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Autore: scImMIA    20/03/2008    10 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Allora ragazzi miei, come state? Spero tutto bene perchè in questo momento sono solina soletta in questa casetta freddissima (perchè la cara mamma ha visto l'altro giorno uno spiraglio di sole e ha deciso bene di spegnere completamente il riscaldamento -_-) e vi stò scrivendo ... Questa mia solitudine durerà all'incirca un'oretta e poi dovrò scappare al lavoro ... Avrei preferito stare 1000 volte in casa da sola (magari spaparanzata sul divano come fa folg_89 visto che lo immagino come un pelandrone XD) a guardarmi una puntata stra-stra-stravista di DragonBall. Voi no?
Comunque che dire? In questi giorni quella strega chiamata Ispirazione mi ha abbandonato a tradimento ... Fortuna che avevo già scritto qualche capitolo perchè sennò ero già a piedi! E poi in questi due giorni non ho toccato computer (se non per leggere fic) e vedere un film (che più precisamente è un cartone): "Vampire Hunter D - Bloodlust" ... L'ho apprezzato molto e se qualcuno volesse guardare qualcosa di diverso da Goku e compagnia, l'ho consiglio vivamente ( c'è amore, azione, sangue, mistero, strane creature (W i vampiri!) e poi dura un'ora e trenta ... Riuscirete a resistere per quel tempo senza chiamare invano il nome del principe dei sayan?).
Vabbè, penso di essermi dilungata abbastanza per il momento (ma più che altro penso che tutto questo non v'importi niente e quindi è meglio proseguire).
Ecco a voi le rispostine alle recensioni!

LadyDreamer: Con quei due è finita, così com'era stato per il Dottor Gelo ... Non sono una di quelle persone che ama far riesumare vecchi personaggi (Gelo chissà quanti anni aveva ...) solo per fare scalpore. Sono morti stecchiti e su questo puoi stare tranquilla. Se uno dovesse iniziare a leggere solo adesso questa storia ci metterebbe tre secoli? Diciamo anche quattro che tanto non cambia più di tanto XD Sappi però che se uno iniziasse a leggere la storia anche quando questa fosse all'ultimo capitolo, la cosa mi farebbe comunque piacere perchè c'è qualcosa che lo spinge a proseguire ... La cosa che mi farebbe molta tristezza è che uno leggesse il numero di capitoli e poi dicesse "Cavoli, ma quanti sono?! E che palle, sono troppi ... Lasciamo perdere và, oggi mica tanta fame ..." e poi mollasse lì senza leggere nemmeno una riga, come se la lunghezza influenzasse negativamente la qualità dell'opera (per dire che ci sono tanti capitoli ma chissà com'è, la qualità è infima ... di sicuro). E tutto questo ambarabàciccìcoccò per dire che apprezzerò sempre anche i ritardatari, quelli che arrivaranno un po' lunghi anche perchè anch'io sono una di quelle persone che a volte si accorge tardi di aggiornamenti o cose simili e quindi sono più che comprensiva. Va beh, spero che tu non ti sia già addormentata ... Se leggi e se ti andasse di commentare io sarò quì. Un bacione.
(Ps: a casa mia "mica tanta fame" è inteso come non ne ho molta voglia).

folg_89: Wee spaghetto Super Sayan! Che bello. Capitolo ben congegnato e leggibile? Nemmeno la mia prof. di italiano mi ha mai lasciato un commento anche solo simile ... Evidentemente era molto pigra ^-^ . Spero anche a te che il capitolo piaccia. Un bacio ( e per il sangue cerca di resistere, oK?).

