Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: PassengerXX    29/09/2013    2 recensioni
Jay. Sammy. Vic.
Tre chitarre, tre voci accomunate da un sogno: sfondare nella musica.
Questa è la storia di tre ragazze che contattate da una grandissima casa discografica Newyorkese firmano un contratto e si scontrano contro il loro sogno. Impareranno a conoscersi, a stringere profondi legami, a credere in se stesse e in quello che vogliono.
Da una parte c'è Vic la "bella" del gruppo, voce chiara e potente, dall'altra parte c'è Sammy la "doce" del gruppo, la più sensibile, il cuore pulasante, poi c'è Jay ... E beh per descrivere Jay basta una parola "problematica".
La trama oltre ad essere incentrata sul tema del rendere possibile ciò che si ritiene impossibile si concentra principalmente sulla relationship Jay/Sammy poi capirete perchè ..
WARNING:
Nonostante sia una storia molto leggera, si affronteranno argomenti quali: violenza, omosessualità, autolesionismo, droga.
Non sono particolarmente brava nelle introduzioni ma spero di avervi convinto!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

If there’s a future, we want it Now-ow-ow-ow-ow-ow-ow-ow 
 

 
 
 
Quando quella mattina mi svegliai il mio primo pensiero fu: “il contratto”. Anzi se proprio devo esser sincera quello fu il mio unico pensiero costante di tutta la giornata.
< Vic, come mai in piedi a quest’ora? Solitamente non ti alzi prima di mezzogiorno > Afferma la mia migliore amica entrando in soggiorno, trovandomi in pigiama alle otto del mattino a guardare i cartoni animati. Mi trovavo in quella posizione scomodissima e mangiavo cereali direttamente dal cartone come se fossero pop-corn.
< Non riesco a dormire … Sai non sapevo che alle otto del mattino facessero programmi interessanti! > Esclamo non distogliendo lo sguardo dal plasma a cinquanta pollici.
< Vic stai guardando “Hello Spank” > Esclama Sammy perplessa.
< Non guardavo qualcosa in tv per più di un quarto d’ora da anni > Dico io alzando le spalle.
Subito dopo questa mia affermazione Sammy si allontana borbottando qualcosa riguardo alla demenza senile e di come colpisce in giovane età.
Dopo poco la bionda mi raggiunge sul divano con una tazza a dir poco enorme di latte. < Mi passeresti i cereali? > Chiede sbadigliando.
< Se non sapessi che hai dormito nella camera affianco alla mia, già ti prenderei in giro per una probabile nottata movimentata … > Affermo guardando il suo viso a dir poco stanco.
< Non ho chiuso occhio > Dice lei sospirando. < E poi lo sai che non sono tipo da serate movimentate > Afferma lei risentita.
< Ho ragione dimenticavo di star parlando con “aspetto la persona giusta” > Dico io prendendola in giro.
< Ancora questo discorso? > Chiede lei dandomi una gomitata affettuosa.
< Dai perché domani sera non esci con me, Ty e Johnny? > Chiedo per l’ennesima volta quasi pregandola.
Ho sempre avuto una certa reputazione da “Cupido” e devo dire che nel corso del tempo ho sviluppato una certa bravura. Mi soddisfa vedere il sorriso sul volto delle persone che ho presentato quando diventano più che amici … Ci sono momenti in cui mi ritrovo a pensare “Lo vedi quel sorriso? L’ho creato io” …
Si lo so, spesso mi capita di avere deliri di onnipotenza, lo ammetto …
Beh, se proprio mi va male come cantante potrei aprirmi un’agenzia matrimoniale!
< Vic, perché devo ripetertelo tre volte al giorno? Non voglio iniziare a frequentare nessuno in questo momento > Afferma decisa Sammy sorseggiando il suo latte.
< Magari potresti solo provare, vedere come va … > Provo ad insistere.
< Vic >.
< Okay, lo so che lui ti ha fatto soffrire ma Sammy … A breve compirai diciannove anni, sei alta, bionda, hai due occhi verdi spettacolari, quando cammini in strada si girano tutti a guardare sia uomini che donne, non passi di certo inosservata … > Provo a convincerla ripetendole quel discorso che ormai lei conosceva a memoria.
Lei non risponde ma resta in silenzio con lo sguardo basso. < Non voglio vederti ancora triste per un stronzo che non ti ha mai meritata … > Dico infine cercando i suoi occhi,
< Lo apprezzo Vic … E credimi penso davvero di essere sulla buona strada per superare tutto ciò ma ora come ora voglio solo dedicarmi alla musica, sul serio > Dice infine e capisco che sta dicendo la verità.
Ho sempre considerato Sammy come la sorellina minore, quella di cui prendersi cura, quella da tenere lontano dai guai. Da quando l’ho conosciuta, l’essere figlia unica è una cosa che non mi è più pesata.
Abbiamo trascorso talmente tanti anni insieme, legate da un cordone ombelicale invisibile. I nostri compagni al conservatorio ci hanno sempre chiamato le “siamesi”, perché anche se tra noi non c’è nessun legame di sangue, lei risulta essere lo stesso una delle persona più importante della mia vita.
Quando Daniel l’ha ferita sono stata davvero male per lei. Sammy, essendo di per sé chiusa e riservata, si era completamente aperta a quel ragazzo per il quale aveva una cotta sin da bambina. All’età di quindici anni quest’ultimo si era fatto avanti e sono stati insieme per più di tre anni.
Sammy lo amava sul serio e forse all’inizio la cosa era reciproca ma poi lo stronzo ha deciso di tradirla con una sua compagna di scuola e la favola è finita.
Adesso la mia migliore amica ha da poco rimesso a posto i pezzi e ha ripreso a sorridere, ma per settimane ho temuto che quel sorriso così bello fosse in qualche modo scomparso per sempre dal suo viso. Questo perché la mia Sammy è fatta così. Lei si dà completamente, lei si abbandona alle emozioni, lei vive tutto in una maniera così intensa senza pensare spesso alle conseguenze. Lei non può fare a meno di amare.
 
