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Autore: _ClAkRi_    28/09/2013    2 recensioni
Eccoci di nuovo qui con la nostra seconda storia, è il continuo di "è bastato un solo sguardo", per capire questa non è necessario leggere la prima, però per una migliore comprensione sarebbe meglio.
In questa storia, i protagonisti sono Sofia, ormai diciottenne, ancora innamorata del suo tenente preferito e Bart che si ritrova a pensare a lei senza nemmeno renderse conto o forse non ha mai smesso di pensarci da quel quasi bacio?
Ma ci saranno anche Lucia e Orlando, alle prese con non pochi problemi...
Insomma nuove avventure, amori, disavventure... per una storia con molti colpi di scena tutti da scoprire.
Fateci sapere cosa ne pensate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sofia subito dopo aver lasciato il Ris si reca a casa per iniziare a prepararsi per la cena a casa di Bart,ma si rende conto che da sola non è in grado di trovare un vestito adatto per la serata,anche se non vuole ammetterlo è molto nervosa e se si sofferma a pensarci sente salire l’agitazione.
Per fortuna in suo aiuto giunge Lucia,la quale si sente trascinare dentro la camera senza rendersene conto.
Sofia la guarda negli occhi e Lucia ci legge scritto dentro una sola parola: panico.
«Mamma devo andare a cena a casa di Bart e non so cosa mettermi,cosa mi metto? Non voglio che pensi che mi piaccia ancora,ma nemmeno presentarmi con i jeans. Aiutami tu.» le chiede continuando a guardarla.
Lucia la guarda e sorride: «Si certo è normale che tu non voglia presentarti con i jeans,chi pensa che ti piaccia ancora,io non di certo.» le dice ironicamente punzecchiandola un po’,ha capito benissimo che Sofia è ancora innamorata di Bart,è chiaro,può forse negarlo a sé stessa,ma non di certo a lei che è la sua mamma.
«Mamma daiiiii! Dico seriamente.» capendo che Lucia non crede alle sue parole e che pensa che provi ancora qualcosa,ma in effetti sa bene anche lei che la sua mamma non ha tutti i torti.
«Io dico solo di non fare gli stessi nostri errori,di non far predominare l’orgoglio se Bart ti piace ancora. Tu hai ereditato l’orgoglio dei Brancato e dei Serra,l’unione di questo difetto è assolutamente micidiale.» mentre intanto cerca qualcosa da suggerire a Sofia da mettersi.
Sofia ride a quell’affermazione di Lucia,sa bene che ha ragione,conosce molto bene i suoi genitori e quanto possono essere orgogliosi,lei ha davvero ereditato questo lato di entrambi. Decide però di non controbattere ciò che le ha detto la sua mamma e concentrarsi anche lei sui vestiti che ha sparsi sul letto.
Perché ogni volta deve essere così difficile scegliere un vestito da mettere quando si tratta di Bart?
Lucia non insiste oltre,sa bene che Sofia ha capito cosa intende dire e che ha apprezzato e accettato il suo consiglio,spera che adesso lo possa mettere in pratica.
Poco dopo Lucia trova il vestito che fa a caso di Sofia,gliel’ha proprio comprato lei qualche anno prima.
È mono spalla blu elettrico,con la bretella larga su cui sopra vi sono quattro fiorellini,corpetto retto e sagomato,una gonna che cade morbida dall’altezza dei fianchi e decolté color ghiaccio.
«E pensi che sia adatto?» le chiede Sofia poggiandoselo sopra e guardandosi allo specchio.
«Penso che sia perfetto e che ti starà benissimo.» rassicurandola e dandole un bacio sulla guancia.
Sofia si convince che sia così e decide a dare retta alla sua mamma,la quale veste sempre con buon gusto e non può di certo sbagliare.
Vedendosi infatti con il vestito addosso si rende conto che ha fatto benissimo a fidarsi.
«Però mamma come faccio a prendere il motorino con questo vestito?»
