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Autore: lady lina 77    14/09/2013    5 recensioni
Dopo molto tempo in cui l'avevo abbandonata incompleta, ho deciso di riprendere in mano questa storia e di finirla, pian piano.
Cosa si nasconde dietro questa oscura profezia in cui inavvertitamente si sono imbattuti Gourry e sua moglie?
"Quando il sigillo si spezzerà,
le sette parti del nostro signore ritorneranno e il mondo domineranno...
Quando i pezzi completi saranno,
una sola persona tornerà...
Nulla lo fermerà...
E solo la distruzione della chiave lo distruggerà..."
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Personaggio originale, Zelgadis Greywords
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finita!!!!!!!! Questa fics che pensavo di non terminare MAI finalmente è stata completata e spero che il finale sia di vostro gradimento!

Grazie di cuore a TUTTI quelli che negli anni l'hanno seguita.

A brevissimo ci sarà un seguito, come Raffy sà! ;)

E spero di trovare ancora tutti i lettori che mi sono stati accanto in questa prima parte della storia!

Un bacione a tutti e come già detto, a presto!





Strade diverse



La morte di qualcuno, specialmente se giovane, porta sempre dolore, silenzi, pensieri profondi sul senso dell'esistenza e di tutto quello che le gravita attorno. Se poi chi ci lascia è giovane, con tutta la vita davanti, allora alla perdita si aggiungono frustrazione, rabbia, senso d'impotenza e disperazione più nera.

La morte di Madeline era stato un boccone amaro per tutti...

Il governatore aveva pagato loro il lauto ricompenso promesso in caso di vittoria su Yoshy ma per la prima volta in vita sua, Lina non aveva tratto piacere da quel cospiquo guadagno. Aveva spartito in silenzio, con Daryl, i soldi. Senza allegria, senza gioia...

La maga sentiva il vuoto attorno a se e anche i suoi compagni erano giù di corda... Non conoscevano bene Madeline eppure la sua morte aveva colpito tutti. Daryl, Lina, Amelia, Zel e Gourry erano ripartiti dal luogo del combattimento subito dopo il funerale di Maddy, ognuno diretto verso una direzione diversa.

Gourry aveva deciso di seppellire lì sua moglie. Quei luoghi le appartenevano, a loro era legata l'esistenza e il destino sia di Madeline che di Runi ed era giusto che lei riposasse lì. Era sicuro che questo fosse il suo desiderio, più di ogni altra cosa lei voleva tornare in quei luoghi da donna LIBERA.

Zel, Amelia e Daryl erano rimasti silenziosi. Era un viaggio di ritorno pesante quello. Avevano vinto contro Yoshy ma avvertivano invece sulla loro pelle il bruciore della sconfitta.

Lina camminava a testa basta, anche lei taciturna e poco propensa a chiacchierare. Aveva mancato alla promessa fatta a Gourry, aveva perso! Al diavolo i soldi, la gloria... Madeline era morta e Gourry avrebbe passato l'inferno a causa di ciò! Non aveva il coraggio di parlare con lui, di chiedergli come stesse, di consolarlo. Tutto sarebbe stato così banale e inutile... Come stava? Male, era ovvio... Cosa poteva fare lei per lui? Nulla! Dannatamente NULLA! Dopo la morte di Madeline lo aveva abbracciato, lo aveva sorretto e aveva asciugato le sue lacrime come ogni amica avrebbe fatto... Ma le pareva tutto così inutile, senza senso e si sentiva dannatamente impotente! Gourry ci avrebbe messo molto a riprendersi, nulla di quello che lei poteva fare lo avrebbe potuto aiutare! Purtroppo solo il tempo e tanta buona volontà e forza potevano riportare Gourry a galla, a riprendersi, a tornare quello che era! Anche se il peso della morte di Madeline gli sarebbe sempre stato compagno...

