Seduta su quella panchina osservi la neve caderti intorno lentamente.
Ti senti sola, in quel grande parco bianco.
I bambini sono andati a casa e i loro pupazzi di neve sono grottesche ombre dimenticate sullo sfondo candido.
E’ tardi, ormai, tutti sono andati via. Solo tu e la neve infestate ancora quel parco.
Non vedi neanche gli innamorati tipici dei libri e dei film, quelli che seduti sulle panchine si baciano e si dichiarano il loro amore.
Sei solo e semplicemente tu.
Ti chiedi cosa provi e non ti rispondi. Non vuoi, oppure non puoi.
E passano i minuti mentre sul tuo cappotto si attaccano i fiocchi bianchi come insetti sulla carta moschicida.
La tua sciarpa, il tuo cappello, i tuoi pantaloni. Lentamente, tutto diventa bianco.
Ti alzi e un centimetro buono di neve cade dal tuo corpo a terra.
Cammini un po’, senza sentire più il freddo. Quella neve ti tiene compagnia, ti conforta.
Ti arriva quasi alle ginocchia in certi punti, dove non ci sono buche scavate da bambini e cani, o angeli di neve.
Il cielo è grigio, così grigio che fa dubitare dell’esistenza di sole, luna o stelle. Chissà che ore sono, adesso…
Ti siedi, poi ti sdrai lentamente. E ancora, non senti il freddo.
Non senti più nulla. Emozioni, sensazioni, percezioni. Tutto quel casino che ti portavi dentro è assorbito lentamente dalla neve intorno a te, sopra di te, sotto di te.
Ti fai seppellire dal bianco.
Il bianco annulla tutto, il bianco è il nulla.
E tu sei sotto tutto quel bianco…
Chiudi gli occhi e pensi, pensi alle cose bianche della tua vita. Le cose che ti hanno annullato.
E lentamente, come una fredda coperta, la neve ti avvolge. Anche se aprissi gli occhi, non ci sarebbe nulla da vedere ormai.
Il freddo ti congela con inesorabile dolcezza, ma non te ne rendi conto, cullata dalla danza della neve che immagini imperversare sopra di te.
E non puoi più muoverti. Non vuoi, certo. Ma comunque non potresti più.
Il bianco ti ha preso con se, oppure tu sei andata da lui. Comunque sia, ora non ci sei più. Sei assorbita completamente dalla neve.
Non hai più pensieri, non sei più niente.
E presto la tua mente si spegne, ultimo omaggio a quella neve così amorevole, così dolce, così lenta.
Non penserai più, racchiusa in quel vestito così potente.
E fra pochissimo, anche la tua rosea pelle sbiancherà, le tue labbra diverranno livide e farai parte del bianco. Sarai bianca.
Bianca.