Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Aryuna    22/03/2008    6 recensioni
Kagome e Inuyasha, odiati compagni di classe e di banco da tre lunghissimi anni. Kagome, stanca di venir presa di mira dal mezzodemone, organizza una vendetta con sua cugina Kikyo, ex-fidanzata del ragazzo. L'ho scritta assieme ad Emiko92. La storia, il progetto e l'ambientazione sono mie, gli sviluppi e i dialoghi li abbiamo scritti assieme! E' la mia prima fanfict, speriamo bene! (siate indulgenti, è pure abbastanza lunga)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La vendetta

Ecco il capitolo di pasqua! ^^ Scusate il ritardo nella pubblicazione, ma ho avuto un po’ di litigi per il pc. In questo capitolo appare la squadra dei sette, e infatti ero indecisa sul titolo. Spero vi piaccia, il prossimo è il penultimo capitolo, “Profumo”!

Buona lettura!

Ti aspetterò sempre




Inuyasha era pallido. Tremendamente pallido. E Kagome, anche se non avrebbe dovuto, era divertita. Era incredibile che Inuyasha, sempre così altezzoso, avesse paura di volare.

<< Inuyasha? >> lo chiamò con voce dolce. Lui si voltò a guardarla con una faccia da cadavere.

<< Tra un po’ partiamo. Sei sicuro di sentirti bene? >> domandò per la quinta volta. Lui annuì. Temeva che parlando la sua voce lo tradisse. Purtroppo per lui, a quello ci pensava già il suo volto.

Sentirono la comunicazione di “allacciare le cinture di sicurezza, l’aereo sta per decollare, in caso di atterraggi di emergenza bla, bla, bla…”.

E quando decollò, Kagome si sorprese del pallore che aveva raggiunto la pelle di Inuyasha.


<< Bene, questa è la nostra stanza >> disse Sango osservando il numero sulla chiave e quello sulla porta. Ayame annuì allegra.

<< Che bello, stiamo in camera tutte e tre insieme! Vero, Kagome? >>. La ragazza annuì. Da quando stava ufficialmente con Inuyasha, Ayame aveva messo da parte il rancore.

<< Solo, mi preoccupo per la stanza dei maschi >> ammise, alzando gli occhi al cielo << credete che l’albergo reggerà ai terremoti? >>

<< Se non mandi Inuyasha a cuccia, forse si >> disse Sango sincera, entrando nella stanza. Era accogliente, anche se poco arredata, con un letto matrimoniale e uno semplice. Kagome lo prenotò subito, mettendoci sopra la valigia.

<< Non ti preoccupare! C’è anche Miroku con loro >> cercò di rassicurarla Sango. Kagome ricordò l’immagine della mensa distrutta, e scosse la testa preoccupata.

<< Koga e Inuyasha staranno bene, non ti preoccupare! >>


<< STUPIDO BOTOLO, RANDAGIO CHE NON SEI ALTRO! >> urlò Koga, cercando di acchiappare Inuyasha, rifugiato sopra al letto a castello.

<< Suvvia, Koga! E’ solo una valigia >> si difese lui, cercando di tenere a bada il lupo.

<< Ti sbagli >> fece notare lui, per un istante calmo << ERA UNA VALIGIA! >>

Miroku esaminava il bagaglio, nella speranza di aggiustarlo in qualche modo. Era completamente deformato. Inuyasha c’era saltato sopra, fuggendo da Koga che cercava di riprendere la sua chiave della stanza.

<< Dai, non litigate! Domani andiamo al mare, cosa si può volere di più? >> disse Miroku, cercando di alleggerire l’atmosfera. Koga si voltò a guardarlo perplesso.

<< Non sapevo che ti piacesse il mare >> fece notare poco convinto. Aveva un sospetto…

<< Certo che no! Io parlavo delle ragazze in costume! >>. Inuyasha cadde dal letto a castello.

<< Miroku, ma non riesci a pensare ad altro? >> domandò incredulo. Ma subito la sua attenzione si rivolse a Koga, che osservava un punto imprecisato con aria sognante.

<< Oh, potrò vedere Kagome in costume! >> esclamò felice, prima di ricevere un pugno sulla testa da parte dell’hanyou.

<< Piano con la fantasia >> lo avvertì il ragazzo senza troppa enfasi. Ormai non si arrabbiava più di tanto.

