16/09/2013
7 recensioniSpero che la storia continuerà a piacervi. Grazie!
I personaggi non sono miei, ma degli aventi diritto. Scusate gli errori.
Ringrazio chi ha letto, commentato e messo la fic tra le “sue” storie.
A presto.
Rebychan
7° giorno
Osservazioni
Come avevo detto ieri, oggi avevo intenzione di parlare con Yamamoto e Gokudera e per quello li avevo invitati a casa mia.
I due oggi sembravano particolarmente ispirati, e “fingevano” bene di essere l’uno l’altro.
No, ho sbagliato ad esprimermi. Come ho capito, quando sono tornato nella mia stanza con il the dopo averli lasciati soli per qualche minuto stavolta i due si erano proprio calati nell’altro e così si erano compresi.
Mi è bastato socchiudere la porta ed assistere a quella scena, per capire che la nostra chiacchierata era inutile.
Se questo esperimento serviva per aiutare due persone a legare, beh… ha funzionato perfettamente.
Cosa ho visto? Non posso scriverlo. E’ qualcosa di troppo personale e intimo. Ci si deve fidare della mia parola. Non ne ho ancora parlato nemmeno con i due interessati.
Mi sono allontanato di nuovo senza fare rumore, per poi tornare un po’ più tardi.
Penso sia meglio che siano loro a rivelarmi la verità quando si sentiranno pronti. Io attenderò!
Questo è tutto!
Tsunayoshi Sawada
* * *
Gokudera dopo il bacio era fuggito perché non era ancora pronto ad accettare cosa stava succedendo tra lui e Yamamoto.
Non appena si era rifugiato nel suo appartamento però non era riuscito ad impedirsi di riflettere sull’accaduto.
All’inizio aveva negato il piacere provato in quel leggero tocco di labbra, poi però dopo essersi dato per l’ennesima volta in quei giorni dello smidollato aveva deciso di affrontare la situazione.
Ci aveva messo tutta la notte, ma alla fine aveva accettato i suoi sentimenti.
A lui Yamamoto piaceva, e quel bacio non gli era stato indifferente.
Si era poi chiesto perché l’idiota l’aveva baciato.
Anche lui provava le sue stesse sensazioni o stava solo giocando?
Non lo poteva sapere con esattezza, ma conosceva abbastanza bene Yamamoto per sostenere che tendenzialmente era una persona sincera. Sì, quel giorno l’aveva ingannato con il trucco della dinamite, ma l’aveva fatto solamente perché voleva sapere se si preoccupava per lui. Era lampante.
Aveva però lo stesso dei dubbi sui suoi sentimenti.
Ed era per quello che quel giorno aveva deciso di “immedesimarsi”, sforzandosi di mettersi sul serio nei suoi panni. Voleva comprendere cosa l'altro provava veramente.
E istante dopo istante era arrivato alla verità.
Sì, anche a Yamamoto piaceva Gokudera.
Aveva “imitato” così bene l’altro che quando il Decimo li aveva lasciati da soli nella sua stanza per andare a prendere il the gli era venuto spontaneo tirare fuori l’argomento “spinoso” di quanto era accaduto la sera prima.
Aveva preso l’altro di sorpresa. E nel sentire nominare il “bacio”, Yamamoto era arrossito lievemente.
In quel rossore, Gokudera aveva capito che anche Yamamoto si era sforzato di calarsi in lui ed allora aveva agito.
L’aveva baciato d’istinto.
L’altro era rimasto titubante per mezzo secondo, poi aveva ricambiato.
Se all’inizio era stato Gokudera a dominare, poi Yamamoto sollevando le braccia e stringendolo forte, forte aveva riequilibrato le cose.
In quel bacio Yamamoto e Gokudera ripresero a essere loro stessi.
Sulle labbra di Yamamoto tornò il sorriso, mentre quelle di Gokudera si piegarono verso il basso. I suoi occhi verdi però erano illuminati da un nuovo e “allegro” luccichio.
* * *
Yamamoto non aveva trovato nessuna soluzione su come affrontare Gokudera dopo il “fattaccio”. Aveva così deciso di “immedesimarsi” in lui per comprenderlo un po’ di più e perché no, per fargli comprendere che faceva sul serio con lui. Non voleva scherzarci. Gli piaceva.
