Serie TV > Il commissario Montalbano
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Autore: LikeBlueSky_    29/09/2013    1 recensioni
Si comincia con un Montalbano molto giovane, che deve affrontare un lutto e un'improvvisa voglia di ricominciare.
Quella voglia si chiama Giulia, ha i capelli castani, gli occhi marroni/verdi, la pelle lattea e... è sua nipote.
Ma come poteva immaginare che da cosa nasce cosa?
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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23 gennaio 1985

Si sentì un forte squillo di telefono tra le mura bianche di casa Cirrinciò.
Adelina stava lavando i piatti, ed era decisamente lontana, quindi urlò:
"GIULIA! VAI A RISPONDERE TU PER FAVORE?"
La ragazza non rispose al richiamo, e il telefono non cessava di suonare.
"GIULIA!"
"Mammà, ti ricordi che se ne è uscita si? Te lo venne a dire pure!"
"Tu rispondi e sta zitto!"
"Pronto?", alzò frettolosamente la cornetta il figlio della domestica.
Il ragazzo rimase in silenzio per due minuti buoni, tanto che la madre chiese:
"Beh? Chi ci sta?"
Quello non la calcolò minimamente: "Sono contento! Giulia comunque non è in casa, è uscita.
... Eeeeeh, Salvo, se ne potrà uscire ogni tanto! ... Ma sì, sì, sta benissimo.
... Certo, a scuola va benissimo. Ma adesso spiegami una cosa... Perchè chiamasti?
... Ah, sì, sì, te la faccio venire. Buona giornata!"
, finì, per poi affacciarsi alla
cucina: "Mammà, Salvo è. Ti vuole parlare, dice che è urgente", le disse, passandole la
cornetta.
Quella sbuffò: "Proprio mo che stavo pulendo... Fai una cosa tu, finisci di lavare i piatti!"
"IO sto uscendo! Non ci penso proprio!"
, fece quello quasi correndo verso la porta.
"CORNUTU!", urlò quella tirandogli la spugna, che andò però a sbattere contro l'ingresso
ormai già richiuso.
Adelina mise il telefono vicino alla bocca: "Spero che sia importante."
"Lo è. Ti ricordi di quella famosa promozione che volevano darmi qua a Mascalippa?"
"Si si"
"Beh, sono ufficialmente un commissario di polizia!"
, esclamò l'uomo.
"Oh, Salvo, è una notizia splendida! Sono davvero contentissima!"
"E c'è di più, cara..."
"Cosa?"

"Mi è stato offerto il posto... Al commissariato di VIGATA!", scandì bene l'ultima parola
Salvo.
"... MIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII' E' UNA NOTIZIA BELLISSIMA! Quando te ne vieni qua?!"
"Presto, penso dopodomani, il tempo di sistemare le ultime cose... Senti, adesso devo
scappare, quando quella sciagurata di mia nipote se ne torna a casa le dici di chiamarmi?"
"Certamente... Ci sentiamo presto Commissà!"
, salutò Adelina.
"A presto", finì Salvo riattaccando.
Due belle notizie la stessa giornata, cosa voleva di più?
Niente. Forse solo rivedere Mery, e riabbracciare Giulia. Forse più la seconda.


Ore 20
"Sono tornata!"
Giulia rimise le chiavi in borsa, mentre chiudeva dietro di sè la porta.
"Mi spieghi dove sei stata finora?", Adelina aveva le braccia conserti.
"Sono stata in giro", rispose semplicemente quella.
"Chiama immediatamente tuo zio, gli ho detto che lo avresti fatto appena tornata, ma non
credevo saresti tornata ora..."
"Lo faccio, lo faccio..."
, assentì digitando il numero.
Lo zio rispose dopo 2 squilli: "Pronto?!"
"Seeeeeeeeraaaa"
"Avresti potuto tornare un po' prima non credi?"
"Cosa ne sai che sono tornata ora?"
"Ti conosco troppo bene bimba. Come stai?"
"Benissimo, tu?"
"Adesso anche io... A scuola tutto bene?"
"Sìsì"
"Vedi di non nascondermi sorprese dietro questo sìsì, che controllo"
"Minchia, facesti contrullari?"
, chiese sarcastica la ragazza.
"Da quando parli dialetto tu? E comunque no, ma presto torno..."
"Da quando ho voglia. Ah si? E in che giorno mi vorresti onorare della tua presenza?"
"Credo dopodomani..."
"E quando te ne rivai via?"
"Che, ancora non sono arrivato e già mi vuoi mandare via?"
"Nono, era una domanda innocente!"
"Non credo me ne andrò... Giù, mi hanno promosso a commissario, e ho preso l'incarico a
Vigata."

La ragazza ammutolì: "... MI STAI PRENDENDO PER IL CULO?"
"Ebbene, no!"
"E' UNA NOTIZIA FANTASTICAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ZIOOOOOOOOOO!"
"Meno male...!"
"Perchè dici così?"
"Pensavo che tu avessi cominciato ad avere una vita privata e non mi ci volessi a casa."
"Ma che dici... Fammi sapere il momento esatto in cui arrivi e ti veniamo a prendere!"
"Va bene... ci sentiamo in questi giorni..."
"Perfetto... ciao zi, ti voglio bene!"
"Anche io! Bacio"

Giulia riattaccò lentamente la cornetta.
Era entusiasta del fatto che finalmente sarebbe tornata insieme a suo zio, però...
Insomma, gli aveva mentito sulla vita privata. Lei ce l'aveva, eccome.
Il peggio era che poi, suo zio, conosceva anche bene il suo "ragazzo".
Anche i suoi genitori.
Scosse la testa, come a volersi scrollare di dosso i pensieri.
In un modo o nell'altro a suo zio glielo avrebbe detto, magari utilizzando un giubbotto antiproiettile, o rubandogli la pistola e togliendo le munizioni.
Sarebbe bastato?
  
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