E lei? Anche lei aveva bisogno di tempo, di silenzio, di tranquillità per ritrovarsi. Aveva commesso tanti di quegli errori nelle ultime settimane... E l'avrebbero perseguitata a lungo! Anche lei doveva tirarsi su con le sue sole forze, anche lei doveva agire in maniera tale da ritrovare il rispetto per se stessa! Capire cosa le fosse passato per la testa, il perchè delle sue azioni. E dagli errori fatti trovare insegnamento per migliorarsi in futuro.

Dal canto suo invece, Gourry era annientato! Madeline era morta così, in pochi istanti, fra le sue braccia... La sua Maddy, sempre piena di vita e curiosa di ogni cosa la circondasse... La donna forte e determinata, la donna con cui aveva condiviso tre anni di vita! Non c'era più... Era stata una sua scelta, forse obbligata! Ma quello che a lui pesava era che lui NON l'aveva salvata! E non era nemmeno stato un buon marito, non era stato capace di nulla! Eppure – e questo faceva male – l'ultimo pensiero di Maddy era stato per lui... Per la sua felicità... Dannazione, voleva bene a quella donna e non l'avrebbe più rivista! Non erano una coppia perfetta ma avrebbero potuto essere due grandi amici, due grandi confidenti... Invece non avrebbe avuto altre possibilità, nulla avrebbe più potuto condividere con lei, nulla avrebbe potuto fare ormai, per rimediare ai suoi tanti errori... Ora lo aspettavano giorni difficili. Tornare a casa, riferire al padre di Maddy della perdita della figlia, raccontargli cosa fosse successo, sopportarne le conseguenze da uomo e non più da ragazzino che si piange addosso... E poi trovare la forza di riprendere in mano la sua vita in modo da tornare, come Lina, ad avere rispetto per se stesso. Da solo! Doveva farlo da solo, lo sapeva che non poteva più appoggiarsi a nessuno! Si era appoggiato a Maddy in quei tre anni, aveva recriminato e fatto la parte dell'uomo frustrato con lei. Era ora di finirla, era ora di essere UOMO. Così forse, Maddy sarebbe stata orgogliosa di lui... Lo spadaccino fissò il cielo. L'unica cosa che sperava in quel momento era che lei avesse ritrovato la pace... Solo quello! Che Madeline, a differenza sua, fosse finalmente felice!

Camminarono in quel clima triste per giorni, lasciandosi alle spalle il deserto ed entrando in una zona rigogliosa piena di foreste e di piccoli borghi, al centro della penisola dei demoni.

Finché giunsero al bivio che portava a Saillune. Amelia e Zel si voltarono verso i loro compagni di viaggio, mesti.

"Noi proseguiamo per il mio palazzo! Devo portare a mio padre le missive di alcuni regnanti incontrati a inizio viaggio!" - disse Amelia stancamente. Si sentiva fiacca, senza forze, spenta... Tornare a casa era sempre stato un piacere per lei ma ora pareva pesarle anche questo! Odiava ciò che era successo, quella grande ingiustizia... Non sapeva che dire, che fare! La morte di una donna giovane... Era così impossibile da accettare...

Zel venne in suo soccorso, evitando che si mettesse a piagnucolare. "Ragazzi, in gamba! Ci si rivede presto spero, in situazioni migliori, d'accordo?!".

Lina sorrise. "Certo, sicuramente..." - sussurrò poco convinta.

Gourry annuì, dando la mano a Zel. "Speriamo...".

La chimera fissò l'amico in viso, ricambiando la stretta di mano. Quanto era cambiato da quando l'aveva visto la prima volta, in compagnia di Lina. Allora era uno spadaccino allegro e senza pensieri, felice di girare il mondo accanto alla sua maga. E ora invece stava vivendo l'inferno... "In gamba Gourry, mi raccomando! Se avrai bisogno di un amico, sai dove trovarmi, vero?".

"Già! Noi ci saremo sempre!" - intervenne Amelia.

Gourry annuì. Sapeva che non li avrebbe rivisti tanto presto ma quelle parole di amicizia sincera lo rincuoravano lo stesso... "Lo sò e vi ringrazio... State bene anche voi, mi raccomando!".

Amelia sorrise. "Ci proveremo!".

Poi salutarono Lina e Daryl, rimasti in disparte.