Sissi25: Freezer ha colpito ancora! Adesso però se n'è tornato di nuovo nel suo angolino dell'inferno a grattarsi ... Spero che a qualchedun'altro serva presto il suo aiuto. All'inizio avevo pensato per Ito una particina tranquilla e lasciare la parte del matto a Oshi ma poi, con il passare dei capitoli, mi è cresciuta la voglia di trasformare questo giovane apparentemente docile in un demonio. Il videogioco con cui strimpella il giovine è tutt'altro che orribile (almeno dal punto di vista grafico) e se volessi saperlo si tratta di "Assassin's Creed" ... Nel gioco l'obbiettivo sarebbe quello di eliminare un cattivo e poi darsi alla fuga ma io (con questo matto) ho fatto in modo che l'eroe si ritrovasse ad essere il cattivo eliminado anche poveri innocenti (nel gioco questo non è possibile perchè sono pressochè immortali ma è una modifica che ho voluto farci). Ho esaperato al massimo il videogiocatore ... Infatti penso che nessuno, a parte pochi casi, giocherebbe a giochi così violenti solo per ammazzare altre persone (anche se virtuali) ... Cambiamo: Trunks non è stato poi così tanto sanguinario, in fondo con le sue mani ne ha ucciso solo uno. Per Vegeta abbi pazienza ... Anche questo capitolo è nella mia lunghezza media, spero che ciò ti faccia piacere. Un bacione!


Swwtcicia:
più esplicita di così non potrevi essere. Grazie tante. Spero che anche questo capitolo ti piaccia come il precedente. Un bacione!

Nion: No, Vegeta non si sveglierà. Su questo ci puoi mettere una mano sul fuoco ... Occhio ... Non ho detto che poi non ti scotterai XD ... Comunque ti do ragione: Vegeta ha fatto tante cose sulla Terra ma forse il nostro Trunks rappresenta l'unica giusta. Bisogna poi capire bene se il principe dei sayan la pensa allo stesso modo ma come sappiamo ha una testaccia talmente dura ... Questo è il nuovo capitolo. Spero tanto che ti piaccia e se vuoi fammi sapere come ti sembra.

MartaSaru: Ero pronta per aggiornare il capitolo quando ho visto la tua rece e ho detto ALT! FERMA TUTTO!! e poi come vedi sono corsa ai ripari :). Il 10+ anches se da polli me lo prendo ugualmente de non ti dispiace ... Evvai, una scImMIA da 10+! XD Per quanto riguarda cretino t'informo che spessevolte anch'io insulto l'omino che uso quando videogioco ... Anche se il più delle volte dico sù ai compagni perchè con la loro intelligenza da ebeti non arrivano a comprendere le mie strategie geniali (spesso insulto il povero Pippo "Pippo! Che c***o fai?! Pippo!!" come quella canzone di Zucchero ...). E' ovvio che non arrivo nemmeno impegnandomi a questi livelli ma ti avverto per tempo che di gente così ce nè. Ti piace Pual? Anche a me e ultimamente mi sono accorta che stò approfondendo molto dei personaggi che solitamente nelle fic li ritroviamo puramente come cornice (infatti si parla sempre di Goku, Vegeta, Piccolo, Gohan ... Ecc.ecc.ecc. ma mai di loro) e questo mi piace molto. La situazione migliorerà ... ma dipende per quanto tempo durerà, in fondo ci sarà (e questo lo dico esplicitamente) anche il mostruoso Cell e quindi ne verdero di cose ... speriamo solo che siano belle.
Spero che ti sboccherai perchè ho voglia di vedere un Axon che sia diverso da quello che descrive in ogni capitolo della sua fic mia sorella (è infatti lontano anni luce dal personaggio originale e fà sbudellare, ma mi piacerebbe leggere anche qualcosa che lo riavvicini al carattere ch eTory gli ha dato). Per quell'altra vedremo dove andrai a finire e vedremo quanto sarà grante la tua bastardaggine ... Per il momento sul mio futuro mi cucio la bocca e non ti dico più niente ^xxx^, così partecipo anch'io al raduno "Bastardi Dentro 2008". Ora basta perchè sennò la riusposta diventa più lunga del capitolo. Un bacione


