Anime & Manga > My HiME - My Otome
Ricorda la storia  |      
Autore: Shainareth    22/03/2008    3 recensioni
[Mai HiME - anime] Mikoto mise il broncio ed intrecciò le braccia al petto, tutt’altro che formoso. «Io non sono più una bambina!» Ma le altre fecero orecchie da mercante per evitare di trasformare quell’ora di relax in un’ora di litigi e musi lunghi. Peccato solo che Mikoto non fosse della loro stessa opinione: quando Akira si sfilò la maglietta, la ragazza urlò, additandola con fare accusatorio e facendola spaventare non poco.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akira Okuzaki, Mai Tokiha, Mikoto Minagi , Takumi Tokiha, Yuiichi Tate
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Boobs

 

 

Mikoto gettò disordinatamente i propri indumenti sul pavimento e saltellò allegra verso la stanza da bagno, fermandosi però sulla soglia in attesa che le altre due ragazze finissero di svestirsi nello spogliatoio. «Sbrigatevi, fa freddo!» esclamò, saltellando sul posto, incurante di esser nuda da capo a piedi.

   «Beata te che sei sempre piena di energie, Mikoto» sospirò Mai, rassegnata, mentre si sbottonava la camicetta dell’uniforme.

   «Ma ha davvero due anni più di me?» farfugliò invece Akira, stentando a credere che la vivace Mikoto avesse iniziato il primo anno di liceo.

   «Non sembra, vero?» rise la maggiore delle tre.

   Mikoto mise il broncio ed intrecciò le braccia al petto, tutt’altro che formoso. «Io non sono più una bambina!» Ma le altre fecero orecchie da mercante per evitare di trasformare quell’ora di relax in un’ora di litigi e musi lunghi. Peccato solo che Mikoto non fosse della loro stessa opinione: quando Akira si sfilò la maglietta, la ragazza urlò, additandola con fare accusatorio e facendola spaventare non poco.

   «Mi-Mikoto…?» alitò Mai, ferma a metà nell’azione di togliersi la camicetta.

   «Che diavolo t’è preso?!» sbottò invece la kunoichi, portandosi una mano al cuore.

   «Le hai più grandi di me!» spiegò Mikoto, indignata. «Anche se sei più piccola!»

   «Non urlare, scema!» strepitò ancora l’altra, imbarazzatissima al pensiero che al di là della porta del bagno ci fossero altre due persone.

   «Le hai più grandi delle mie!» ripeté invece la sua senpai, imperterrita.

   Ci fu qualche attimo di silenzio, durante il quale Mai sperò ardentemente che Akira non replicasse ciò che più temeva; cosa che, purtroppo, puntualmente ella fece: «Sai… non è che ci voglia molto ad averle più grandi delle tue…»

   Un attimo dopo Mikoto le era addosso, inchiodandola a terra, bloccandole i polsi ai lati del corpo e fissandole il reggiseno. «Come hai fatto?» domandò tremendamente seria ed offesa, tra il terrore di Akira ed un nuovo sospiro di Mai, la quale, cercando di apparire indifferente a tutto, riprese a spogliarsi.

   «A far cosa…?» volle sapere la kunoichi, sudando freddo. Quella Minagi era strana, dannatamente strana. «E lasciami andare, è imbarazzante!»

   Mikoto la liberò e si sedette a terra accanto a lei, continuando però a fissarle il petto. «Come hai fatto a farle crescere così?»

   Akira le scoccò un’occhiataccia. «Guarda che nemmeno io le ho grandi, sai?»

   «Ma sono più grandi delle mie» appuntò per l’ennesima volta l’altra, portandosi le mani ai piccoli seni e strizzandoseli senza tanti complimenti, facendo arrossire ulteriormente la sua kohai. Ma quando rialzò lo sguardo sul petto di quest’ultima, Akira incrociò istintivamente le braccia per evitare che quella le saltasse di nuovo addosso. «Lo voglio anch’io, un reggiseno così grande» affermò invece decisa Mikoto. Poi le sovvenne un pensiero. «Ma lo portavi anche prima?»

   La kunoichi scosse il capo. «Se l’avessi fatto, si sarebbe notato sotto l’uniforme…» spiegò, cercando di mettere da parte l’imbarazzo e volgendo a sua volta lo sguardo al proprio corpo.

   «Però si vedono anche se una non porta il reggiseno, vero?» volle sapere la maggiore, chiedendo conferma anche a Mai, intenta a ripiegare i propri abiti e quelli della compagna di stanza. «Quelle di Mai si vedono.»

   «Le sue si vedrebbero anche sotto strati e strati di vestiti, grosse come sono…» biascicò Akira seccata, riprendendo a spogliarsi.