Zel li squadrò. "Voi due, vedete di non combinare altri guai, finché rimarrete insieme!" - sbottò, per alleggerire il clima.

Lina fissò Daryl, poi fissò lui. "Tranquillo, non vedo l'ora di mandarlo al diavolo!".

Daryl sbuffò. "Zel caro, lei dice così ma in realtà mi AMA e di notte piange al pensiero di essere in procinto di perdermi!".

"Ehm...". Un gocciolone di sudore scese dalla fronte di Zel e Amelia.

Mentre Lina piantava l'ennesimo pugno in faccia al suo ex amante.

A dispetto di tutto, Gourry sorrise. Era ormai passato il tempo delle gelosie, delle incomprensioni, delle liti con Lina... Ora lei pareva in grado di gestire la sua vita e il suo rapporto con Daryl in maniera sana e lui... aveva appena perso una moglie e aveva altro a cui pensare...

Zel gli strizzò l'occhio. "Gourry, non ti invidio! Dovrai sopportarli ancora un pò!".

Lina gli sbraitò contro, colta sul vivo! "ZELLUCCIO, ma non ve ne stavate andando?".

Zel scoppiò a ridere. "Eheh, certo!".

Amelia fissò gli amici, prima di intraprendere il bivio che li avrebbe separati per molto - temeva - tempo. "Ragazzi...".

Gourry e Lina le sorrisero. "A presto! A tutti e due!".

Li guardarono allontanarsi in silenzio, a lungo.

Era iniziato il momento dei saluti... E non era per niente piacevole!

"E allora, si va?" - chiese dopo un pò Daryl spazientito, quando ormai Zel e Amelia erano scomparsi fra gli alberi del bosco. Odiava quel clima grave e pesante, non ci era abituato! Era anche lui giù di corda ma al diavolo! Che reagissero!!!

Lina sospirò. "Direi di sì...".

Daryl sbuffò. Lina era decisamente moscia e giù di tono. E nemmeno punzecchiarla serviva a farla reagire. Era forse normale, ci voleva tempo... Per lei e soprattutto per Gourry...

A quanto pareva, gli toccava sopportarli così ancora per un pò!


...


Erano passati altre tre giorni e il viaggio di ritorno insieme stava ormai per concludersi. Passati dalla regione di Saillune, ormai Lina, Gourry e Daryl erano giunti ai confini della zona che delimitava i territori di Elmekia. La mattina dopo, ognuno avrebbe preso la sua strada.

Lina sapeva che Gourry sarebbe ripartito all'alba verso casa sua. Non sarebbe stato un viaggio di ritorno piacevole per lo spadaccino e immaginava che i giorni a seguire, sarebbero stati duri per lui. Dal canto suo invece, avrebbe proseguito verso nord, nella regione di Zephilia per sbrigare alcune faccende rimaste in sospeso quando aveva accettato il lavoro del governatore.

Daryl invece aveva comunicato loro che si sarebbe diretto verso sud, nella regione degli stati costieri, per un viaggio in mare verso le terre al di la della ex barriera dei demoni.

Si erano accampati in una radura nel bosco, a ridosso di un ruscello. Il fuoco scoppiettava tranquillo e avevano cenato col pesce pescato nel pomeriggio.

L'atmosfera era pesante. Per quello che era successo e anche perchè ognuno di loro, dal giorno dopo, sarebbe stato da solo. E questa volta non sarebbe stato facile.

Lina fissò i suoi due compagni di viaggio. Cosa avrebbe aspettato Gourry lo immaginava. Però... anche lasciare Daryl in un certo senso la faceva sentire strana... Oh, non disperata ma... Era con lui che aveva vissuto la sua 'prima volta'. Un errore madornale ma... era successo! E il fatto che il giorno dopo si sarebbero divisi non la lasciava poi così indifferente come avrebbe voluto...

