla sua e lo baciai. Continuammo senza fermarci, con una lentezza forzata ma appagante.  Tremavo sotto al suo tocco. L’Elfo mi avvolse dentro il suo abbraccio, come se avesse paura che scappassi via.  Quel momento così magico fu sfortunatamente interrotto da qualcuno…
 
<< 
Fëawen! Legolas! >>  Sentimmo urlare da lontano.
 
Ci staccammo di colpo. Sentivo ancora il suo sapore nella mia bocca.  Mi voltai per vedere chi era stato l’imbecille che aveva interrotto il nostro momento. Era Gimli!
 
<< Che state facendo qua fuori? Venite dentro! >> Continuò ad urlare il Nano.
 
<< Si, adesso entriamo. Tu va pure,Gimli >> Rispose Legolas, cercando di essere il più gentile possibile.
 
*Per fortuna non ha capito che ci stavamo baciando!!!*  Pensai tirando su un sospiro di sollievo.
 
Gimli ci osservò curioso e allo stesso tempo confuso. Aggrottò un sopracciglio e poi se ne ritornò dentro. Chissà che gli era passato per la testa. Mi voltai di nuovo verso il mio Principe. I suoi occhi emanavano una luce stupenda, il suo sorriso era come la stella più luminosa nell’immensità del cielo, la sua bocca così perfetta, morivo solo guardandolo.
 
<<  Sei così bella,
Fëawen . Sei sicura di essere innamorata di me? >> Domandò l’Elfo prendendomi le mani e portandosele fino alle sue labbra.
 
<< Sei davvero uno stupido Elfo >> Sorrisi dolcemente e al contempo il tocco delle sue labbra sulle mie mani mi fece rabbrividire.
 
<< Vorrei passare tutta la notte con te, ma gli altri potrebbero accorgersi della nostra assenza >> Continuò Legolas  portando la sua mano ad accarezzarmi il viso, per poi scendere lentamente sul mio collo.
 
*Ahhh ma che dolce questo Elfo*
 
Ci guardammo per qualche secondo sorridendo. Le mie guancie erano ormai andate a fuoco. Tornammo dentro a malincuore. Appena mettemmo piede nella sala, notammo con molta sorpresa che tutti i nostri compagni si erano dati alla pazza gioia. Gimli era ormai ubriaco fradicio, Merry e Pipino ballavano al centro della pista applauditi da tutti gli altri. Erano davvero buffi quei piccoletti.
 
<< Legolas,
Fëawen ! Ma dove vi eravate cacciati? >> Ci chiese Aragorn avvicinandosi.
 
<< Ahm…Ehm…Ecco…il…lo….>>  Balbettai in modo ridicolo.
 
<< A guardare la luna >> Intervenne Legolas sorridendo.
 
<< A guardare ..la luna? >> Replicò l’Uomo confuso.
 
<< Si, aveva una luce speciale questa sera. Era più bella >> Continuò l’Elfo mantenendo lo sguardo su di me.
 
<< La luna, certo >> Concluse Aragorn abbastanza sospettoso.
 
La serata finì e ritornammo tutti alle nostre stanze, stremati.  Salutai mia nonna, era orgogliosa di me, glielo leggevo negli occhi . Legolas mi accompagnò fino alla porta della mia stanza. Finchè tutti non entrarono nelle proprie, facemmo finta di parlare o di litigare scherzosamente come al solito.
 
<< Bene, se ne sono andati tutti. Adesso sei tutta mia >> Disse L’Elfo facendomi appoggiare dolcemente alla porta.
 
<<  Come sono felice Legolas! >> Lo abbracciai lasciandolo di stucco.
 
<< Posso sapere una cosa? >> Mi chiese gentilmente << Perché mi trattavi così male? >>
 
<< Perché mi piacevi e ..avevo paura di questo nuovo sentimento >> Ammisi stringendolo ancora di più a me.
 
<<  Sei così dolce e indifesa. Allo stesso tempo però così aggressiva >> Rise ripensando a tutte le botte che gli avevo dato ingiustamente.
 
<< Adesso sarà meglio che vada a dormire. E anche tu dovresti andare >> Sorrisi arrossendo leggermente.
 
<< Solo se mi da un altro bacio >> Disse l’Elfo con quei suoi occhi pieni di desiderio.
 
<< Va bene, ma solo uno >> Risposi, per poi alzarmi sulle punte e appoggiare le mie labbra sulle sue.
 