<< Ahi, mi hai fatto male! >> si lamentò Koga arrabbiato. Inuyasha fece finta di non sentirlo, affacciandosi alla finesta. Anche da lì, riusciva a sentire il suo profumo.


<< Bene ragazzi, da oggi comincia la vacanza! >> esclamò allegra Kagura. Gli studenti la fissavano estasiati. Avevano davanti una specie di divinità femminile, con i lunghi capelli ondulati sciolti, un costume rosso e un pareo di un’altra tonalità che scendeva lungo sulle gambe snelle. Le studentesse si domandavano perché loro non facessero lo stesso effetto. Ma quando i ragazzi videro che la professoressa aveva con sé il temuto ventaglio, si concentrarono sulle coetanee.

<< Bella giornata, vero Naraku? >> chiese la donna sedendosi sull’asciugamano. Lui era seduto sotto l’ombrellone con il figlio Hakudoshi. Kagome constatò che erano due figure inquietanti che fissavano gli alunni con aria minacciosa, l’uno facendo “Kuhuhuhuhu”, l’altro “Hehehehehe”. Ma poi figlio di chi? Naraku non era sposato! La ragazza decise che era meglio non saperlo. Oltretutto, Hakudoshi andava alla stessa scuola di Sota, e non godeva di buona fama. Una volta si era anche picchiato con Shippou.

<< Sempai! >> strillò Ayame lanciandosi al collo di Koga.

<< Ayame, mi stai strozzando! >> disse lui con voce gracchiante. La ragazza lo lasciò, mormorando uno “scusa”. Kagome rise. Era divertente vederli litigare. Lei e Inuyasha facevano lo stesso effetto? L’hanyou la guardava da lontano. Era tremendamente bella con quel bikini blu. La sua attenzione si spostò per un attimo su Sango e Miroku. La ragazza aveva appena urlato, per poi tirargli un sonoro ceffone. Inuyasha scosse la testa rassegnato. Kagome lo raggiunse, altrettanto rassegnata.

<< Che pazienza che ci vuole >> commentò sedendosi accanto a lui. Il ragazzo annuì.

<< Kagome! >> chiamò Yuka arrivando di corsa << C’è un’altra scuola >>

<< Oh, ma li hai visti? Ci sono quattro ragazzi bellissimi! Anche se uno sembra una ragazza… >> commentò Ayumi. Inuyasha alzò un sopracciglio.

<< Una ragazza? >> domandò preoccupato. Ayumi annuì.

<< E sono… >>

<< Quattro >> ripeté la ragazza. Inuyasha rimase in silenzio, pensieroso.

<< Per caso ci sono altri tre ragazzi? Uno molto robusto, uno con i capelli rossi e un altro che sembra un gobbo, basso e zoppo con il naso schiacciato? >> chiese dopo poco. Kagome lo guardò perplessa. Li conosceva?

<< Si >> confermò Yuka << e uno degli altri quattro ha una treccia nera lunghissima! >>

Inuyasha impallidì.

<< No… non loro sette >> mormorò portandosi una mano sulla fronte.

<< Chi? Inuyasha, si può sapere di chi stai parlando? >> domandò Kagome confusa.

<< Inuyasha! >> disse una voce femminile allegra, un po’ roca. Kagome si voltò, e si sorprese quando scoprì che apparteneva ad un ragazzo.

<< Jakotsu… >> mormorò l’hanyou con un tono tutt’altro che amichevole.

<< Ma guarda >> disse un ragazzo alto nel dialetto di Osaka, con una lunghissima treccia nera e gli occhi blu scuro << c’è Inuyasha! Hai visto Suikotsu? Chiama anche Renkotsu, Mukotsu, Kyokotsu e Ginkotsu. >>

<< Ehi! Non sono un’attrazione turistica, Bankotsu! >> protestò Inuyasha, scattando in piedi, schivando Jakotsu che tentava di abbracciarlo, facendogli lo sgambetto e lasciandolo cadere a faccia in giù sulla sabbia. Kagome si trattenne dal ridere. Quei ragazzi venivano sicuramente da Osaka.

<< E’ così che si salutano gli amici? Scorbutico come sempre >> protestò Bankotsu avvicinandosi. Kagome capì con uno sguardo che era il tipico playboy sicuro di sé. Ma gli stava simpatico.

<< Inuyasha, sei crudele! Mi rivedi dopo così tanto tempo e nemmeno mi saluti >> si lamentò Jakotsu con gli occhi lucidi.

<< Non ti avvicinare! >> lo ammonì l’hanyou con un’occhiata omicida.