Bene, siamo arrivati alla fine. Ringrazio anche Dragonball93 che pian piano stà cercando di recuperare i capitolo persi ... Ce la puoi fare! Non mollare XD
Spero tanto che anche questo capitolo vi piaccia. Se qualcuno volesse dirmi qualcosa (qualsiasi cosa, anche sciocchezze) sono sempre disponibile ... Orari permettendo.
Ora vi lascio, vado a fare il scImMIARider per la FF di mia sorella "Crescendo ...": una fic demenziale che riesce a far risollevare lo spirito quando è a terra, una storia per nulla impegnativa da leggere o da capire (anche se la Bea di impegno ce ne mette da vendere!) e poi Nappa, Radish e Vegeta fanno davvero morire ... dal ridere!
Un po' di pubblicità? Mi sembra giusto visto che in fondo è a nome mio ... XD

Ora vi lascio con la fic. Leggete e se volete recensite. Buon 1° giorno di primavera a tutti.
Un bacione a tutti quanti.
scImMIA

 

 

 

CAPITOLO 34
- GATTO CERCASI -


Dopo poche ore arrivò alla piccola casetta anche il signor Crillin. Pardon, arrivò Crillin. Punto.
La mia presenza dapprima lo spiazzò ma poi, vedendo Vegeta, diede quasi di matto ... Che avesse qualcosa da ridire?
Alla fine però, dopo avergli raccontato l'intera vicenda includendo anche il vero motivo della ricerca in biblioteca, fu compresivo come gli altri e accettò di buon grado di aiutarmi. Quando però entrava in camera di Vegeta si notava subito quel sottile velo di preoccupazione ... Anche se ci ospitava con piacere ( a dirla tutta dovrei precisare con "mi" comunque ...) faticava ad accettare la presenza del principe dei sayan. Pian piano però, vedendo che nel suo stato era davvero innoquo, incominciò per primo ad offirsi di aiutarmi prendendosi cura di lui mentre mi riposavo.
Finalmente i giorni trascorrevano tranquilli ... E senza alcuna preoccupazione continuavo la mia esistenza.
E così fù per quattro giorni, poi ...