   «Ehm…» balbettò la rossa, non sapendo come evitare di esser presa di mira per una colpa che non aveva.

   «Però il tuo petto sembrava piatto» Mikoto incalzò la kunoichi senza pietà.

   «Perché non è molto sviluppato» mugugnò ancora lei, sempre più mortificata per quelle annotazioni sulla propria carenza di carne nei punti giusti.

   Intuita la stizza della ragazzina, Mai sorrise. «Ma eri anche costretta a fasciarle, quindi era normale che ti si schiacciassero e risultassero meno visibili, no?» cercò allora di consolarla con tono affettuoso.

   Akira annuì, impacciata, avvolgendo il proprio corpo in un asciugamano. «Dovevo farlo, se no… Ehi! Come fai a saperlo?!» scattò all’improvviso, ricordandosi di non aver mai rivelato a nessuno un dettaglio tanto intimo.

   La maggiore delle tre fece un passo indietro, mordendosi la lingua. «Ehm… ho tirato ad indovinare?» tentò allora di discolpasi.

   «Gliel’ha detto Takumi» intervenne invece Mikoto, candida come sempre.

   «Mikoto!» esclamò Mai, avvertendo un brivido lungo la schiena.

   «Quel bastardo!» urlò Akira, dando un calcio contro la porta del bagno per farlo avvertire dall’altra parte dell’alloggio, il viso in fiamme. Qualcuno nella stanza accanto deglutì a vuoto, qualcun altro sghignazzò con fare complice.

   «Ca-calma, Akira-kun…» tentò di rabbonirla la ragazza dal caschetto rosso, dandole piccole pacche su una spalla, l’altra mano a reggere l’asciugamano attorno al petto.

   «Come faccio a star calma se quell’idiota va raccontando in giro cose schifosamente equivoche?!»

   «Ma no, figurati se posso pensar male di…»

   «Quindi avete già fatto XXXXX?»

   «MIKOTO!» fu l’urlo sguaiato che Mai si lasciò sfuggire di bocca, mentre attraverso la porta si sentiva un’esclamazione molto simile, seppur pronunciata da una voce maschile. «Non dire cose così sfacciate! Specie se ti riferisci a Takumi e Akira-kun, chiaro?!»

   «Ma se gliele ha viste, vuol dire che hanno fatto XXXXX, no? Me l’ha detto Nao» insistette la ragazza, serafica, non notando che la sua kohai era sull’orlo delle lacrime per l’imbarazzo.

   «NON E’ SUCCESSO NIENTE, CHIARO?!» strepitava infatti, il viso in ebollizione, senza però esser udita dalle due compagne di stanza.

   «Mikoto, smettila! Non voglio sentir parlare così di mio fratello! Sia dannata Nao-chan!» gridò Mai, le mani sulle orecchie nel disperato tentativo di tapparsele nel qual caso Mikoto avesse aggiunto altri particolari che il suo tenero cuore di sorella maggiore avrebbe preferito ignorare.

   «E’ STATO UN INCIDENTE! UN BANALISSIMO, SCHIFOSISSIMO INCIDENTE!»

   Fra le urla esagitate delle due, Mikoto batté le palpebre senza capire il perché di tanta agitazione e si avviò di nuovo verso il bagno. Si fermò ancora una volta sulla soglia e attese che Mai ed Akira si calmassero. Infine, quando entrambe tacquero per riprendere fiato, lei chiese: «Mai, che vuol dire fare XXXXX?»

 

Seduto scompostamente al tavolino della camera di Mai e Mikoto con un bicchiere di cola in mano, Yuiichi si asciugò le lacrime che, per le troppe risate, avevano preso a sgorgargli abbondantemente dagli occhi; quindi tornò a fissare un imbarazzatissimo Takumi, tornato appena quella mattina dagli Stati Uniti insieme ad Akira dopo l’intervento da lui subito al cuore. «Anche se non è possibile vederle mentre fanno il bagno, ci si diverte non poco anche solo ad ascoltarle, eh?»

   «Yu… Yuiichi-san, ti prego…» tartagliò il ragazzino, lo sguardo basso, stringendo fra le mani il proprio tè e maledicendo mentalmente il giorno in cui aveva raccontato a sua sorella, in presenza di Mikoto, di com’era venuto a conoscenza della vera identità di Akira.








Chiedo scusa per questa shot senza senso, ma avevo voglia di scrivere cretinate più del solito, quindi... spero abbiate gradito! XD
Un grazie come sempre a chi legge e a chi lascia due righe con commenti, critiche e/o consigli. ^^
Shainareth
P.S. Un bacio a NicoDevil per aver fatto da cavia.



  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > My HiME - My Otome / Vai alla pagina dell'autore: Shainareth