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Autore: Berry Depp    16/09/2013    1 recensioni
La vita di Gale Wasowsky, figlio di Mike e Celia, non è granché, soprattutto quando suo padre lo iscrive alla Monsters University, dove si trova sempre peggio, finché non incontra la bella Sunny e... tutto cambia!
dal quarto capitolo:
" -Questa è la tua camera. Dormirai con Sank, il che non dovrebbe recarti molti problemi, visto che non parla mai- Jem era fin troppo emozionato mentre faceva fare il giro turistico della casa a Gale, contento solo dell’ultima informazione: non avrebbe dovuto parlare per forza col suo compagno di stanza."
P.S. dedicata al grande Tonino Accolla, doppiatore del mostro più simpatico di questo mondo... e dell'altro! xD
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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  -Questa è la tua camera. Dormirai con Sank, il che non dovrebbe recarti molti problemi, visto che non parla mai- Jem era fin troppo emozionato mentre faceva fare il giro turistico della casa a Gale, contento solo dell’ultima informazione: non avrebbe dovuto parlare per forza col suo compagno di stanza.
  -Okay...- sussurrò stanco.
  -Ma sarai distrutto, scusami- esclamò Jem –vieni, sistema le tue cose in camera e riposati, domani iniziano le lezioni. Oh, e stasera ci sarebbe una festa di apertura dell’anno scolastico, ci hanno invitati.
  -A-ah, non so se verrò- affermò Gale aprendo le valigie.
  -Ma tu devi venire!- continuò Jem.
  -Scusa?
  -Sai, non ci invitano molto spesso, anzi, non ci invitano proprio alle feste del campus, questa volta l’hanno fatto solo perché tu sei dei nostri.
  -Cioè vi hanno invitati solo perché ci sono io?
  -Esatto!- sorrise innocente il mostro.
  -L’avranno fatto solo perché sono il figlio di Mike, ma perché rinunciare all’essere desiderato? D’accordo, verrò.
Jem uscì dalla stanza tutto contento e dopo qualche secondo entrò Sank.
  -Tu non mi piaci- disse il mostro con voce profonda e spaventosa.
  -Come?- chiese Gale convinto di non aver sentito bene. L’altro non disse altro ed andò a sdraiarsi sul letto di sopra del letto a castello.
  -Si... va bene...- sussurrò Gale, per finire di sistemare le sue cose ed uscire dalla stanza per fare una passeggiata prima della festa.
Prima di mettere piede fuori dalla casa, si ritrovò davanti uno scarafaggio. Non sembrava spaventoso, così Gale si abbassò fino a tenere l’occhio sinistro ad una distanza di pochi centimetri dall’animaletto.
  -Cosa hai di mostruoso, tu?- chiese in un soffio. Notò che l’insetto aveva un terzo occhietto che gli spuntava tra i due normali –Ah. Bene.
Passeggiò per un po’, finché non incontrò un mostro che somigliava molto ad un coccodrillo che gli sorrideva.
  -Wasowsky!- disse, come se si conoscessero da una vita.
  -Ehm... ciao- balbettò Gale alzando una mano.
L’interlocutore si avvicinò sempre più fino ad abbracciarlo alzandolo da terra e stritolandolo.
  -Ciao, amico, sono Tayler. Come butta?- continuò il coccodrillo.
  -Dipende se tu vuoi buttarmi giù- disse soffocando Gale.
Tayler rise di gusto: -Hai il senso dell’umorismo, Cobra!
  -Come mi hai chiamato?- chiese il poveretto tossendo e riprendendo fiato.
  -Cobra! Fichissimi quei serpenti che hai in testa! Così il soprannome ti calza a pennello! Senti, ci sei oggi alla festa, vero? Sai, la organizziamo ogni anno noi RΩR e quest’anno abbiamo invitato anche voi MB perché vorremmo passare un po’ di tempo con te. Ci stai?
  -E me lo chiedi? Certamente, grazie!- sorrise Gale, che tornò subito serio. Ma che stava facendo? Si stava facendo degli amici? Lì? Alla MU?
  -Allora ti aspettiamo, Cobra. A dopo!
Gale fece per tornare sui suoi passi, ma appena in tempo si accorse che lo scarafaggio di prima era proprio sotto il suo piede e se avesse compiuto quel passo, se lo sarebbe ritrovato spiaccicato tra le dita.
  -Ma che vuoi?- chiese brusco Gale. Lo scarafaggio si limitò a continuare a guardarlo. Gale sbuffò e tornò alla casetta rassegnato.
L’ora della festa arrivò in fretta. I MB erano emozionatissimi e correvano per casa cercando cose “forti” da far vedere ai ragazzi.
