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Autore: otaku_sama    20/09/2013    1 recensioni
Tratto dal capitolo 11:
"Lui La amava, e di questo ne era certo, per cui non aveva niente di cui preoccuparsi, il suo amore non sarebbe stato distrutto da un semplice sfizio."
Il nostro povero rapper si troverà a scegliere tra due ragazze, diverse sotto molti punti di vista. Chi sarà la fortunata?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, T.O.P., Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto taceva e il sole non era ancora sorto.

Erano passati un paio di giorni da quell’appuntamento, e T.O.P aveva faticato a convincersi che quel bacio fosse stato solo un errore di cui nessuno mai sarebbe stato informato, sperando sempre che Sylvia non lo raccontasse in giro.

Il suo solito sonno pesante non gli era ancora del tutto tornato, ma dormiva molto di più di quando corteggiava Mi Yoon, e questo lo aveva rassicurato del fatto che quelle emozioni fossero soltanto uno stupido capriccio, e che fosse Kimmy l’unica per lui.

Era buio nella stanza e l’unica cosa che si riusciva a percepire era il passaggio di una macchina di tanto in tanto.

Poi ci fu un leggero cigolio accompagnato da una voce dolce, che lui riconobbe subito.

-Tabi? Dormi? Devo parlarti un attimo e non voglio che gli altri sentano… dai Tabi svegliati… per favore…- lo chiamava Daesung.

-Ma perché?- piagnucolò –Che ti ho fatto di male?- guardò l’ora –Non sono neanche le cinque del mattino…-

-Lo so, ma in un altro momento della giornata finiremmo sempre per trovarci in mezzo GD o SeungRi… ti prego, puoi darmi retta solo ‘sta notte?-

-Che palle… che vuoi?-

D-Lite si sedette su un banchetto accanto al letto e, nonostante l’altro continuasse a dargli le spalle, riprese –Lo so che forse avrei dovuto chiedertelo prima, ma come ti ho detto c’è sempre qualcuno in mezzo, e ho pensato che non ti avrebbe fatto piacere…-

-Arriva al dunque-

-Mi sembri diverso da un po’… diciamo dall’uscita a quattro con Ji Yong e le ragazze, anche se è già da quando hai litigato con Mi Yoon che sei strano… così, beh, mi è venuto un dubbio…-

-Che farnetichi?- domandò Seung Hyun girandosi.

-Senti, non trovo un modo carino per dirtelo… ma, insomma te sei totalmente incapace a nascondere le tue emozioni, e io non posso farci niente se me ne accorgo… GD mi ha detto che l’altra sera Vi si era dimenticata il telefono e tu glielo hai riportato… è così?-

-S-sì, e allora?- balbettò quasi sicuro di ciò che gli avrebbe chiesto.

-Mi ha detto che hai impiegato più di mezz’ora per ridarglielo…-

-Davvero? Non me ne sono accorto, io… io mi sono perso nell’hotel-

-Ci sei voluto andare di persona… non era meglio se lo avessi fatto consegnare da un cameriere?-

-Io… non…- T.O.P si sentì messo alle strette, sicuramente se avesse continuato così avrebbe dovuto raccontargli tutto, possibile che non ci fosse una via di fuga?

-Non ci credo che non hai trovato la camera… volevi stare un po’ con lei non è vero?-

A quanto pareva no; niente lo avrebbe aiutato questa volta.

-Abbiamo solo guardato un po’ di televisione e mangiato del gelato… niente di più-

-Ah sì? E come è stato? Ti sei divertito? Sai, mi sta simpatica quella ragazza, mi mette a mio agio, e poi mi fa ridere perché quando è in imbarazzo si nasconde tra i capelli e guarda a terra, non trovi anche tu che sia caruccia?- Dae parlava seraficamente.


-Sì, sì, assolutamente sì… effettivamente non mi sono neanche accorto che fosse passata mezz’ora parlando con lei… e mi ha sorpreso-

-Ossia?-

-Ha detto di non essere una mia fan, perché  preferisce Ri…-

-E ti dispiace?-

-No, è…- ripensò a quello che le aveva bisbigliato, e gli venne fuori involontariamente –perfetto-.

-E lei lo sa?-

-Certo, gliel’ho detto… volevo che lo sapesse, perché credo che si fosse sentita in colpa quando mi ha rivelato il suo prediletto, e ha fatto quella cosa dei capelli…- sorrise.