Anche Daryl era stranamente silenzioso e meno propenso a dire le sue solite stupidaggini. Tant'è che Lina si era chiesta cosa gli passasse per la testa... Era abituata a rispondergli a tono e vederlo a corto di parole la spiazzava. Certo si sarebbero separati e non lo avrebbe salutato con una scena strappa-lacrime da romanzetto rosa il giorno dopo ma... Beh, non lo sapeva nemmeno lei cosa provasse, cosa avrebbe fatto! Daryl si era guadagnato UN POCHINO di rispetto per come aveva lavorato e per il fatto che non gli avesse fatto pesare più di tanto la sua fuga solitaria verso le rovine con Gourry e in questo si era dimostrato molto adulto e professionale. Per il resto... non aveva davvero nulla da imputargli. Gli errori che lei aveva commesso erano solo colpa sua e non certo di Daryl che era stato chiaro fin dall'inizio circa cosa volesse da lei. Ora avrebbe fatto ammenda di quanto successo, delle esperienze fatte. Per evitare di ripeterle in futuro, per vivere i suoi sentimenti in modo più sano, senza farsi prendere dalla rabbia, dalla timidezza, dall'imbarazzo... Era cresciuta molto e Daryl le aveva insegnato qualcosa. Che i propri sentimenti non andavano nascosti, che dovevano vedere la luce anche se avrebbero portato sofferenza, che le scappatoie verso avventure di poco conto non servono a dimenticare i veri amori ma solo a farsi del male. La sua fuga verso i suoi sentimenti le era costata cara... Aveva perso Gourry tre anni prima, aveva passato l'inferno dopo averlo ritrovato accanto a Madeline... Se avesse avuto coraggio, se avesse vissuto i suoi sentimenti verso di lui alla luce del sole quando ancora c'era tempo per farlo, forse molte persone avrebbero sofferto meno...

Lina sbuffò. Era ormai sazia e aveva voglia di mettersi nella tenda a dormire, lontana da tutto e tutti. Non sapeva che dire... "Io vado a dormire!" - tagliò corto, senza giri di parole.

Gourry la fissò. "Di già?". Era l'ultima sera che passavano insieme e sperava di stare in sua compagnia di più! Ma a quanto pareva, Lina non era della stessa idea...

Daryl si stese a terra, accanto al fuoco. "Beh, buona notte!" - si risolse a dire, frettolosamente, vedendola dirigersi verso la sua tenda. Era strano per lui... Non si era mai affezionato a nessuno ma Lina... Non gli era mai capitato di incontrare nessuno di simile e l'idea che il giorno dopo la loro collaborazione sarebbe finita lo irritava, stranamente... Sarebbe stato bello in futuro, collaborare ancora con lei, pensò... Lina riusciva a inebriarlo, riusciva a confonderlo. Si era permessa di fregarlo, di usarlo... E lui glielo aveva permesso, ben cosciente di cosa lei facesse... Non aveva mai permesso a nessuno prima di allora di prendere le redini del gioco, tanto meno a una donna! E lo aveva permesso a lei! Senza ribattere... Che si stesse rammollendo? Bah, forse davvero era meglio separarsi da Lina, prima di diventare troppo arrendevole...

Rimasti soli, Daryl fissò Gourry. Non lo invidiava! E non aveva nemmeno consigli da dargli su come affrontare il suo ritorno a casa. Lui aveva sempre tenuto lontani rapporti seri ed importanti, proprio per evitare i problemi che stava vivendo Gourry in quel momento. E quindi, non sapeva che consigli dargli! "Credevo che alla fine saresti rimasto con Inverse e invece..." - sussurrò infine, giusto per dire qualcosa ed evitare quel silenzio pesante.

Gourry sollevò il viso verso di lui, stupito che gli avesse rivolto la parola. "Ormai le nostre vite sono diverse e io ho delle responsabilità. Non voglio coinvolgerla e lei non vuole esserne coinvolta! Ed è giusto così!".

Daryl alzò lo sguardo verso il cielo stellato. "Mh... Si, credo che tu abbia ragione! Ma a lei tu piaci! E credevo che a dispetto di tutto, non ti saresti lasciato scappare l'opportunità di riaverla vicino!".

