By Daisy
FIOCCO AZZURRO A GODRICK’S HOLLOW
Ok. D’accordo. È perfettamente inutile che ti agiti così. Prima o poi lo devi sapere no? Quindi aprì questo libro a pagina 12, come ti ha indicato l’indice, individua il paragrafo…
La
tecnica di imporsi degli ordini precisi funzionava. Smise anche di tremare.
Il
suo sguardo scivolò sulla pagina fino a trovare il titolo che le interessava: phertilis
incant
Uno
degli incantesimi più sicuri per scoprire un’eventuale gravidanza. Una semplice
precauzione. Non si stava affatto illudendo… probabilmente il ritardo nel ciclo
era dovuto a qualcos’altro.
E
lei come una bambina ansiosa era subito corsa in biblioteca…
Però può anche essere, piantala di essere così…
Realista,
io sono sempre stata realista
Disfattista
È
inutile illudersi. E poi è presto, ci sarà tutto il tempo per fare un bambino
Ammesso che tu non sia incinta, ora.
Figuriamoci
se sono incinta. Sarebbe troppo bello. Non possono accadere troppe cose belle
tutte insieme.
Allora punta quella maledetta bacchetta sul ventre, pronuncia la formula, la punta della bacchetta diventerà bianca e la finirai di…
Illuderti
Sperare
Basta.
Lily
semplicemente smise di pensare. Doveva impegnarsi.
Nei
suoi occhi ricomparve la tipica espressione concentrata che usava ai tempi
della scuola. Appoggiò la punta della sottile bacchetta di legno qualche
centimetro sotto l’ombelico, socchiuse gli occhi, e pronunciò la breve ma
complicata formula latina.
Sentì
dalla bacchetta sprigionarsi un leggerissimo calore, quasi inavvertibile…
Forse era un buon segno…
Se
lo era sicuramente immaginato.
Sollevò
la bacchetta mordendosi il labbro inferiore emozionata.
Era
rossa
E’ rossa quindi sei…
Lasciò
cadere la bacchetta per terra afferrando con foga il libro.
“Se la punta della bacchetta assume una sfumatura che oscilla tra il rosa e il rosso l’esito dell’incantesimo è positivo.”
-Sono
incinta-
Sussurrò
incredula
-incinta…-
Dal
petto le salì irrefrenabile una risata di gioia. Si portò una mano sulla bocca
appoggiando lentamente il libro sul tavolo.
Doveva
subito dirlo a James! Doveva tornare a momenti…. Non sospettava nulla… Oh dio
un bambino suo e di James… si mise a saltellare stupidamente per tutta la sala.
Come faceva una persona a sentirsi così felice senza scoppiare?
E
se non si sentiva pronto per un bambino?
-fanculo!-
Esclamò
ad alta voce rivolta alla sua parte pessimista.
James
non era la persona più responsabile del mondo, ma non aveva alcun dubbio sulla
sua capacità di amare. Dire che sarebbe stato felice… era solo un eufemismo…
Lily…
in quel momento n’era certa… il bambino sarebbe stata la loro luce per quegli
anni che si preannunciavano bui.
Sentiva
di doverlo dire a James. Stava per smaterializzarsi direttamente a Grimmould
Place quando sentì il rumore delle chiavi nella serratura.
Appena
James mise piede in casa non riuscì più a trattenersi.
Gli
saltò addosso senza lasciargli il tempo per capire cosa ci faceva in casa a
quest’ora, cingendogli la vita con le gambe mentre lui le impediva all’ultimo
momento di cadere stringendola forte mentre si appoggiava al muro.
-amore
che è successo?-
Disse
ridendo mentre senza smetterla di stringerla la portava in salotto
Lily
gli scostò i capelli dalla fronte senza riuscire a smettere di sorridere.
-qual
è la cosa più bella che potrebbe succedere?-
Gli
chiese
-ABBIAMO
VINTO LA COPPA DEL MONDO DI QUIDDICH! Dov’è la gazzetta del profeta? E pensare che
non siamo riusciti a vedere la partita perché all’ordine c’è troppo da fare!
Lily è fantast-
S’interruppe
bruscamente alla vista dell’espressione seria di Lily
-oh
amore mi sono dimenticata che la partita è domani… ehm…-
Sorrise
trionfante
-mi
vuoi sposare di nuovo-
-di
più-
James
assunse un’aria curiosa sedendosi sul divano seguito dalla moglie
-di
più?-
Chiese
con un sorriso accarezzandole una guancia
-aspetto
un bambino-
Sussurrò
lei in risposta
-un
bambino?-
James
deglutì mettendogli una ciocca di capelli rossi dietro l’orecchio
-sì-
Rispose
leggermente seccata per la sua espressione inebetita
-aspetto
un bambino, un figlio, sono incinta, sono in attesa, tra qualche mese mi
gonfierò come un pallone come te lo devo dire?