Lucia sta per replicare e dire che l’accompagna lei con la macchina,ma interviene Orlando,il quale ha capito che Sofia deve uscire e immagina anche con chi.
«Principessa,ti accompagna il tuo paparino,che dici? Ti và?»
Sofia lo guarda un attimo in silenzio …
Non sa se ha capito dove debba andare e se nel momento in cui glielo dirà vorrà ancora accompagnarla …
«Papino,ma sei sicuro?»
«Pensi che il tuo papà non abbia capito che hai un invito a cena da Bart?»
Sofia trema,inizia a frullarle nella testa  l’idea che lui voglia fare il papà iper protettivo.
«Papino che doppi fini hai?»
Chiede Sofia guardandolo dritto negli occhi con aria seria.
«Principessa,grazie per la fiducia eh! Sono profondamente offeso…»
«Caro papino,sai io ti conoscono bene,molto bene…»
A quel punto nella conversazione interviene Lucia
«In effetti … Amore la nostra Sof hai ragione … Ti conosciamo fin troppo bene …»
«Siete spietate,davvero spietate … Povero me,come farò … Spero solo che …»
Lucia però lo ferma all’instante prima che parli troppo e mandi all’aria la sorpresa
«Guarda che non stavo per dire nulla eh! Sei la solita prevenuta»
Lucia scoppia a ridere e scuote la testa«come se non conoscessi il mio splendido marito un po’ chiacchierone…»
Sofia a quel punto interviene…
«Scusate eh…Ma io non arrivo mai in ritardo e non comincerò certo adesso per colpa vostra… Potete continuare a punzecchiarvi dopo che papà mi avrà accompagnato alla mia cena …»
Sia Lucia che Orlando scoppiano a ridere mentre la loro principessa che è pronta si dirige alla macchina.
Bart intanto conta i minuti che lo dividono dalla cena con il suo unico e solo grande amore,sa bene che la sua piccola principessa è super puntuale. La cena è già pronta,la tavola perfettamente apparecchiata,manca solo lei.
In macchina per andare verso casa di Bart,Sofia guarda fuori dal finestrino per non incrociare lo sguardo di Orlando,sa bene che stanno per arrivare le raccomandazioni,non possono mancare quando si tratta del suo papà.
«Sof,mi raccomando eh,se Bart allunga le mani tu non assecondarlo... buon intenditore,poche parole.» iniziando il discorso che purtroppo Sofia temeva.
Diventa tutta rossa e lo guarda: «Papààààà! È imbarazzante parlarne con te e poi so già come funziona,la mamma me ne ha già parlato e anche parecchio tempo fa.» ribatte decisa cercando di non far vedere che è rossa come un peperone e che la conversazione la mette piuttosto a disagio,non è facile parlare con il proprio padre di questi determinati argomenti.
«Imbarazzante? Sono tuo padre,mica un estraneo e poi vorrei saperlo se...» non riesce nemmeno a dirlo,al solo pensiero impazzirebbe,quindi forse no non vorrebbe che lei glielo dicesse o forse si,la verità è che non lo sa nemmeno lui,da una parte è si,dall’altra è no.
«Ma forse sono io che non ne parlerei con te,ma solo perché sarebbe decisamente imbarazzante per entrambi,lo sai.» risponde decisa e sicura di ciò che sta dicendo,non può negarlo che sia così.
«è vero,però promettimi che quando sarà me lo farai capire e che soprattutto non avverrà stasera quel momento,se la mamma te ne ha parlato sai bene che deve essere con la persona giusta,che ami e quando ti senti pronta a un passo così importante,Bart se ti ama davvero capirà.» le dice ancora cercando di fare il padre moderno dandole consigli,ma mantenendo sempre quel modo di fare iperprotettivo che lo caratterizza.
Sofia sorride,è felice di vedere che sta facendo di tutto per accettare l’idea di lei e Bart,anche se al momento non c’è nessun “noi” tra loro.
