20/09/2013
3 recensioniOCCHI BELLI E BUONI
Fainche da tutti chiamata Fanny, è una ragazza minuta, alta poco più di un metro e cinquanta con una carnagione chiara. I suoi capelli color cioccolato al Sole prendono un accento rosso cremisi, ma la sua più grande bellezza erano, sono e saranno gli occhi.
“Occhi belli e buoni!”
Da sempre chiunque avesse incrociato il suo sguardo non poteva non dire queste parole. Da bambina reagiva con un immenso sorriso. Crescendo la stessa frase non le procurava più lo stesso piacere. I suoi occhi erano belli ma per niente buoni. Grandi occhi quasi come quelli che si vedono nei fumetti giapponesi, il loro punto di forza, però, non era la dimensione ma il colore. Da bambina erano di un blu oltreoceano, con il passare degli anni persino il colore era cambiato.
Ogni volta che ci pensa Fanny fa una risata amara. forse sono cambiati perché ciò che hanno visto li hanno profondamente segnati.
Il colore che più risaltava era l’azzurro, un occhio tendente al verde e l’altro ad un celeste ancora più chiaro. Entrambi pieni di sfumature come l’acqua di un ruscello che scorre su un fondo pieno di pietre colorate che luccicano a contatto con i raggi del Sole. Secondo il tempo cambiavano l’intensità delle loro sfumature. Grigi con la neve, turchesi nei giorni solari, verde muschio con la nebbia, ma era nei giorni in cui si ha paura di uscire, quando si sigillano le finestre per il forte vento e si mette il cane in casa per la forte pioggia, che i suoi occhi erano così belli da far paura. È quando c’è una grande tempesta che nessuno riusciva a guardarli. Il colore dominante diventa un celeste opaco e tutte le sfumature esplodevano come fuochi d‘artificio, partendo da un verde smeraldo, vicino l’iride, e arrivando, verso il contorno, a un blu profondo.
“Occhi belli e buoni!”
Sono “la parte forte” di me, ma sono anche la mia più grande maledizione. A causa loro ho visto cose che non avrei dovuto vedere, ho fatto cose che non avrei dovuto fare, ho vissuto una vita condizionata dai miei occhi!