Gale si limitò a coprirsi con la sua felpa verde scuro e aspettò che anche gli altri fossero pronti. Quando lo furono tutti uscirono insieme e si avviarono verso la casa dei RΩR, tutti emozionati per la prima festa a cui avrebbero partecipato, tranne Gale, che sembrava molto tranquillo, quasi annoiato.
Si ritrovarono nella stradina che portava alla porta d’entrata e già da lì si poteva sentire la musica ad un volume altissimo. Suonarono alla porta e venne ad aprire proprio Tayler.
  -Cobra!- esclamò contento– Sono felice che tu sia venuto. Fai entrare anche i tuoi amici.
  -Loro non sono... miei amici...- disse Gale, anche se ormai era troppo tardi, visto che Tayler era entrato seguito dai suoi compagni.
La musica era assordante e c’erano mostri che si scatenavano e bevevano senza sosta. Gale andò a sedersi in un angolino e non si mosse da lì rimanendo a guardare quei mostri che gli stavano tanto antipatici.
  -Tu dovresti essere Gale, cioè... Cobra!- sorrise un altro RΩR avvicinandosi.
  -E tu sei...?- fece Gale.
  -Scusa, sono Marx- aveva tre grosse antenne, due sulla fronte e una sul naso –Come mai non balli?
  -Io? Non... non so ballare...
  -Andiamo, è la scusa più vecchia che abbia mai sentito! Non dirmi anche che non hai mai bevuto!- continuò porgendogli un bicchiere di ponch.
  -Ehm... No, no! Io amo bere!- il sorriso finto sembrò convincere Marx, che gli lasciò il bicchiere a andò a ballare con una mostriciattola molto sexy.
Gale versò il ponch nel vaso di una pianta e si alzò con l’intenzione di andarsene a dormire, ma qualcuno lo tirò per il cappuccio della felpa e lo fece arrivare al centro della pista. All’inizio non si rese conto di nulla, poi si accorse che a tirarlo era stata la mostriciattola sexy con cui ballava Marx e ora tutti lo incitavano a ballare. Erano tutti disposti a cerchio che battevano le mani e urlavano il suo nome.
  -No, io non ballo!- cercò di convincerli, ma tutti continuavano ad incitarlo.
Si sentiva in imbarazzo, davanti a tutta quella gente. La mostriciattola di prima si fece avanti e lo guardò maliziosa. Faceva parte delle PNK. Gli prese una mano e fece una giravolta arrotolandosi nel suo lungo braccio. Si ritrovarono con le facce a pochissimi centimetri di distanza. Gale non era un tipo che arrossiva facilmente e non successe nemmeno quella volta, ma si ritrovò a guardarla sorpreso e incredibilmente attratto da quegli occhi rosa. Ad un tratto lei si allontanò di colpo mantenendo quell’espressione e cominciò a ballare. Gale le stette dietro e non si rese conto di star ballando sotto gli occhi di tutta quella gente. Le piroette della ragazza lo mandavano su di giri e continuarono così per quasi tutta la nottata.
Durante l’ennesima piroetta il suo sguardo finì sul grande orologio appeso al muro. Le quattro di notte.
  -Oh, cacchio!- mollò la ragazza che volò via in mezzo ad un gruppo di gente che ballava qualche metro più lontano –Ehm... scusa! Ti ripago i danni- si scusò vedendo che quella si rialzava tenendo una mano sulla fronte per la botta.
Corse a casa, dove i suoi compagni erano tornati a mezzanotte perché avevano sonno ed entrò facendo attenzione a non fare rumore.
Salì le scale, aprì la porta che scricchiolò leggermente e poggiò la preziosa felpa che Sulley gli aveva regalato sulla sedia accanto al letto. Notò che Sank non faceva alcun rumore nemmeno mentre dormiva, poteva vedere appena la sua pancia alzarsi e abbassarsi lentamente. Si sdraiò nel letto di sotto e chiuse gli occhi, pensando a come l’anno fosse iniziato male. Sperò che tutto quello che gli stava capitando finisse in fretta e si addormentò con quei pensieri per la testa, non prima di accorgersi che il famoso scarafaggio si era appollaiato sul comodino accanto al suo letto.

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Cabina del Capitano: e rieccomi qui a rompervi i maroon 5 (espressione inventata da me e una mia amica, se la volete usare c'è il copyright u.u )! Bene, volevo informarvi che ho cancellato la storia che stavo scrivendo (solo il primo capitolo, sai che roba!) su Phineas e Ferb. Il fatto è che non mi convinceva e prefersico guardare quel cartone che amo in tv, invece di rovinarlo conle mie pessime idee. Poi, volevo ringraziare di cuore Leyna_ per aver recensito e inserito tra le seguite e preferite la storia, se non fosse stato per lei, probabilmente avrei smesso di pubblicarla, pensando che non interessasse a nessuno, grazie mille, spero che gli altri lettori prendano esempio da te, Leyna_!
A questo punto... la messa è finita, andate in pace.
BD
  
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