A quelle parole, Gourry scosse la testa. Parlare di cose così personali con l'ex amante di Lina era strano ma Daryl riusciva in qualche strano modo a metterlo a suo agio. "Se facessi come dici tu, non farei che sbagliare ancora! Vivrei schiacciato dai sensi di colpa per aver evitato di prendermi le mie responsabilità verso la mia famiglia e verso Madeline! A cui devo molto! E non sarei stato una persona felice e di conseguenza non lo sarebbe stata Lina. Il nostro rapporto ha passato mille tempeste in queste ultime settimane e non ha bisogno di altri scossoni. E' giusto che lei vada per la sua strada e io per la mia, a fare quello che devo!".

Daryl annuì, fissando la tenda dentro la quale riposava Lina. "Capisco... E' un modo per proteggerla in fondo... E hai ragione a volerlo fare... Lina è un esserino davvero... prezioso...".

Gourry, stupito, sollevò di scatto lo sguardo verso Daryl a quelle parole. Che fosse davvero innamorato di lei? O semplicemente, finalmente aveva capito quanto Lina valesse? Avrebbe voluto chiedergli di più ma preferì evitare di sentire risposte che avrebbero potuto ferirlo e che temeva. E poi, lo sapeva benissimo da solo che Lina era preziosa. Per questo si sarebbe separato da lei, per non coinvolgerla ulteriormente nell'inferno che era diventata la sua vita. Ma era un tipo di discorso inutile da fare, con Daryl. Il cercatore di tesori era una persona che pensava per prima cosa a se stesso e dopo agli altri e non avrebbe mai capito i motivi che spingevano lui e Lina a separarsi, non avrebbe mai capito che per lui il bene di Lina veniva prima della sua stessa felicità. Era inutile, loro avevano modi di vivere e di vedere le cose troppo diversi, anche se cominciava a capire che la maga, per Daryl stesse assumendo altri significati... "Già!" - disse infine, chiudendo la conversazione fra loro, forse con un pò di codardia a non volere approfondire i sentimenti di Daryl verso Lina. In fondo, non serviva sapere di più... Sapeva che le strade di Lina e Daryl si sarebbero divise il giorno dopo e ne era lieto. Non perchè fosse ancora geloso di loro ma perchè riteneva che Daryl non fosse la persona giusta per starle accanto. E lo aveva capito anche Lina, anche se a caro prezzo... Ma immaginava che per entrambi, separarsi sarebbe comunque stato più complicato di quanto avrebbero mai ammesso! "Beh, buona notte Daryl!".

"Buona notte!" - rispose l'avventuriero girandosi di lato e chiudendo gli occhi per dormire e chiudere quella strana conversazione fra uomini.


...


"Ah, giornata perfetta per partire!!!" - esclamò Daryl stiracchiandosi alla luce del sole appena sorto, appena ebbe davanti Lina e Gourry svegli.

"Allora sei diretto verso la costa?" - chiese Lina, curiosa.

Daryl annuì. "Sì, vorrei esplorare meglio le isole oltre la barriera! Territorio vergine e pieno di tesori. Ho molti amici pirati laggiù che potrebbero essere buoni compagni di viaggio e sicuramente saranno ben felici di accompagnarmi alla ricerca di oro e gioielli!".

Lina sbuffò. Pirati... La compagnia ideale per Daryl probabilmente. "Beh, buon viaggio allora!" - disse tranquilla, porgendogli la mano.

Daryl sbuffò. "Ma neanche un bacetto?" - disse, prendendola in giro.

La maga lo fulminò con lo sguardo, mascherando un sorriso. "Direi che ne hai avuti più di quello che meriti! Vai dai tuoi amici pirati o partiranno senza di te!"". Tentativo di... sbolognarlo in fretta evitando ulteriori imbarazzi?

Daryl sorrise, stando al gioco. Da Lina non avrebbe avuto ne abbracci ne parole dolci. E in fondo se lo aspettava ed era uno degli aspetti del suo carattere che più lo intrigavano. Le donne complicate erano le sue prede più appetibili... "Come vuoi! Magari un giorno comunque, ci si rivedrà!".

Lina sbuffò. "Spero di NO!!!".