<< Sii gentile, Inuyasha >> fece Kagome, alzando gli occhi al cielo. Tutti lei li incontrava. Lui sbuffò, infastidito.

<< Altrimenti? >> domandò, ma subito si pentì. Kagome sillabò silenziosamente un “a cuccia”, e lui abbassò le orecchie, facendo capire che aveva capito cosa sarebbe successo altrimenti.

<< Ehi, è la tua ragazza? >> domandò Bankotsu osservando Kagome. Lei arrossì, mentre Inuyasha sbuffava di nuovo.

<< Keh! Ma chi la vuole >>

<< Ah, è così? >> chiese lei con uno sguardo sadico fisso sul rosario. Inuyasha si allontanò per istinto.

<< Inuyasha, non stuzzicare Kagome! >> suggerì Sango da lontano. L’hanyou decise che era un buon consiglio. Mukotsu si avvicinò a Kagome di soppiatto.

<< Sei bella, perché non… >>

<< Mukotsu, lascia in pace la ragazza, prima di farla scappare a gambe levate >> suggerì Renkotsu interrompendolo.

<< Giusto. E poi, se non è di Inuyasha, sarà mia! >> fece Bankotsu avvicinandosi.

<< Ma insomma! >> fece Kagome incredula << Nessuno chiede il mio parere? >>

<< Giusto, mettetevi in fila! >> intervenne Koga << Se Kagome si metterà con qualcuno, quello sarò io! >>

<< Io non intendevo questo >> commentò la ragazza rassegnata.

<< Basta! >> sbraitò Inuyasha << Non mi importa la vostra lista di chi dovrà mettersi con Kagome prima o dopo. Adesso sta con me, quindi lasciatela in pace! >>

<< Esatto >> intervenne Miroku << e poi, quando sarà libera, Kagome dovrà passare almeno una notte con me >>

Sango infilzò una conchiglia appuntita nella spalla del ragazzo, mentre Kagome tratteneva Inuyasha.

<< Su, lo sai che è da Miroku dire queste cose >> disse cercando di liquidare la questione.

<< Ci provasse >> minacciò l’altro con aria truce.

La vacanza passò così, tra discussioni e litigi, insieme ai sette fratelli di Osaka. Nonostante i vari tentativi, Kagome non riuscì a rimanere sola con Inuyasha. Ogni volta venivano raggiunti o interrotti da qualcuno. Quel “qualcuno” era spesso Koga.

Un giorno Kagome si arrabbiò talmente tanto che gli urlò di sparire. Il lupo ci rimase male, ma non si intromise più.

<< Che crudele, non c’era bisogno di urlare in quel modo >> si lamentò lo youkai con Ayame.

<< Dovresti capirla, invece. Oggi è l’ultima notte, e domani mattina riprendiamo l’aereo. Almeno un momento di intimità lasciaglielo >> disse la ragazza, disegnando sulla sabbia dei cuoricini. Koga annuì con una smorfia.

<< Ricordi ancora la promessa, vero? >> domandò Ayame dopo un lungo silenzio.

<< Si >> rispose lui semplicemente. Lei lo osservò a lungo, curiosa.

<< Cosa ne pensi del mio profumo? >> chiese rompendo di nuovo il silenzio.

<< Che sta migliorando >> rispose Koga con franchezza, prendendola alla sprovvista.

<< S… sta migliorando? >> balbettò lei mentre il lupo si avviava verso l’albergo.

Sentirono Inuyasha urlare a Jakotsu di stargli lontano, e Koga rise.

<< Bene Ayame, ho deciso. Non ho più speranze, per cui li aiuterò >> disse il lupo sorridendo.

<< Cosa vorresti fare? >> chiese lei curiosa.

<< Facciamo in modo che Kagome e Inuyasha restino da soli! >>

La ragazza annuì. Sebbene si fosse arreso, riusciva a leggere un velo di tristezza sul volto del lupo.

<< Ehi, Koga… >>

<< Che c’è? >> chiese lui voltandosi. Ayame gli diede un bacio sulla guancia, per poi precederlo lungo la strada. Koga rimase parallizato.

<< A… Ayame, per mille fulmini, avvertimi! >> sbraitò arrossendo imbarazzato. La ragazza rise allegra, facendogli la linguaccia.

<< Io ti aspetterò sempre! >> esclamò allegra. Koga sorrise osservandola. Era contagiosa.

  
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