Ecco un altro capitolo! Non è lungo, e probabilmente non lo sarà neppure il prossimo (quello dopo si, anche troppo ù.ù). E’ principalmente un prologo della seconda parte della storia. Credo che si concluderà in 23 capitoli, massimo 24! (questa volta il calcolo dovrebbe essere giusto XD)
Buona lettura!
Campo scuola ad Okinawa
<< INUYASHA! >>
urlò Kagome inseguendolo per il corridoio. Lui scappava più veloce che poteva,
considerando che i corridoi erano gremiti di gente.
<< N… non l’ho fatto
apposta >> balbettò lui in risposta. Kagome lo
guardò furiosa, con i capelli in parte color magenta.
Un breve riepilogo di quello
che era successo cinque minuti prima, durante l’ora di
artistica.
<< Bene ragazzi, qui ci
sono i tre colori primari e il bianco, quelli che userete di più >>
spiegò la professoressa Yura << li ho comprati
io per non farvi usare troppa tempera. Passateveli tra voi quando vi servono >>
Si erano messi in gruppo a
copiare dei quadri del puntinismo. Kagome era sfortunatamente capitata in
gruppo con Inuyasha e Hojo,
totalmente privi di capacità artistiche e senso dell’estetica.
<< Bene, facciamo così.
Io dipingo la parte bassa, Hojo la parte alta e tu, Inuyasha >> Il
peggiore tra tutti noi pensò << mischi i
colori, va bene? >>
L’hanyou
annuì. Sapeva bene di non essere una cima ad artistica, ed era meglio non toccare
nulla. Se non fosse che…
<< Questo stupido
tubetto non si apre! >> inveì contro il grande
tubo color magenta.
<< Stai girando il
tappo dalla parte sbagl… >> gli fece notare Kagome, ma nel frattempo il ragazzo aveva
stretto il tubetto talmente tanto che il tappo era esploso. Vi lascio intuire
dove finì più della metà del suo contenuto.
E adesso torniamo al corridoio.
<< Inuyasha,
se non ti fermi ora, userò quella
parola! >> minacciò Kagome, furiosa.
<< N…non ci provare! >>
rispose lui, ma senza avere il buon senso di fare ciò che la ragazza aveva
detto. Lei smise di correre, prese un bel respiro e…
<< A CUCCIA! >>
strillò con voce chiara. Il tonfo fu proporzionale al tono di voce della
ragazza. Tremò l’intero edificio. I professori
accorsero per vedere quello che era successo.
<< Higurashi,
vuoi distruggere la scuola? Se continui così crollerà >>
fece notare il professor Totosai, esaminando il
povero Inuyasha ancora steso a terra.
<< Vi preoccupate
dell’edificio? >> sbraitò il ragazzo, cercando di rialzarsi dolorante
<< Sono io quello che prende le botte >>
<< Sei resistente >>
commentò Kagome come se quello la giustificasse. In
quegli ultimi giorni aveva detto talmente tanti “a cuccia” che Inuyasha era perennemente attaccato al pavimento. Il
ragazzo le lanciò un’occhiata torva.
<< Higurashi,
cosa hai fatto ai capelli? >> chiese Totosai
perplesso.
<< Si è fatta una tinta >> commentò Inuyasha
a carponi. Kagome gli diede un calcio sul fianco, senza pietà.
Alla mensa Inuyasha finì quasi tutto il pranzo di Kagome per vendetta.
La ragazza non gli diede troppo peso. Era concentrata a tormentare Sango, altra attività di routine di quel periodo.
<< Dimmi
cosa sai >> mormorò all’amica. Sango
fece finta di non sentire.
<< Sango,
non mi ignorare! >>
<< Non ti sto ignorando >> mentì lei, con espressione innocente.
Kagome sbuffò. Prima o poi doveva parlare. Sarebbe
diventata così assillante da obbligarla!
<< Sempai,
stai ringhiando di nuovo >> fece notare Ayame,
mentre Koga squadrava Inuyasha.
Lui rispose con un brontolio. Ultimamente, Koga
litigava con Inuyasha per qualunque cosa. Dal modo in
cui stava seduto al modo in cui mangiava, ogni cosa
era un pretesto. Quel giorno era fin troppo tranquillo, al punto che Kagome si insospettì. Comunque, il pranzo
passò senza incidenti, e ognuno tornò nella propria classe.