Era il pomeriggio del quarto giorno in cui io e papà risiedavamo fissi in quella piccola casetta rosa. Dopo aver pranzato lautamente, com'era diventata abitudine in quegli ultimi giorni visto che mi avevano costretto a cucinare, Pual mi aiutò a sparecchiare mentre il Genio e il porcellino Oloong si rilassavano guardando in televisione delle atletiche ragazze che facevano aerobica. Crillin se ne stava appoggiato al piccolo tavolino quasi addormentato poichè in fase d'abbioccamento.
Il Genio recuperò una bottiglia di vino e ricominciò a bere. Dopo un sonoro "Hik" mi interpellò con una richiesta alquanto imbarazzante: « Hei Trunks! Visto che sei molto più affascinante di Crillin perchè non vai in città? Rimorchi qualche ragazza e poi la porti quì! Dopo facciamo una bella festa! HEhehe ».
Rimasi interdetto e senza parole ...
« Trunks, ma tu lo stai anche ad ascoltare?! » mi sgridò per finta il signor Crillin. Anche se avevo perfettamente percepito il suo tono scherzoso non riuscii a non arrossire dalla vergogna ... Accidenti alla mia timidezza (quella con l'infermiera infatti era tutta scena, non sarei mai riuscito a fare sul serio).
Crillin sbadigliò sonoramente poi dopo s'alzò in piedi. Iniziò a sgranchirsi dopodichè mi si avvicinò a grandi passi: « Hei Trunks, prima che mi addormenti vado a fare la puntura a Vegeta. Ormai è l'ora no? »
Osservai l'orologio da polso che era poggiato vicino al lavello « Sì, tra poco è l'ora ... Comunque non sei obbligato, posso farlo tranquillamente io quando ho finito quì ».
Tornò a fare il finto serio: « Ne devi approfittare un po' invece. Guarda che non so se riuscirò ad essere così disponibile quando Vegeta sara bello sveglio! »
Sorrisi all'idea di vederlo nuovamente imbronciato e magari mentre invieva contro qualcuno ... « Ok, come preferisci. La medicina è al solito posto ».
Prima di salire al piano superiore Crillin guardò in malomodo il vecchio e il maiale ... Erano davvero due depravati ma in fondo erano brava gente.
Il pelato di diresse nella stanza e s'immerse nella sua penombra. Sulla finestra infatti vi era stata montata una veneziana per limitare l'ingresso della luce e rendere così la stanza fresca. Crillin di avvicinò al grosso comò di frassino e sopra di esso vi trovò la bottiglietta con la medicina e la siringa da usare. Riempì quest'ultima con il quanitativo utile per l'iniezione dopodichè si avvicinò timoroso al malato ... Temeva che da un momento all'altro potesse aprire gli occhi e disintegrarlo.
Nemmeno quella volta il brutto presentimento si avverò: il principe, anche durante la puntura, continuò il suo sonno senza smuoversi. Crillin riestrasse l'ago e ricoprì il piccolo buco con il cerottino.
Rimase quanche minuto fermo ad osservarlo pernsieroso, in ginicchio e con le mani poggiate sulle coscie. Nessuno si era ancora abituato a vederlo così: sembrava diverso, un'altra persona ... E io per primo non ero ancora abituato alla situazione. Per fortuna ero circondato da quelle bravissime persone.
Crillin si rialzò in piedi e andò a risitemare la siringa al suo posto e chiuse con maggiore forza la boccetta per sicurezza. La osservò per pochi istanti e per fortuna notò per tempo una "anomalia" ...
Si sporse per le scale e iniziò a chiamarmi a gran voce: « TRUNKS! HEI TRUNKS!! ... ». Dopo essermi asciugato le mani con un burazzo asciutto mi avvicinai alla tromba delle scale e osservai in sua direzione: « Che c'è? »
« Secondo il dottore quanto doveva durare la cura? »
« All'incirca due settimane ma perchè me lo chiedi? Forse si è ... » sorrisi al pensiero che si fosse svegliato prima del tempo. Crillin però riuscì a smontare i miei castelli per aria con un semplice "no-no" con la testa. Poi con una serie di piccoli balzi mi raggiunse al piano inferiore e incominciò a parlarmi serio: « Quindi mancherebbero una decina di giorni giusto? »
« Beh, sì ... » Qual'era il problema?
« Beh ... » sospirò tristemente Crillin « ... Dubito allora che questa quantità sia sufficente ... » concluse mostrandomi la boccetta. L'afferrai e controllai il livello ... M'impietrii scoprendo a mia volta che quella scarsa quantità sarebbe durata per un giorno al massimo.

Mi lasciai cadere a terra, sconfitto da un'invisibile forza. La fortuna mi aveva abbandonato ancora.
« E adesso che si fa? » mi chiese dispiaciuto Crillin capendo che con quella notizia mi aveva messo in seria difficoltà.
« Non lo sò ... Non lo sò proprio ... per una volta che stava andando tutto per il meglio ...».
Pual mi si avvicinò e mi abbracciò il collo nel tentativo di consolarmi ... Il mio umore era crollato nel giro di pochi attimi. Dopo pochi istanti, notando che la sua tenera stretta non aveva fatto molto effetto, il piccolo gatto si staccò leggermente e con la sua vocina acuta, che in quel momento a causa della vicinanza mi sembrò più che altro fastidiosa, mi suggerì: « Ma ci sarà pur qualcun'altro in grado di fare una medicina uguale, no?»
« E' vero ... » disse Oloong aggiungendosi agli altri « ... Basterà cercare questo qualcuno e farne fare una nuova dose ».
« Avete perfettamente ragione ... » mi alzai in piedi e mi ricomposi « ... girerò tutto il pianeta se sarà necessario ma troverò una persona in grado di risolvere questo pasticcio ».
Mi avviai al piano superiore e mi vestii in modo decoroso dopodichè ritornai dagli altri.
« Non prendi la spada? » chiese il piccolo gatto.
« No, non ce nè bisogno ».
« Vuoi che ti accompagni? » mi chiese gentilmente il signor Crillin.
Accompagnai la risposta con un cenno del capo « No grazie, ci riuscirò anche da solo. E' meglio che vada solo io, sà: se dov'essero fare troppe domande ... »
« Capisco, come preferisci ».
Uscii dall'accogliente casetta e dopo aver salutato tutti mia avviai nuovamente verso la città più grande del pianeta.


