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Autore: PassengerXX    17/09/2013    1 recensioni
Jay. Sammy. Vic.
Tre chitarre, tre voci accomunate da un sogno: sfondare nella musica.
Questa è la storia di tre ragazze che contattate da una grandissima casa discografica Newyorkese firmano un contratto e si scontrano contro il loro sogno. Impareranno a conoscersi, a stringere profondi legami, a credere in se stesse e in quello che vogliono.
Da una parte c'è Vic la "bella" del gruppo, voce chiara e potente, dall'altra parte c'è Sammy la "doce" del gruppo, la più sensibile, il cuore pulasante, poi c'è Jay ... E beh per descrivere Jay basta una parola "problematica".
La trama oltre ad essere incentrata sul tema del rendere possibile ciò che si ritiene impossibile si concentra principalmente sulla relationship Jay/Sammy poi capirete perchè ..
WARNING:
Nonostante sia una storia molto leggera, si affronteranno argomenti quali: violenza, omosessualità, autolesionismo, droga.
Non sono particolarmente brava nelle introduzioni ma spero di avervi convinto!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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It's time to begin, isn't it? I get a little bit bigger, but then I'll admit I'm just the same as I was 






 
 
 
< Guarda che siamo arrivate > Affermo non riuscendo a trattenere un piccolo sorriso. Quella mattina si stava rivelando estremamente interessante. Reduce di una notte decisamente stancante, Sammy mi aveva completamente stravolto la mattinata. Si era presentata praticamente a casa mia e per poco non aveva sorpreso me e Dani insieme, in atteggiamenti davvero poco amichevoli.
Non che io abbia mai nascosto di gran lunga i miei gusti sessuali, ma non so perché non mi andava che la ragazza bionda lo venisse a sapere adesso, ne tantomeno in quel modo.
La cosa più assurda è il brivido che mi provocava ancora oggi il suo tocco. Quando le ho afferrato i polsi e le sue braccia hanno stretto la mia vita, ho sentito come una scossa, scuotermi tutto il corpo. Non è un classico cliché questo, il suo tocco ha scatenato una crisi epilettica dentro di me.
Qualche istante dopo che ho messo in moto e ho iniziato a prendere velocità la sua testa si è come riparata tra le mie scapole, ed è rimasta lì in quella posizione per tutto il tragitto riparandosi apparentemente dalla velocità, ma mi diede l’impressione come se si stesse riparando dal mondo intero. Le sue braccia poi si sono strette attorno alla mia vita in una morsa quasi mortale, facendomi mancare a tratti il fiato.
E proprio in quella posizione si trovava anche adesso, nonostante fossimo arrivate a destinazione.
Metto un piede a terra spegnendo la moto. < Sammy? Mi manca l’aria > La chiamo con voce più rauca del solito, ma solo dopo qualche secondo stacca il suo viso dalla mia schiena e allenta leggermente la presa intorno alla mia vita.
< T-Tu, tu sei completamente folle! > Esclama e le sue urla mi spaccano quasi un timpano, data la poca distanza.
Io non rispondo ma mi limito a ridere.
L’esile biondina si sfila il casco leggermente alterata e mentre scende perde l’equilibrio e sarebbe finita dritta a terra se io non l’avessi afferrata per una spalla. < E tu sei completamente priva di equilibrio > Le rispondo ridendo. Non ridevo così, di gusto, da una vita.
Forse è proprio per questo motivo che lei non mi manda a quel paese e un piccolo sorriso si disegna lentamente sulle sue labbra.
< Ah, vedo che avete già legato! > Afferma una voce a me esageratamente familiare. < Come mai qui, da zio Luke? > Afferma quell’uomo dal pizzetto biondiccio.
< Non siamo qui per te, non darti arie > Esclamo io scendendo dalla moto. < Ho lasciato il cellulare qui >.
< Si, lo so. Vallo a prendere pure tu. Sta nel primo cassetto della mia scrivania > Afferma accendendosi una sigaretta.
Conosco quei corridoi da due anni, ma camminarci adesso con la consapevolezza che ci fosse un contrato ad aspettarmi  era qualcosa di sorprendentemente figo.
< Conosci da parecchio tempo Luke? > Chiese Sammy seguendomi nel suo ufficio forse meravigliata dal fatto che potessi frugare nei cassetti del nostro “manager”.
< Da due anni > Affermo aprendo il suo cassetto. < Tu? > Chiesi alzando appena lo sguardo.
< Lavoro con lui da un paio di mesi ... > Risponde guardando i poster appesi ai muri. < Non sapevo che questa fosse la stessa casa discografica di Bob Marley > Dice pensierosa e ammirata.
< Beh, è stato lui che l’ha resa importate in un certo senso > Dico io avvicinandomi. Nonostante io sia abbastanza alta e potrei crescere ancora, in teoria, la ragazza al mio fianco è altissima. Supera di gran lunga il mio metro e settantatre.
Mi guarda dall’alto e per la prima volta avverto che tra noi non c’è tensione. I nostri occhi per un istante che sembra indefinito si incastrano perfettamente. < Andiamo? > Chiedo spezzando quel momento.
Non ci mettiamo molto per arrivare a casa di Vic, nonostante abbia deciso di rallentare notevolmente rispetto a prima per la felicità di Sammy e per la felicità anche dei miei polmoni così che potessero prendere aria. Non che mi sia dispiaciuto essere stretta in quel modo da lei, lo ammetto, ma molto probabilmente mi sarebbero rimasti i lividi.
Scendiamo dalla moto e cerco di sgranchirmi le ossa.
Non appena entriamo in casa, a tutto ero pronta ma non a l’ultrasuono che fuori esce dalla bocca di Vic non appena mi vede.
Di slancio mi abbraccia e io impacciata le do qualche buffetto sulle spalle. Non sono abituata a determinati slanci di affetto ma in quell’occasione sono costretta a ricambiare.
< Non ci speravo più ormai! > Afferma togliendomi il casco da mano e appendendolo nell’entrata.