Se si fosse perfettamente calato nella parte, smettendo di sorridere, cosa estremamente difficile per lui, l’altro avrebbe dovuto riconoscere i suoi sforzi e con essi avrebbe dovuto comprendere che non era un tipo da fare le cose tanto per fare.
Sì, forse Gokudera non era interessato a lui in quel senso, ma i sentimenti di Yamamoto erano sinceri e non meritavano di essere “beffeggiati”.
Per tutto il giorno Yamamoto aveva tenuto sul viso una maschera di scontrosità e così aveva capito che con quella Gokudera si proteggeva dagli altri. Non solo, aveva anche capito che solo poche persone potevano vedere il suo vero animo che era molto più “fragile” e sensibile di quello che si poteva immaginare, e tra quelle c’era anche lui.
Quello gli aveva fatto sperare di poter conquistare Gokudera.
Forse ci avrebbe messo un po’, l’altro aveva bisogno di più tempo di lui per accettare le sue emozioni, ma ci sarebbe riuscito.
Avrebbe aspettato pazientemente
.
Mentre era immerso in quei pensieri però Yamamoto era stato sorpreso dall’altro ragazzo.
Anche Gokudera quel giorno si era perfettamente immedesimato in lui e quello aveva compiuto il miracolo.
Sta il fatto che quando Tsuna li aveva lasciati da soli nella sua camera, era stato l’altro a tirare fuori l’argomento “bacio” e poi vedendolo restio a parlarne, aveva agito d’istinto sporgendosi verso di lui e facendo entrare in contatto le loro labbra.
Per un po’ Yamamoto era rimasto basito, ma poi si era lasciato andare.
E così l’immedesimazione altrui era sparita, ed era tornato a essere se stesso.
Quel bacio infatti era reale al cento per cento e voleva viverlo come Yamamoto, e lo stesso era stato per Gokudera.
I due avevano finalmente compreso che i loro sentimenti erano uguali, anche se erano delle persone diverse.
Quell’esperimento li aveva aiutati ad accettarlo. Non era stata una perdita di tempo.
Yamamoto avrebbe baciato Gokudera per sempre, visto quanto piacevole era. Non potevano, però, quella era la casa di Tsuna. Non era il luogo giusto per sfogare l’affetto che avevano capito di provare.
Si accontentò allora di sfoggiare al ritorno del loro reciproco amico il sorriso più raggiante del suo repertorio, mentre Gokudera teneva il grugno ma aveva gli occhi che scintillavano di gioia.
* * *
Quando il Decimo era tornato nella sua camera, Yamamoto e Gokudera avevano provato a darsi un contegno. Poi però avevano trovato una scusa per andarsene.
Ormai l’affetto che provavano aveva rotto gli argini.
Si ritirarono in quella che era diventata ormai la loro panchina e si persero in effusioni per molto tempo. Non si dissero niente. In quel momento non era necessario.
L’importante era che si fossero capiti e che finalmente ciò che li legava avesse trovato il giusto nome con cui essere chiamato.
ERA AMORE!
FINE STORIA
Questa storia semplice, semplice finisce così.
Spero che a qualcuno sia piaciuta fino alla fine. Fatemi sapere!
Ed a presto con qualcosa di "nuovo".
L'ANGOLO DELLA PUBBLICITA':
Prossime fic in aggiornamento su EFP:
Prova di... (Durarara!) - 5 di 9 - Probabilmente mercoledì.
Ossessione (Free!)!! - 2 di 4 - Probabilmente venerdì.
Probabilmente la prossima settimana salta, ma dal lunedì dopo riprenderò a postare sul sito Le dure conseguenze di un tradimento. Oggi ho scritto l'ultimo capitolo. Lo so che adesso dovrei riprendere You are my pet, ma sento il bisogno di scrivere qualcosa di nuovissimo su questo fandom. Sono indecisa tra due: Asari e G. O Famiglia Vs Amore. Su quest'ultimo titolo sono ancora indecisa, intendo proprio il titolo, potrebbe cambiare. Presto (penso domani) posterò sul mio forum le trame. A voi quale ispira di più?
Fic in scrittura:
Amnesia (Beelzebub)
Famiglia (Free!)
Ayako's Angels (Slam Dunk)
Fic in fase di rilettura per la ripresa:
Jack The ripper (D.Gray man)