Daryl ridacchiò. "Ahah, laggiù nei mari del sud ci sono mille tesori in cerca di padrone e tu secondo me ti divertiresti da matti a cercarli!".

"Ci sono tanti tesori anche quì, tranquillo!" - rispose lei in tono di sfida.

Daryl le si avvicinò e quando fu a pochi millimetri da lei le pose la mano sulla spalla e le avvicinò la bocca all'orecchio, bisbigliando. "Fai pure la dura quanto vuoi ma io SO' che in fondo ti mancherò un pò! E tu lo sai!".

Lina sussultò a quelle parole e forse avrebbe preferito rispondergli con una bella Fire Ball in viso ma... non le venne naturale farlo. Sorrise, d'istinto... "Molto, MOLTO in fondo Daryl...".

L'avventuriero scosse la testa, divertito. "E' già qualcosa...". Poi si voltò verso Gourry, salutandolo con una stretta di mano. "Beh, buona fortuna! Credo che ne avrai bisogno!".

Gourry rispose alla stretta di mano. "Buona fortuna anche a te!".

Daryl si voltò ad osservarli ancora alcuni istanti, poi prese il sentiero che portava verso il mare. Nuovi tesori lo aspettavano ed era ormai inutile trattenersi oltre con quei due!

Rimasti soli, Lina si voltò verso Gourry. Era arrivato il momento di salutare anche lui... Una stretta le attanagliò lo stomaco... Aveva sempre odiato gli addii e quella volta più di tutte! Perchè non era poi così certa che lo avrebbe rivisto... "Beh, direi che ora tu debba andare! Se prendi il sentiero a fianco di quello preso da Daryl, arriverai a casa nel giro di una settimana al massimo!".

Gourry abbassò lo sguardo. Era arrivato il momento che tanto temeva... "Già... Tu allora hai deciso di tornare a casa a Zephilia?".

Lina annuì. "Sì, tornerò a Zephilia ma casa mia sarà solo una tappa intermedia. Mi fermerò per la festa della vendemmia visto che orami siamo in autunno e poi riprenderò la strada verso le zone più a nord. La Gilda dei maghi mi aveva contattata mesi fa per un lavoro e visto che è ben pagato, sarebbe stupido rifiutare!".

"Un lavoro a Zephilia?" - chiese Gourry, incuriosito.

"Sì! Mi hanno chiesto di tradurre in lingua corrente antichi libri di magia scritti nel dialetto antico di Zephilia, credo per poi rivenderli a confraternite di maghi di altre regioni. Mi offrono vitto e alloggio in una casa tutta mia e visto che a nord della mia regione gli inverni sono freddi, nevosi e rigidi, ho deciso che passare quei mesi al calduccio, invece che errando per il mondo, sia decisamente più piacevole. Tanto più che sono ben pagata e il lavoro durerà parecchio tempo, vista la mole di volumi da tradurre! Potrò lavorare tranquillamente nella casa che mi assegneranno, prendendomi i miei tempi! Cosa posso volere di più?".

Gourry sorrise. "Sembra interessante!".

Lina alzò le spalle. In realtà in quel momento si sentiva apatica e poco propensa ad entusiasmarsi a qualcosa. "E' un lavoro, tutto quì!".

Calò un silenzio pesante fra i due, evidentemente a corto di parole.

Fu Lina a romperlo, stanca di quella empasse che si era creata. Era inutile rimandare, doveva lasciarlo andare. Non lo avrebbe più visto, non avrebbe più combattuto al suo fianco, non avrebbe più sentito la dolcezza delle sue mani che la accarezzavano. Ma Gourry doveva andare, doveva tornare per prendersi le sue responsabilità e sapeva che nella sua vita non poteva esserci posto per lei, al momento. E forse mai più. "E' meglio che tu vada! Così potrai sfruttare tutta la giornata e fare un bel pezzo di strada!" - mormorò infine, abbassando lo sguardo.

"Già...". Gourry la guardò intensamente, per fissare nella sua mente l'immagine di lei, sperando, pregando LON perchè la vita di quella ragazza fosse felice, serena. E che non si imbarcasse in qualche stramba missione mettendosi nuovamente nei guai. "Stai attenta, mi raccomando!".