Esclamò
in tono isterico
-Lily
aspetti un bambino?-
-da
te-
Sbottò
nervosa come per sottolineare il ruolo che lui aveva avuto nella faccenda.
-qu-quando
l’hai saputo?-
-cinque
minuti fa-
Sul
sorriso di James si disegnò lentamente un sorriso enorme. Balzò in piedi
all’improvviso fissando la sua immagine nel riflesso del vetro della finestra.
-LILY…E’
FANTASTICO! E come lo chiamiamo? Quando nasce? Un bambino… nostro…-
Lily
sorrise sollevata della sua reazione
-o
bambina-
James
parve allarmato mentre s’inginocchiava per trovarsi accanto al ventre di sua
moglie
-non
scherzare è maschio, è un Potter… sei un maschietto … vero?-
Lily
reclinò indietro la testa sorridendo
-incominci?-
-…
spero per te che tu abbia i miei capelli piccolo…-
-James…-
Lo
riprese Lily divertita dal fatto che James continuava a parlare con la sua
pancia, ancora piatta.
-papà
t’insegnerà a giocare a quiddich sai?-
-potrebbe
fargli schifo il quiddich-
Disse
lievemente esasperata trattenendo un risolino
James
le accarezzò i capelli
-credimi
amore non è possibile-
Con un
sorriso si sedette acconto a lei.
-dio…-
Ripetè piano
-mi piacerebbe da morire che avesse i tuoi occhi,
Lily-
Questo non se lo aspettava.
James le baciò piano le labbra facendola stendere
istintivamente sul divano.
-però i miei capelli-
Continuò James con un sorriso alzando lo sguardo per
fissarsi nello specchio di fronte a lui
-i tuoi occhi amore, ma i miei capel..-
Lily scattò su per dargli un piccolo bacio facendolo
zittire immediatamente. Poi passò le mani tra quei capelli, come faceva sempre
per attirarlo nuovamente verso di lei. Come se ce ne fosse bisogno…
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Uno
squillo lungo e impaziente interruppe la calma che regnava stranamente a
Godrick’s Hollow.
James
aprì la porta trovandosi davanti due dei suoi amici e un cane… che gli svincolò
tra le gambe correndo in cucina.
-dov’è
Lily?-
Chiese
Remus dandogli velocemente la giacca
-di
là…-
Mormorò
James confuso mentre Remus si precipitava in salotto
-ciao
anche a voi eh?-
Gli
urlò dietro James tentando di apparire seccato
-ciao
ramoso-
Disse
Peter più calmo entrando “normalmente” in casa Potter
-ciao
Pete…-
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-Sirius!
Metti giù quelle zampe dal divano! Nooo-
Lily,
seduta sul divano rosso, sospirò mentre Sirius scodinzolante gli appoggiava le
zampe sulle gambe guaendo felice.
-ma
ti sei rotolato nel fango per caso?-
Sirius
si sporse per leccarle una guancia, incurante del fatto che lei stava cercando
inutilmente di dimostrarsi seccata da quelle attenzioni.
-ehi
cucciola! Io e Sirius vi lasciamo un attimo soli e tu ci fai questo scherzo?-
Disse
allegramente Remus entrando nella stanza
Lily
con una pacca scherzosa fece scendere Sirius dalle sue gambe correndo ad
abbracciare forte lunastorta.
-NOI
vi facciamo questo scherzo-
Puntualizzò
James gettando le giacche sulla poltrona
-sembrate
esservi dimenticati tutti che è anche mio figlio! Che sarà un Potter! Che
giocherà a quiddich! E che probabilmente avrà il mio irresistibile carisma!
Perché non fate le feste anche a me?-
Peter
gli mollò impacciato una pacca sulle spalle mentre Sirius si sedeva
indifferente sul tappeto
-Sir,
non fare lo stronzo!-
Sul
muso di Sirius comparve una smorfia divertita
-bè?