-E poi come ha reagito?-

-… io… non… non lo so…-

-Perché? Non sarai mica scappato via?!-

-Sì che l’ho fatto!-

-E per quale ragione?-

-Beh ecco, io sono fidanzato, e non posso permettermi di fare certe cose…-

-Cose di che tipo?-

-Ma come? L’ho baciat- T.O.P si irrigidì. Cavolo! Quando ci si metteva Dae era peggio di GD… ma cos’era? Uno psicologo? Senza neanche un inganno gli aveva fatto vuotare il sacco tutto in una volta.

-Non ti devi vergognare… tutti commettiamo degli sbagli-

-Non ho commesso nessuno sbaglio- sputò girandosi dall’altra parte.

-Dunque quel bacio era voluto? E lo confesserai a Kimmy-

-Non ho proprio niente da confessarle, per il semplice motivo che io amo Mi per cui non l’ho tradita, mi sono solo distratto-

-Se la ami perché sperare in un bacio di un’altra?-

-Chi dice che lo sperassi?-

-Sei voluto andare da lei di persona e continui a sviare la domanda: era voluto?-

-Sono andato da lei per capirlo, ma non ho risolto niente, per cui…-

-Era voluto?-

-Ancora?-

-Rispondimi: era voluto oppure no?-

-Non lo so-

-Non puoi non saperlo, sei stato tu a baciarla o ha cominciato lei?-

-No, sono stato io… ma…-

-Allora era voluto-

-Sì, d’accordo mi arrendo… ma non accadrà più e non intendo litigare con Mi per questa cavolata!-

-Perché è la stessa delle foto fatte da Ri? E allora? Se fosse stata un’altra gliene avresti parlato… forse non ti è dispiaciuto poi così tanto trovarti quelle immagini sul telefonino… le hai cancellate poi?-

-Mi stai facendo impazzire!- mugugnò nascondendo il volto nelle mani.

-Senti, non c’è assolutamente niente di male a commettere un errore, te l’ho già detto, ma bisogna saperlo riconoscere, non solo a sé stessi ma anche a gli altri, e bisogna cercarne una soluzione… tu non mi hai ancora ammesso niente, e io non sono né Mi né Vi, quindi o ancora non hai capito dove hai sbagliato, o sei troppo cocciuto!-

-E se io non avessi capito quale fosse stato il mio errore?-

-Allora ti direi di rifletterci, perché le cotte non si prendono solo a sedici anni, ma durante tutta la vita… bisogna solo impedire che ce la condizionino-

-Ma non tutti sono capaci: tu lo sai fare, io no… tant’è vero che adesso sono in questo casino… se si fosse illusa? Io amo Mi-

-Continui a ripeterlo, non è che ti stai autoconvincendo?-

-Scherzi? Assolutamente no! Io amo Mi!-

-Lo hai rifatto-

-Perché è così!-

-Bene, allora non ti dispiacerà scusarti con Vi e spiegarle che sei già occupato-

-Non se ne parla nemmeno! Che lo capisse da sola!-

-E mi spieghi come potrebbe?-

-E che ne so io?... Diglielo tu-

-Io non c’entro niente con questa storia, è solo compito tuo-

-Non credo che avrò mai l’occasione di parlarle in privato, quindi non se ne parla-

-Oh, di questo non ti preoccupare, ci penso io: più tardi la chiamo e le dico di passare questo pomeriggio, io e gli altri ce ne resteremo a lavoro, mi invento una scusa, e tu avrai tutto il tempo per parlale, e non ti preoccupare, a loro non dirò niente… magari potresti offrirle il tè… che ne dici?- si alzò e si affrettò a uscire ignorando i richiami dell’amico, che tentava di fermarlo.








 
***









Da quando Daesung lo aveva lasciato da solo in camera, non aveva chiuso occhio: che cosa le avrebbe potuto dire? Magari avrebbe dovuto cercare un modo per scappare, forse inventandosi un appuntamento con Mi… ma che senso avrebbe avuto? D-Lite avrebbe trovato comunque un altro giorno, o peggio ancora glielo avrebbe fatto confessare anche alla sua ragazza.