Lina lo fissò. "Attenta a cosa?".

Gourry sorrise tristemente. "A tutto! Tu AMI cacciarti nei guai, ti viene così naturale... E poi, ricordati quello che mi hai promesso...".

La maga sussultò, ricordando di colpo quanto si erano detti dopo aver fatto l'amore insieme...



"Lina... Promettimi che d'ora in poi, anche quando saremo lontani, anche quando questa storia sarà finita, tu lotterai sempre per le cose giuste, per le cose belle, per le cose che ti meriti. Che non ti lascerai guidare da tristezza o dall'istinto nelle tue decisioni ma che lotterai sempre per le cose giuste per te! Che non ti butterai via perchè sei troppo preziosa, in gamba, intelligente per farlo. Promettimelo e io sarò tranquillo, sereno...".


Era vero, quella volta aveva promesso di non fare più sciocchezze, di tornare ad agire alla Lina Inverse. Ed era quello che in effetti aveva intenzione di fare! Lina si avvicinò a Gourry e lo abbracciò, ricordando la dolcezza di quei momenti, di quella notte d'amore con lui. "Sta tranquillo, credo di avere imparato la lezione! Non ho alcuna intenzione di rifare gli stessi errori, GIURO!".

Gourry sorrise e la abbracciò. "Lo sò... Ma ti prego, quando deciderai di avere a fianco qualcuno, accertati prima che sia una persona che vale quanto vali tu, che abbia a cuore la tua vita più della sua, che ti ami più di ogni altra cosa al mondo. Meriti questo e niente di meno Lina!". Già... Era dura, avrebbe voluto essere LUI quella persona ma, temeva, il suo tempo era passato.

Lina sussultò a quelle parole e sollevò lo sguardo per guardarlo in viso. "Gourry, io non ho intenzione di cercarmi un uomo!". Ridacchiò. "Tu e Daryl avete fatto abbastanza per farmi odiare la categoria!".

Anche Gourry rise davanti alla leggerezza di quell'affermazione scherzosa. Poi si perse ad osservare quel viso, quei capelli rosso fuoco che sapevano stregarlo... Lina era bellissima, intelligente, piena di vita. Avrebbe potuto far perdere la testa a qualsiasi uomo se solo lo avesse voluto ma ancora pareva non esserne pienamente cosciente. Era cresciuta, era ormai una donna e non sarebbe passato troppo tempo prima che qualcuno si invaghisse di lei. "Sai Lina, certe cose capitano senza che noi le cerchiamo e vogliamo!".

Lina lo fissò con tono di sfida, stranamente divertita da quella conversazione. "Non a me!".

Gourry sospirò. Quella testaccia dura non l'avrebbe mai persa, Lina! "Ok, come vuoi! Ma stai attenta lo stes...".

Si bloccò di colpo e Lina si staccò da lui perplessa. "Gourry, che c'è?".

Lo spadaccino lanciò lo sguardo oltre di lei, indicando un punto imprecisato fra gli alberi. "Guarda!".

Lina si voltò e spalancò gli occhi sorpresa.

Un unicorno, uno splendido e maestoso unicorno li fissava sornione, fra gli alberi. Da un bel pò probabilmente, visto che aveva già brucato una grossa chiazza d'erba davanti a lui. Un unicorno con uno splendido e prezioso corno d'oro in fronte. "Aaaaahhh!!! Gourry, quello è il leggendario unicorno dal corno dorato! Una creatura unica, di inestimabile valore!".

Gourry fissò l'animale, rapito dalla sua bellezza ed eleganza. "E' splendido!".

Gli occhi di Lina scintillarono dall'emozione. "Bellissimo, già! E se prendo quel corno dorato, sarò la donna più ricca della penisola dei demoni! Sai, è così che ho conosciuto Daryl, seguivamo la stessa preda, un unicorno! Magari QUESTO unicorno!". In effetti, aveva la stessa aria beffarda di quello che inseguiva quando aveva incontrato Daryl...

