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Autore: Faust    13/09/2013    2 recensioni
Cosa c'è dopo la morte, per uno Shinigami? Me lo sono sempre chiesto.
Ma puntualmente arrivavo alla conclusione che la cosa non mi riguardava. Come Shinigami, appunto, ero immortale.
E' passato tanto tempo da allora.
Gli Shinigami dell'ufficio operativo usavano ancora dei nomi in codice, le donne potevano ancora diventare dei della morte e nulla rovinava un mondo perfetto.
Perfetto ma noioso.
Una storia sugli Shinigami scissionisti e la nascita dei "Rovi della Morte".
In questa fan fiction vengono trattati alcuni argomenti come la morte, la droga e il sesso con estrema leggerezza, si sconsiglia quindi la lettura a persone particolarmente sensibili.
ATTENZIONE CAMBIO GIORNO DI AGGIORNAMENTO, D'ORA IN POI SARà IL VENERDì SERA. SCUSATE
Genere: Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Undertaker
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Dance of Curse 3
Dance of Curse


L'essere non è un problema, bensì un mistero.
Si può quindi dire che si "è" nel momento in cui si cerca la risposta... Ma se si conosce già il significato della propria esistenza, ci si può dunque definire esistenti?
Forse è questa la definizione di Dio?
Colui che sa, che non ha bisogno di porsi domande, è Dio? Ma la mancanza di domande non è defizione stessa del "non essere"?
Concentrato su interrogativi nulli, trascorrevo la mia dubbia esistenza alla ricerca del piacere più sfrenato.
E' passato tanto tempo da allora, ma ricordo ancora il gelo.
Era un mondo perfetto.
Perfetto ma vuoto.

Sfinito, stravolto, per una volta pienamente soddisfatto, tornai a casa e mi buttai a letto accanto a lei.
Aveva deciso di restare dunque, poi mi accorsi che l'avevo lasciata legata per un polso, sciolsi il nodo e mi stesi.
Si girò dormendo, e disse qualcosa che non capii. Chissà cosa stava sognando, io erano secoli che non sognavo più, forse dopo tutto quel tempo qualcosa si era guastato in me.
Ricordai di togliermi gli occhiali e li misi sul comodino.

-Cosa hai sognato?- Le chiesi ritrovandola in cucina quando uscii dalla doccia.
-Perché?-
-Hai cercato di dire qualcosa stanotte.-
-Spero di non averti svegliato.-
-No. Ero appena tornato.-
-Tornato?-
-Non dirmi che non ti ricordi niente!- Risi.
-Sinceramente l'ultimo ricordo che ho è la cena.-
-Cosa pensi sia successo?-
-Secondo te? Mi sono ritrovata qui, nuda, a letto con te e con i segni di corde ai polsi. Cosa dovrei pensare?-
-Non è successo nulla di quello che credi. Ci siamo spogliati e ti ho legata, ma nessuno di noi è arrivato al dunque su quel letto. O almeno credo, non so cosa tu abbia fatto dopo che me ne sono andato.-
- Perché te ne sei andato?-  Non ricordava veramente nulla allora.
-Perché sei vergine.- Versai il caffè anche per lei.
-E allora? A te cosa cambia? Non pensavo ti avrebbe dato fastidio, anzi...-
-Questo dimostra quanto poco mi conosci.-
-Cos'hai contro le vergini?-
-Fammi capire. Ti stai lamentando perché non ti ho scopata?-
-No. Io non verrei mai a letto con te, nel possesso delle mie facoltà mentali. Ma volevo capire perché proprio quel dettaglio ti ha fermato.-
-Le vergini sono complicate. Non ci potrà mai essere solo sesso. Volete cose importanti.-
-E' una sfida?-
Risi di gusto, come non facevo da un'eternità.
-Comunque...Dove sei stato?-
-Dall'infermiera di ieri e in un altro paio di posti, ma...ti avevo chiesto cosa hai sognato?-
-Non ricordo bene, una persona che mi spiegava delle cose.-
-Qualcuno che conosci?-
-No, non credo.-
-Sai che se era qualcuno della tua vita precedente devi fare rapporto, vero?-
Annuì -Non so chi fosse.-