Aprì velocemente la porta e volai dentro la mia stanza. La richiusi subito appoggiandomi contro essa con la schiena. Portai le mie mani sulle labbra, per risentire il suo dolce calore e sapore, per ricordarmi di quel  magico momento che avevamo vissuto. Iniziai a ridere senza motivo, a portarmi le mani ai capelli scompigliandomeli, ero totalmente persa per quell’Elfo.
 
 
L’indomani dovetti alzarmi presto perché era giunto il momento per noi di ripartire. La nostra missione era appesa ad un filo, non dovevamo dimenticarlo. Mi vestì velocemente e raggiunsi gli altri. Come vidi Legolas il mio viso si illumino d’improvviso. Lui ricambiò sorridendo, non poteva correre da me, prendermi in braccio e baciarmi, così come se niente fosse. Dovevamo fingere quando stavamo insieme agli altri della Compagnia e sarebbe stata un’impresa trovare qualche piccolo momento solo per noi. Mia nonna mi prese in disparte per potermi salutare.
 
<< E così ci salutiamo,
Fëawen Andúnë  >> Disse abbracciandomi, Galadriel.
 
<< Grazie nonna, per tutto quello che hai fatto per me >> Risposi sorridendo.
 
<< Per mia nipote, questo ed altro. Però, piccola mia, promettimi di stare attenta. Il tuo potere è qualcosa di immenso, non sottovalutarlo >>  Mi spiegò Galadriel preoccupata.
 
<< Non mi sembra tanto pericoloso. So leggere nella mente degli altri, anzi per adesso non riesco nemmeno a utilizzare questo potere quando voglio >> La tranquillizzai io.
 
<< Non puoi leggere soltanto quello che c’è nella mente delle persone. C’è dell’altro, Feawen >> Rivelò mia nonna abbassando tristemente lo sguardo.
 
<< Dell’altro? Posso fare altre cose? >> Domandai timorosa.
 
<< Moltissime altre cose. Adesso però non turbarti, piano,piano scoprirai tutte le tue capacità e sono sicura che saprai usarle  nel modo giusto . >>
 
Salutai mia nonna. Dopodichè ritornai dagli altri. Gli Elfi diedero ad ognuno di noi dei mantelli.
 
<<  Mai prima d’ora abbiamo vestito stranieri con indumenti della mia gente >> Disse a noi Celeborn << Che questi mantelli  vi facciano da scudo contro occhi ostili. >> Ci augurò posando infine lo sguardo su di me.
 
Diedero a noi anche tre piccole barche. Mio nonno chiamò in disparte Aragorn, chissà che aveva da dirgli. Mentre aspettavamo mi sedetti insieme a Merry e a Pipino. Notai che stavano mangiucchiando qualcosa e dato che non avevo fatto colazione mi unì a loro. Dopo qualche minuto Legolas si avvicinò. Tirò fuori dai nostri sacchi qualcosa.
 
<< Lembas >> Disse dandogli un  morso  << Pane da viaggio Elfico. Un piccolo morso riempie lo stomaco di un uomo adulto >> Concluse rimettendolo a posto e sorridendoci.
 
<< Quanti ne hai mangiati? >> Domandò Merry a Pipino una volta che Legolas fosse stato abbastanza lontano.
 
<< quattro >> Rispose il piccolo hobbit preoccupato.
 
<< Io ne ho mangiati sei! >> Dissi io scioccata << ma non dite niente all’Elfo, siamo intesi?! >>
 
I due piccoli annuirono spaventati. Sapevo essere convincente quando volevo.
 
Appena Aragorn tornò da noi, fummo raggiunti sia da Celeborn che da Galadriel. Mia nonna si avvicinò ad ognuno di noi.
 
<<  Il mio dono a te, Legolas, è un arco di Galadhrim.  Degno della maestria della nostra famiglia del bosco >> Disse porgendo l’arco all’Elfo << E ti affido anche qualcos’altro. Qualcosa di fragile, un cuore. Tu sai di chi >> Aggiunse sorridendo.
 
*Guardatelo, sembra un bambino col nuovo giocattolo! Che cucciolo di un Elfo!!*
 
<<  Questi sono pugnali di Noldorin. Hanno prestato già servizio in guerra >>  Proseguì offrendo i doni ai piccoli Merry e Pipino << Non temere, Peregrino Tuck : Troverai il tuo coraggio. >>
 
I piccoli afferrarono quei pugnali guardandoli stupiti.
 
