Summertime Happiness
I feel good enough
Estate 2013,
Ho preso una decisione: questa è l’ultima volta che ti scriverò. Mi dispiace, perché per me sei stato un caro amico di parole, ma il cambiamento è sempre più vicino, per certi aspetti già in atto, ed è arrivato il momento di lasciarti e andare avanti da solo. Da oggi, tu sei il passato e io il presente. Il futuro per ora non conta. Sarò sintetico, perché non ho proprio voglia di scrivere queste parole, ma ci tengo a farti sapere come sono finite le cose. O meglio, iniziate.Sai, oggi sono iniziati i corsi di recupero e indovina chi ho incontrato? Si, il mio Angelo. Nell’ultimo mese ho pensato spesso a lui, quotidianamente, a dir la verità, e ho capito che il capitolo della mia vita dedicato a lui non è ancora finito: pretendo delle risposte e magari qualcos’altro; stavolta non ti dirò che oso sperare troppo, perché mi rendo conto che ho sperato per così tanto tempo che adesso non posso più farlo: è il momento di agire.
Lui mi ha salutato, è stato con me e abbiamo riso insieme in classe e durante l’intervallo abbiamo passeggiato per il cortile della scuola. Oh, come ho potuto dimenticare che sensazioni comporta la sua presenza? E’ tutto più intenso di prima e lui sta brillando più che mai e io mi sento caldo, pronto come non lo sono mai stato. Ma pronto per cosa, poi?
Come al solito, Christian si è dimostrato chiuso e distaccato, come solo lui sa fare, eppure lo sentivo così vicino…ma ancora troppo distante dal mio braccio proteso nella sua direzione. Eh, dopo tutti questi mesi di palestra ho ottenuto la cosa più bella di tutte: la forza di lasciare questo braccio proteso verso di lui ancora per molto tempo. Niente fretta, stavolta voglio saper aspettare. Non mi stancherò. E quel che sarà sarà.
Non mi sono mai sentito così felice: per la prima volta sento che le cose al momento vanno bene così, basta complessi o pensieri che non portano da nessuna parte. Ho deciso di creare la mia linea del tempo: la preistoria è passata, vi rientrano proprio le righe che precedono queste parole- e adesso comincia l’età contemporanea, il cui punto di partenza è uno solo, il più importante di tutti: Christian.
Dovrei dirti ancora tantissime cose, ma non ci riesco, scusami. Mi sento così pieno di vita e felice e non voglio sprecare neanche un momento, anche se sto scrivendo a te.
Ti dico addio, amico mio, e do il benvenuto alla mia età contemporanea, che spero diventi il mio futuro. Per ora è il mio “Ognicosa” ed è la cosa più bella del mondo.
Gli Angeli esistono, ne sono sicuro, perché lui è il mio.
Ah, da oggi mi chiama “ mister ciuffo”. E io non riesco a smettere di pensare ai suoi occhi. Sono ovunque.
Li vedo proprio davanti a me, mentre ti scrivo.
Nella sua ombra io posso risplendere.