Altro giorno, altro lavoro.
Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde, 25 anni, Salisbury street, avvelenamento accidentale.
-Bel campione.-L'uomo si stava sbavando addosso, scomposto sul divano.
-E' quasi ora Undertaker.-
Mi avvicinai e lui alzò lo sguardo su di me.
-Puoi vedermi?- Non capitava molto spesso.
-Sì...- Biascicò con gli occhi quasi all'indietro. -Siete angeli?-
-Che arroganza. Sei stato dunque così irreprensibile nella tua condotta da meritare il paradiso?-
-E' assurdo dividere la gente in buona o cattiva... La gente è affascinante o noiosa...-
-Corretto. Ma cosa c'è di affascinante nell'autodistruggersi nel vizio?- Le due bottiglie di assenzio semivuote sul pavimento parlavano chiaro.
-Tutte le persone affascinanti sono viziate.-
-Quanto parla questo?- Gravestone era di mal umore.
-E' un eccezione, non ci vedono quasi mai, non sei curiosa?-
-Non di sentire i vaneggiamenti di un moribondo...-
-Siete dunque demoni?-
-No, siamo dei.- Presi la falce e lo esaminai, stufo dei suoi discorsi.
-Gravy chiama i rinforzi, e la squadra risoluzioni.-
-Perché?-
-Questo diventerà famoso. Che seccatura. Manda subito Hearse e Shroud. Anche i demoni arriveranno tra poco.-
-Torno subito!-
Il cinematic record non poteva essere riavvolto senza i risolutori, e nel frattempo avrebbe richiamato tutti i demoni in zona. Era solo questione di tempo.
-Se ti farai da parte, Shinigami, non ti farò nulla. Voglio solo quell'anima dietro di te...- Ecco il primo, appunto.
-Mi dispiace, ma sono qui solo e unicamente per questo.-
-Preparati a scomparire dio della morte!- Richiamò una lancia e cominciammo a combattere. Quel demone non era niente di che.
-Ci hanno preceduti, fratello.- Altre bestie? La situazione si faceva interessante.
-Sbrighiamoci, ho fame.-
Piantai la falce nello stomaco del primo demone e mentre questo s'inceneriva mi preparai ad affrontare gli altri due.
-Shinigami, non hai idea di chi hai davanti. Noi siamo i temibili demoni gemelli del Gehenna!-
-Gemelli? Oddio, non userete mica quelle coreografie del cazzo?-
-Uccidiamolo fratello!- Si avventarono su di me, ma alle loro spalle
Hearse e Shroud li colpirono terminando la questione.
-Alla buon'ora!-
-Scusa, abbiamo sbagliato indirizzo.-
-Sei una testa di cazzo Hearse!-
-Abbiamo trovato alcuni demoni qui fuori, per questo abbiamo tardato.-
-Shroud, Gravestone è andata a chiamare la squadra?-
-Sì. Stanno arrivando.-
-Eccoci. Dov'è?- Si materializzarono subito dopo.
-Lì, sul divano.- Risposi spostandomi.
-Tutto bene, Undertaker?-
-Sì. Ci sarebbe stato movimento anche per te, ma ce la siamo cavata bene lo stesso.-
-Cala, se non fossimo arrivati noi te la saresti vista brutta con i gemellini.-
-Stai scherzando Hearse?-
I risolutori stavano riavvolgendo il record e ristabilendo le funzioni minime vitali di quello sciagurato. Ormai avevamo finito.
-Attento!- Gravy mi spintonò e caddi a terra. Non feci in tempo a capire cosa stava succedendo che mi ritrovai il volto coperto di sangue.
Mi girai, un altro demone era riuscito ad entrare?
-Tutto bene?-
-Sì, sono solo sporco.- Gravy aveva già ucciso il demone, colpendolo con una ferocia tale da conficcare anche parte del manico del piccolo falcetto nel petto di quella bestia nociva.
-Grande Gravy!-
-Potreste evitare questo nomignolo ridicolo?-
-Grazie Gravestone.- Ripulii gli occhiali con un lembo del cappotto e li rimisi in fretta. Senza avevo le vertigini.
-Niente...Siamo pari...-

La invitai a cena, le offrii un drink e poi la portai a casa mia.
-Perché mi hai portata qui?
-Non lo immagini?- La baciai sulle labbra stringendola a me.
-...Cosa significa?-
-Mi sembrava un buon modo per sdebitarmi.-
-Ma se qualche giorno fa ti facevo ribrezzo perché sono vergine!-
-Qualche giorno fa non mi avevi salvato la vita.-
-Vuoi quindi offrirmi del sesso perché ti ho salvato?...Ti sopravvaluti vecchio mio!-
Mi lasciò davanti alla porta di casa, solo, e con una sensazione che poteva essere stupore.




CONTINUA...


Colgo l'occasione per ringraziare come sempre Crazyexcel che mi ha sopportato nei lunghi giorni della realizzazione.
Spero che commenterete questo capitolo anche per dire che non vi piace. Non è bello essere ignorati così palesemente ^^'''

A venerdì prossimo, spero!

Disclaimers: I personaggi citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia. Ogni riferimento a fatti, persone o organizzazioni realmente esistenti è puramente casuale.
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Grazie,
Faust.


















   
 
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