Uscì dalla sua stanza con estrema lentezza; silenziosamente e con un passo da Frankenstein si spostò in cucina e si sedette al tavolo cominciando a sorseggiare la tazza di caffè fumante che Dae gli posò davanti.

-Sembri una mummia ‘sta mattina… ti è tornata l’insonnia?- domandò Taeyang sedutogli di fronte.

-No, ho solo avuto un incubo che mi ha svegliato alle cinque meno venti e mi ha impedito di rimettermi a dormire…-

-Te l’ho detto che a volte mi sembri un dodicenne, di nuovo Cleopatra?- commentò G-Dragon.

-Tu ‘sta zitto che è tutta colpa tua!- ringhiò il rapper.

-Mia? Vuoi dire che faccio parte dei tuoi sogni più oscuri? Fico!- strepitò l’altro.

-Ti detesto…-

-Ma che ho fatto?- ridacchiò il leader.

Quel giorno T.O.P evitò Mi fino all’ora di uscita. Non voleva rischiare che lei gli chiedesse di vedersi dopo il lavoro e di doverle mentire.

Daesung pensò davvero a tutto: chiamò Vi e le comunicò che il grande Seung Hyun le avrebbe voluto parlare e la convinse affinché venisse da sola a casa loro nel pomeriggio; indusse il resto dei Big Bang a restare lì a provare; e senza farli sospettare di niente fece andare via prima Tempo con una scusa.

In effetti però a Tabi non dispiaceva di tornare a casa così presto per incontrare Sylvia, anche se era per dirle addio.

Addio? Oh no, non la avrebbe mica respinta per sempre?! Non poteva farlo, lei gli sembrava così speciale… No! Doveva. Doveva assolutamente perché Lui era fidanzato e Lui lo sapeva: Lui Amava Mi!

Arrivò trafelato, e cominciò a preparare il tutto di corsa e a ripassare le attente istruzioni di D-Lite:
  1. Metti su l’acqua;
  2. Servi il tè solo dopo che è arrivata chiedendole prima quale gusto preferisce;
  3. Falle fare una breve ricognizione della casa, giusto perché sappia dov’è il bagno nel caso in cui le servisse;
  4. Appena hai fatto tutte queste cose dille che ti dispiace ma che sei già impegnato e che hai commesso uno sbaglio baciandola;
  5. –E questo era il punto più importante- Non ci litigare e salutala come un’amica;
  6. Chiamami appena hai finito così io so che possiamo tornare.






 
***








Suonò il campanello, e T.O.P corse ad aprire.

-Ciao, Daesung mi ha detto di venire verso le cinque e mezza, ma non ho capito bene per cosa- esclamò la ragazza appena lui aprì la porta.

Vi davvero non riuscì a tirare fuori di meglio, in fondo non aveva proprio capito cosa intendesse Dae e non le erano neanche chiare le intenzioni del rapper, nonostante avesse dei sospetti. Non sapeva nemmeno come avrebbe dovuto comportarsi, e aveva optato per far finta di niente.

-Oh, non ti preoccupare, in realtà gliel’ho chiesto io perché non avevo il tuo numero e… ma prego entra- rispose lui confusamente.

Il punto 1 e 2 andarono alla grande: il tè le piacque molto e fu davvero piacevole quella mezz’oretta che passarono insieme, durante la quale, ovviamente, evitarono l’argomento “baci”.

-Senti, ti va di… fare un giro della casa?- propose T.O.P -L’ultima volta non c’è stato il tempo, e la volta precedente, beh…- stava parlando di nuovo troppo.

-Comunque- riprese –vuoi?-

-Oh, ok volentieri…- rispose lei e accompagnata dal ragazzo cominciò ad esplorare le stanze di quella casa che aveva desiderato visitare fin da quando si era appassionata ai Big Bang. Seung Hyun le permise anche di entrare nella camera di Victory, che lei più di tutte voleva vedere.

-E qui?- chiese Sylvia indicando una porta che il cantante aveva tralasciato.

-Quella è la mia stanza ma non entrare perché c’è un casino e-

Ma lei aveva già aperto e aveva già buttato un’occhiata.