Lo saluta con un bacio sulla guancia e gli promette che tornerà presto a casa e di non aspettarla in piedi e scende dalla macchina.
Non appena Bart sente il suono del citofono ha un sussulto al cuore. È arrivata,la sua Sofia è arrivata finalmente. Si guarda intorno per vedere se sia tutto in ordine e le apre,recandosi subito dopo alla porta per aspettare il suo arrivo sulla soglia,ora che sa che è a pochi passi da lui,la sua impazienza e voglia di vederla aumenta,desidera così tanto stringerla e baciarla...
Sono a pochi passi l’uno dall’altra,si guardano negli occhi senza riuscire a dire una sola parola,è un momento imbarazzante per entrambi,è la prima volta che sono di nuovo solo loro due da dopo che si sono lasciati e ora forse non sarà semplice far tornare tutto come prima.
«Ciao Sof,vieni accomodati.» le dice dandole modo di entrare,vorrebbe darle un bacio sulla guancia,salutarla molto più calorosamente,ma sa che se non è lei a prendere l’iniziativa non può fare niente di tutto ciò,non vuole rischiare di allontanarla ancora di più,tra loro è già troppo complicato.
Sofia entra in casa e vede la tavola apparecchiata e istintivamente sorride,il suo Bart come sempre ha pensato a tutto nei minimi dettagli e sa decisamente come sorprenderla,solo che non lo da a vedere,non vuole dargli la soddisfazione che è riuscito ancora una volta a farle battere il cuore.
Bart le sposta la sedia e le sorride,ha capito che quella sua piccola attenzione le ha fatto piacere,conosce troppo bene Sofia,anche se lei cerca di nascondere le sue emozioni.
«Non pensare che basta una cena,anche se con i miei piatti preferiti e qualche galanteria a farmi cambiare idea,siamo qui solo per parlare e questo non vuol dire nemmeno che torneremo insieme,mettiamolo subito in chiaro Dossena.» dice guardandolo seria negli occhi.
Lui la guarda e accenna un sorriso,sapeva anche questo,sapeva che la sua Sofia avrebbe da subito messo le cose in chiaro e nonostante le sue parole dure,non riesce a smettere di guardarla e sentirsi felice per averla a pochi passa da lui,per poter sentire il suo profumo,ascoltare il suono delle sue parole,per guardare i suoi occhi incatenarsi nei suoi e fargli vibrare persino l’anima.
«Si in tal proposito Sofia vorrei dirti...» sta per iniziare il suo discorso,è stato tutto il pomeriggio a pensarci,ora non si ricorda una sola parola,ma tanto non ha modo di parlare perché Sofia lo interrompe bruscamente.
«No,parlo prima io,poi mi dirai le tue ragioni e potrai giustificarti.» ribatte,solo che non continua a parlare,si porta alla bocca un pezzo di lasagna e un altro e un altro,è buonissima.
«Mi hai delusa,si delusa perché non hai perso tempo,non appena ci siamo lasciati subito sei corso tra le braccia di un’altra donna,ti sei consolato senza alcuna vergogna,senza farti troppi problemi,quando con me di problemi te ne sei sempre fatti. Tu e quelle tue bellissime parole che mi hai detto qualche mese fa erano solo delle cavolate giusto? Quel discorso sul fatto che mi desideri ma che con me sarebbe diverso ecc,ecc... l’hai detto solo per farmi smettere di dirtelo e fare la bambina vero? Perché questo sono per te,una bambina... invece Isabella è una donna,bella intelligente,in gamba,speciale,più esperta di me,vero?»
«Sofia...» prova a dire ancora Bart,ma viene nuovamente interrotto.
«Non ho finito. Mi hai rimpiazzata per giunta con una delle mie più care amiche,quasi avrei preferito una tua ex,giuro... come hai potuto? Non ti sei sentito uno schifo subito dopo averlo fatto? Ti ho lasciato io è vero,ma tu dicevi di amarmi,dicevi che ero la ragazza della tua vita...» ora gli occhi di Sofia si ricoprono di lacrime,nonostante sta cercando di cacciarle dentro,non è facile.
