Serie TV > Lie to Me
Segui la storia  |       
Autore: Persefone3    12/09/2013    1 recensioni
Salve a tutti, ho scoperto Lie to me per caso una sera che non riuscivo a dormire. Mi sono bevuta tutte e tre le serie in un mese e poi sono rimasta a bocca asciutta per la cancellazione del telefilm. Una sera mentre ascoltavo la canzone dei Muse, da cui è tratto il titolo, mi sono immaginata un finale diverso e cosa sarebbe potuto succedere. Ho creato un personaggio nuovo di nome Anna e l'ho buttato nella mischia. ho ripreso alcune situazioni e dialoghi della serie.
Spero vi piaccia
Persefone
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cal Lightman, Emily Lightman, Gillian Foster, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Carissimi, ecco a voi L'ottavo capitolo!!! la faccenda presnde una piega che vedrete!!! Spero vi piaccia e come sempre recensioni commenti suggerimenti e quant'altro non fatevi scrupoli, sparateli!! Buna lettura Persefone 
VIII.

 
Quella mattina Lightman si alzò di buon ora per arrivare presto in ufficio. Sperava di chiarirsi con Gillian e recuperare la situazione.
Erano quasi le 9:00 e di Foster neanche l’ombra. Cal iniziò a preoccuparsi. Era una cosa molto strana. Suonò il cellulare. Era lei.
- Foster! Tutto bene? Perché non sei ancora arrivata?
- Cal, sto facendo i bagagli. Oggi faccio trasportare la salma di Anna a Philadelphia per seppellirla nello stesso cimitero di Mat. Mi servono un paio di giorni per sbrigare tutte le cose. Parto nel pomeriggio – il suo tono era glaciale.
- Ohhh non ti preoccupare, se vuoi ti accomp………..
- Non disturbarti. Mi passa a prendere Rob e facciamo il viaggio insieme.
Bam! Un colpo di pistola avrebbe fatto meno male! Rob? Cosa c’entra Rob ora? Cal sentì esplodere violenta la gelosia.
- Cal????? Pronto, mi senti???
- Si scusami, mi era caduta una cosa…..hai prenotato l’albergo? Vorrei sapere dove sei…..sai per qualunque evenienza
- Non ho prenotato, prenderò alloggio quando arrivo. Rob mi ha detto che un suo amico ha una pensione
Rob, Rob, ora gli spacco la faccia a Rob!
- Ah ……..
- Ti lascio ora
- Gillian aspetta un momento …..
- Cal non posso più aspettare…… ho …… molte cose da fare prima di andare via
- Si hai ragione, però fammi sapere quando sei a Philadelphia
- D’accordo. Ciao

Non appena riattaccò Cal non sapeva cosa fare. E ora? Rob non avrebbe perso tempo e si sarebbe fatto avanti e gli avrebbe portato via Gillian. Ma cosa poteva fare? Come rimediare? Si sedette sconsolato sulla sua sedia con la testa tra le mani.
Nel frattempo Gillian dopo aver attaccato il telefono, tornò a fare i bagagli. Non voleva pensare a Cal. Aveva preso accordi per il trasporto del corpo di Anna e ora doveva solo prepararsi. Il pc era ancora sul tavolo e decise di portarlo con sé così come i vestiti che erano rimasti sul divano. Voleva tenere l’iPod, i libri e i disegni di Mat, come ricordo di Anna.
Nel pomeriggio Rob fu puntualissimo. Bussò alla porta.
- Gillian!! Sei pronta?
- Rob! Si sono pronta! Devo portare fuori solo un paio di borsoni. Oltre le mie cose, ci sono quelle di Anna
- Bene, c’è tanto posto in macchina, non ti preoccupare.
- Sono qui in corridoio. Vado a vedere se ho preso tutto, chiudo e partiamo
- Fai con calma. Io intanto porto tutto in auto

Non appena Gillian salì in macchina, le squillò il telefonino
- Pronto? Ciao Cal – Rob non poté fare a meno di sentire il tono freddo della donna. Allora qualcosa era davvero successo e andava tutto a suo favore….. – si, sono con Rob e stiamo per partire. Si, ti ho già detto che ti chiamo quando arrivo, ci sentiamo stasera…….
Rob non riuscì a tenere a freno la curiosità.
- Gillian, tutto bene?
- Si più o meno…
- Ne vuoi parlare?
- No …….
- Allora partiamo – ma perché non si era stato zitto?
Cal rimase a fissare il cellulare. Gillian aveva preso le distanze. E come poteva non averlo fatto se proprio lui aveva invocato la linea? Ma facendo ciò la stava perdendo inesorabilmente.
 