Quanti giorni erano che non dormivo decentemente? Nell’ultima settimana avrò dormito di media circa tre ore a notte e il mio corpo ne iniziava a risentire.
Mi reggevo in piedi grazie all’ausilio della caffeina che ormai assumevo quasi come se fosse stata acqua.
Quella mattina non appena mi alzai presi una delle decisioni più dure della mia vita: sistemare casa.
Beh, quando presi quella decisione alle nove del mattino, non ero ancora consapevole che avrei impiegato più di due ore a stanza.
Così l’intera mattinata e buona parte del pomeriggio trascorse e a stento me ne resi conto. Avevo messo gli Imagine Drangons a un volume altissimo proprio per evitare di pensare a quello che sarebbe accaduto quella  sera alle sette a Coney Island.
E mentre canto “Radioactive” capisco che avevo preso la mia decisione tornando a casa sulla mia moto il giorno prima e avevo trascorso una notte insonne a pensarci senza sosta.
Certo, non avevo mai pensato di diventare un componente di un gruppo e mai l’avrei voluto fino al giorno prima. Sarà per il mio carattere di per se asociale e solitario, sarà perché ora che ci penso non ho mai pensato al mio futuro razionalmente, ma da quando avevo rivisto Sammy e avevo conosciuto Vic qualcosa stava iniziando a cambiare irrimediabilmente nella mia vita.
Non ho mai desiderato di trascorrere il mio tempo con qualcun altro, non ho mai desiderato condividere il mio piccolo palco con qualcuno, ma tutto questo stava decisamente cambiando.
Mi sentivo come spettatrice di un qualcosa che stava accadendo a me stessa e senza che me rendessi conto iniziavo ad incoraggiare irrazionalmente tutto questo.
In preda a quei pensieri folli prendo la chitarra e mi dirigo alla spiaggia pensando “Ecco ci siamo”.
 