Bart nel vederla piangere si sente davvero uno schifo,se c’è una persona che è infantile è proprio lui. Lui che non è riuscito a frenare i suoi istinti maschili e ha fatto soffrire l’unica ragazza che abbia mai veramente amato,lui che non ha capito niente,non ha capito che l’aveva lasciato per gravi motivi e non perché non l’amava,doveva immaginarlo,capirlo,lui che se potesse tornerebbe indietro nel tempo e lotterebbe per la sua piccola principessa,ma non è possibile,purtroppo non è possibile. Si sente talmente in colpa che calde lacrime di dolore stanno rigando anche il suo viso.
Nel vederlo piangere,Sofia rimane a lungo a guardarlo sorpresa e meravigliata,è la prima volta che vede Bart piangere,non avrebbe mai creduto di vedere le sue lacrime e invece sta piangendo e lo sta facendo per lei. Forse ha esagerato,però in quel momento si sentiva di essere sincera fino infondo,sono là per chiarire ed è giusto che lei gli abbia detto tutto ciò che sente e pensa,se vogliono tornare ad avere un rapporto devono dirsi anche le cose più difficili e dolorose.
Bart si asciuga le lacrime e capisce che è arrivato il suo momento per parlare,ma cosa può dirle,come fa a spiegarle che lei è davvero l’unica ragazza che ama e della sua vita?
«Si Sofia credimi,mi sono sentito davvero uno schifo,non so nemmeno io perché l’ho fatto,forse semplicemente per sentirmi meno solo...»
«E questa ti sembra una giustificazione?» ribatte acida Sofia,non è una giustificazione quella di Bart,non può nemmeno liquidarla con quella squallida scusa,sa bene che non è tutto.
«Non ho detto che lo sia,so bene di essermi comportato da perfetto stronzo,ma anche tu con quel ragazzino...» risponde geloso e ricordandosi di come guardava Sofia e di com’è intervenuto per difenderla,in una delle volte che è andato sotto scuola di Sofia per vederla senza farsi accorgere,ha anche visto come lui le stringeva la vita,l’abbracciava e quelle immagini ancora lo tormentano.
«Io non sono stata a letto con Davide,ci è stato a malapena un bacio e oltre tutto me l’ha dato quando ero completamente ubriaca,quindi non pensare di alleggerirti la coscienza tirando in ballo lui,io non ti ho tradito,se mai ho fatto di tutto per proteggerti.» pentendosi di aver tirato fuori l’argomento dei ricatti,forse non era ancora il momento di affrontare il discorso,è ancora troppo presto,prima vuole che lui le dica esattamente cosa c’è con Isabella,che lui ammetta che tra loro c’è molto di più di una semplice amicizia,non è pronta per la verità in realtà,ma è giusto che lo sappia.
«Lo so che hai fatto di tutto per proteggermi,in tal proposito...»
«No,alt! L’argomento Deborah lo trattiamo dopo. Ora voglio sapere che c’è realmente tra te e Isabella.» lo interrompe seria e bruscamente.
«Una forte amicizia,le voglio molto bene e in questo periodo siamo diventati molto affiatati e complici,ma nulla di più di questo,devi credermi Sofia.»
«Come facciamo a crederti sapendo quello che è successo tra voi due? Mi stai mentendo.» insiste,ha capito perfettamente che sono amici,affiatati,complici e bla,bla,bla,ma ancora Bart non è riuscito a dirle quello che per Sofia è ormai chiarissimo: a legarli è una forte attrazione fisica.
«Cosa vuoi che ti dica Sofia,facciamo prima?» sapendo che tanto lei già si è fatta la sua idea e che sta cercando di farlo parlare,la conosce troppo bene la sua piccolina.
«Che per lei non provi solo affetto,ma che ne sei attratto,perché sai bene anche tu che è così,non negare l’evidente Bart,non sono una bambina a cui devi nascondere le cose non possa capire o per paura di farmi soffrire...»