<< E per te Samvise Gamgee, corda elfica,fatta di hitlhain >> Continuò rivolgendosi al piccolo Sam.
 
<< Grazie, mia Signora >> Disse lo hobbit afferrando la corda << Non avete altri bei pugnali lucenti? >> Domandò gentilmente.
 
Si rassegnò guardando l’espressione sorridente di mia nonna.
 
 
<<  E quale dono chiederebbe un Nano agli Elfi? >> Domandò Galadriel una volta aver raggiunto Gimli.
 
<<  Nessuno. A parte di guardare la signora di Galadhrim per l’ultima volta. Perché lei è più bella di tutti i gioielli sotto la terra >> Rispose Gimli guardandola ammaliato << Oh! Beh…in verità ci sarebbe una cosa, dico sciocchezze. E’ impossibile, sono stupido a chiedere >> Farfugliò il Nano arrossendo.
 
Vidi Galadriel chinarsi sul Nano e questi parlargli nell’orecchio. Chissà che le stava dicendo.
 
<<  Non ho nulla di più prezioso da dare dei doni che avete già >> Disse rivolgendosi ad Aragorn. <<  Per amore di lei, temo che la grazia di Arwen Undomìel diminuerà >>
 
<< Le farei lasciare queste rive e la farei stare con la sua gente. Le farei prendere la nave per Valinor >> Rispose Aragorn con un velo di tristezza sul viso.
 
 
<< E’ una scelta che spetta a lei. Tu hai la tua scelta da fare, Aragorn. Innalzarti al di sopra di tutti i tuoi padri  fin dai giorni di Elendìl, o cadere nell’oscurità con i resti della tua stirpe >> Galadriel lo guardò profondamente  << Addio, hai ancora molte cose da fare. Non ci incontreremo di nuovo,Elessar. >> Portò la sua mano ad accarezzargli dolcemente il viso.
 
<<  Addio Frodo Baggins. Ti dono la luce di Earendil, la nostra stella più amata.  Possa essere per te una luce in luoghi oscuri, quando ogni altra luce si spegne >> Disse porgendo la Luce a Frodo e salutandolo con un piccolo bacio sulla testa.
 
<< E a te, 
Fëawen Andúnë... >>  Arrivò a me.
 
<< Mi sembra che mi hai già dato abbastanza doni >> La interruppi ridendo.
 
<<  Ti starò sempre accanto, nipote mia, io so che tu porterai a termine questa missione >> Si avvicinò per darmi un bacio sulla fronte  << Abbi cura di Legolas >>.
 
Le sorrisi, per l’ultima volta. Dopodichè partimmo. Io,Legolas e Gimli salimmo sulla stessa barca. L’Elfo remava mentre io l’osservavo incantata. Per fortuna Gimli era girato dall’altra parte pensieroso.
 
<< Che hai da guardare? >> Domandò arrossendo.
 
<< Mi piace tanto guardarti, non riesco a farne a meno >> Risposi non togliendo lo sguardo su di lui nemmeno per un secondo.
 
<<  Ah, ma per favore! Potete parlare in una lingua che io possa capire?! >> Disse all’improvviso il Nano.
 
<< Scusaci Gimli >> Mi voltai verso di lui << Ma che ti succede? >>
 
Il Nano era pensieroso,triste, malinconico. Era la prima volta che lo vedevo così.
 
<< Ho ricevuto la ferita più grande con questa partenza. Ho guardato per l’ultima volta la cosa più bella..Ah..d’ora in poi non ci sarà più nulla di bello oltre il suo dono  a me >> Rispose Gimli riferendosi al regalo che mia nonna aveva fatto a lui.
 
<< che cosa ti ha donato? >> Gli domandò Legolas curioso.
 
<<   Le avevo chiesto un capello della sua chioma dorata >> Ammise triste il Nano << Me ne ha dati tre. >>
 
In quel momento quel piccolo essere mi fece provare una tenerezza immensa. Lo abbracciai forte e lo strinsi a me. Poi alzai lo sguardo fino ad incontrare quello di Legolas.
 
<< Per fortuna che io posso ancora guardare …>>  Prese a dire l’Elfo << La cosa più bella >>
 
Mi fece arrossire come non mai.





DITE LA VOSTRA, MI RACCOMANDO! CI TENGO MOLTO! :)
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Scarl_Bloom 94