< Vic, hai mai pensato all’eventualità che Jay non si presentasse? > Chiedo guardando l’orologio in preda ad una crisi di panico.
< Non faccio che pensare a ciò da quando ieri ha proposto questo > Fa alzando le mani al cielo.
Sono le sette e tre minuti e non c’è traccia della ragazza dai capelli corti. Mi guardo intorno cercando di scorgere la sua chioma ribelle da qualche parte ma di lei nessuna traccia.
Sette e cinque e il rumore della sua moto non squarcia l’aria come avevo immaginato. Fino a quel momento me ne ero stata seduta su quel tronco che faceva da panchina naturale ad aspettare o meglio sperare di scorgere quel visino da bambina con gli occhi troppo adulti e maturi per la sua età.
< Potrei anche impazzire > Afferma Vic a non riuscendo a stare ferma.
< Vic, tu stai facendo impazzire le mie pupille, ti prego fermati > Le dico pregandola per l’ennesima volta.
< Se quella ragazza non si presenta qui, giuro che … > Fa lei alterandosi venendo stoppata da una voce estremamente familiare.
< Mi vuoi pestare? > Chiede la ragazza avvicinandosi con un ghigno. La vedo avvicinarsi con la chitarra sulle spalle e il mio cuore perde un battito. Ma che sto dicendo … Perde tre battiti.
Con quel sorrisino appena accennato e l’aria sicura di sé, Jay si avvicina a noi senza batter ciglio.
A Vic venne quasi un colpo, le andò in contro e l’abbracciò di slancio urlando. Contro ogni mia previsione Jay ricambiò la stratta sorridendo. Non potevo credere ai miei occhi …
< Se tu non fossi etero ti sarei già saltata addosso! > Esclama Vic in preda all’euforia.
Jay si volta nella mia direzione e noto, nonostante la sua carnagione scura, che ha le guancie leggermente arrossate. Mi alzo anche io, rendendomi conto solo in quell’istante che le mie gambe tremavano come foglie in autunno. Nel momento in cui mi alzo, sento le mie gambe cedere ma una mano mi afferra saldamente il braccio destro. Perdo altri tre battiti quando vedo gli occhi di Jay incastrati nei miei.
< Lo firmiamo questo contratto allora? > Chiede ad un tratto Vic interrompendo il nostro gioco di sguardi.
< Assolutamente si > Rispondiamo in coro io e Jay e l’imbarazzo tra noi non fece che aumentare inevitabilmente.
< Dobbiamo pensare ad un nome allora! > Urlò Vic per sovrastare il rumore dei tuoni che squarciavano il cielo già da qualche minuto.
< Idee? > Chiedo riprendendomi.
< No … Però dovrebbe essere un qualcosa che rappresenti tutte > Afferma Jay, la sua mano stringeva ancora il mio braccio e quando notò il mio sguardo sulla sua mano a stretto contatto con la mia pelle, la staccò con estrema lentezza.
< Ho un idea! > Afferma ad un tratto Vic.
< Oh, no … > Sospiro con un po’ di paura.
< Non essere così di poca fede …. > Afferma Vic chiaramente divertita. < Saremo le “Lost Kittens” > Dice battendo le mani.
< Ma hai bevuto?! > Chiede Jay guardandola seriamente.
Scoppio a ridere, più tempo trascorre più mi rendo conto che la situazione ha dell’assurdo.
< Dai è bellissimo > Afferma Vic. Mentre la mora sta per finire la frase un fulmine illumina il cielo ormai quasi al tramonto. Subito dopo Sobbalzo per il seguente tuono. Mi hanno sempre terrorizzato i temporali …
< Non mi farò mai chiamare da nessuno “gattina” > Afferma Jay convinta, sempre con espressione seria.
< Ma ha del poetico … > Fa Vic cercando il mio appoggio. Io le sorriso scuotendo la testa.
Dopo nemmeno qualche secondo qualche gocciolina d’acqua inizia a scendere dal cielo bagnandoci lievemente.
< Forse è meglio che saliamo in macchina … > Suggerisco guardando per un istante il cielo.
Mi volto ma vedo Jay che è rimasta a fissare il cielo con espressione pensierosa.
 < Dai ragazze se non ci muoviamo si bagneranno anche le chitarre! > Dico io esortando le due ragazze che non accennavano assolutamente a muoversi.
Nel momento in cui inizia a piovere decisamente forte Jay anziché mettersi al riparo resta sotto la pioggia guardando dinanzi a se sorridendo.
< Ehi, ma che ti prende?! Andiamoci a mettere al riparo! > Esclamo confusa.
< C’è l’ho, Sammy! > Esclama sotto il mio sguardo preoccupato.
< Tu hai bevuto? > Chiede Vic spostandosi la frangia completamente zuppa dalla fronte.
Mi passo una mano fra i capelli e noto che i miei capelli sono diventati ormai ricci per la pioggia. < Cos’è che hai? > Chiedo quasi urlando per farmi sentire dato il rumore della pioggia e i tuoni.
< Il nome! > Urla di rimando Jay. I suoi capelli sono completamente zuppi e piccole gocce ricadono lungo il profilo del suo viso.
< Non ci siete arrivate? > Chiede lei indicando tutte e tre.
Io e Vic ci fissiamo per un istante confuse e puntiamo di nuovo lo sguardo sulla ragazza dai capelli corti.
< “Three Guitars Wet” > Afferma convinta sorridendo. < Ecco cosa siamo > Dice come se avesse appena fermato che il sole sorge ad ovest o che in Antartide fa freddo.
Non posso fare a meno di guardare il suo sorriso come imbambolata. Senza nemmeno rendermene conto sto sorridendo anche io e annuisco convinta fissando poi Vic. Lei pianta la chitarra nella sabbia sorridendo più che mai.
< Diamo ancora di più senso al nostro nome! > Dice e sia io che Jay sorridiamo entrambe alla parola “nostro”. Vedo Jay fissare Vic confusa ma senza perdere quel suo sorriso mai pieno come quella volta prima d’ora.
Poi ad un tratto mi distraggo per mezzo secondo e vedo la mia migliore amica correre verso il mare completamente vestita.
< Oh, mio dio > Faccio in tempo a dire che si butta di slancio in acqua. < Ha perso totalmente la testa … > Affermo quando la sua testa riemerge dall’acqua probabilmente congelata.
< Dai, che aspetti > Mi fa Jay guardandomi con il suo classico sorriso/ghigno.
< Non vorrai mica … > Faccio per dire cercando di capire le sue intenzioni.
< Se arrivi per ultima ti porto a casa con la moto > Mi dice minacciandomi e parte come un razzo verso l’acqua. Dopo mezzo secondo mi ritrovo a correre senza nemmeno pensarci e le mie gambe lunghe mi permettono di superarla proprio un secondo prima che si butti in acqua.
Nemmeno il tempo di essere in acqua che Vic mi spinge con la testa sotto. Il mio stato di euforia è talmente elevato che quasi non mi rendo conto che l’acqua è gelatissima. Non appena riemergo dall’acqua mi scontro con due occhi neri profondi. Per poco le nostre teste non si sfiorano, siamo talmente vicine che posso sentire il suo respiro sul mio viso. Io me resto lì immobile a fissarla e lei ricambia poi ad un certo punto abbassa lo sguardo e mi ritrovo investita da getti d’acqua.
Non so per quanto tempo dura quella battaglia di schizzi ma nessuna delle due compresa me sembra intenzionata a cedere.
Quando usciamo dall’acqua ci guardiamo attorno e vediamo che alcune persone ci stanno fissando increduli e altri addirittura indicando.
< Abituatevi alla fama, ragazze > Esclama Vic facendoci ridere entrambe.
< Quel tizio ci sta facendo foto da venti minuti > Afferma Jay scocciata.
Faccio in tempo a notare l’espressione di Vic che già la vedo correre verso l’uomo coreano indicatogli da Jay. La mia migliore amica ritorno dopo qualche secondo accompagnata dall’uomo e entrambi hanno due sorrisi sulle labbra.
< Ragazze, prendete le chitarre che si fa la prima foto da Three Guitars Wet > Afferma la mora mettendosi tra me e Jay.
< Ma stiamo in condizioni pessime > Faccio io notando che il jeans che indossavo mi era praticamente attaccato a dosso. Forse per toglierlo ci sarebbe voluto l’ausilio di un bisturi. Non appena ci mettiamo in posa l’uomo ci fa più scatti dopo di che saluta Vic e se ne va.
< Come te le farai dare queste foto?  > Chiede Jay chiudendo velocemente la chitarra nella custodia.
< Gli ho dato la mia email prima e gli ho detto di aggiungermi su face book e che a breve anche in Corea conosceranno il nostro nome! > Esclama Vic e io e Jay scoppiamo a ridere.
Zuppe dalla testa ai piedi ci dirigiamo verso la macchina di Vic.
< Ah, Jay > Faccio chiamando la ragazza dai capelli corti.
< Dimmi bionda > Fa lei e quasi arrossisco per via del soprannome. Perché mi comporto come una quattordicenne alla prima cotta? “Cotta?”
< Prima hai perso la scommessa … > Affermo ancora con la testa a quei pensieri di poco prima.
< Si lo so > Dice lei con un sorriso beffardo.
< Sai che significa? > Chiedo e lei scuote la testa lentamente.
< Che adesso potrei chiederti o farti fare qualsiasi cosa ..> Affermo accennando un sorriso.
 
