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Autore: SuSiSiht    25/09/2013    3 recensioni
Non potevo più reggere quella scena, così corsi fuori; appena uscii dalla discoteca una folata di vento si scontrò con il mio corpo che rabbrividì. Mi incamminai lontano da quel luogo…
- Lola, Lola fermati. - Era Louis, avrei riconosciuto quella voce fra mille.
**
- Lola ascoltami -
- Ascoltami ? Ascoltami? Hai ucciso un ragazzo davanti ai miei occhi e mi vieni a dire Ascoltami? -
-Ti prego non avere paura da me, non fuggire da me, io sono costretto ad essere così, la vita mi costringe ad essere così!-
Tratto da Capitolo 4
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 13.
 
Uscii dall’acqua lasciandomi i ‘ma cos’è successo?’ alle spalle, presi la borsa e mi diressi verso casa. Mentre camminavo osservavo la mia ombra sull’asfalto, era scura, proprio come ero io realmente, in quel momento. Un senso di colpa mi contorceva lo stomaco, un senso di colpa dovuto non solo nei confronti di Louis, ma anche nei miei. Quando se n’era andato lasciandomi sola mi ero ripromessa che non avrei avuto più contatti con lui, è solo grazie a Niall se ora non sono in depressione, se ora sono quello che sono. Lo amavo, lo amavo all’impazzata, così come i fiori amano il sole e l’acqua, così come i bambini amano le proprie mamme, lo amavo come oggi si amano i ragazzi, ma non  parlo  di quelli da ‘una botta e via’ parlo di quelle coppie che rinuncerebbero alla loro vita per il proprio amore…beh per me era così nei confronti di Harry, ma forse non era quello che provava lui per me.
Pensai che forse era meglio raccontare la situazione di Louis  a Niall, chiedergli consiglio. Niall era un po’ come la mia luce in fondo al tunnel, era la mia salvezza.
Quando arrivai a casa chiusi la porta dietro le spalle e filai dritto in camera mia nonostante la casa fosse vuota.
Mi stesi sul letto, presi  il telefonino e iniziai a leggere tutti i messaggi che mi aveva inviato Lou fino a quel giorno. Risi quando lessi i suoi primi messaggi, quelli minacciosi, che mi spaventavano, ma poi quando lessi quel ‘ti amo!’ capii che era sincero con me, e che la vita del criminale era tutta una maschera dietro a cui si nascondeva l’immagine di un ragazzo dolce, che tiene alle cose che ama. Ed ecco di nuovo quel senso di colpa….non ce la facevo più.
                                      

                                                                    **

POV’S LOUIS
 
Entrai nella palestra ormai vuota, la stanza era illuminata dai raggi di sole che riuscivano a penetrare nonostante le tende.  Infilai i guantoni e iniziai a tirare pugni al sacco. Pugno, pugno, due pugni. Pugno,  pugno, due pugni. Era da anni ormai che sfogavo la mia ira su questo sacco, altra opzione erano le persone, ma lasciamo perdere questo punto.
Ogni volta le immagini di mia madre che veniva picchiata prendevano posto facendosi spazio nella mia mente, lo sguardo intimorito che assumeva mia sorella nel vedermi….tutte queste piccole cose erano carica di adrenalina, di rabbia, di tristezza. Iniziai a tirare pugni sempre più velocemente finchè non sentii le braccia venir meno. Mantenni con le due mani il vecchio sacco di pelle ormai malandato e ci poggiai la fronte contro. Iniziai a pensare, pensare a tutte le cose sbagliate che avevo fatto durante la mia vita, ma ecco che la vidi, due occhioni azzurri, lunghi capelli mori ricci e un sorriso mozzafiato: Lola. Forse l’unica cosa giusta della mia vita, ma che dico forse? Era in assoluto l’unica cosa giusta e migliore della mia vita. Sarebbe stata l’unica persona che non mi avrebbe mai tradito…
 

                                                                   **

POV’S LOLA
 
Il getto d’acqua bollente cadeva sul mio corpo, rilassandomi. Nel bagno si sentiva solo il rumore dell’acqua, in sottofondo il rumore dei miei pensieri.
Nemmeno l’acqua riusciva a coprire il loro rumore: segno negativo.
Rimasi sotto il getto d’acqua per un’abbondante mezz’ora, dopodichè fasciai il mio corpo con un’asciugamani. Quando uscii dal bagno per andare nella stanza sentii delle voci provenire dalla cucina.