-Non c’è poi così tanta confusione… solo qualche felpa in giro qua e là… credimi: quando vivi con Evil ti abitui a tutto, se non mettessi a posto io di tanto in tanto non si vedrebbe nemmeno il pavimento…- Vi scorse un peluche sulla scrivania ed entrò per vederlo meglio esclamando –Uh ma che carino! È “morbidoso”!-

-Oh ti piace? Me lo ha regalato- Tabi si bloccò un attimo: quel pupazzetto glielo aveva dato Mi Yoon, ma non voleva dirle che era stata la sua ragazza a comprarglielo, in realtà non voleva proprio dirle di essere fidanzato.

Sapeva che quell’incontro serviva proprio per chiarire le cose, ma non era più tanto sicuro di amare Mi come una volta, senza contare il fatto che se la dimenticava completamente quando stava con Sylvia.

-Me lo ha regalato un amico- rispose.

Con le mani nelle tasche stava in piedi e la osservava sbirciare tra le sue cose senza che gli desse nemmeno un minimo di fastidio.

Si guardò attorno e non sapendo che fare si andò a sedere sul letto.

Improvvisamente si ricordò del perché di quel pomeriggio, e con la voce che gli tremava chiamò la ragazza.

-Sylvia! Credo di doverti parlare di una cosa…-

-Dimmi- Vi si fece seria e gli si avvicinò.

-Io… ecco vedi… per l’altra sera… io-

Lei aveva sospettato già dalla chiamata di Daesung che quell’incontro fosse finalizzato a chiarire le cose, e aveva pensato che lui fosse fidanzato o qualcosa del genere, il ché era anche uno dei motivi per cui era entrata in quella stanza: se avesse trovato qualcosa che l’avesse convinta dell’esistenza di un’altra Lei nella vita di Seung Hyun si sarebbe ritirata silenziosamente.

Gli si sedette affianco e con un sorriso comprensivo disse –Non importa, può capitare… non pretendo che-

-No, io ho… ho- la guardò negli occhi: belli, sembravano finti: gialli; e lo fissavano.

Cosa doveva dirle? Ah già! Che era già impegnato. Ma come faceva a confessarle una cosa che nemmeno lui voleva ammettere?

Ripensò alle parole di D-Lite: “…non c’è assolutamente niente di male a commettere un errore, ma bisogna saperlo riconoscere…”.

La guardò di nuovo e capì che il suo errore era stato innamorarsi di Mi.

La baciò.

Che bella sensazione che era quella. Quando le sue labbra toccavano quelle di Kimmy si sentiva quasi costretto da un istinto, ma quando sfioravano, anche soltanto, quelle di Vi era diverso, era naturale, come addormentarsi.

Lei inizialmente reagì come l’ultima volta: consenziente ma ferma, quasi immobile, rigida, assecondandolo. Poi però accantonò quella posizione ed espressione da palo.

Perché le dava tante sicurezze? Perché non ne aveva affatto: lui e lei non avevano mai avuto niente per cui potessero dirsi “mi piaci” o addirittura “ti amo”, per cui non c’era assolutamente niente da perdere, ma solo da guadagnarci.

Lei si sdraiò guidata da lui, che cominciò a spogliarla.

Mentre le slacciava i jeans le si avvicinò all’orecchio e le chiese –Non è che poi ti arrabbi? Tu sei ancora…-

-No, non mi arrabbio… e no non lo sono più- tagliò corto lei.

Lui aveva sempre pensato che se mai lo avesse fatto con Vi (erano stati solo dei pensieri passeggeri sui quali non si era mai soffermato troppo) si sarebbe ribellata, e non sarebbe stata d’accordo, che avrebbe fatto come Evil, che quella sarebbe stata la sua prima esperienza, e invece lei gli si era completamente abbandonata senza fare storie.

Credeva che avrebbe frustrato la sua coscienza, e invece avevano riso.

Non rideva quasi mai quando stava con Mi, invece lei con delle stupidaggini lo faceva ridere e lui faceva divertire lei.


La notte passò veloce, troppo veloce, e il mattino non si fece attendere.





MI SCUSO TANTO TANTO con Shally99 perché avrei dovuto aggiornare ieri ma ero stanca morta -la lezione di equitazione è stata faticosa e mi ha tolto il fiato perché erano le 15:00 e c'era un sole che spaccava le pietre @.@- Comunque sono tornata e come sempre vi invito a recensire!!! Avrete pure qualcosa da dirmi dopo questo capitolo, no? Quale coppia preferite? Fatemi sapere. G&L
 
  
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