<< Perché
non vuoi dire a Kagome di quella storia dell’odore? >> chiese Miroku perplesso. Sango lo guardò
torva.
<< E’ meglio che lei
non lo sappia. Soprattutto da me >> rispose con aria truce. Miroku si spaventò.
<< Ma…
si può sapere di cosa si tratta? Giuro che non glielo dirò >> promise curioso. Ma la ragazza
scosse la testa, con aria scandalizzata.
<< No! Assolutamente
no! E’ meglio che rimangano tra demoni queste informazioni >>
<< Ci sono possibilità
che io lo sappia? >> domandò insistente.
<< Sai come avvengono i
matrimoni tra demoni? >>
<< No >>
<< Meglio così >>
concluse Sango, e affrettò il passo verso l’aula.
Kagome invece stava correndo
verso l’aula. Avevano Naraku, e non poteva
permettersi ritardi. Fortunatamente arrivò in tempo.
Il demone entrò proprio dietro di lei.
<< Kuhuhuhuhu
>> ridacchiò, osservando gli alunni << prima di cominciare la
lezione ho un messaggio da parte della preside >>
Tutti tesero le orecchie.
<< E’ stato organizzato
un campo scuola al mare ad Okinawa. I ragni stanno
distribuendo le comunicazioni, dove troverete scritto tutto ciò che vi serve
sapere >> disse con disinteresse. Kagome lo
guardò con sospetto. Prima rideva e ora no? C’era qualcosa sotto. La sua
attenzione fu attirata dal ragno che passò sul suo banco, lasciandoci sopra il
foglio che teneva tra le tenaglie. Fece molta attenzione a non mettere le mani
su quel punto.
Hojo alzò la mano quasi subito,
dopo aver dato una letta veloce alla comunicazione.
<< Si? >> chiese Naraku infastidito.
<< Quali professori ci
accompagneranno? >> domandò il ragazzo. Sul volto di Naraku
apparve un ghigno.
<< Quali, dici? >>
<< NO! Non ci credo!
Non posso credere che Naraku ci accompagni al mare.
E’ orribile! >> si lamentò Kagome con Kikyo. La
ragazza fece spallucce, rassegnata.
<< Bè, almeno viene
anche la professoressa Kagura. Lo terrà
a bada, non credi? >>
<< Lo spero >> rispose Kagome, poco convinta. Quel campo
scuola sarebbe stato una guerra.
<< Inuyasha
viene? >> domandò Kikyo curiosa. Kagome
sorrise.
<< Oh si, l’ho convinto >> confermò soddisfatta << Ora
dobbiamo solo aspettare questo mese ed è fatta! >>
E il tempo passò, senza particolari cambiamenti. Se non fosse, che l’ultima settimana…
<< Ragazzi, mi spiace dirvi che per un impegno di lavoro non potrò venire con voi
a Okinawa >> spiegò Kagura
al termine della lezione. Calò il silenzio.
<< C…come? >>
chiese terrorizzata Yuka.
<< Si, credo che il mio
posto rimarrà vacante, perché anche gli altri professori non possono venire >>
<< Ehm, scusi la
domanda, ma… >> fece Kagome alzandosi in piedi << questo vuol dire che verrà solo Naraku? >>
<< Si, solo il professor Naraku
>> sottolineò la donna. Il silenzio si trasformò
in terrore.
Per l’intera settimana ci fu
un tentativo per disdire i posti del viaggio. Inutile dire
che la preside si era preparata, e fece in modo che non fosse possibile.
Kagome era tranquilla, finché
c’era Inuyasha poteva sopportare anche Naraku. Quando un giorno lo
sorprese mentre cercava di disdire il suo posto. Si prese ben tre “a cuccia”,
uno perché aveva cercato di disdire, l’altro perché non glielo aveva detto e
l’ultimo perché non era da lui.
Sango commentò la scena dicendo
che Kagome stava diventando una sadica violenta. Inuyasha
annuì tristemente, mentre Kagome liquidava il tutto con un “Tanto c’è
abituato”.
Il giorno
prima della partenza, Kagura annunciò che era riuscita a spostare i suoi impegni,
quindi veniva. Ci fu un esplosione di gioia e
sollievo, escluso Naraku, che se ne stava in un
angolino con una smorfia sul volto.