Girai ... Girai come un matto per ore e ore ma sembrava che nessuno volesse prestarmi aiuto: nelle farmacie nessuno conosceva un medicinale anche lontanamente simile mentre negli studi e negli altri ospedali che avevo visitato tutti avevano respinto la mia richiesta con le motivazioni più disparate tra le quali la mancanza di tempo, l'inesperienza di alcuni perchè troppo giovani, la diffidenza nei miei confronti ma soprattutto verso il farmaco, l'inagibilità dei laboratori per un qualche motivo strano e curioso ... Per farla breve la situazione era questa: avevo girato in lungo e in largo ma non ero riuscito a trovare nessuno che fosse in grado di ricreare il farmaco.
Il cielo stava iniziando a tingersi di rosso ...
In mezzo a quella folla io me ne stavo fermo, impalato ad osservare quello spendido gioco di luci e di colori e al contempo, più rimiravo quello spettacolo, più sentivo il cuore farsi pesante forse stanco per le illusioni del destino.
Abbassai lo sguardo ed osservai le punte dei piedi ... Mi comporto sempre così quando non sò che fare o che dire.
Una persona prima a destra ... Poi un'altra invece a sinistra ... Mi colpirono involontariamente e io non feci nulla per evitare i loro colpi ... La poca forza di volontà che avevo non riusciva a far fronte alla situazione ...
Poi all'improvviso due braccia amiche mi cinsero il braccio destro ... E alzando lo sguardo rividi quel volto sorridente ...
Mi portò via con sé e io non opposi resistenza ... Forse perchè ero completamente alla deriva.


In quel caldo salotto il mio stato d'animo non tornò completamente alla normalità anche se i biscotti e il caldo the avevano contribuito a risollevarmi un po' il morale. La nonna continuava a sorridermi e man mano che il mio piattino si svuotava lei lo riempiva nuovamente di leccornie ... A quanto pare voleva farmi diventare un nipote obeso.
Senza sosta continuava a cinguettare felice, come se nel suo piccolo mondo fosse sempre primavera ... Che invidia, lei sempre spensierata mentre io ero sempre di umore variabile.
« Vuoi dell'altro the caro? »
« No, grazie. Ne ho bevuto abbastanza »
La nonna poggiò la teiera sul tavolo « Comunque non farti problemi »
« Hah, mi dovrei dare una regolata invece: mi stai viziando! ». La nonna rise di cuore dopodichè mangiò mezzo pasticcino alla frutta ...
« Come mai sei così depresso? C'è qualcosa che non va tesoro? » mi chiese premurosa. Dal canto mio abbassai lo sguardo e i miei pensieri tornarono al tremendo pomeriggio appena trascorso « Si nota così tanto? ».
Lei annuì mentre finiva di gustarsi il dolcetto.
« In effetti non è stata affatto una buona giornata ... ». Con la coda dell'occhio riuscii a scorgere un vassoio che si muoveva nella mia direzione ... « Prendi un'altro dolcetto allora, ti tirerà un po' sù il morale! »
« No, no, no, no ... Grazie nonna ma non ce nè bisogno! ... »
« Ma che c'è di male ... » si risedette sul comodo divano e poggiò le mani sulle ginocchia « ... io ne mangio sempre qualcuno quando sono un po' giù di morale ».
Osservai meglio il suo corpo ... « Da quanto vedo non è mai giù di corda allora ... ».
« Non mangio questi gustosissimi pasticcini solo quando sono depressa sai? Esistono tantissimi altri momenti ... » con la mano destra riafferrò la tazza di the, ne bevve un sorso dopodichè poggiò la mano sinistra sulla guancia e mi sorrise amorevolmente « ... Comunque grazie per il complimento ».
« Figurati ... ».
La porta del salotto si aprì ...
« Hah , ciao ragazzo. Che bella sorpresa! Moglie ... » si rivolse alla nonna il signor Brief « ... da quanto è quì? ».
« Una mezz'ora ... Vuoi una tazza di the caro? »
« Caspita ... » disse scrutandomi « ... se sapevo così uscivo prima dal laboratorio ... Grazie cara ma per me niente the ».
Il nonno si sedette sulla poltrona vicina e allungò le braccia verso l'alto per stirarle un po'.
« Caro, sai cosa mi ha detto questo giovanotto? »
« No, cosa ti ha detto? » chiese curioso il nonno alla moglie.
« Ha detto che sembro una quattordicenne da quanto sono in forma »
"NON HO MAI DETTO QUESTO! O-O"
Il nonno si mise a ridacchiare ma di preciso non so ancora se lo stesse facendo perchè la moglie aveva esagerato o perchè le credeva e quindi era contento per lei ...
Osservai meglio la figura del signor Brief ... Sembrava che mancasse qualcosa ...
« Nonno ... »
« Che bello caro, abbiamo un nuovo nipote adesso! » conguettò la bionda tutta contenta.
« Dimmi ragazzo » rispose il nonno al mio richiamo mentre si sistemava la sigaretta spenta dietro l'orecchio destro.
« Hemm ... » effettivamente qualcosa mancava « ... il gattino non c'è? ».

