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Autore: emotjon    27/09/2013    16 recensioni
[SOSPESA MOMENTANEAMENTE]
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Lei, Andromeda Tomlinson, per tutti Andie.
Classe 1993. Capelli castani, occhi celesti.
Sorella minore di Louis. Ex ragazza di Liam Payne.
Migliore amica di Harry Styles.
Genitori ricchi sfondati... Ma che bloccano le carte di credito ai fratelli Tomlinson.
La soluzione? Un coinquilino.
E chi meglio di Zayn Jawaad Malik?
Ma soprattutto... Andie, la ragazza acida con la corazza d'acciaio, riuscirà a resistere al fascino del tenebroso quanto sexy e dolce coinquilino?? Sta a voi scoprirlo. E se leggete lasciate una recensione, vero? Vero.
xx Fede.
Accenni Larry. Niente di sconcio, solo due ragazzi innamorati, giuro.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18. Beginning of the end.

ANDROMEDA’S POINT OF VIEW.

Non pensavo di poter stilare una lista, proprio l’ultimo giorno dell’anno. Insomma, non era troppo normale che invece di prepararmi me ne stessi sul letto, in stato comatoso a fissare il soffitto. A pensare. A pensare, troppo, come di consueto. Niente di nuovo insomma.
Se non fosse stato per il fatto che io adoravo l’ultimo dell’anno.
Significava che mi sarei lasciata alle spalle l’ennesimo anno di merda, sperando che il destino l’anno successivo fosse stato leggermente più benevolo con la mia vita. Peccato però che il 2013 non riuscissi ad odiarlo. Almeno, di sicuro non riuscivo ad odiare gli ultimi tre mesi.
Il compleanno di Niall, l’inizio delle lezioni, Halloween, il matrimonio in Messico, il compleanno di Louis, il Natale, Jared Leto in carne ed ossa, il compleanno della mia migliore amica, il riavvicinamento con Liam, la mia nuova amicizia con la Delgado.
E Zayn Malik. Zayn, Zayn, e ancora Zayn.
Erano stati tre mesi pieni, a dir poco. Pieni di Zayn. Pieni di Jawaad. Pieni di Malik.
Pieni di odio e pieni di amore. Odio per mio padre, mia madre e praticamente tutti i Tomlinson, se escludiamo zia Katherine. Amore, tanto amore. Per mio fratello, mia sorella, i miei migliori amici, il mio fratellastro. Odio, verso Michelle, qualsiasi cosa stesse architettando.
Amore per Zayn.
Zayn. Quel ragazzo tanto incredibile da accettarmi, tutta quanta. Con i miei problemi, i miei difetti, i pochissimi pregi e il mio migliaio di manie. I miei sorrisi, le mie risate, la mie lacrime e le mie preoccupazioni. La mia passione per l’arte, la fotografia e la musica.
La mia mania di rivedere il live di Londra dei Mars ogni volta che avevo il morale a terra. Era riuscito ad accettare tutto, chissà come. Tutto, persino il vegan esimo. Il mio non mangiare niente che non fosse vegetale. Era riuscito a trovare una pasticceria vegana – senza uova e latte – non chiedetemi come.
Come avrei fatto a non amarlo?
Mi riscossi dal flusso dei miei pensieri quando sentii qualcuno infilarsi sotto le coperte. Sorrisi appena, sentendo l’ormai familiare odore di mirtillo e cioccolato bianco pervadere l’aria. Chi ha detto che “casa” deve essere un luogo? Beh, chiunque fosse si sbagliava di grosso.
Quell’odore era casa mia, come lo erano quegli occhi, che in quel momento mi scrutavano, come confusi. Parecchio confusi.
A cosa pensavi?”, mi chiese Zayn facendomi posare la testa sul suo petto.
