Film > Monsters & Co.
Segui la storia  |       
Autore: Berry Depp    20/09/2013    1 recensioni
La vita di Gale Wasowsky, figlio di Mike e Celia, non è granché, soprattutto quando suo padre lo iscrive alla Monsters University, dove si trova sempre peggio, finché non incontra la bella Sunny e... tutto cambia!
dal quarto capitolo:
" -Questa è la tua camera. Dormirai con Sank, il che non dovrebbe recarti molti problemi, visto che non parla mai- Jem era fin troppo emozionato mentre faceva fare il giro turistico della casa a Gale, contento solo dell’ultima informazione: non avrebbe dovuto parlare per forza col suo compagno di stanza."
P.S. dedicata al grande Tonino Accolla, doppiatore del mostro più simpatico di questo mondo... e dell'altro! xD
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prima lezione. Dopo aver mangiato un biscotto che non sapeva di niente, Gale si diresse alla classe di “spaventologia”. C’erano tanti mostri seduti ai banchi disposti in semicerchio nella sala e tutti loro avevano aspetti molto strani: c’era chi aveva un ciuffo alla Elvis Preasley, che un grosso naso rosso che ricordava tanto quello dei clown che spaventavano Gale sin da quando era piccolo e altri con la faccia bianca, forse mimi.
  -Silenzio, per piacere- disse un mostro altissimo, forse due metri e mezzo e magro. In testa aveva una chioma di capelli corti e ricci, rossi. Tutti si zittirono e il prof riprese la parola.
  -Allora, ragazzi, benvenuti al corso di “spavento”, io sono il professor Smile A. Laugh e sarò io il vostro insegnante. Per prima cosa vorrei fare una domanda: quanti di voi sanno almeno in parte di cosa tratta il lavoro di uno “spaventatore”.
Ovviamente, tutti alzarono mani, tentacoli, zampe e chi più ne ha più ne metta. Tutti tranne Gale.
Il prof sorrise compiaciuto, ma tornò serio posando gli occhi su Gale, che aveva uno sguardo annoiato.
  -Signor... Wasowsky, giusto?- fece.
  -Quel W...- esclamò un mostro dietro Gale, che si voltò subito con uno sguardo omicida in volto che lo fece subito zittire.
  -Lei non lo sa?- continuò Laugh.
  -Cosa? Io non so cosa?- chiese innocente Gale.
  -Ho fatto una domanda. Lei non sa in cosa consiste il lavoro di uno “spaventatore”?
  -Si, ma... non volevo rispondere, tutto qua.
  -Bene. Risponda!- disse fermo il prof.
  -Ma io non...
  -Ho detto di rispondere.
Gale sbuffò quasi impercettibilmente, prese una posizione più adatta da tenere in classe, visto che prima era accasciato sul banco e parlò: -Il lavoro di uno “spaventatore” è molto importante per Mostropoli, dato il fatto che le risate dei bambini servono da carburante. Ora, uno “spaventatore” deve saper bene come far ridere un bambino. Spesso, se sono piccoli, potrebbero non capire le battute e quindi ci vogliono dei balletti e delle canzoni per divertirli, mentre se sono più grandi, questi ultimi potrebbero annoiarli e quindi servirebbero battute e barzellette adatte a bambini di quell’età. In conclusione... divertire i bambini è molto difficile, ma importante per la città e rilassante per chi lo fa, potrebbe essere quasi definita un’arte- alle ultime parole gli scappò un leggero risolino, ripensando alle demenzialità che aveva appena detto e che suo padre gli aveva sempre ripetuto.
  -Molto bene, signor Wasowsky, mi chiedo perché non abbia voluto rispondere- concluse il prof. Poi cominciò con la lezione che Gale, ovviamente, non seguì.
Tornato a casa, Gale ritrovò lo scarafaggio ad aspettarlo.
  -Ah, sei tu. Ciao. Dovrò trovarti un nome! Che ne dici di Oscar? Nah, è scontato per uno scarafaggio, ci penserò.
Aprì la porta e trovò i suoi compagni seduti al tavolo a studiare.
  -Ma che state facendo?- chiese allibito, con lo scarafaggio in spalla.
  -Studiamo- rispose naturalmente Torche.
Gale pensò alle facoltà a cui erano iscritti. Tutti a Costruzione di Porte.
  -Ma che ca...? Studiare? Per costruire delle stupide porte?- continuò, sempre più basito.
  -Sveglia, siamo in un’università, qui si viene per studiare- lo riprese Kirk –tu che ci sei venuto a fare qui, allora?
Gale corrugò la fronte e abbassò lo sguardo.
  -Credimi, me lo chiedo anch’io...- borbottò e uscì di nuovo, lasciando i compagni straniti da quella risposta.