< Jay, lui è Ty, il mio ragazzo > Fa la brunetta presentandomi il ragazzo dietro di lei. E’ decisamente alto e il colore della sua pelle mi induce a pensare che uno dei suoi genitori fosse orientale. I capelli neri leggermente lunghi ricadono sulle spalle muscolose.
< Piacere > Dico io non allungando mai la mano come mia abitudine.
< Piacere mio > Dice il ragazzo gentilmente. < Ragazze, allora io vado che vi lascio lavorare > Dice sorridendo contento come se fosse stato lui a dover firmare il contratto della sua vita.
< Ciao, amore > Fa la bruna dandogli un bacio a stampo, dimostrandosi più dolce di quanto avessi immaginato. Trattenni una risata vedendo Sammy al mio fianco fare un gesto in stile conato di vomito.
< La vuoi smettere? Solo perché hai deciso che non vuoi frequentare più ragazzi fino a che non sarai zitella! > Dice scherzosamente Vic facendo una linguaccia all’amica.
< Solo perché hai trovato l’unico bravo ragazzo sulla faccia della terra non puoi rinfacciarmelo sempre > Rispose Sammy ricambiando la linguaccia.
< Continuerete per molto? > Dico io per niente infastidita però. In effetti ad attirare la mia attenzione è proprio stata l’affermazione di Vic. Perché mai una ragazza come Sammy ha deciso di non frequentare più ragazzi? Chi era quello stronzo che l’aveva fatta soffrire?
Quei pensieri irrazionali iniziano ad invadere la mia testa lasciandomi decisamente sconcertata.
< No, scusaci > Dice Vic ridendo. < Di solito questi siparietti sono brevi ma molto intensi > Afferma ridendo.
Dopo poco tempo ci ritrovammo tutte e tre a tavola a pranzare. Vic aveva insistito tanto perché il pranzo del giorno prima era saltato e non faceva altro che ripetere che nessuno si sarebbe dovuto sottrarre alle sue doti culinarie.
< Sono ottimi > Affermo facendo la gentile alla prima forchettata di pasta. Io e la cucina non abbiamo un bellissimo rapporto quindi mangiare un piatto di pasta per me era un evento più unico che raro.
< Non alimentare il suo delirio di onnipotenza quando si parla di cucina, ti prego  > Dice Sammy con occhi imploranti.
< Sono negata con fornelli quindi qualsiasi cosa sia praticamente commestibile per me è buona > Affermo io alzando le spalle dando voce ai miei pensieri.
< Vivi da sola? > Chiede Vic curiosa.
Io annuisco, consapevole che a breve sarebbe arrivata la fatidica domanda “famiglia”.
< Come mai? Vai ancora a scuola giusto? > Chiede sempre la ragazza bruna. Guardo Sam senza farmene accorgere e noto che guarda il piatto davanti a se fingendosi impegnata.
< Si … > Affermo sperando che quella conversazione finisse là.
< Vic, come mai Ty non è rimasto a pranzo? Paura delle tue doti culinarie? > Fa Sammy con un sorriso ironico.
Vic le lancia un’occhiataccia ma il peggio è passato. Dopo qualche istante guardo Sammy e le faccio un piccolo sorriso per aver cambiato argomento. Aveva colto nel momento giusto il mio disagio e aveva posto abilmente l’attenzione su altro. Lei risponde al mio piccolo sorriso arrossendo leggermente.
Il resto del pomeriggio trascorre molto velocemente. La maggior parte del tempo lo trascorremmo parlando di musica e delle nostre influenza musicali. La cosa che ci stupì maggiormente furono proprio i nostri diversi e contrastanti gusti musicali.  
< Io amo il pop > Aveva detto tutto ad un tratto Vic. < Lo ammetto sono cresciuta ascoltando Madonna, quando avevo cinque anni conoscevo parola per parola “Baby one more time” di Britney Spears e avrò visto quel video talmente tante volte da conoscere passo per passo anche il balletto >. 
< Io invece amo la musica di autore, il soul e nell’ultimo periodo mi sono avvicinata al soft rock > Afferma Sammy accordando la sua chitarra.
< E tu Jay? > Vic mi guarda curiosa.
< Beh … Io sono più per il Rock and Roll > Affermo con un sorriso sghembo. < Il genere che ascolto e quindi che faccio è molto vicino a questo mondo. Il Rock ma quello classico > Dico alzando le spalle.
< Rolling Stones, Beatles … ? > Mi fa eco Vic.
< Guns N’Roses, Rem, Ramons > Continuo io particolarmente loquace. Non sono una ragazza che parla molto ma quando l’argomento è la musica, sono implacabile.
< Sono proprio curiosa > Afferma Vic ad un tratto.
< Di cosa? > Chiede Sammy alzando la testa dalla sua chitarra.
< Immaginavo una nostra canzone. Sono curiosa di vedervi insieme a scrivere testo e musica, sono curiosa delle nostre voci che si fondono, sono curiosa di vedere l’impatto con il pubblico, cosa ne penserà la critica … E’ tutto così … > Fa lei a corto di parole.
< Surreale? > Suggerisco io con un sorriso spezzato.
< Esatto! > Fa lei dandomi ragione. 
< Non dire cazzate … Non saresti mai arrivata ad una parola come “surreale”! Al massimo stavi per dire “figo” > Esclama Sammy lanciando il cuscino del divano in faccia a Vic.
< Che stronza che sei! > Esclama la mora lanciandole a sua volta il cuscino.
Sorrido ampiamente a quello scambio di battute. Stare con Sammy e Vic si stava rivelando stranamente divertente.
< Allora? Lo firmiamo o no questo contratto? > Chiede Sammy ad un certo punto facendosi seria.
< Facciamo così > Dico ad un tratto spegnendo la sigaretta che mi ero da poco accesa ( non mi era sfuggita l’occhiataccia di disapprovazione della biondina). < Prendiamoci queste ventiquattro ore per prendere questa decisione. Stiamo parlando della nostra carriera, del nostro sogno … Ieri non avevo ancora realizzato il tutto e non l’ho fatto nemmeno adesso. Ho bisogno di ventiquattro ore, solo ventiquattro ore > Affermo sospirando rumorosamente.
< Anche io ne ho bisogno > Afferma Sammy guardandomi negli occhi per istante lunghissimo.
< Ventiquattro ore > Dice Vic seria.
Guardai l’orologio, segnava le sette di sera.
< Mettiamola così: domani esattamente a quest’ora a Coney Island a Brooklyn > Affermo decisa. < Se ci saremo tutte e tre con le nostre chitarre firmiamo questo maledetto contratto >.
 