Lunastorta? E io? I complimenti? Ho avuto un ruolo abbastanza importante in tutta
la faccenda sapete?-
Remus
scoccò sulla guancia di Lily un piccolo bacio per poi voltarsi verso James
-sei
geloso?-
-povero
piccino non è al centro dell’attenzione-
Mormorò
con finto tono compassionevole Lily
-hei
hei… cos’è questa presa per il culo collettiva?-
Remus
sorrise e andò ad abbracciare anche James mentre Sirius scendeva
precipitosamente dal divano valutando l’occhiata severa di Lily.
-perché
Sirius hai optato per l’opzione “cane”?-
Chiese
James a Peter che alzò le spalle
-penso
che sia il suo modo di festeggiare la notizia…-
-bene
James, bene noi ci intratteniamo con questa bella futura mamma tu cosa fai
cucini?-
Chiese
Remus allegramente.
Lily
sgranò gli occhi
-hai
capito…. Non solo piombate qui senza avvertire ma scroccate anche la cena!-
-veramente
quello che dovrebbe protestare sono io! Chi è che è stato spedito in cucina?-
Sirius
in pochi istanti tornò uomo con un sorriso
-James
non provare a rifilarmi i croccantini per cani come l’altra volta… io mangio
con voi!-
Felpato
si lasciò cadere, finalmente, sul divano sporgendosi per baciare anche lui una
guancia di Lily
-Sara?-
chiese
Lily riferendosi alla loro amica
-ha
avuto un emergenza al S.Mungo, un avvelenamento… ma ha detto che passerà a
trovarti domani mattina mi ha detto di fari gli auguri-
rispose
Sirius sotto lo sguardo accusatorio di James
-dai
idiota! Certo che ti seguo in cucina! Io e te dobbiamo fare una bella
chiacchierata… per esempio cosa sarebbe questa novità del marmocchio?-
Chiese
allegro Felpato alzandosi.
James
sorrise seguendo il migliore amico che si dirigeva deciso in cucina
-bada
come parli di mio figlio tu!-
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-allora?
Cosa c’è per cena?-
James
aggrottò le sopracciglia
-bho…-
-sei
mai entrato in questa parte della casa, Ramoso?-
Chiese
Sirius beffardo
James
assunse un’espressione offesa
-credi
sul serio che Lily sia il tipo di donna che mi darebbe questo privilegio?-
Sirius
nascose un sorriso aprendo il frigo
-assolutamente
no ma….-
-ma…?-
-ciò
non vuol dire che tu sappia per esempio… dove sono i piatti?-
James
si arruffò i capelli con aria assorta
-bho?-
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-sono piuttosto curiosa di sapere cosa combineranno quei due in cucina-
Mormorò Lily mettendosi più comoda sui cuscini del divano
-mai pensato agli elfi domestici? O vi seccherebbe aver qualcuno oltre a voi in questo bel nido d’amore?-
Lily colse la nota maliziosa nella sua voce e gli tirò un cuscino color crema
-Remus! Ti hanno plagiato quei due!-
-andiamo Lily non esagerare… semplicemente hanno influito sul mio carattere già perfetto-
-questo è James che parla non tu!-
Codaliscia rise nervosamente sistemandosi sulla sedia
-tu Peter? Come va?-
Chiese tranquillamente Lily. Lui evitò di guardarle gli occhi verdi e abbassò la testa
-tutto normale, come al solito-
Lily annuì e si sporse per prendere il libro su cui aveva preso l’incantesimo per la gravidanza
-guarda Remus, nel libro che ho preso oggi pomeriggio c’è un capitolo…-
-NOI DOBBIAMO ANCHE APPARECCHIARE?-
Lily sollevò la testa dal volume
-Sì SIRIUS! I BICCHIERI SONO NEL LAVANDINO!-
-MA LILY, AMORE SIAMO SOTTO DITTATURA PER CASO?-
-ESATTO JAMES!-
Nella cucina Ramoso e Felpato si scambiarono uno sguardo complice
-E PERCHE’ LUNASTORTA E PETER SONO DI LA’ CON TE?-
-PERCHE’ CON REMUS POSSO FARE UNA CONVERSAZIONE INTELLIGENTE E POI NON E’ CARINO LASCIARE UNA RAGAZZA INCINTA DA SOLA NON VI PARE?-
-mi chiedo quanto ne approfitterà ancora-
si chiese tra se e se James sbirciandola dalla cucina con un sorriso
-dai Ramoso, accompagnami in sala da pranzo e levati quella espressione adorante dalla faccia-
-io non ho l’espressione adorante-
-sì che ce l’hai, è la stessa di quando ti fissavi nello specchio del dormitorio a torso nudo…-
-quello eri tu Sirius!-
Lily e Remus sentendo le voci di James e Sirius si fissarono un attimo. Poi scossero la testa e si concentrarono nuovamente sul libro.
