Luce, buio.
Buio, luce.
Goccioline di sudore mi imperlarono il volto, continuavo a schiudere gli occhi per osservare intorno a me, ma per una frazione di secondo e infatti nessuno si accorse che stavo riprendendo i sensi. Lentamente. Grida, silenzio. Il cervello mi stava andando in tilt. Era come precipitare al buio in un baratro senza fine, con la consapevolezza di cadere giù, giù, sempre più giù ma di non sapere dove. Né il perché. Finalmente ogni rumore cessò e fu proprio in quel momento che realizzai di essere sola. Ripiombai in un sonno profondo.
“Vedi, Sharon? La vita, la morte, sono tutte cazzate. Il sangue, solo quello è reale. Perché dove c’è sangue c’è vita. Dove c’è sangue c’è morte.
E dove è sparso del veleno, ci sono sempre degli innocenti.”