Libri > Fallen
Segui la storia  |       
Autore: Jessy9129    19/09/2013    6 recensioni
Credo che a tutti noi capiti di pensare, quando finisce una saga, di dire addio ad un caro amico.Quanto tempo passiamo a fantasticare su come la storia potrebbe continuare ad evolversi? beh io ho cercato di continuare la storia di Luce e Daniel, proprio dove Lauren Kate ha deciso di concluderla... spero vi piaccia.... buona lettura :)
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daniel Grigori, Luce Price
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



UNO

L'INCONTRO

Lui la stava fissando con una tale intensità che il cuore di Luce mancò di un battito. Si portò una ciocca di capelli ribelli dietro un orecchio e distolse lo sguardo da quegli strani occhi viola. – Scusa. - lui balzò in piedi e si portò la mano alla nuca, imbarazzato. - Non volevo metterti a disaggio, è solo… - lui stava fissando un punto impreciso dietro un cespuglio. Sospirò. – Lascia perdere. Mi spiace, ma devo proprio andare. -
Detto questo si diresse, con enormi falcate, verso l’edificio a ferro di cavallo. Era successo tutto così velocemente che Luce non poté fermarlo. Volava dirgli che anche lei aveva avuto la stessa sensazioni. Ma la voce le morì in gola, così non le rimase altro da fare che fissare la folta chioma bionda del ragazzo che spariva nell’imponente edificio.
 