Pensavo all’anno che sta finendo”, ammisi con un mezzo sorriso abbracciandolo. Non era da me, proprio no. Ma stranamente di quell’anno, anche se orrendo inizialmente, non riuscivo ad avere rimpianti. “In sostanza pensavo a te”, aggiunsi, voltandomi per guardarlo esibire uno dei suoi sorrisi migliori.
E io che pensavo che a voi ragazze servissero ore e ore per…”.
Io non sono una ragazza”, scherzai interrompendolo bruscamente. Rise, portandosi sopra di me e lasciandomi un bacio sulla punta del naso, accompagnato da un’altra risata, causata dalla mia espressione. Io lo volevo sulle labbra il bacio, cazzo. Era come se in qualche modo avessi bisogno di quel bacio, come se sapessi che mi avrebbe dato la forza per andarmi a preparare.
Se tu non sei una ragazza, io sono decisamente gay”, mi fece notare lasciandomi finalmente un bacio sulle labbra, ma allontanandosi quasi subito ridendo. E facendomi sbuffare dal nervoso. Uscii di malavoglia da sotto le coperte, e caracollai fino al bagno passandomi una mano tra i capelli mossi, senza alcun senso. “Avrai tutto il 2014 per farti baciare, piccola”, aggiunse sussurrandomelo in un orecchio, mentre fissavo i sue vestiti appesi alla porta.
Sorrisi, alzando gli occhi al cielo. “Allora vedi di non sparire”, mormorai di rimando.
Un attimo e mi fece voltare verso di sé, schiacciandomi tra il suo corpo e la porta del bagno. Un sorriso sulle labbra e gli occhi color cioccolato immersi completamente nei miei. Un attimo, e non c’era più distanza. Labbra contro labbra, per l’ennesima volta.
Un attimo, e la sua lingua chiedeva accesso alla mia bocca. Un attimo e lo stavo baciando come fosse l’ultima volta, senza nemmeno rendermene conto. E lui ricambiava, ma come se volesse spazzare via ogni minima preoccupazione mi pesasse sul cuore.
Ed erano parecchie, davvero tante. Troppe, forse.
Non vado da nessuna parte, promesso”, sussurrò Zayn allontanandosi quanto bastava per posare la fronte sulla mia. Vicini come durante il bacio, ma abbastanza lontani da guardarci negli occhi. Annuii con un sorriso. Un sorriso vero, di quelli che spuntavano solo quando i miei occhi color cielo si specchiavano nei suoi color cioccolato. Un sorriso che aveva aspettato mesi prima di rispuntare sul mio viso.
Perché dopo Liam era scomparso.
Ed era tornato solo con Zayn.
Solo che avevo paura che potesse sparire di nuovo. Il mio sorriso, e tutta l’allegria e il benessere portati dal mio ragazzo. Paura che svanisse nel nulla, come se non fosse mai successo nulla. Paura che Michelle me lo portasse via alla prima occasione. Paura che mio fratello avesse potuto fare qualcosa che mi avrebbe rovinato la vita.
Paura di me stessa. Di quello che avrei potuto farmi se Zayn se ne fosse andato.
Ti amo”, riuscii a mormorare senza mettermi a piangere, sparendo in bagno col vestito per la serata. Senza nemmeno aspettare una risposta, anche se mi serviva più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Feci un respiro profondo e iniziai ad arricciarmi i capelli in tanti boccoli. Farmi i capelli mi aveva sempre rilassata, ma in quel caso non serviva a niente. Avevo un brutto presentimento, ma non capivo a cosa fosse dovuto. Era come se il mio corpo sentisse che qualcosa non stava andando come avrebbe dovuto. Come se sentissi che qualcuno mi avrebbe colta di sorpresa, o presa in contropiede.