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-Sirius… questo sarebbe un pasticcio di carne secondo te?-
chiese James con un sorriso fissando l’ammasso bruciato che felpato aveva appena tirato fuori dal forno.
Era ormai mezzora che in cucina facevano danni.
-bè pasticciato lo è di sicuro…-
James fissò con avidità le fette di pane lì vicino
-e se facessimo dei toast?-
Sirius lo guardò di traverso
-Lily ti sfotterebbe per secoli! Piuttosto…-
-cosa?-
-venendo, al mercato ho visto che vendevano del pollo arrosto con le patatine…-
James annuì deciso
-eccoti dieci zellini, ma.. esci dalla finestra… con un po’ di fortuna non ci rimetteremo il nostro orgoglio…-
-oh James!-
-niente storie…-
Felpato scavalcò il davanzale con un espressione scettica
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-ma quando si mangia?-
borbottò codaliscia chiedendosi cosa ci fosse di così interessante in un libro
-bho… prova a chiedere di là-
mormorò distrattamente Lily
-JAMES!-
-SI’ PETER?-
-QUANDO SI MANGIA?-
-EHM… TRA DIECI MINUTI?-
-COSA AVETE PREPARATO?-
si intromise Lily appoggiando definitivamente il vecchio libro sul tavolo
-POLLO…-
-MA NOI NON ABBIAMO IL POLLO!-
urlò in risposta Lily guardando dubbiosa verso la cucina
-PENSI CHE QUESTO CI ABBIA FERMATO PICCOLA? TU CI SOTTOVALUTI!-
Lily scosse la testa
-mha…-
poi aggiunse
-E NON CHIAMARMI PICCOLA!-
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-eccomi James…-
Mormorò Sirius entrando a fatica dalla finestra della cucina luminosa
-finalmente! Intanto ho apparecchiato puoi andare a chiamare gli altri…-
-E’ PROOOONTO-
strillò Sirius dirigendosi allegramente verso la sala da pranzo
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-finalmente!-
sospirò Remus alzandosi, e porgendo una mano a Lily perché facesse lo stesso.
Lei gli tirò scherzosamente il cuscino di prima.
-guarda che sono solo al primo mese! Se incominciate già a trattarmi come un invalida…-
Lunastorta alzò gli occhi la cielo
-non hai fatto altro che prendermi a cuscinate! Pensavo che quella di finirvi a colpi di cuscini fosse un esclusiva di Sirius…-
Lily sorrise
-è passato un po’ di tempo dalle battaglie nel vostro dormitorio no?-
-ARRIVATE O NO?-
-ECCOCI…-
Urlò Lily seguendo Peter in sala da pranzo.
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-allora?-
James indicò sulla tavola apparecchiata il croccante pollo arrosto
-che ne dite?-
-non ci credo che lo avete cucinato voi-
rispose Lily sedendosi con espressione dubbiosa
Sirius alzò gli occhi al cielo
-figuriamoci se ci dava la soddisfazione…-
si bloccò di colpo vedendo Remus che sollevava con aria furba un sacchetto di carta marrone
-siete stati gentili a fare la confezione…-
-cazzo Sirius! Ti avevo detto di buttarlo il sacchetto!-
lo riprese James con un sorriso
-hem… James…-
Ramoso fissò la moglie che aveva appena unito le sopracciglia rosse in una conosciuta espressione severa
-cosa?-
-non voglio più sentire parolacce a sproposito-
-CHE?-
Sirius si ficcò in bocca un pezzo di pane per soffocare le risate, mentre Peter fissava confuso quello sguardo di battute
-non voglio più sentire parolacce a sproposito-
ripetè Lily
-ti devi abituare per quando nascerà il bambino… i piccoli, quando imparano a parlare le parolacce sono le prime cosa che riescono a ripetere per l’enfasi con qui sono dette-
James la guadò un attimo cercando di capire se stesse scherzando… non stava scherzando.
-ah. Ok. Anch’io ci tengo che impari a dire cose fondamentali…-
rispose James abbandonando l’aria dubbiosa.
Lily sorrise.