Il viaggio verso Philadelphia sarebbe durato all’incirca due ore e mezza. A Rob non sembrava vero di rimanere solo con Gillian per tutto quel tempo. La donna però sembrava strana. Aveva appoggiato la testa al vetro, pensierosa e triste.
- Gillian…..
- Oddio Rob!!!! Ti prego non ho proprio voglia di parlare
- D’accordo d’accordo
- Non voglio essere scortese…….. dammi solo un paio di minuti
- Prenditi tutto il tempo che vuoi
 
L’autostrada correva davanti a loro. Rob si girò e vide che Gillian si era assopita. Guidava da quasi tre quarti di ora e aveva voglia di un caffè. Decise di fermarsi ad un’autogrill. Come la macchina si fermò, Gillian si svegliò.
- Che succede?
- Tranquilla Gill, sono un po’ stanco e volevo un caffè. – le sorrise
- Ohhhh mi sono appisolata……. Quella del caffè mi pare un’ottima idea!- disse stiracchiandosi
- Bene allora cosa stiamo aspettando?
Uscirono dalla macchina e si avviarono verso la caffetteria
- Cosa ti posso offrire?
- Ma come sei gentile! Per me un caffè
- Bene allora vada per due caffè
Si sedettero a sorseggiarli e a parlare del passato
- Sai Gill, ricordo sempre con piacere i tempi in cui stavamo insieme
- Davvero? Sembra passata un’eternità
- Devo dirtelo …… sei rimasta bellissima
Gillian arrossì per il complimento.
- Grazie…… anche tu sei sempre lo stesso
- Ti confesso che quando ci siamo lasciati ci sono rimasto malissimo
- Mi ricordo che Anna provò a farmi cambiare idea
- Mi piaci davvero tanto quando sorridi, scommetto che così ne hai infranti di cuori…..
- Smettila Rob! Mi fai arrossire! A proposito vorrei chiamare il tuo amico per la stanza
- Lo chiamo io
Rob fece il numero, ma aveva in mente un piano. Fece finta di parlare con il suo amico.
- Gillian purtroppo tutte le stanze sono occupate
- Accidenti
- Ascolta, perché non dormi da me?
- Non saprei ….. non so se disturbo, se a tua moglie può dare fastidio un’estranea in casa all’improvviso, e poi non voglio essere d’impaccio a te
- Gillian…… io non sono sposato e vivo tutto solo in una casa enorme. Saresti più che benvenuta. Mi piacerebbe ospitarti.
- Non so cosa dire
- Dì di sì e basta
Gillian decise di accettare l’invito senza pensare troppo
- Bene Gill, allora continuiamo il viaggio
Uscirono dal caffè che era appena calata la sera e si era alzato il vento. Faceva piuttosto fresco. Uscendo Gill fu attraversata da un brivido di freddo. Rob le cinse le spalle per scaldarla e rimase così fino alla macchina. Gillian cominciò a sentirsi confusa. Ripresero il viaggio.
 
Cal era ancora in ufficio quando suonò il suo telefonino. Era Gillian.
- Tesoro, sei arrivata?
- Si Cal, proprio in questo momento
- Come è stato il viaggio? Guida bene Romeo?
- Si tutto a posto grazie, ma perché lo chiami Romeo??
- Sei già in albergo?
- A proposito ho deciso di approfittare dell’ospitalità di Rob e di fermarmi da lui
Bam, dopo la pistola un pugno in piena faccia, si stava allargando veramente troppo quel tizio!
- Ma come? Non era meglio l’albergo?
- Che ti importa dove dormo?
- Mi importa eccome! Voglio essere sicuro che tu stia bene
- Sto bene, smettila di preoccuparti
- Ci provo tesoro, ma non è semplice
- Ad ogni modo ho un lavoro in sospeso. Se telefona un cliente che mi cerca, dagli  l’indirizzo e il numero di telefono che ora ti detto. Hai carta e penna?
- Certo tesoro, dimmi tutto
Cal bruciava di gelosia. Come aveva fatto presto ad allargarsi il tipo e lui non poteva fare niente. Si mise il bigliettino in tasca e tornò a casa.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Lie to Me / Vai alla pagina dell'autore: Persefone3