Mi ripresi dalla sbadataggine solo quando per poco non mi bruciai il lobo dell’orecchio, e cacciai un urlo. Togliete il “per poco”. Mi affrettai a passarci un batuffolo di cotone bagnato. Ma faceva un male cane.
Meno di un minuto e Zayn irruppe in bagno. In boxer e camicia sbottonata.
Wow”, mormorò vedendomi. Eppure ancora non avevo fatto un granché. Ero riuscita a sistemare i capelli, certo, ma… e poi mi resi conto di essere in biancheria intima. Risi, ma feci una smorfia quando sentii un boccolo sbattere contro l’orecchio. “Vieni qui”, aggiunse avvicinandosi con un sorriso malizioso.
Amore, che…”. Mi bloccai non appena sentii le sue labbra premere delicatamente sul lobo scottato. Per un attimo, sentii meno dolore, quasi niente. E riuscì persino a farmi sorridere quando scese con le labbra fino alla clavicola, per poi passare alla spalla. “Mi devo vestire”, gli feci notare ridendo, allontanandolo controvoglia.
No, quello non te lo metti”, borbottò accorgendosi finalmente del vestito.
Rosso, a tubino. Attillato e lungo fin sopra il ginocchio. Senza spalline.
E con una cerniera dorata sulla schiena, per tutta la lunghezza del vestito.
Mi morsi il labbro per non ridere, ma scoppiai lo stesso, scuotendo la testa. Geloso marcio. E continuava a guardarmi con gli occhi scuri ridotti a fessura. Geloso marcio, eppure troppo dolce per essere ignorato. La vecchia me si sarebbe incazzata a morte davanti a tale scatto di gelosia. Appunto, la vecchia me. La ragazza acida che ero prima di lui. “Non è tanto corto, amore”, gli feci notare sporgendo il labbro inferiore in fuori.
E i suoi occhi tornarono del solito color cioccolato, con qualche scintilla dorata. E rise, tirandomi a sé e facendo schiantare le sue labbra con le mie. Risi anch’io, ritrovando per un momento in buonumore che era stato spazzato via dal brutto presentimento. “Te lo lascio mettere solo perché è l’ultimo dell’anno…”.
L’avrei messo lo stesso”, borbottai filando in bagno, e lasciando che mi segua, un sopracciglio inarcato. Senza volerlo sono tornata acida, e me ne accorgo solo quando mi abbraccia da dietro e mi sciolgo completamente sotto il suo tocco. Sospirai, non capendo nemmeno io cosa mi fosse preso, e mi voltai per ricambiare l’abbraccio, è più forte di me. “Scusami”.
Sorrise, lasciandomi poi un bacio sulla fronte.
Finisci di vestirti, poi leggi questa”, aggiunse tirando fuori da non so dove una busta, e lasciandola sul mobile del bagno, di fianco al lavandino. Inarcai un sopracciglio, ma non appena mi voltai mi accorsi di essere da sola. Era già uscito, senza darmi il tempo di replicare.
Sospirai, sconfitta, e continuai a prepararmi come se quella busta non esistesse.
Ma dopo meno di un’ora, una volta pronta per uscire, ero seduta sul bordo del letto, a rigirarmela tra le dita, indecisa se aprirla e leggerla o meno. Indecisa se fare quello che mi aveva chiesto Zayn o ignorarlo nel modo più completo.
Sfilai le scarpe e mi sedetti a gambe incrociate sul letto.
Aprii la busta.
Non mi importava se mi sarei rovinata il trucco, o addirittura l’ultimo dell’anno.
Non mi importava di niente, solo di Zayn. Anche se il presentimento di poco prima stava tornando prepotentemente a galla. Qualsiasi cosa fosse, sarei sopravvissuta, come sempre. Perché non ero da sola.
Io avevo Zayn.
~