«Si è così,tra noi c’è una forte attrazione fisica,ma cosa hai risolto ora che te l’ho detto? Questo non cambia ciò che provo per te,non cambia il fatto che voglio e amo solo te.»
«Cambia invece,perché significa che tu non sei attratto da me come da lei e che forse è Isabella la donna giusta per te,il passo dall’attrazione all’amore è breve e inoltre chi me lo dice che tra voi non accadrà ancora,visto che è già successo e considerando che non siete stati in grado di fermarvi?» le costano molto quelle parole,ammettere che forse non è lei la ragazza della sua vita,ma proprio Isabella,la sua amica Isabella. Se così fosse è disposta a farsi da parte,non vuole e non può costringere Bart a stare con lei se non prova il suo stesso sentimento,se lui è felice accanto a un’altra,se pur a malincuore sarà felice anche lei,tutto ciò che vuole è la sua felicità,il resto non conta.
Bart capisce che non sarà per niente facile far capire a Sofia che non ha intenzione di lasciarla per mettersi con Isabella o con qualsiasi altra ragazza al mondo,da quando la conosce non ha occhi che per lei e se ha commesso qualche errore è semplicemente per il dolore provato ad averla persa,si è sentito frustrato,deluso e si è ritrovato con il cuore spezzato per la prima volta nella sua vita,ha reagito nel modo più egoistico e immaturo del mondo,ma doveva pur reagire se non voleva cadere in un vortice di depressione. Ora sarà un problema spiegarle tutto ciò,ma è intenzionato a riconquistarla e anche se ci vorranno settimane,mesi,anni o secoli,lui lo farà,anche mille e mille volte,perché per la sua piccola Sofia ne vale veramente la pena di lottare.
«Hai tutto il diritto di dubitare di me,ti dimostrerò però che sono sincero e che non voglio Isabella nella mia vita,o meglio si,ma solo come amica. Mentre è te che amo e che ho sempre amato,pur commettendo un errore dietro l’altro.» si alza dal tavolo,le si avvicina e le prende il viso tra le mani,mettendosi in ginocchio di fronte a lei: «Sof,abbiamo sofferto entrambi in questi mesi,ed è proprio per questo che abbiamo diritto a una seconda possibilità,ricominciamo tutto da capo e torniamo ad essere Sofia e Bart che eravamo.» le dice con il cuore in mano e poco dopo dandole un bacio sulle labbra,forse non doveva farlo,forse ha osato un po’ troppo,ma per troppo tempo si è negato di farlo e ora ne ha sentito il bisogno,un po’ come i pesci hanno bisogno del mare per vivere.
Sofia rimane spiazzata da quel bacio,non se l’aspettava proprio,il fatto che non l’avesse fatto fin’ora le aveva fatto credere che lui non l’avrebbe più fatto,invece si sbagliava di grosso... prova il forte desiderio di ricambiarlo,di stringersi a lui,solo che non fa niente di tutto ciò,anzi lo respinge e si alza bruscamente dal tavolo per raggiungere il salotto e mettendosi di spalle con le braccia incrociate al petto.
Bart la raggiunge e capisce di aver commesso ancora una volta un enorme sbaglio,probabilmente con quel bacio ha fatto ancora peggio e se aveva una possibilità l’ha gettata completamente.
«Io ho bisogno di tempo,mi hai fatto troppo male Bart e devo fidarmi di nuovo di te.» dice Sofia continuando a rimanere girata e guardando un punto infondo al salotto,ha bisogno di riprendersi,di smettere di pensare alle sue labbra calde sulle sue,smettere di desiderare di girarsi e baciarlo lei,con passione e desiderio,prima di lasciarsi andare di nuovo,vuole e deve mettere Bart alla prova,non vuole soffrire ancora a causa sua.