I due all'inizio mi guardarono alquanto perplessi ma poi, constatando pure loro che il micetto mancava, se ne uscirono con un "E' vero".
« Strano, davvero strano ... » bofonchiò il dottore accarezzandosi i folti baffi.
« Sarà rimasto da qualche parte no? » dissi senza problemi, ignaro del fatto che avrei potuto scatenare il minimo shock ...
La nonna portò le mani al volto e su di esso comparve un velo di preoccupazione ... credo ... « OH NO! Chissà dov'è poverino. Forse ha fame e si sente solo ... »
"E' solo un gatto ..." pensai.
« ... Tesoro, devi andare subito a cercarlo e trovarlo prima che gli succeda qualcosa di brutto! » terminò spiccia la nonna.
« Hai proprio ragione. Vado immediantamente! ... » esclamò il nonno mentre si rialzava dalla comoda poltrona.
" ... è davvero incredibile ..."
« ... Cara, tu nel frattempo sparecchia quì per cortesia ... » « Sì, certo »
" ... tutto questo per un gatto! ... "
« ... Ragazzo mi vuoi venire a dare una mano? »
« Eh?! ... » fino ad allora mi avevano chiesto di tutto: prestare soccorso medico, salvare persone dai cyborg, combattere per difendere la Terra ... Mai nessuno mi aveva chiesto di cercare un gatto!
« ... Va bene, la aiuterò ».
Mi alzai dal divano e seguii il nonno nel corridoio e al centro di esso egli mi fecce cenno di controllare il lato destro della casa mentre lui si sarebbe occupato del lato opposto. Dopo pochi istanti aggiunse anche che dopo una mezz'ora ci saremmo dovuti ritrovare davanti a quel salotto, su di quelle piastrelle, con o senza gatto ... Un piano geniale ...