 - Dove sei stata? - la rimproverò Nora, o meglio cercò di rimproverarla prima che le vomitasse sulle sue vecchie converse blu. Luce trattenne un coniato e afferrò l’amica prima che cadesse dal gradino. Lei cominciò a ridere istericamente.
- Shhh… Nora ci scopriranno. - L’amica si fece viola per trattenere la risata. Puzzava di vodka e di qualcos’altro. Sembrava fumo. Con l’amica aggrappata si precipitò verso la sua stanza e David Franklin, il vicino di stanza di Jordan ed Hailey. Lui la fissava stordito ed anche lui puzzava di vodka. Lei abbozzò una scusa e si precipitò nella propria stanza. Non aveva certo bisogno di un tipo ritenuto troppo “Vivace” dalle sue amiche.
La mattina seguente si alzò di buon ora nonostante fosse sabato. Non aveva dormito tutta la notte. Appena chiudeva gli occhi affiorava l’immagine di Daniel, con i suoi strani occhi viola, le sue labbra piene, i suoi folti capelli biondi…
- hummm. – I suoi pensieri furono interrotti dal lamento di Nora. Lei prese un aspirina ed un bicchiere di acqua e li porse l’amica.
- Grazie. – Nora afferrò il bicchiere prima ancora di togliersi la coperta che le copriva persino la testa. La sera prima l’amica si era addormentata mentre la metteva a sedere sul letto e quindi non aveva potuto neanche farla struccare. Ora aveva gli occhi incorniciati di nero e con i suoi capelli corti incollati al viso sembrava una di quelle dark che si vedono in giro per il college. Si morse il labbro per trattenere un sorriso, immaginando la sua amica tanto colorata a ridursi ad un unico colore, tra l’altro al nero. Nora prese l’aspirina e bevve d’un sorso l’acqua, dopodiché si rimise a dormire. Ormai Luce era sveglia. Andò a fare la doccia, seguì un vero e proprio rito di bellezza con maschere, creme ed oli profumati, decise persino di stirarsi i suoi indomabili capelli. Guadò il suo riflesso nello specchio. I suoi capelli si erano allungati tantissimo nell’ultimo periodo e le arrivavano al fondo schiena. Ne era sempre stata orgogliosa, sempre così folti, lunghi e neri come la pece, anche se a volte esasperanti. Si mise un po’ di mascara agli occhi e un po’ di lucido alle labbra e si precipitò nella stanza. Nonostante aveva perso volontariamente più tempo del necessario per dedicarsi alla sua cura di bellezza si accorse che erano appena le 10 del mattino. Rassegnata si infilò degli jeans scoloriti ed una T- shirt blue notte. Voleva infilarsi le sue converse blue poi si ricordò del piccolo incidente della sera precedente, così optò per degli stivaletti beige. Dunque raccolse le converse da terra, e felice di avere qualcosa da fare si diresse in lavanderia.
Quando svoltò l’angolo rimase delusa. Sperava di incontrare il ragazzo della monetina che aveva incontrato la sera prima. Quando ebbe finito si diresse verso la propria camera. Fuori dalla sua stanza si accorse di aver dimenticato la carta magnetica.
- Accidenti! - scaraventò con rabbia le converse a terra. Una strano sensazione le solleticò la nuca. Si girò e trovò fermo, fuori la porta della stanza di fronte alla sua, il ragazzo della lavanderia. Lui le sorrideva, lei si sentì avvampare e lo salutò alzando timidamente la mano. Indicò la porta della sua stanza.
– Ehm... ho dimenticato la carta magnetica- disse, come per scusarsi per il suo improvviso scatto di ira. Lui alzò le mani.
- Non puoi immaginare come ti capisco. - Le sorrise. Luce ridacchiò.
- Questa è la tua stanza? – gli disse infine.
- Mi sono appena trasferito dall’ala est. – indicò con le sue dita affusolate un punto impreciso nel corridoio. Lei stava per rispondere quando la porta della sua camera si aprì seguita dalla amica, bella come sempre.
- Luce stavo venendo a cerc… - si zittì quando si accorse che l’amica stava parlando con un ragazzo. Luce non si stupì della sua espressione quando lei vide il ragazzo, bello da mozzare il fiato. Le fece l’occhiolino da chi la sa lunga. – Beh ora ti ho trovata. bye. -  girò i tacchi rilasciando nell’aria un forte aroma di cannella. Lei sorrise imbarazzata.
- Ora devo andare. – Fece un passo indietro.
- Aspetta! – disse lui prima che Luce potesse aprire la porta. – Io sono Lucien. Se hai bisogno di qualcosa basta bussare. - Le fece l’occhiolino. Luce arrossì.
- Io sono Luce e… Grazie. – Detto questo entrò nella stanza con il cuore che le balzava in petto.
- Si Jordan. Vi dico che sembrava appena uscito da una rivista. Vero Luce? – Nora seduta sul davanzale già stava raccontando tutto alle ragazze. Lei le si avvinò ben consapevole che le avrebbero fatto il terzo grado, così si rassegnò all’inevitabile.
Lunedì mattina Luce stava scarabocchiando distrattamente sul libro di francese mentre miss Léonor parlava di un certo Félix Arvers che a quanto pare doveva essere un poeta francese. Non le andava di seguire la lezione. Odiava il francese e anche i modi burberi di miss Léonor. Nel fine settimana non aveva più rivisto Daniel e solo di sfuggita aveva visto Lucien che entrava in biblioteca. Era stata tentata di seguirlo ma all'ultimo momento aveva fatto dietro front e si era diretta nel cortile dove l’aspettavano le ragazze. Balzò in aria quando miss Sofia le batté con forza la riga sul suo banco per richiamare la sua attenzione. 
– Excusez-moi miss Léonor. - arrossì Luce mortificata.
A pranzo Luce notò dall'entrata della mensa che David ed un altro ragazzo moro e palestrato, che Luce sapeva si chiamava Kevin poiché piaceva alla sua amica Hailey, erano seduti al tavolo delle ragazze. Non le andava di subirsi gli sguardi osceni di David. Anche se si rifiutava di ammetterlo davanti alle ragazze, Luce si era già accorte delle particolari occhiate che il ragazzo le rivolgeva. Non sapeva dirsi il perché ma quelle attenzioni da parte di un ragazzo la infastidivano. Così era successo con Jeremy al campus estivo. Certo era molto giovane all’epoca ma da allora non aveva più tentato di baciare qualcuno. Le uniche due volte in cui si era sentita a proprio agio con un ragazzo erano state con Daniel e Lucien. Non sapeva spiegarsi questo presentimento e scacciò subito la sensazione che aveva provato con Daniel, quando le era sembrato di essere finalmente a casa. Sgattaiolò senza farsi notare dalle amiche al bancone della mensa, e prese un sandwich al formaggio, quindi si diresse verso il cortile. Si sedette sulla panchina di pietre fra i cespugli di peonie bianche. Si mise a leggere un libro scelto a caso dalla sua borsa per non sembrare patetica agli occhi di chi la vedeva tutta sola nel cortile. Passò qualche minuto quanto una voce stranamente familiare la salutò.
- Ciao. –
- Ciao. – Anche lei ricambiò il saluto a quel ragazzo dagli occhi viola. Era ancora più bello di quanto lo ricordava.
- Posso sedermi? – Lui indicò il posto vuoto accanto a Luce.
- Certo – disse spossandosi di qualche centimetro. Daniel così si sedette accanto a lei con il ginocchio di lui che le sfiorava il suo. Luce senti l’adrenalina alle stelle. Stettero così per qualche minuto, poi fu Daniel il primo a parlare.
- Scusa per l’altra sera. E solo che non sono abituato a chiacchierare con le altre… ehm ragazze. – Si girò a guardarla, gli occhi sembravano ancora più viola. – Non fraintendermi. E solo che le ragazze mi mettono a… disagio. – Luce notò lo sforzo che stava impiegando per dire quelle parole. Aprì la bocca per dirgli che lo capiva che anche a lei le capitava con i ragazzi, ma lui già stava scuotendo la testa. – Scusa. Forse ora penserai che sto delirando. Mi avrai preso per un tale maschilista. – Chiuse gli occhi ma quando li riaprì era passato da ragazzo malinconico a spensierato. Così Luce non poté fare altro che sorridergli. – Basta parlare di me. – indicò il libro. - Dunque ti piace Dickens? - Luce felice di cambiare discorso annuì.
- E’ uno degli autori della letteratura inglese che preferisco – gli sorrise. Rimasero lì a parlare di letteratura inglese. Scoprendo di avere molte cose in comune, fino a quando il suono della campanella non indicò loro che stavano per iniziare le lezioni pomeridiane.
- Dunque. Ci si vede in giro. – Luce lo salutò mentre si alzava.
- Si. Ci si vede. – Lui rimase seduto sulla panchina mentre le sorrideva amichevolmente. Quando lei fece per entrare le sembrò di vedere Lucien che la fissava attraverso la finestra impolverata della biblioteca, ma quando strizzò gli occhi non vide nessuno. Forse la sua vista le stava giocava brutti scherzi. Si diresse verso l’aula, guarda caso, di letteratura del professor Tunner, trattenendo a stento la voglia di saltellare per i corridoi dalla felicità.
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Fallen / Vai alla pagina dell'autore: Jessy9129