Fandom: Black Friars.
Pairing/Personaggi: Stephen
Eldrige/Christabel Von Sayn.
Rating: Verde.
Chapters: 4/14+1.
Genere: Romantico, Commedia.
Words: 787
Canon or Fanon?:
Fanon, ma non è detto che una cosa simile non sia successa davvero, dopo la
fine della saga!
Note in fondo!
Paperella di gomma.
Stephen/Christabel
Quando Stephen Eldrige entrò nel
palazzetto in cui viveva la più bella rediviva della Vecchia Capitale,
stringendo fra le mani il pacchetto con il regalo che le aveva confezionato con
le proprie mani, sentì, per la prima volta in vita sua, un leggero velo di
ansia coprirgli il cuore.
I più maligni, tra cui Gil e Bryce, che
si professavano suoi grandi amici, avrebbero gioito ad una tale notizia,
vedendoci l’involontaria conferma del fatto che lui, in effetti, avesse un
cuore.
Era ansioso, il giovane uomo, perché era
la prima volta che si ritrovava a regalare qualcosa a qualcuno senza avere un
motivo specifico. Ovviamente, sia nel periodo di Natale che ai compleanni, si
era già visto costretto a passeggiare per le vie della Cittadella per comprare
qualcosa ad uno dei suoi cari, ma mai, in vita sua, aveva costruito qualcosa
per il solo desiderio di farlo o sotto richiesta, come era successo quella
volta in modo specifico.
Probabilmente l’aveva fatto solo ed
esclusivamente perché era stata lei a chiederglielo, in modo molto implicito.
“Mi
piacerebbe così tanto avere compagnia, durante i miei interminabili bagni”,
gli aveva detto, qualche giorno addietro, “che
probabilmente andrei a nuotare con le paperelle negli stagni, se la luce non
rischiasse di ferirmi”.
Così, lui aveva
colto la palla al balzo e le aveva creato la compagnia per i suoi bagni. Ci
aveva messo un po’, considerando varie alternative. Poteva crearle una
paperella di legno, che avrebbe galleggiato sul pelo dell’acqua, esattamente
come una vera, ma che, in tempi non troppo brevi, sarebbe finita col marcire. Aveva
allora pensato ad una lega metallica, imperitura e perfetta da verniciare, ma
completamente inutile, considerando che sarebbe affondata immediatamente.
L’illuminazione
arrivò durante uno dei suoi esperimenti nella “Tana” - Lady Eloise si riferiva
sempre con quell’epiteto poco carino al suo Studio - quando si ritrovò fra le
mani una Hevea brasiliensis, una pianta esotica capace di produrre una sostanza
lattiginosa che, sottoposta a particolari trattamenti, era elastica e
malleabile. Senza contare il fatto che galleggiasse.
Due ore dopo il
ragazzo si era ritrovato fra le mani una paperella fatta di quella sostanza,
verniciata per somigliare ad un esemplare vivo e vegeto capace di far compagnia
alla vampira. Gli aveva messo un fiocchetto al collo, l’aveva nascosta in una
tasca del mantello ed era partito alla volta dell’abitazione della donna
immortale, ritrovandosi, poi, seduto in salotto, aspettando che Christabel
facesse la sua comparsa.
« Stephen! Sono
così felice che tu sia potuto venire. » la bionda vampira arrivò poco dopo,
indossando quella che sembrava essere una vestaglia. Era molto decorata, molto
simile agli antichi abiti tradizionali delle province più ad ovest di Salimarr,
ma comunque una vestaglia.
« Avevo una
cosa da consegnare. » si limitò a dire lui, battendosi la mano sulla tasca
interna, senza azzardarsi a spostare lo sguardo dagli occhi di lei. Aveva
scoperto da tempo, ormai, di non potersi sottrarre a determinate reazioni
fisiche tipiche del genere maschile, quindi tendeva, quantomeno, a limitare le
occasioni in cui il suo corpo avrebbe potuto tradirlo. Dare uno sguardo all’ampia
scollatura della vestaglia era una di quelle.
« Perdonami,
stavo per fare un bagno ma non ho resistito alla tentazione di venire a
salutarti, prima. » lei sembrò leggere le sue emozioni - Bryce si sarebbe detto
meravigliato alla sola idea che lui ne avesse, figurarsi pensare di leggerle -
e si premurò immediatamente di spiegare il perché del suo abbigliamento
vagamente succinto. Poi, però, la curiosità dovette avere la meglio. « Cosa mi
hai portato? »
Senza
sorridere, Stephen tirò fuori il suo regalino, allungandoglielo. Vide gli occhi
gemmati di Christabel allargarsi per la sorpresa e, un attimo dopo, se la
ritrovò ad un passo di distanza, mentre tendeva le mani per sfiorare il
fiocchetto rosa. « Hai detto di volere compagnia durante il bagno. Ti ho
portato la compagnia » spiegò, un attimo dopo, mettendole fra le mani il
regalo.
Inaspettatamente,
lei scoppiò a ridere. Una risata cristallina, come un suono di tanti campanelli
mossi dal vento di una mattina estiva. Si strinse la paperella al petto, prima
di guardarlo negli occhi, andando contro ogni possibile norma di cortesia che
regolava i rapporti fra umani e vampiri. Poi abbassò lo sguardo. « Io volevo
compagnia, ma non era a quella di una paperella che mi riferivo. » con la mano
libera, afferrò quella del ragazzo, lasciando intrecciare le loro dita. «
Verresti con me? »
Nonostante lo
sguardo immobile, l’espressione vacua, chiunque avrebbe potuto notare un vago
rossore sul collo del giovane dottore. Non si tirò indietro, quando lei
cominciò a tirarlo fuori dal salotto, diretta, evidentemente, nella sala da
bagno. « Così potrò verificare la funzionalità della nuova paperella di gomma. »
Note: Io
adoro Stephen. E adoro Christabel. E non riesco a
togliermi dalla testa che sia lei a prendere sempre l’iniziativa, nella “coppia”.
Probabilmente, lui aspetterebbe in eterno, prima di aprire gli occhi su cosa lo
ha sempre legato a quella meravigliosa donna dai capelli d’oro. La paperella di
gomma per un attimo mi ha disorientata, non sapendo bene se fosse in uso, nel
Vecchio Continente, così ho fatto qualche ricerca ed è venuta fuori questa
pianta, da cui veniva estratto il lattice. Se ho scritto una sciocchezza, vi
chiedo di scusarmi.
Per quanto riguarda le facce,
qui potete trovare la
coppietta dell’anno!
Ci rivedremo in settimana per
il prossimo aggiornamento!
Damie.