Gourry la fissò, poi fissò quello splendido animale davanti a loro. Era convinto che si sarebbe salvato da solo e sarebbe sfuggito a Lina senza difficoltà, visto che a quanto sembrava era una creatura mitologica e leggendaria ma... meglio non rischiare. E con la mano bloccò Lina, prendendole il polso. "Lina, perchè vuoi catturarlo? E' splendido e quel corno sta di sicuro meglio sulla sua fronte che nella teca di un collezionista. Merita di vivere sano, INTEGRO e felice come me e te... E merita di essere libero... Non catturarlo, per favore...". Era vero! Quell'unicorno meraviglioso meritava la libertà come ogni essere vivente. Come l'avrebbe meritata lui, se tre anni prima avesse avuto la consapevolezza di quanto stava perdendo, per seguire un ordine di un padre che non meritava nulla da lui. Gli aveva tolto Lina e ora lo sapeva, anche la sua libertà. Che, sapeva, avrebbe lottato con tutto se stesso per riottenere. Per se ma anche in ricordo di Madeline. Che in maniera diversa aveva scelto anch'essa la libertà, anche se in modo drammatico. Libertà da Yoshy e da quel passato che si portava dietro da mille anni...

A quella richiesta, a quelle parole, Lina sorrise. In fondo era d'accordo con lui e quella richiesta era tanto tipica, tanto alla Gourry... L'unicorno dal corno dorato meritava di continuare a vivere e di essere quella meravigliosa creatura leggendaria che tutti veneravano. "Già, credo che tu abbia ragione e che rinuncerò... Anche perchè poi, dubito che si farebbe catturare! E' un osso duro!". Si voltò verso l'animale, con intenzioni meno bellicose. "Hai sentito, vai pure! Non ti darò più la caccia!".

L'unicorno la fissò pensieroso. Poi, inaspettatamente, si avvicinò a lei, appoggiando il muso sulle sue mani per farsi accarezzare.

Lina sussultò, stupita. L'unicorno era un animale diffidente, che mai si era avvicinato a qualcuno. Ma forse, era solo perchè tutti cercavano di prendere qualcosa da lui. E forse, riusciva a leggere nelle menti sue e di Gourry e non li riteneva più un pericolo per lui. Era forse naturale, una creatura leggendaria di solito ha doti leggendarie.

Lina lo accarezzò piano, imitata da Gourry.

Lo spadaccino sorrise, guardandola assieme all'animale, serena e tranquilla, finalmente. Poi alzò la mano, ad accarezzarle un'ultima volta i capelli. "Lina... è ora che io vada...".

La ragazza si voltò verso di lui, di scatto. Era giunto il momento. Ma si sentiva stranamente serena, in pace... Come se quell'unicorno fosse riuscito a placare il suo animo in subbuglio. Annuì... "Ci rivedremo?".

Gourry scosse il capo. "Non lo sò, spero di sì! Ma se anche così non fosse... tu...".

Lina lo abbracciò, affondando il viso nel suo petto. "Lo sò, devo stare attenta, anche se ti ho già detto che non ce ne sarà bisogno. Tu piuttosto, mi raccomando, sìì forte e ricomincia a prendere decisioni con la tua testa e non con quella degli altri. Ce la farai, tornerai ad essere l'uomo di prima, ne sono sicura! E sarai fiero di te stesso e lo sarà anche Madeline!".

Lo spadaccino sorrise di nuovo, chinandosi a baciarle la fronte e a stringerla a se un'ultima volta. "Addio Lina!".

"Addio..." - rispose lei, osservandolo allontanarsi, forse per sempre.

L'unicorno rimase fermo ad osservarli, con sguardo furbo e sornione. Quegli strani esseri umani che credevano di sapere tutto, anche sul futuro! Osservò la ragazza dai lunghi capelli rossi... Lei soprattutto, era convinta e sicura di quello che gli sarebbe successo... Ridacchiò. Niente di più sbagliato! Lina Inverse non sapeva che il futuro era in grado di scombinare anche i propositi più ferrei...

E lo avrebbe scoperto prima di quanto lei pensasse...

  
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