<< Non so cosa le sia preso…quando ritorna a casa cerco di parlare >> era di sicuro la voce di Liam

<< Ehm si, è stato piuttosto strano il suo comportamento >> rispose una voce roca: Harry.

Poi sentii la porta sbattere. Tornai in camera, indossai un jeans, una  maglietta a mezza maniche e infilai una felpa con delle converse.
Presi la borsa e ci infilai dentro il cellulare e le cuffiette e uscii di casa.
M’inoltrai nel bosco, e mi stesi all’ombra di un grande salice, poggiai la schiena alla grande corteccia e iniziai a sentire della musica.
Ero nella pace assoluta, mentre le note di The A Team di Ed Sheeran risuonavano nella mia mente, quando vidi delle ombre. Tolsi una cuffietta e sentii delle voci. Sfilai anche l’altra cuffietta e mi ritrovai nel bel mezzo di un dialogo.

<< Certo che quella puttanella non ce la dava proprio vinta eh?! >>

<< Eh già, fino all’ultimo respiro ha tentato di allontanare le nostre mani dal suo corpo >>

Le voci si avvicinavano sempre più  e con esse anche le ombre. Infilai di fretta e furia il telefono e le cuffie nella borsa, l’afferrai, e andai dall’altra parte del bosco  gattonando. Subito dopo mi alzai e mi diressi correndo verso l’uscita del parco.

Ehi,  dove sei? Louis xX”

“Sono fuori al parco! Lola xX”

“Trovata. Louis xX”


Non capii subito il significato di quell’ultimo messaggio, ma le idee subito si fecero più chiare quando vidi una ranger over accostare.

<< Allora entri da sola o devo venire io e prenderti in braccio come la prima volta che ci incontrammo? >> disse Louis
abbassando il finestrino.

Risi a quell’affermazione ricordando il giorno del nostro incontro, il giorno migliore di tutta la mia vita.

<< Ehm suona  bene come proposta ma penso sia meglio che entri da sola >> risposi sorridendo.

Quando arrivammo a casa di Louis erano le 21:30, così andammo un po’ in riva al lago e iniziammo a parlare. Lui era steso sull’erba e io avevo appoggiato la testa sul suo petto mentre lui mi carezzava i capelli.

<< Sai sono sincero.Oggi ho pensato che tu sei l’unica cosa giusta della mia vita, l’unica persone che mi tradirà mai >> disse Louis guardandomi negli occhi.

Tradire. Tradire. Abbassai lo sguardo, ma Louis me lo rese impossibile poiché subito con due dita mi alzò il viso.

<< Che succede? >>

Una lacrima mi rigò il viso, ma la mano di Louis fu pronta ad asciugarmi.
Il ragazzo si mise seduto e mi strinse ancora di più a lui.

<< Su  dai, raccontami che marachella hai combinato >> affermò lui  in modo scherzoso per non farmi pesare la cosa.

<< L-louis è difficile dirtelo…beh >>

<< Su continua >> mi incitò

<< Beh oggi Harry mi ha baciata al gioco obbligo e verità. Ma ti giuro che non ho risposto al bacio, l’ho rifiutato >> dissi 
tutto d’un fiato non perdendo il suo contatto visivo che mi infondeva sicurezza.

Subito lo sguardo di Louis cadde verso i fasci d’erba verde.

<< Ehi, ti ho giurato che non ti avrei mai tradito. E non lo farò mai >> dissi alzandogli il viso e guardandolo negli occhi

Louis continuò a guardare l’erba. Mi sedette sulle sue gambe e gli alza nuovamente il viso.

<< Ti fidi di me? >> chiedi diffidente

Louis sorrise.

<< Lo prendo come un si! >> e lo baciai.