Percorrevo i vari corridoi con il cervello sconnesso ... Il micetto era passato in secondo piano poichè tutta la mia attenzione era rivolta a quella casa e soprattutto a quell'ala che per me era sempre stata inaccessibile nel mio tempo perchè distrutta dagli attacchi dei cyborg.
Mi avvicinai alla grande vertrata che dava sul cortile e osservai nuovamente quello spettacolo di luci creato da quel sole che si ritrovava sulla soglia del tramonto ...
Poggiai la fronte su di quel supporto verticale ... I miei giorni erano composti o da corse o da perdite di tempo e anche in quel momento non stavo facendo altro che sprecare attimi preziosi che non avrei mai potuto recuperare ...
Mi staccai dal vetro ... Forse mi sarei sentito meglio se avessi trovato quel gattino, almeno avrei dato un senso concreto a quella ricerca. Per osservare meglio la casa avrei avuto dopo tutto il tempo a disposizione ... Sempre se non avrei trovato qualcos'altro che mi facesse tribolare.
« Vediamo un po': se fossi un gatto dove mi nasconderei? ... » incominciai a domandarmi a voce alta come un vero sciocco « ... Allora, un gatto andrebbe a cercare un luogo morbido, caldo, magari con qualcosa da mangiare ... » aprii un paio di porte ma non trovai niente di che « ... I gatti sono menefreghisti e quindi immagino che si cerchino un luogo in cui possano stare per i fatti loro ... »
" ... come Vegeta del resto ... " per un'attimo sorrisi per il confronto: il principe sarebbe stato un perfetto gatto schivo ... magari anche lui nero ma senza gli occhi a bottone.
Continuai a riflettere dove potesse essere quel gatto: « ... poi sono dei ficcanaso e quindi credo che cercherebbero di entrare in luoghi a loro "inaccessibili" ... ».
Aprii una porta e osservai all'interno della stanza ... Un grosso letto matrimoniale bianco ... E al centro di esso una piccola pallina nera ...
« BINGO! » entrai nella camera e mi avvicinai all'animaletto. Appena mi vide iniziò a stiracchiarsi e a fare le fusa ... Era davvero carino, gli occhi a bottone poi erano micidiali ...
Lo presi in braccio e lo avvicinai al petto. Attaccò subito le unghiette alla giacchetta di jeans e in pochi secondi mi fu sulla spalla destra, proprio come faceva con in signor Brief, alias nonno.
Annusai attorno e sentii un olezzo di latte ... a fianco del grande lettone vi era infatti una mastodontica culla ornata pizzetti e merletti rosa e gialli ... colori davvero poco adatti per un mashietto. Mi avvicinai ad essa e notai con piacere che era vuota. Almeno non avrei dovuto affrontare il mio "fratellastro" ...
Prima di uscire osservai meglio la stanza di Bulma e di quell'altro: su ogni scaffale c'era ogni tipo di cianfrusaglia e più che una stanza di due genitori sembrava una cameretta da giovincelli ... La mia mamma me l'aveva detto che quello scansafatiche di Yamcha non si era mai deciso a crescere e in quel presente sembrava che avesse influenzato negativamente anche l'altra mamma ... Alla sua età non aveva combinato ancora nulla di buono.
Mi tornò il buon umore sapendo che alla mia giovante età ero già molto al di sopra di quel babbeo. Io non perdevo il mio tempo, l'unico guaio era che non sapevo ancora bene come muovermi ... Il problema era solo quello.
Mancavano ancora una ventina di minuti "all'appuntamento" e così decisi di uscire da quella stanza e fare con calma quel giretto ... Nel frattempo avrei almeno "completato" i miei ricordi.

 

Dopo alcuni minuti tornai nuovamente a scrutare il sole ... Mi accecò con i suoi raggi e vidi rosso ...

 

Mi voltai di scatto per evitare il bagliore ma in compenso mi venne un leggero giramento di testa ... per un attimo mi sembrò di vedere il gattino nero corrermi a fianco ... Evidentemente era stato un'abbaglio: il vero gattino era sulla spalla e mi teneva compagnia ...
Continuai a percorrere quei corridoi rossi. Le ombre si fecero scure ...
Dopo tanta parete spoglia ecco spuntare un'altra porta ... una porta scura ...
Mi avvicinai e dopo aver poggiato la mano sulla maniglia, la aprii lentamente ...
Ancora quella luce rossa ...
Socchiudendo gli occhi incominciai a vedere l'arredamento: sulla parete di destra vi era un'altra porta ... Voltando lo sguardo verso sinistra si potevano scorgere le tre grandi finestre dalle quali entrava la luce e poi, sotto una di queste, vicino a una piccola scrivania, vi era un letto singolo ...
Seduto su di esso un'uomo a volto basso era intento ad asciugarsi il collo con un'asciugamano bianco ...
Un taglio di capelli inconfondibile ...


 

 

« ... Vegeta ... »

 

 

 

 

Alzò il viso e mi guardò con quegli occhi rossi ...

 

 

 

 

... Continua ...


  
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