-per esempio?-
-bè…-
mormorò James
-per esempio… “giuro solennemente di non avere buone intenzioni”…oppure…-
-“fatto il misfatto”-
aggiunse Sirius incominciando a servire le porzioni di pollo
-oppure… “FORZA GRIFONI, SERPEVERDE COGLIO…”-
-sarebbe anche carino che imparasse per prima cosa a dire “mamma”-
lo interruppe frettolosamente Remus
-ma mamma è troppo normale! Molto meglio che un giorno si svegli esclamando “malandrino!”-
-oh cielo-
mormorò Lily nascondendo il suo sorriso
-anche “Mucciosus unto” non sarebbe un cattivo inizio…-
-SIRIUS-
eslamò Lily scandalizzata
-cucciola magari un giorno, se il piccolo diventa troppo uguale a James possiamo sempre insegnargli come lucidare una spilla da prefetto…-
aggiunse Remus sorridendo
-NO!-
esclamò Sirius disgustato
-MIO FIGLIO NON DIVENTERA’ PREFETTO, SCORDATELO!-
-era solo un idea-
disse cauta Lily decidendo di cambiare argomento
-a te che nomi piacciono amore?-
Ramoso sorrise a quell’appellativo che Lily non usava mai a sproposito rispondendo:
-James-
-oddio… Ramoso quello sei tu…-
precisò Remus inarcando un sopracciglio
-non possiamo chiamare tuo figlio come te…-
James si scompigliò i capelli soprappensiero
-ah-
-scusate ma se è una bambina un bel nome potrebbe essere…-
azzardò Sirius versandosi da bere
-Sirius, non dire cavolate… porc… perdindirindina tanto è maschio-
tutti guardarono James, stupiti dalla sua sicurezza
-comunque se non lo possiamo chiamare James lo chiamiamo Sirius..-
disse Ramoso come se fosse la cosa più ovvia del mondo
-OH. MIO. DIO-
Sirius guardò Lily di traverso
-hei piccola non offendere-
Lily scosse la testa sorridendo
-non è per il nome.. è per l’accostamento nome cognome-
anche Remus capì e rise sommessamente facendole l’occhiolino
-non possiamo certo mandare nostro figlio a Hogwarts se si chiama Sirius Potter… solo per questo si attirerà addosso l’odio dei professori, non diventerà MAI prefetto, non potrà avere voti in condotta decenti a prescindere dal suo comportamento, per non parlare di Gazza che lo odierà appena saprà come si chiama!-
esclamò Lily ridendo
-ma è una figata assurda! Pensa, entrerà subito in squadra e si farà immediatamente gli amici giusti…-
-James, credo che tu stia conducendo una battaglia persa-
mormorò Peter, che per tutta la cena non aveva aperto bocca
-giusto-
disse Lily
-non possiamo condannare il piccolo ancora prima che nasca… a essere come voi due…-
James e Sirius si scambiarono un sorriso
-lo chiamiamo Remus semmai-
propose Lily allegra
-lascia perdere cucciola è un nome non molto di moda-
Remus bloccò l’entusiasmo di Lily, che sembrava ora molto pensierosa.
-Lily?-
chiese piano James guardandola negli occhi
-tuo papà si chiamava Harry, vero?-
mormorò Lily in tono retorico sorridendo triste.
James annuì mentre per un attimo, il padre che qualche anno prima era stato ucciso per portare a termine una pericolosa missione da auror, gli tornava in mente.
-sì-
-a me piace il nome Harry-
disse Lily sfiorandosi istintivamente la pancia
Remus e Sirius stettero immobili a fissare quella scena, quasi timorosa di interrompere quello sguardo tra i due loro migliori amici.
-se è maschio-
continuò cauta Lily
-è maschio-
rispose James
-anche a me piace Harry-
-Harry Potter-
sorrise Sirius
-Harry James Potter-
lo corresse James mentre nel suo sguardo si riaccendeva per un attimo la sua scintilla da malandrino
Remus levò in alto il suo bicchiere pieno di succo di mela
-a Harry James Potter, allora-
Lily sorrise per la mano di James che le stava accarezzando la schiena di nascosto come faceva sempre a lezione, e alzò anche lei il bicchiere
-a Harry Potter-
mormorò la rossa felice
-al mio piccolo futuro cercatore di grifondoro-
disse con naturalezza James
-e al nuovo malandrino-
esclamò Sirius.
Lily era certa che non si sarebbe mai dimenticata di quando James, alla fine della cena, conducendola dolcemente in un angolo l’aveva guardata in quel modo accarezzandole piano la pancia dicendogli la cosa più semplice e bella del mondo.
“ti amo”
per poi sorridere furbescamente
“anche se è femmina”
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Siete arrivati tutti qui?
Lo spero tanto!
Cosa ne pensate? Se avete della critiche da farmi sono pronta ad accettarle!
1 bacione!!!
Daisy