Lui si steste di nuovo sull’erba facendomi cadere su di lui. Ci guardammo negli occhi e scoppiammo a riderecome sue cretini. Poi mi bacio, in quel bacio era racchiuso tutto l’amore che Louis provava per me, e anche quello che provavo io per lui. Lo amavo, nessuno sarebbe riuscito a separarci, neanche un semplice bacio di Harry.

<< Andiamo dentro, ho una cosa per te. >>

Mi prese per mano e mi condusse dentro.

<< Aspetta qua. >> disse indicandomi il divano mentre saliva le scale.

Poco dopo scese con una chitarra in mano, si sedette di fronte a me ed iniziò a cantare.

Your hand fits in mine
like it's made just for me
But bear this in mind
it was meant to be
And I'm joining up the dots
with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me
I know you've never loved
the crinkles by your eyes
when you smile, you've never loved
your stomach or your thighs
the dimples in your back
at the bottom of your spine
But I'll love them end lessly”

Continuò a cantare guardandomi negli occhi e suonando la chitarra pizzicando le sei corde.
 
“I won't let these little things
slip out of my mouth
but if I do It's you (oh, It's you)
They add up to, I'm in love with you
And all these little things
 You can't go to bed
Without a cup of tea
And maybe that's the reason
that you talk in your sleep
And all those conversations
are the secrets that I keep
Though it makes no sense to me
 I know you've never loved
the sound of your voice on tape
You never want to know how much you weigh
You still have to squeeze into your jeans
But you're perfect to me...”

Le lacrime minacciavano di scendere, mentre il cuore batteva all’impazzata
 
“I won't let these little things
slip out of my mouth
but if it's true It's you, It's you
They add up to, I'm in love with you
And all these little things
 You'll never love yourself
half as much as I love you
You'll never treat yourself
right darlin' but I want you to
If I let you know I'm here for you
Maybe you'll love yourself
like I love you, oh
 I've just let these little things
slip out of my mouth
because It's you, oh It's you, It's you
They add up to and I'm in love with you
And all these little things
 I won't let these little things
slip out of my mouth
but if it's true, It's you, It's you
They add up to, I'm in love with you
And all your little things.”
 
<< Allora, piaciuta? >> disse Louis guardandomi negli occhi.

Non risposi, ma gli saltai addosso sorridendogli in preda alle lacrime.
 
<< Ehi ma perché piangi? >> chiese Louis abbracciandomi e mentre mi carezzava la schiena.

<< E’ la cosa più bella che qualcuno abbia fatto per me. >> dissi abbracciandolo.

<< SI, ma promettimi che non piangerai mai, non mi piace vederti pinagere, tanto più se è a causa mia. Ti amo >>

<< Anche io amore >>

<< Come mi hai chiamato?! >> chiese Louis sbalordito

<< Amore >> ribadii

<< Ma non mi hai mai chiamato così >>

<< E ‘sta volta si >> dissi zittendolo baciandolo.

Louis continuò a baciarmi sempre con più foga finchè non mi prese in braccio e andammo di sopra. Aprì la porta della stanza con un piede e dopo mi adagiò sul letto.

<< Sicura? >> chiese prendendo fiato

<< Mai stata più sicura in tutta la mia vita >> dissi baciandolo

 
In men che non si dica i nostri vestiti finirono ai piedi del letto, mentre Louis continuava a baciarmi dolcemente. Ero sicura in quel momento, ero con la persona giusta e non me ne sarei mai pentita. Louis con delle lievi spinte entrò in me fino a diventare sempre più veloce.
Dopo si mise accanto a me, eravamo sudati, ma in quel momento sentivo di amarlo più che mai.
Poggiai la testa sul suo petto.

<< Ti amo >> mi disse

<< Io di più! >> e lo baciai.

Mi girai dall’altro lato, mentre Louis mi abbracciava

<< Notte amore >>

<< Notte piccola mia >>
 
E mi addormentai tra le sue braccia…

 
 
#SPAZIO AUTRICE.
Buona sera. Ecco il tanto atteso capitolo. Allora che ne dite? Lo so non è il massimo, ma sto per addormentarmi davanti allo schermo del PC. Allora avete comprato i biglietti oggi o dovete aspettare il 28? Io penso che devo aspettare il 28.
Beh aggiornerò al più presto.
Baci
AngelaxX
  
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