ZAYN’S POINT OF VIEW.

Non riuscivo a credere di averle dato quella lettera. Non riuscivo ancora a credere alle parole di Louis, il giorno prima. Quando mi aveva detto della minaccia di Michelle. Non aveva detto niente a sua sorella. Per fortuna, cazzo. O Andie avrebbe decisamente dato di matto…
Non riuscivo a credere di averla scritta, quella lettera.
Non riuscivo a credere di aver rivisto Michelle e non aver fatto niente per impedirle di agire. Voleva la vendetta, e io mi sono concesso a lei, senza fiatare. Senza provare a protestare. Senza provare a salvare e proteggere quel poco di buono che era entrato nella mia vita.
 
Amore, ciao… non so da dove cominciare.
Non puoi immaginare quanto io sia innamorato di te, perché nemmeno io riesco ad immaginarlo. Innamorato dei tuoi occhi, dei tuoi capelli, dei tuoi sospiri. Innamorato delle tue labbra, della punta del tuo naso.
Innamorato di te, tutta quanta. Acidità da yogurt scaduto compresa.
Innamorato anche del tuo passato, per quanto possa essere “oscuro”.
Innamorato delle tue manie, delle tue insicurezze, della tua passione per la musica. Innamorato del tuo sguardo quando capisci che ti sto prendendo in giro. O della tua espressione quando ti chiamo “piccola”.
Sono innamorato di te e delle tue labbra tanto baciabili da farmi venire voglia di farle mie fino alla fine dei tempi. Di te, e dei tuoi baci tanto imperdibili da farmi venire voglia di essere con te sempre. Di te, e delle tue dita, che vorrei mi sfiorassero fino a non sentire nient’altro.
Innamorato di te. E dei tuoi occhi irresistibili.
Quegli occhi color mare che mi hanno letteralmente stregato. Quegli occhi grigi che mi portano su un altro pianeta ogni volta che facciamo l’amore. Quegli occhi pervinca che mi fanno dimenticare tutto il resto, solo con uno sguardo.
Ti amo, e mi dispiace da morire che tu debba leggere queste righe proprio l’ultimo giorno dell’anno. Mi dispiace averti detto che non sarei andato da nessuna parte. Ho mentito, e non lo meritavi. Mi dispiace averti detto che avresti avuto tutto un anno per farti baciare da me. Avrei dovuto cogliere l’attimo e baciarti fino a non farti respirare.
Baciarti fino ad ucciderti, mi sarei sentito meglio, in confronto a quello che sto facendo.
Non voglio lasciarti. E non voglio che tu soffra.
Ti amo troppo per volere una cosa simile.
E se a mezzanotte non sarai tra le mie braccia, sappi che è tutta colpa mia. Colpa del ragazzo che ha appena dato ascolto alla sua ex psicopatica e non al proprio cuore. Non voglio che lei ti faccia del male, per questo sto andando con lei.
Ti voglio al sicuro. E ti prego, per il tuo bene, non mi cercare.
Ti amo piccola, per sempre. – Zayn.
P.S.: fidati di me, non di quello che dicono gli altri. Di me, e non di Michelle.
 
Non riuscivo a credere di essere uscito di casa senza nemmeno salutare l’amore della mia vita, per andare tra le braccia della mia rovina. Sospirai, sotto lo sguardo vigile di Michelle, che mi guardava con un sopracciglio inarcato, mentre parcheggiavo sotto casa di Libby. “Cos’è quella faccia, Malik? Ti manca quella vacca con cui mi hai tradito?”.
Strinsi i pugni intorno al volante, facendo sbiancare le nocche.
Ma cercai di calmarmi con un respiro profondo, non dovevo cedere se volevo proteggere Andie. Avrei resistito, finché non avessi trovato un modo di uscire da quella situazione, finché non avessi capito quale fosse il problema di Michelle.
Come mi hai trovato?”, le chiesi, un po’ per distrarmi, un po’ perché volevo saperlo davvero. Ridacchiò, per poi sistemarsi il vestito a righe beige e nere che indossava. Un gran bel vestito, ma sinceramente l’avrei visto meglio su un’altra persona.
Suo padre”, mi disse passandosi una mano tra i capelli.
Sbiancai, per far vedere che la notizia mi aveva colpito. Non mi interessava chi le avesse detto come trovarmi. Mi interessava solo trovare un modo per aiutare Andie a trovarmi una volta lasciata New York, ma senza dirlo direttamente a lei.
E mi venne in mente una persona.
Sarebbe stata una bella storia. Ed era solo l’inizio.
L’inizio della fine, per Michelle.
~

ANDROMEDA’S POINT OF VIEW.