 
NOTA AUTRICE:
Okay, lo so la puntualità non decisamente il mio forte! Purtroppo queste ultime settimane sono state talmente piene di impegni che ho avuto a stento il tempo di portare a termine questo capitolo e vi avviso che non l’ho revisionato attentamente!
Fatto sta che quando inizio a scrivere e mi parte l’ispirazione non mi fermo più quindi non dovrete aspettare tanto al prossimo capito che è già quasi ultimato! J
Come avete potuto osservare siamo finalmente giunti al “punto di non ritorno”. Le ragazze firmeranno il famigerato contratto e la fama come dice Vic è vicina!
Tuttavia la strada che hanno davanti non è di certo spianata (odio le cose facili) e quindi ne passeranno di belle ve lo assicuro … Come avrete notato, spero, Jay e Sammy si stanno man mano avvicinando e nel prossimo capito bruceranno qualche piccola tappa e … Non voglio spoilerarvi troppo ma scoprirete un lato inedito di Jay. La sua gelosia!!
Ora basta vi lascio che nello scrivere il capitolo che pubblicherò a breve ho lasciato le due ragazze in un momento non di certo “comodo”.
Vi lascio con la promessa che aggiornerò a breve e mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate che il vostro parere è FONDAMENTALE.
Alla prossima ;)
 
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: PassengerXX