«Certo non voglio metterti alcuna fretta ed è giusto che tu voglia prima accertarti della mia sincerità dopo il male che ti ho fatto.» leggendo tra le righe delle sue parole.
Sofia a quel punto si gira verso di lui e sussurra un dolce grazie,incrociando i suoi bellissimi e intensi occhioni verdi.
Tornando poco dopo al tavolo e finiscono di cenare,adesso la tensione è un po’ sciolta,parlano con più naturalezza e disinvoltura e sono anche tornati a punzecchiarsi quel minimo che basta per ridere insieme,anche se non ancora completamente come i vecchi tempi.
Finita la cena si siedono sul divano,non hanno finito di parlare,hanno ancora un altro punto da chiarire e da discutere e ora Sofia non può più evitarlo.
«Sofia,ti va di parlarmi di Deborah?» le chiede per primo,disposto ad ascoltarla,a consolarla e starle vicino,anche se forse ormai è troppo tardi o forse invece no.
Sofia annuisce e dopo aver fatto un lungo sospiro inizia a raccontargli tutto.
Bart si sente mancare le forze come ha fatto a non accorgersi che Sofia stava così male a causa di Deborah,come ha fatto a essere così cieco,se solo si fosse accorto dei ricatti,ora loro non avrebbero sofferto così tanto. La sua Sofia ha sacrificato la sua felicità,per lui,per la sua carriera,ha fatto male a se stessa per non farlo alla sua vita,questo non è amore... è vero amore.
«Sofia scusami per essere stato così cieco,per non essersi accorto del male che Deborah ti stava causando e tutto questo per colpa mia.»
«Lo rifarei altre mille volte pur di proteggerti,non ho mai voluto che rovinassi la tua carriera a causa mia,credo in te e l’ho sempre fatto.» confessa con un sorriso sincero,ed è la verità,lei è la sua prima sostenitrice e vuole che faccia carriera.
«Grazie,ma la prossima volta,anche se spero che non ci sia una prossima volta,parlane con me invece di tenerti tutto dentro,io ti avrei aiutato e avremmo affrontato insieme il problema,come parlarne con i tuoi genitori,ero disposto a farlo prima e sono disposto a farlo ora,non voglio più nascondermi con te.» le dice accarezzandole la guancia,non vuole che non si confidi con lui,che pensi che non voglia uscire allo scoperto e che sia così costretta a soffrire in silenzio ciò che invece possono affrontare insieme.
«Non credo che sia più un segreto,zio Ghiro l’ha detto a tutto il Ris che stavamo insieme.» dice ridendo per sdrammatizzare la tensione.
Bart ride a sua volta,per tornare subito dopo serio: «Dicevo davvero quando ho detto che sarei disposto a parlare con i tuoi genitori,voglio fare le cose seriamente e alla luce del sole.»
«Scusa Dossena,ma chi ti da la certezza che torneremo insieme scusa,io non ti ho dato modo di pensarlo...» dice guardandolo seria negli occhi,ma infondo sta ridendo e si sta divertendo a prenderlo in giro,è tornata ad essere la Sofia di sempre,quella che ama punzecchiare il suo Bart,ma questo però non vuol dire niente,dovrà sudare durante la prova a cui lo sottoporrà.
Alza la mani in segno di resa e la guarda negli occhi scuotendo la testa,pensando già a i mille modi per sorprendere Sofia e dimostrarle il suo amore.
A fine serata,Bart la riaccompagna a casa,nel viaggio di ritorno si punzecchiano,ridono e scherzano,soprattutto discutono sulla scelta delle canzoni da sentire,come al loro solito.
Giunti sotto casa di Sofia,Bart prova a salutarla con un bacio sulle labbra,ma Sofia ancora una volta non vuole dargli soddisfazione, nonostante vorrebbe quel contatto,spostando lo sguardo e le labbra di Bart finiscono sulla sua guancia. Subito dopo esce dalla macchina di corsa e guardandolo con sguardo soddisfatto consapevole di averlo lasciato a bocca asciutta.

 
  
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