Mentre camminava a testa bassa, Gale mugugnava tra sé e sé. Idioti che trovavano fantastico il fatto di essere figli di Mike Wasowsky, confratelli che amavano studiare inutilmente, stupide feste quasi ogni sera, prof antipatici malgrado il nome... non c’erano nemmeno ragazze carine, quelle delle confraternite femminili non lo attiravano per niente.
Mentre pensava ciò, si accorse che lo scarafaggio era sceso dalla sua spalla e si stava dirigendo ad una pattumiera, forse perché aveva sentito l’odore di qualcosa di appetitoso. Mentre le sue sottili gambette correvano verso l’oggetto, con una forza straordinaria per uno scarafaggio, colpì un pattino lasciato in mezzo al marciapiede da un qualche incosciente, che andò a colpire una serie di biciclette. Queste, con effetto domino, spinsero l’ultima a cadere su un pallone da football che schizzò in aria colpendo un lampione che si fulminò non appena la lampadina cadde per la botta sul panino di un grasso mostro che morse il pranzetto senza accorgersi dell’accaduto. Dopo pochi secondi sentì il dolore e cominciò ad urlare facendo passi indietro e arrivando a colpire con la schiena un muretto su cui era poggiato un borsone semiaperto che cadde sottosopra e fece uscire tutto il contenuto.
  -Oh, merde!- la delicata esclamazione in francese provenne da una mostriciattola che si voltò di scatto vedendo il suo borsone cadere e lasciare uscire tutti i suoi effetti.
  -Cavolo, scusa! È stato quello stupido...- Gale corse in aiuto della sfortunata, ma si bloccò di colpo non appena vide in faccia la ragazza. Poi si riprese e disse sinceramente in un soffio: -Sei la fine del mondo!...
  -Come?- domandò la ragazza guardandolo. Il suo copro aveva la forma di un vero e proprio abitino corto ed era completamente ricoperta di pelo viola chiaro con pois verde acqua. In testa aveva un enorme chioma di capelli dello stesso colore dei pois e due grandi occhi, verdi anche quelli.
  -Cio... cioè...- per quanto fosse difficile, Gale arrossì di botto –sono Gale... Wasowsky- porgendole la mano esitò un poco prima di dire il cognome, aspettando una reazione che non arrivò mai.
  -Oh, ciao!- sorrise contenta lei –Io sono Sunny Moritz- e gli strinse la mano.
Gale non le aveva staccato gli occhi di dosso. Appena si riprese la aiutò a rimettere le cose al loro posto.
  -Allora, sei... sei nuova?- chiese il verde.
  -Si, abito lontanissimo e sono arrivata qui in aereo. Purtroppo non ho trovato voli prima di ieri e sono potuta venire solo oggi, dopo otto ore di aereo.
  -E fai già parte di una confraternita?- chiese ancora Gale, mettendo il borsone di Sunny in spalla aiutandola a portare le valigie.
  -Mi sono appena iscritta dalle Mostre. Tu, invece?
  -Io sono dei MonstBest- spiegò Gale –dimmi, quale corso frequenti?
  -“Spaventologia”- rispose ancora sorridente la ragazza.
  -No!- esclamò incredulo Gale –Anche tu?
  -Si, lo frequenti pure tu?- chiese entusiasta Sunny.
  -Già!
  -Devo ancora scattare la foto per il tesserino universitario, ti spiacerebbe accompagnarmi?
Gale non se lo fece ripetere e andarono all’ufficio fotografico insieme.
Mentre aspettavano che la tessera fosse completa, lo scarafaggio tornò ad arrampicarsi sulla spalla di Gale.
  -Ciao, mostro- lo apostrofò lui.
  -Che carino, come si chiama?- chiese Sunny.
  -Lui?- lo indicò l’altro. Pensò che in effetti ancora non gli aveva trovato un nome. Poi pensò a ciò che aveva causato un’ora prima e al fatto che gli aveva fatto incontrare “la fine del mondo” alias Sunny –Il suo nome è Apocalisse.

__________________________________________________________________________

Cabina del Capitano: esatto, vi ho preso per i fondelli! Non fate quella faccia, mi divertono i colpi di scena! Nella recensione che ho ricevuto nello scorso capitolo (l'unica -.-" ) Leyna mi ha chiesto se tra Gale e la PNK ci fosse veramente qualcosa e io me ne esco con una nuova arrivata. Allora, vi piace Sunny? Lo so la conoscete appena e nemmeno io la conosco bene, ma in questa testa di cappero che mi ritrovo le idee vanno e vengono, così...
Volevo dirvi che per il nome del prof Laugh A. Smile mi sono ispirata ad una mia carissima amica: il suo nickname su efp è LaughAndSmile e l'idea mi è balzata in testa quando cercavo un nome simpatico per un prof di "spaventologia".
Infine saluto e ringrazio ancora Leyna_s_heart e Unicornsdream per aver inserito la storia tra le preferite x)
Muy bien, equipo, vi saluto!
BD
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Monsters & Co. / Vai alla pagina dell'autore: Berry Depp