NOTA AUTRICE:
 
Ed eccomi qui con un nuovo capitolo! Il cambiamento è nell’aria gente … Il contratto sta per essere firmato? Forse si, forse no lo saprete a breve.
In questo capitolo volevo mostrarvi, oltre allo sviluppo della relazione Jay/Sammy, i gusti musicali delle ragazze, inevitabili per tracciare in pieno il profilo di e la personalità artistica di quest’ultime. Vi starete chiedendo come possono andare d’accordo due persone che ascoltano rispettivamente una Rolling Stones e l’altra Lady Gaga, beh credetemi non lo so ancora nemmeno io ma penso che lo scoprirò scrivendo! :P
Scuola permettendo penso di aggiornare giovedì sera o al massimo venerdì nel pomeriggio … Ringrazio sempre infinitamente tutti quelli che stanno seguendo la storia, che l’hanno inserita nei preferiti e in particolar modo chi sta recensendo la storia. Vi voglio bene gente! <3
Li volete qualche piccolo spoiler ?? beh :
Nel prossimo capitolo verrà finalmente presa la decisione riguardo il contratto.
Presto ci sarà una scena estremamente fluff tra Sammy e Jay.
Qualcosa sul passato delle tre verrà alla luce e ci saranno conseguenze irreparabili
 
Con questo vi lascio, confido in un vostro parere!
Alla prossima! ;)
  
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