Lasciai scorrere una lacrima. Due, tre… e ancora. Mi lasciai andare su quel materasso che ne aveva viste tante, troppe forse. Finché non sentii la porta aprirsi e Louis non si sedette accanto a me. “Devo dirti…”. Si bloccò quando sollevai le palpebre, accorgendosi che stavo piangendo.
Mi asciugai le guance con rabbia, spazzai via le lacrime con forza, pregando con tutte le forze che non ne scendessero altre. Preghiera invana, non riuscivo proprio a smettere, nonostante lo volessi.
Lo so, Louis”, mormorai tirandomi su e sistemando il vestito. Ed era vero, sapevo tutto. Tutto quanto. Di come Michelle l’avesse minacciato, del fatto che non avesse voluto dirmi niente per proteggermi. Sapevo tutto. Sapevo anche troppo. Sapevo che Zayn era appena andato via, con lei.
Da lei.
Via da me.
Piccola…”.
E non chiamarmi piccola”, sbottai una volta scesa dal letto, puntandogli un dito contro. Solo Zayn poteva chiamarmi in quel modo, perché detto dalle sue labbra mi faceva sentire davvero piccola. Piccola, fragile e indifesa. E Louis… mi aveva mentito per due mesi e ora aveva anche il coraggio di venirmi a parlare? Dio, che schifo. Mi veniva da vomitare solo a pensarci. “Ho intenzione di fare di tutto per riprendermelo, okay? Non ho intenzione di mollare solo perché una psicopatica…”.
Sei innamorata di lui”, mi interruppe la voce di Harry dalla porta.
Pensavo si fosse capito, Harold”, scherzai lisciando le pieghe del vestito e rimettendomi le scarpe. Scherzai, ma non sorrisi. Non ne avevo la forza. Avevo a malapena la forza di sperare… e di fidarmi di Zayn, proprio come mi aveva chiesto. “Andiamo?”, chiesi poi prendendo sottobraccio il mio migliore amico, mentre mio fratello mi guardava con le lacrime agli occhi.
Scusami…”, mormorò abbracciandomi.
Rimani un coglione”, mormorai di rimando baciandogli una guancia. Ma gli volevo bene, e capivo perfettamente perché avesse aiutato Michelle. Harry era più importante di me, nella sua vita. Io ero solo la sorella. Lui, l’amore di una vita. “Andiamo, ho bisogno di bere…”, borbottai scendendo le scale, seguita dalla risata di Harry.
E sorrisi. Cercando con tutte le forze di fidarmi di Zayn.
Perché quello era solo l’inizio. Magari l’inizio della fine, chissà.


 
 
Lo so, sono in un ritardo orrendo, schifoso, orribile, stupefacentemente terribile.
Mi dispiace, periodo di merda. Detto questo, però... Sono riuscita a postare.
E il capitolo... boh, nonostante sia stato un parto da scrivere, mi piace.
Sono la prima sostenitrice degli Zandie, è vero... ma si sapeva che Michelle avrebbe scassato la minchia, no?
Ringrazio per le recensioni, preferite, seguite, ecc...
Mi fate sapere che ne pensate, vero??
Bene, sparisco... Ah, no. IMPORTANTE.
Dalla settimana prossima mi vedo costretta a postare sempre di sabato.
Sia questa che Blind love. Mi dispiace, ma io ho da fare e la maggior parte di voi ha scuola.
Quindi, è meglio per tutti, se ci pensate.
Bene, ora evaporo davvero. Vi lascio trailer e contatti, al solito.
Di facebook metto il nuovo account, quello apposta per efp. Aggiungetemi se avete fb, non vi mangio.
A sabato prossimo, xx Fede.

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